MONSTERS: The Lyle and Erik Menendez story - ANALISI DELLO STORYTELLING

[@eneaslavinia]

La tua è la prima recensione o comunque commento che sento su questa serie che abbia capito la gestione dei punti di vista da parte di Ryan Murphy. Sono d'accordo su tutta la linea, trovo che Murphy sia un grandissimo narratore che coniuga bene la necessità di intrattenere e quella di offrire un prodotto di una certa qualità e penso che la cronaca nera sia quello che più si addice alle sue capacità di scrittura, specialmente in casi in qualche modo irrisolti come questo.

[@lait_et_sang]

Sempre un piacere ascoltarti 🤍

[@magda_aristarco]

Ottima analisi, come sempre, di uno storytelling che anche secondo me non ha come obiettivo quello di ricostruire una verità assoluta, ma piuttosto di ragionare su temi controversi favorendo l'empatia verso le contraddizioni umane. Ho letto che ti hanno suggerito The haunting (Hill House è la prima stagione della serie antologica) come serie da guardare, aggiungo anche Midnight Mass, sempre dello stesso autore (Mike Flanagan). Ci sarebbero poi anche The midnight club e la caduta della casa degli Usher, sempre sue.

[@ChiarettaeBon]

Bella analisi e concordo molto su tutto. Da parte mia non sono riuscita ad empatizzare molto con i protagonisti, nonostante la prova attoriale davvero notevole, né a credere a nessuno dei personaggi in scena. Forse ho creduto al personaggio di Erik un po' di più, ma ponendo che davvero nella realtà abbiano subito tutta quella serie di abusi, a livello di narrazione del telefilm a me è arrivato un forte sottotesto di menzogna, quindi se i fratelli reali si sono ritenuti raccontati in modo scorretto non hanno torto, sempre ponendo che ci siano delle verità di fondo. Nonostante la sceneggiatura ci provi a offrire punti di vista diversi e porre le base per una ricerca umana più che per un'accusa di qualche tipo, cosa piuttosto apprezzabile, quando si parla di persone reali si finisce sempre per fare del male. Volevo vedere questo telefilm per capire meglio alcune dinamiche di narrazione, anche in rapporto con la realtà, ma nonostante sia un buon prodotto, mi ha convinta ancora di più che non è una buona cosa parlare di persone reali, vive, romanzando la loro vita. Soprattutto se si bisogna toccare argomenti così difficili. Forse questo telefilm fa del male di nuovo e in modo piuttosto gratuito. Mi sto convincendo sempre più che questo tipo di narrazione non sia etica. Ma forse faccio fatica a scindere i due piani reale e narrativo. In ogni caso, tolto questo, che per altro è un discorso complicatissimo, a livello di regia, fotografia, recitazione è davvero sopra la media di Netflix.

[@reginageorge358]

Serie meravigliosa che sconvolge totalmente le tue opinioni sul caso dall’inizio alla fine… l’episodio 5 è pazzesco, da brividi… analisi perfetta 🙏🏻

[@boerosara]

Grazie 💜

[@Artalia8]

L'ho messo in lista! ❤

[@irenemorganti2767]

Non sono ancora arrivata alla puntata cinque ed ora ho una grande trepidazione! Hai perfettamente ragione sul climax centrale, pensando ad un’altra serie che ho amato mi è venuto in mente anche Hill House, con anche lì quel magnifico piano sequenza circolare nella puntata del funerale.

[@boerosara]

Non l'ho vista ma me la cerco, grazie!

[@antoniovoto]

sai bene che aspettiamo un video sul capolavoro di animazione italiano di cui si parla in questi giorni!

[@boerosara]

Non ne so niente ahah! Che capolavoro?

[@antoniovoto]

@@boerosara pap music.

[@boerosara]

Vado a cercare ahah non ne so nulla!

[@antoniovoto]

@@boerosara mi gioco quello che vuoi che rimarrai estasiata!

[@magda_aristarco]

Aggiungo una osservazione sulla serie, boh forse è uno spoiler per chi non l'ha vista. Magari è solo una mia impressione. L'ultima sequenza che si vede, quella sulla barca. Forse perché è stata inserita come finale, sembra in controtendenza con il resto della serie, meno ambigua. Come se fosse quasi una rivelazione. E sembra ribaltare il ruolo di "fratello alpha", che fino a quel momento sembrava essere appannaggio di Lyle, ma quel dialogo conclusivo sembra cambiare tutto.

[@boerosara]

Vero, è una scelta molto particolare, ma a me è piaciuta! La scena è in controtendenza in modo decisamente estremo rispetto a tutto quello che è stato raccontato: l'atmosfera è leggerissima, la coppia sembra affiatata e simpatica anche nell'interazione. In modo esagerato rispetto a qualsiasi pretesa di realtà, sulla base degli elementi che abbiamo (che il rapporto tra Kitty e Jose non fosse quel frizzante idillio da commedia anni '80 credo sia conclamato). Quindi secondo me è una provocazione allo spettatore che funziona tantissimo, dopo la ricerca di equilibri morali delle ultime puntate. "Guarda un po', e se invece fosse andata così? Come ti sentiresti?" Tra l'altro nel linguaggio mi ha ricordato tantissimo i finali appesi degli horror pop anni '80-'90 (tipo, "il mostro" che ritorna in Nightmare nel sottofinale, dopo che tanto abbiamo lottato per riportare un equilibrio. Il dialogo conclusivo tra Erik e Lyle equivale alla decappottabile dei colori del maglione di Freddy :D ). Secondo me ancora una volta non stava "suggerendo" nulla: stava giocando. E ci riesce. Il problema è di lettura: tante volte uno spettatore si approccia a una serie basata su fatti reali magari sperando di venire "informato" su quei fatti, di trovare delle risposte o delle chiavi di interpretazione. Davanti a scelte che sono giochi narrativi costruiti intorno a una storia vera può restare spiazzato, e magari equivocare un'intenzione comunicativa, in alcuni casi.

[@magda_aristarco]

@@boerosara uh vedi, io non avevo colto la provocazione, ero rimasta solo spiazzata. Quindi con me il gioco è riuscito perfettamente 😊 Ti ringrazio per questa chiave di lettura, rende ancora più interessante la visione della serie 💜