Miti: Le donne e l’amore- Cecilia Nobili 11.3.2024

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«Le donne dimmi, e le storie e gli amori». Le figure femminili nel mondo degli eroi
con Giuseppe Zanetto, Andrea Capra, Cecilia Nobili; letture di Maria Antonietta Centoducati, Franco Ferrari
Le donne e l’amore
Nei poemi epici l’amore si manifesta come una forza d’attrazione che condiziona le gesta degli eroi. La molteplicità dei personaggi femminili e la diversità delle loro personalità fa sì che questo sentimento si manifesti in modi molto diversi tra loro. Vediamo così la giovane e ingenua Nausicaa che pensa di coronare il proprio sogno d’amore adolescenziale con il bello straniero venuto da lontano; ella però non è altro che una pedina nelle mani di Atena, che si serve di lei per consentire il ritorno di Odisseo a Itaca, e pertanto il suo sogno si infrange contro la volontà dell’eroe di proseguire il proprio cammino verso casa. Diverso è invece l’esito della passione che Afrodite suscita nell’altrettanto giovane e ingenua Medea nelle Argonautiche di Apollonio Rodio, per far sì che ella diventi la più fedele ed efficace aiutante di Giasone nel furto del vello d’oro. La ragazza assiste con stupore e meraviglia all’insorgere di un sentimento nuovo, che diventa rapidamente una passione ardente, che la consuma nel profondo e che viene descritta utilizzando i celebri stilemi della sintomatologia saffica. Con altrettanta meraviglia Didone si innamora perdutamente di Enea nell’Eneide, anche in questo caso per volontà di Afrodite che intende assicurare una tappa sicura al figlio; ella non è una ragazza ingenua, come Medea e Nausicaa, ma una donna esperta, vedova di un marito lungamente amato, e che credeva ormai sopito il desiderio d’amore. Ma di fronte all’insorgere del nuovo sentimento, ella non può far altro che abbandonarvisi, con gli esiti tragici che ben si conoscono. Infine, per tornare all’Odissea, vi sono due figure femminili che incarnano un tipo diverso di amore e seduzione: si tratta di Circe e Calipso, due dee che hanno pieno dominio dei propri desideri, ma che ugualmente soccombono di fronte al fascino dell’eroe, al quale si legano come conforto per la loro solitudine. Sebbene esse esercitino su di lui il potere di una seduzione divina, esse devono infine rassegnarsi di fronte alla volontà tenace di Odisseo di ritornare all’amore della donna alla quale da sempre pensa: Penelope.

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