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Il Miserere a Sessa Aurunca (Caserta) viene rappresentato con un canto polivocale, tramandato nei secoli in forma orale ed eseguito a tre voci maschili (alta, media e grave), che riprende i versi del Salmo 50 di David. La memoria storica fa risalire questo canto ai primi secoli del secondo millennio e lo collega ai movimenti penitenziali dell'epoca, al rifiorire di nuovi orizzonti, di nuovi mestieri, alla nascita di Corporazioni, e di Confraternite. Il lamento richiama nenie arabe o andaluse.
Ogni Venerdì di Marzo, durante la funzione per la esposizione dei Misteri, nella Chiesa di S. Giovanni a Villa, più tardi, nella notte, lungo le strade deserte del centro storico, infine il Venerdì Santo durante lo snodarsi della Processione dei Misteri, un canto struggente e drammatico, affascinante e misterioso, fa da arcaico richiamo alla preghiera ed alla penitenza.