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"Con Mimì ho cominciato a lavorare sin dai primi anni '80, quando lei veniva in studio per partecipare ai cori o duettare con me nei miei dischi, subito dopo ha voluto da me canzoni su misura per lei e così con gli anni sono nate Guarirò guarirò, Danza pagana, Dio c'è, Viva l'amore.
Alla fine del '91, Mimì stava selezionando i brani per il suo nuovo album Lacrime, quello di
Gli uomini non cambiano tanto per intenderci, e mi ha chiesto un paio di pezzi. Le ho proposto Dio c'è che ha gradito molto e Buio che avevo scritto qualche anno prima. Nell'ascoltare il provino di quest'ultimo si è entusiasmata esprimendo parole di elogio a tal punto da volerlo incidere subito e inserirlo. Alla pubblicazione, purtroppo, si è opposto il mio produttore di allora Antonio Coggio perché lo considerava troppo forte, per cui bisognava aspettare una prossima occasione più favorevole per poterlo lanciare come un brano di punta. Ricordo allora che ci sono state delle discussioni abbastanza accese tra lei e Coggio, ma non c'è stato verso, si è creata una rottura e ognuno di loro è rimasto fermo sulle proprie posizioni.
Ho rassicurato Mimì che le avrei scritto un'altra canzone, fortunatamente l'ispirazione mi è venuta incontro e le ho potuto regalare Il mio oriente.
Successivamente, Mimì ha preferito lasciare nel cassetto questo piccolo gioiellino perché ormai lo considerava come un qualcosa che apparteneva a Coggio."