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Nell’ultimo scorcio del XIX secolo, sulla scorta dell’esempio inglese, in diverse città italiane vengono fondate società sportive che promuovono il gioco del calcio. Nasce la FIF (poi FIGC), prendono il via i campionati e questo sport inizia a conquistare il pubblico italiano. Da allora il calcio è progressivamente diventato un fenomeno di massa dall’enorme impatto politico, sociale, culturale ed economico. Strumentalizzato dal regime fascista, il calcio è parte integrante del processo di ricostruzione del Paese dopo gli orrori della guerra (e la sospensione del campionato). L’epopea del Grande Torino si accompagna a un nuovo protagonismo sociale del pallone: prende il via il primo concorso Sisal legato al calcio (presto divenuto Totocalcio) e inizia la popolare trasmissione «La Domenica sportiva». Dalla vittoria della Nazionale agli Europei del 1968 che sembra celebrare l’evoluzione sociale accelerata che il Paese vive negli anni Sessanta, a quella del Mondiale di Spagna che suggella la fine degli anni di Piombo, sino agli splendori degli anni Ottanta, allorché quello italiano diventa il «campionato più bello del mondo», e al definitivo trionfo delle logiche del marketing e dello spettacolo nella serie A degli anni Novanta: lo «sport degli italiani» ha segnato in profondità la storia del Paese nel XX secolo.
Si parlerà di:
Il calcio dei pionieri.
Il pallone nel Ventennio fascista.
Il calcio nel Dopoguerra.
Gli anni Sessanta e Settanta.
I favolosi anni Ottanta.
Verso nuovi orizzonti.
Relatore
Riccardo Brizzi è docente di Storia contemporanea presso il Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna e presso il master di giornalismo dello stesso Ateneo. Ha ricevuto incarichi d’insegnamento come visiting professor presso numerose Università europee (Sciences Po Paris, Paris II Assas, Sciences Po Lyon, Universität Bamberg, ecc.). Tra le pubblicazioni più recenti: Charles de Gaulle and the Media (Palgrave Macmillan, 2018) e (con N. Sbetti) Storia della Coppa del mondo di calcio (1930-2018). Politica, sport, globalizzazione (Le Monnier, 2018).