‪@marcelloascani‬

[@marcelloascani]

Rifarò in futuro un video a tema uni (non sponsorizzato) e ben argomentato per capire bene pro e contro e soprattuto tutte le variabili (costo, facoltà, quale uni etc..) ovviamente con ospiti competenti

[@ale711]

ci sta

[@latramanascosta249]

Ci vuole Boldrin in un video del genere

[@nicoladangelo617]

Indovinello, in italia con il costo delle materie prime simile all estero come i costi d impresa ....come si fa ad essere competitivi nella produzione e vendita all estero di prodotti?....nelle diverse Uni...è stato affrontato il problema?.....la formazione è "pilotata"? Perchè il programma di studio liceale italiano è enormemente superiore rispetto al resto d europa? L istituto della fiduciaria come dell usucapione in cattiva fede, normati nel c.c. ....che attinenza hanno con un regime democratico?non rientrano nel 640 c.p. ? Avete qualche spunto per nuovi contenuti........

[@andreaorofalo]

L'università è spesso un rebus: non vedo l'ora di vedere il tuo video!

[@lorenzo6706]

Ciao Marcello, aspetto il video “imbucato da Oneday”. Sarebbe super interessante!

[@kairosplayer5955]

Scusate per la colata di testo che sto per scrivere sotto l'influenza della caffeina. Spero di non risultare saccente - voglio solo condividere due concetti, per ricevere suggerimenti e magari a beneficio di qualche ragazzo/a che sta pensando ad uno degli argomenti del video, quello dell'università. A parte quelle facoltà che sarebbe impossibile rimpiazzare con il self-study (attrezzature altrimenti follemente costose, accesso a tribunali/ospedali/tirocini/laboratori/etc.), dove l'università è praticamente insostituibile, a mio avviso il valore ultimo dell'università sta tutto nella possibilità di fare un esame. Cioé è tutto nell'avere un professionista di altissimo livello, per definizione iperpreparato in quella materia, che ti fa domande specifiche e ti forza, senza barare, a ricordare ciò che ti viene chiesto, ti corregge e ti dà un voto. Perché? Brevissima sintesi sul "problema" dell'apprendimento: noi non impariamo quando leggiamo/ascoltiamo/vediamo (racconti di Lurija a parte). Altrimenti il tuttologo-da-wikipedia sarebbe una persona colta (spoiler: probabilmente non lo è). Noi impariamo, a diversi gradi di intensità, quando rievochiamo qualche cosa a intervalli distanziati temporalmente ("spaced repetition"), ci sentiamo frustrati per gli errori che facciamo durante questo processo di "active recall", fixiamo gli errori e ci dormiamo su (REM o SWS in base al task). Questa cosa cambia fisicamente, più o meno permanentemente, l'hardware in capoccia (purtroppo con un costo metabolico, occhio). Anche i nostri pensieri cambiano con l'apprendere veramente (e questa è una grossa differenza tra lo studiare e l'abboffarsi di materiale in quantità: il 95% delle robe che leggiamo/ascoltiamo/vediamo ci scivola sopra, fortunatamente. Ad esempio, io non ricordo minimamente dei dettagli nella di Breaking Bad benché l'abbia vista tutta, la serie, quando uscì: semplicemente non ho mai fatto spaced active recall della trama - il che è ovviamente un bene, per me). Imparare è una procedura, faticosa e frustrante, e nel self-study è facilissimo smussarla, limarla, fino ad eliminarla del tutto. A nessuno piace il dolore, la frustrazione. Un po' come quando compriamo i pesi e ci alleniamo in solitaria (ma... a chi piace soffrire?): all'inizio siamo motivati, poi ci alleniamo sempre meno per sfuggire al fastidio (via della minore resistenza). Anche ammesso riuscissimo ad allenare la nostra forza di volontà per rimanere fedeli allo scopo (=imparare qualche cosa) - l'unica parte che non possiamo sostituire dell'uni (imo) è l'esame. Se ti piace la Storia delle Pentole Giapponesi e la vuoi studiare da solo... come fai a generare un test valido senza compilarlo da te o auto-aiutarti inconsciamente? Dove diamine lo trovi, se non in un corso universitario, un esperto in Storia delle Pentole Giapponesi che non ha alcun conflitto di interessi a "farti passare l'esame" (qui si aprirebbe un capitolo a parte sulla differenza di valenza tra università pubbliche e private)? Mi potrete dire: "eh, è anche utile per fargli domande". Vero, verissimo, ma quello magari oggi lo puoi risolvere con community online create ad hoc (ci sono parecchie subcommunity di stackoverflow dove si trovano risposte a molte domande sui temi più disparati). Poi c'è tutto il discorso certificazione, perché no: status, ma, credo, se il tuo scopo è solo saperne di più su un dato argomento, l'unica cosa che suppongo non si possa facilmente rimpiazzare dell'università è l'esame - che è il pilastro dell'apprendimento. Per certi versi, in quest'ottica, l'università fa risparmiare tempo. È una scorciatoia per diventare bravi velocemente (poi ci pensano i frangenti della vita a farti l'esame lo stesso, ma lì la procedura è più lunga ed il costo degli sbagli, spesso, più alto). In sintesi: l'università è importante e, contrariamente a quel che si può pensare, oggi lo è più di ieri. Perché? Perché c'è troppo "rumore di fondo" online ed il rapporto signal/noise è sempre più scadente (e non penso il trend si fermerà presto). Tante volte, però, non si può fare (o almeno: spesso abbiamo più curiosità/esigenze del numero di corsi che in questa vita possiamo seguire). Un metodo (che uso io e che è aperto a suggerimenti) che non riesce a sopperire del tutto all'educazione accademica (ma ci va tutto sommato vicino, almeno per quelle cose dove l'università non è strettamente necessaria): 0. Leggere "Make it stick" (Brown); 1. opensyllabus_org (per capire "cosa" studiare in ordine, un problema che nel video Mr RIP pone); occhio che é fondamentale attenersi ai libri del syllabus e non consumare materiale online (ritengo -ma è un'opinione, la mia- l'infotainment della pressocché totalità dei content creator online inadatto all'apprendimento organizzato di una materia, almeno in prima battuta). 2. libg_is/amazon (per i libri che vi servono: le università italiane e non hanno in realtà degli ottimi corsi online ma personalmente li trovo pallosissimi e "lenti" rispetto a un libro; magari a 2x rallenado nei passaggi chiave? Non so...); 3. trello/jira/wekan per pianificare lettura e active recall (testing) del materiale; 4. man mano che si studia segnarsi le domande (e non le risposte) che ci sembrano importanti; per risparmiare tempo io me le segno su un txt e poi con uno script al volo le converto in flash cards di anki. Fine. P.S.: grazie per aver spezzato il video in più sezioni: una "salvata" :)

[@kairosplayer5955]

​@@mr_rip :) grazie a te per il content. Non credo che siamo in disaccordo: io vedo scrivere codice ed implementare design patterns come cicli continui di spaced repetition/active recall. Lo sviluppo di codice è proprio un caso (positivamente) a parte perché permette cicli con feedback errore/soluzione molto più rapidi. Il compiler ci dà un errore o un warning (frustrazione, acetilcolina++) → stackoverflow / codice / amico → fix; rinse and repeat. Questa è la ragione per cui chi collabora a progetti opensource (dove hai "gratis" accesso a sviluppatori/maestri molto più forti ed in gamba di te = professori che ti fanno l'esame) migliora la qualità del proprio codice in fretta. Altro che "lavorare gratis", si tratta di "imparare gratis" - che è ben diverso. P.S.: purtroppo non sono fra queste persone; mi sono trovato però in una condizione simile: sottoponendo ogni due-tre giorni a review il mio codice con un ragazzo in gamba con cui ho lavorato mi ha fatto crescere molto; per certi versi mi son detto spesso "forse lo dovrei pagare io!" proprio perché in tanti altri ambiti è raro qualcuno (esperto) ti faccia un esame gratuitamente.

[@Marco.892]

Dopo aver letto questo commento voglio sapere chi sei , dove vivi, chi ti ha creato e quante volte vai in bagno 😂 scherzi a parte ottimi spunti di riflessione

[@gennarorusso9959]

grazie per questa riflessione, mi ritrovo molto nel tuo ragionamento. To test is to know.

[@latramanascosta249]

@@mr_rip secondo me la tua esperienza universitaria è molto lontana dalla media, anche solo perchè hai fatto quello che ti appassionava fin da ragazzino: per la maggior parte delle matricole la materia studiata, per quanto possa essere una passione, viene affrontata seriamente per la prima volta proprio in facoltà. Facendo un paragone con quello che traspare dai tuoi social, è come se tu avessi fatto Economia, non ing Informatica. Continuando con questo paragone, aggiungo che in moltissimi campi non puoi mai vedere se la tua soluzione a un problema "compila" e se no aggiustare il tiro (senza tirare in ballo la classica Medicina, non si impara a gestire portafogli di clienti per prove ed errori o a compilare i libri contabili di un'azienda, e non si fanno assolvere persone dopo averne mandate decine in galera per averle difese male). In questi campi un esame da parte di un esperto che sa qual è il livello di conoscenza della materia necessaria nel modo vero ha un valore enorme e difficilmente sostituibile con un'autovalutazione EDIT: aggiungo, cos'altro ti avrebbe motivato a fare full immersion come quelle che racconti? Sembra che tu le dia per "scontate", ma poche cose invogliano a simili sprint come un esame, e credo nessuna in modo così riproducibile

[@Crix333]

Non sono interessato alla maggior parte dei video di mr. Rip su lavorare in google, l'informatica e roba del genere. ma lo seguo per video come questo dove parla in generale della vita. Veramente una persona intelligentissima da cui imparare tantissimo. Ne esistessero più di persone come lui. Grande anche marcello oviamente

[@ARTEINMOVIMENTOdm]

Rip è la competenza fatta persona

[@AndreaLenci]

Molto interessante la discussione sull'Universita'. Si potrebbe veramente dire di tutto, ma per una persona media, mediamente capace di impegnarsi in un percorso, credo sia ancora la scelta migliore. Non sono le nozioni che impari (anche) ma e' l'opportunita' di crescere come persona, di costruirti una base solida, di migliorare il tuo approccio a problemi complessi ecc. E per molti anche la possibilita' di aprirti al mondo (se sei di Milano non e' la stessa cosa che se nasci nella provincia di Ancona - tipo me). Dire che non serve, che e' superata, solo perche' ad alcuni non e' servita (Marcello) e' sbagliato perche' credo che veramente pochi riescano ad impegnare in maniera migliore i 3-5 anni dai 19 ai 22-24. E' vero che le informazioni oggi sono piu' facilmente accessibili che in passato, ma quello non e' stato mai veramente un problema (le biblioteche esistono da centinaia d'anni), il problema e' sapere cosa leggere, come mettere insieme un percorso, confrontarsi e come mettere in pratica le cose che puoi imparare. E' veramente molto presuntuoso pensare che si possa essere capaci di fare qualcosa di meglio da soli e in giovanissima eta'. In piu' il mondo non finisce col mondo software engineering o content creation. Ci sono centinaia di altri percorsi che producono la maggior parte dei lavori a cui hai accesso estremamente facilitato se hai una laurea (oppure a cui proprio non hai accesso se una laurea non la hai). Detto questo le lauree non sono tutte uguali e la maggior parte probabilmente non sono molto d'aiuto, ci sono percorsi di studi che producono poco piu' che disoccupati o sottoccupati-sottopagati, altre che sono pietre miliari della societa': molte ingegnerie (meccanica, civile, chimica, infomatica ecc) e medicina su tutte. Personalmente ho lavorato 3 anni dopo il diploma e prima dell'universita' e, saro' limitato io, ma venendo dalla provincia mi rendo conto che senza universita' sarei probabilmente rimasto una versione di me estremamente limitata. Durante l'universita' ho studiato, viaggiato, conosciuto gente, fatto l'erasmus, imparato lingue. Divertendomi. Questo mi ha poi permesso di realizzarmi pienamente e di fare oggi qualcosa che quando avevo 20 anni non avrei nemmeno potuto immaginare. scusate il pippone :D. Bella live, grazie Rip, grazie Marcello

[@raffaele_solo]

Condivido assolutamente. In più l'università ti forza a studiare ad un livello di dettaglio che difficilmente faresti se non avessi un esame da dare. Senza contare che in un qualunque percorso di studi ci saranno materie che non ti interessano ma che devi comunque studiare, e che però poi ti possono risultare utili in futuro. Anche in questo caso il 20enne medio semplicemente studierebbe quello che gli sembra interessante e al livello che gli sembra adeguato. Penso che l'università sia davvero la scelta adeguata per la stragrande maggioranza dei ragazzi.

[@Pistolo_]

Chiacchierata tra due persone a mio parere incredibili. Complimenti per i vostri percorsi

[@gionchir]

Rip, ammiro la tua onestà intellettuale e la tua indipendenza dai brand. Grazie mille!

[@domenico8697]

Live davvero godibilissima dall'inizio alla fine. Particolarmente apprezzata la parentesi sulla psicologia. Sarebbe carino se dedicassi un pezzettino di live per riprendere l'argomento. Saluti Rip🙂

[@pippo4125]

Molto d’accordo con Marcello per quanto riguarda l’università e lo dico da studente universitario, l’università la vedo come il paracadute nel caso fallissi nei miei sogni ma sono più vicino ad abbandonare l’università per seguire quello che voglio fare veramente

[@AndreaTamburelli]

1:21:32 Io faccio volontariato in una comunità di recupero e posso dire che lo psicologo (il terapeuta) che di solito ce n'è uno in tutta la struttura che gestisce i casi di tutti gli utenti ha un potere maggiore rispetto i normali operatori ed è tanto la capacità dello psicologo di farti parlare delle cose "giuste" (e non di girarci attorno) ma c'è anche la tua parte di entrare in empatia con il professionista (o la persona) e comunque il terapeuta ha un potere maggiore e quello che lui/lei decide diventa legge per gli operatori e gli educatori. E' un mestiere (quello dello psicologo) che nel futuro sarà triplicato rispetto ad adesso cioè sarà pieno di psicologi perchè la società si sta ammalando psicologicamente dati tutti gli impulsi a cui siamo sottoposti....un bellissimo lavoro per chi lo svolge eticamente e come passione

[@SickDiaclo]

Puntualizzo sul discorso dell'università e del self Learning: Sono d'accordo che su internet trovi tutto ed effettivamente potresti organizzarti un percorso simile alla laurea, con magari anche maggiore qualità (andando a prendere corsi reperibili su KZbin di Stanford, MIT, etc). MA, prima di tutto, bisognerebbe fare questa analisi a monte, quando non hai le conoscenze e le competenze per scegliere le tappe del tuo percorso. Secondo, c'è il rischio di fare scelte golose ("greedy") e non effettivamente raggiungere la soluzione ottimale. Conseguentemente al fatto che difficilmente sarai capace di fare scelte ottime localmente ed al fatto che se anche la tua scelta fosse giusta in quel momento può non portare ad una scelta giusta globalmente, anche il self learning ha un costo-opportunità elevato. Concludendo, trovo il self learning ottimo, solo se si è costruita una mente analitica che è capace di discernere pregi e difetti di diverse scelte e le loro causalità. (tipicamente, dopo un percorso accademico) Informatica > Ing. Informatica :)

[@elionyze9070]

il tuo faccione mi mette sempre di buon umore rip.

[@redfuegolight]

Per me il vero valore dell'Universita' e' la forma mentis che ti da'. Spesso ti ritrovi a studiare materie che non avresti mai voluto fare o che non sapevi nemmeno che esistessero. Ti trovi obbligato a dover affrontare argomenti complessi. Non sai come approcciarli e non sai nemmeno dove cercare materiale per capirci qualcosa di piu'. Vieni catapultato in un mondo che puo' essere veramente molto distante dalle capacita' che si hanno in quel momento. In qualche modo devi riuscire a capire come affrontare quell'argomento, al fine di "superare" quell'esame. L'universita' ti pone davanti a dei problemi che sono diversi per tutti. Se vuoi arrivare alla fine del percorso, devi capire come risolverli. Devi capire come studiare quell'esame "impossibile", devi capire come organizzarti il lavoro, devi capire a chi chiedere aiuto, quando chiedere aiuto, che quel professore e' un incompetente, che quell'argomento e' obsoleto. Devi capire, comprendere e realizzare cosi' tante cose che se stavi a casa difficilmente avresti visto. Non nego che il mio unico driver per cui mi sono iscritto all'universita' sia stato il networking. L'ho affrontato con una mentalita' del tipo: mi laureo solo per sbaglio. Volevo fare un'esperienza da fuori sede, conoscere persone piu' brave di me, creare progetti e fare cose. Questo e' uno degli aspetti che quasi nessuno elogia (o almeno nella mia esperienza nessuno ha mai menzionato) e che reputo fondamentale. Conosci persone veramente in gamba, ti rendi conto che hai tanto da imparare e se ti sei sentito un drago fino ad ora... ti potresti fortemente ridimensionare. Chi e' fortunato (aime' si i standard sono quelli che sono) trova professori molto bravi, talvolta illuminati, che ti danno quella marcia in piu'. Hai generalmente accesso alla loro disponibilita' e alla loro esperienza. Alcuni esami ti spingono veramente a lavorare in gruppo. Li' e' il miglior modo per capire le varie persone che troverai al lavoro. (Es: chi non sa fare un cazzo, chi non capisce un cazzo, chi sa fare, chi ci prova, chi comanda e cosi' via) Questo e' un pensiero che ho maturato pian piano nel tempo. Mi sento di consigliare, a chi voglia intraprendere un percorso che durera' X anni, di prendersi dei mesi di tempo per parlare con se stesso/a. Capire cosa ci piace, cosa non ci piace e cosa potrebbe interessarci. Delle volte e' piu' facile partire da quello che sappiamo che non ci piace assolutamente. Quello che mi ha veramente aiutato e' stato buttarmi in un'esperienza. Alla fine per capire ed assumere consapevolezza bisogna passare attraverso l'esperienza. L'unico modo per farla e' fare! L'importante e' che uno valuta prima rischi e benefici. Quando, a grandi linee, uno ha individuato il quadro generale beh... basta premere play! N.B: ho frequentato l'universita' in presenza e nel mio caso ho studiato Scienze Informatiche ebbene si mi sono laureato per sbaglio alla triennale. Prendete le mie parole con questi potenziali bias :) P.S: come tutte le cose non prendetele troppo seriamente, ogni tanto bisogna divertirsi e farsi una risata.

[@adn1549]

Che belle le live e nel mio caso,video mi trasmetti tanta positività veramente,poi di Roma come me con quei momenti di comicità bori,e teatrali.Numero Uno continua così

[@thedoors73]

I video di Marcello su intercultura sono i migliori... Altro che. Bravissimo. Ottimo video 2 ore volate in un attimo

[@marco.orlandini]

Riguardata tutta su KZbin, che dire il viaggio in macchina di più di 2h più bello.. Rip e Marcy >> radio

[@ariannapalmieri1104]

Vi adoro!😊 bravi bravissimi

[@Nico-xx6jw]

Piccolo appunto argomento Big Luca (ora mai tema superato ma sono lento), ho visto i vari video e anche quelli successivi in cui si discute sul fatto che lui abbia vinto per la sua dialettica e non perchè avesse degli argomenti o delle prove che dimostrassero quanto lui possa aver dato dei risultati grazie ai suoi corsi, però vorrei invitare @Marcello Ascani a parlare di più dell'argomento Fuffa Guru magari su twitch o altre piattaforme, focalizzandosi principalmente su influencer che improvvisamente vogliono aiutare la gente a capire di più di crypto, marketing e come investire. Questo loro "interesse" è nocivo per chi si aproccia a questi mondi e magari mette dei soldi, ho visto gente rovinata perchè l'influencer di turno ha sponsorizzato la crypto sbagliata, molti di questi personaggio hanno pensato bene di fare video a riguardo e poi rimuoverlo dal proprio canale. Marcello è l'unico che, anche su video sponsorizzati, si è pubblicamente scusato mettendo la faccia e mi sembra uno dei pochi financial influencer di cui ci si possa fidare al momento. Quindi lo invito a fare una live, magari con Mr RIP (altro personaggio che ritengo abbia le basi per poter dare supporto tecnico sui vari argomenti di finanza), e parlare pubblicamente di alcuni influencer (anche molto vicini a lui) che hanno sbagliato e devono in qualche modo scusarsi pubblicamente. Grazie

[@andreaorofalo]

La scelta della facoltà è determinante per valutare la convenienza di iscriversi o meno l'università. A parte le professioni che "de iure" richiedono una laurea (avvocato, commercialista, professore, ecc...), ce ne sono alcune che "de facto" lo fanno: difficile diventare un esperto in fisica nucleare o ingegneria aerospaziale senza frequentare l'università. L'università infine offre due "perk" che spesso si sottovalutano: ti obbliga a studiare anche quando non hai voglia e ti aiuta a studiare confrontandoti anche con altri studenti come te. Infine l'università non deve sempre essere finalizzata alla ricerca di un lavoro. Laurearsi in filosofia tutto sommato potrà sembrare una perdita di tempo e magari non è così.

[@iltergi]

Live splendida. Ma quanto migliora l’esperienza da fan accanito di Boris!! ❤️

[@iltergi]

@@mr_rip onoratissimo!!! 🤣

[@vinciotech]

Peccato avervi perso dal vivo.... sempre meravigliosi Siete gli unici due creator ai quali do i miei SOLDI

[@danieleludovico7235]

Il progetto Borghi mi ricorda molto il progetto Machiavelli in Boris 😀

[@H725-t3w]

La parte psicologiaca è molto interessante. Quando Il nostro cervello la nostra mente si focalizza sui pensieri negativi sembra difficilissimo uscirne, la psicologia moderna ci insegna a focalizzare la mente su altro, spesso basta cambiare prospettiva di pensiero chiedendoci se nella nostra vita c'è altro oltre hai pensieri negativi che ci tartassano in determinati momenti, e automaticamente scopriamo che il problema insormontabile diventa sempre più piccolo. Non ci accorgiamo che molto spesso quando veniamo mollati la relazione è già chiusa da tempo ci sono già problemi da tempo e che spesso il partner mollato non se ne accorge o non vuole accorgersene.

[@lukiza88]

1:06:24 quanta verità! pochissimi fanno reply all!!

[@tabriz73]

ho una location atomica per Borghi! anch'io come voi sono davvero stretto con i tempi per preparare una presentazione, se decidete di procedere con il progetto vi faccio una scheda del posto. p.s. credo di essere uno dei pochi a seguire Marcello perché ha fatto un video te Giorgio :)) ti seguo dall'inizio

[@mattiassantoro2469]

Giuro che a me han fatto un corso su come scrivere mail e una delle regole e' NON USARE REPLY ALL. Semplicemente perche' in certi ambienti enterprise tutti mettono in CC chiunque e si genera un inception di email che poi giustamente alla fine nessuno guarda.

[@ettorefagioli1012]

Daje! Vi voglio bene :)

[@alessandrofrau6240]

I video con Marcello sono gli unici in cui occorre mettere la velocità a 0.25x

[@albertoberto4252]

Ah giusto KZbin elimina i commenti con i link. Comunque avevo scritto che a Montecastelli Pisano c’è un progetto simile a quello di Borghi, si chiama scienceandmusic e fanno conferenze scientifiche e concerti. Non è proprio la stessa cosa ma le dinamiche di come il progetto si è sviluppato somigliano a quelle che avete in testa. Comprare un’edificazione centrale del borgo, mettere internet e ristrutturarlo, organizzare cose interessanti.

[@thy3352]

Ragazzi mi permetto, da laureato magistrale in psicologia che però svolge un lavoro tecnico che non c'entra con essa, di dire che avete un po' un bias sulla psicologia. Non è paragonabile un percorso terapeutico a un "posso farlo solo", come spesso molti in chat dicevano. Tuttavia capisco il vostro scetticismo per la psicologia da fuffaguru (da Carnegie a, in parte e con le dovute specifiche, Jung o Hillman). Se vi può interessare vi suggerisco di approfondire sia la cognitivo-comportamentale (di cui ha parlato Marcello) che tutto il mondo delle neuroscienze e delle tecniche integrate. La psicologia è una scienza a tutti gli effetti, con livelli di attendibilità sicuramente più bassi rispetto alla medicina, ma ha alle spalle comunque una storia di oltre 200 anni con molti traguardi raggiunti dal punto di vista scientifico, basti pensare che uno dei coinvolti più rilevanti in Cambridge Analytica fosse uno psicologo (vi invito ad approfondire l'argomento).

[@federiconardini4016]

Bellissima live

[@simonemicucci9222]

Avanguardia, quel pallone gonfiato andava al archimede e si credeva un pariolino, quando stava letteralmente di fianco alle galline del buco😂 10:00

[@fabiocortese6069]

Le live non le riesco a seguire (Mr.Rip, forse ricorderai le mie lamentele) ma ora che mio figlio sta dormendo ed ho tempo per aggiornare i miei spreadsheets ti metto come sottofondo xD

[@marcvsxlii]

reply all è il male assoluto nelle mail aziendali, altro che DDOS :D

[@saverio8470]

Comunque siete troppo forti

[@mathiasnesci8795]

Rip, bel video, per quanto riguarda informatica e programmazione, potresti dirmi cosa cambia e cosa mi consiglieresti tra la facoltà di ingegneria informatica e informatica?🙏🏻❤️

[@apocalypseb7x]

L'apocalisseeee :D

[@adminlewis]

ragazzi secondo me fra i commentatori di video su yt ci sono anche bot in ai. Oppure troll usati per fini specifici.. sicuramente saranno una percentuale minima ma sono convinto che non tutti quelli che commentano sono umani oppure sono ascoltatori autentici.

[@adminlewis]

@@leondegr2435 si apparte il falco assassino per il resto tutto ok.

[@ciccioecologista5449]

Nel non 1:30 parlando se vale o no la pena di fare l Università , Marcello dice che sostanzialmente c è tutto su internet se vuoi imparare,si e no! Perché se vai su KZbin e cerchi programmazione c è pochissima roba seria

[@latramanascosta249]

in italiano forse, in inglese c'è il mondo (poi l'università l'ho fatta e proprio in quel campo, ed è servita un sacco, ma il materiale "bruto" era tutto a distanza di una googlata)

[@fabiocortese6069]

Io metto sempre in cc la mia compagna e, puntualmente, non fanno reply all... Per il tema stoicismo, si avvicina molto alla dinamica tenacia/testardaggine descritta poco prima da Mr.Rip

[@marcocrestani6033]

Emerge in diversi momenti l'umanità e la forte sensibilità artistica di entrambi...

[@mikeburx]

Bravi bravi! Rip voglio quella maglietta :-)

[@MrCortecciaV]

Ma una live con Big Gervasoni?

[@dariof151]

Qualcuno ha capito la startup fallita in cui Marcello ha perso 50k?

[@iKON지못미]

Dio benedica chi fa i timestamp! ❤️

[@andreabhob3506]

Come fai a sorridere sempre? È un fatto nervoso oppure lo fai apposta?

[@andreaiguera2804]

@@mr_rip Che risposta, sei un grande.

[@andreabhob3506]

@@mr_rip bello, bello... Mi ricordi un po' joker, però mi sei simpatico.

[@adminlewis]

secondo me dovrebbero esserci dei collegamenti ipertestuali agli altri video, cioè proprio mentre uno parla..... perché anche io non ho visto i video passati di rip ma li vedrei se questi fossero collegati con qualcosa che ritengo interessante detta da rip. Daltro canto i video di rip, non sono strutturati e sintetici per cui uno non è nemmeno troppo invogliato a vederseli tutti. Cioè se fossero dei video di un corso allora sarebbe diverso. Ma alla fine sono video di cazzeggio...o almeno io così li percepisco... e uno non si puo' aspettare che un consumatore si faccia uno studio che include la visione di tutti i video se sono video di cazzeggio.

[@consulente-produttivita]

È Natale?😍

[@YouInformatic]

Ciao sono un casellante

[@stefanogagliardi4665]

Non riesco ad aspettare fino a fine video per questo commento... "VINCI ASCANI!" cit.

[@angeloceccato]

Se Marcello fa consulenza a 100k può dire di essere il consulente più pagato al mondo superando anche b (non va nominato🤦)

[@gennarorusso9959]

Ciao RIP, volevo chiederti cosa ne pensi del lavoro di persone come Leslie Lamport? Secondo te, ci saranno in futuro persone con una visione così illuminata nel settore IT? kzbin.info/www/bejne/qJy9q5pti9Sql9E

[@lordcash3166]

Anch’io ho abbandonato breaking italy ormai…

[@husky9088]

Sud VPN?

[@matteoasuni8851]

Certo kzbin.info/www/bejne/epWpeXmImJl2i9E

[@bernays85]

RIP complimenti. Dovresti fare in modo di trovare un modo per trovare una sequenza logica/cronologica con la quale seguire ii tuoi video

[@ingair5081]

Secondo me Marcello è troppo condizionato dal suo non aver fatto l'università e aver raggiunto il successo ugualmente. Ci sono cose per cui una formazione universitaria è fondamentale. Poi se vogliamo tirar fuori gli infognati duri mezzi geni che sono in grado di impararsi argomenti SCIENTIFICI con grosse basi di matematica DA SOLI ok.. Ma quanti sono? Quando mi citi i corsi dell'MIT online.. Si ma l'MIT è un'università.. Quindi stai cheattando. È solo non essere iscritto formalmente... Ci sono cose per cui l'università è una condizione NECESSARIA, NON SOSTITUIBILE.

[@Etnapol77]

12:20 io ti do retta

[@riccardodibuduo3624]

Faccio un commento sulla parte università con piacere, sapendo anche che Giorgio è uno dei pochi creatori di contenuti che considera le opinioni della community (magari mi farai sapere che ne pensi su quanto da me scritto). L'argomento è uno di quelli su cui è facile generalizzare, quindi non è facile parlarne senza fare esempi concreti ed eterogenei. La mia opinione è che la scelta di fare l'università varia da persona a persona. Se hai in mente di fare l'ingegnere (informatico, civile, biomedico, meccanico, aerospaziale), saper fare una ricerca su Google e saperti documentare da solo è qualcosa che scritto sul CV equivale ad aver fatto esperienza alla pincopallino.srl, ossia non vale niente. Stessa cosa per avvocati, medici e via dicendo. Venendo a facoltà più "generali" tipo lingue, anche un profugo siriano probabilmente ne parla quattro o cinque, eppure ciò non toglie che probabilmente non sarebbe considerato da un recruiter che deve selezionare chi assumere per fare da traduttore in una multinazionale. Parlando di economia (la mia facoltà), io potrei anche passare intere giornate sul canale di KZbin di Harvard o fare progetti per conto mio, eppure nessuna big-tech, nessuna banca d'investimenti, nessuna azienda di consulenza aprirebbe nemmeno il mio CV senza leggere "laureato in" (tranne forse la pincopallino.srl, da cui tenersi lontani è sempre una buona idea ahah). Ciò è per dire che l'università non è il luogo in cui apprendi conoscenze universali (anzi tutto il contrario, io ogni giorno mi accorgo di quante cose non conosco, per il semplice fatto che le cose da conoscere non finiscono mai), ma ti dà la possibilità di: - Entrare nel mercato del lavoro dalla porta a cui ambisci - Fare network con persone che hanno probabilmente solo ambizioni e voglia di fare (se ti riesci a circondare delle persone giuste), senza che esse abbiano interessi a stringere legami opportunistici o di lavoro, ma banalmente a lezione ci fai amicizia perché "ehi, ma quello è simpatico". - Approfondire argomenti insieme a persone (i professori), che magari ci hanno lavorato sopra per 40 anni (ovviamente, non tutti hanno lo stesso grado di competenza, ma alla fine basta incontrare quei 2/3 che magari cambiano completamente la visione che hai rispetto ad un determinato argomento). Guardare i video dei corsi dell'MIT su KZbin ha la stessa valenza di un dialogo concreto di questo tipo? Non ne sono convinto. - Studiare a fondo tematiche che con i video di KZbin ed i tutorial di un motore di ricerca ti fanno pensare di conoscere qualcosa, ma che solo dopo averci "sbattuto la testa" (ma di brutto, tipo notti insonni ed ore e ore passate a ragionarci sopra) riesci a capire. Ad esempio io sto approfondendo il mondo della statistica e dei modelli ML applicati a studi economici, e senza l'infrastruttura università (intesa ad esempio come l'insegnamento di nozioni matematiche complesse, piuttosto che aiuto di professori/dottorandi/studenti e amici/compagni di viaggio) si rischia veramente di poter dire di conoscere un argomento quando in realtà si conosce solamente lo 0,00(aggiungete voi un po' di zeri a piacimento)% di quella tematica. Perciò per certi versi questo connubio di fattori è un qualcosa di cui è impossibile fare a meno e che non si può rimpiazzare con frasi banali come: "Ehi, ma io ho letto il tal libro su tale argomento...". Edit: è chiaro che l'università al contempo non è l'unico mezzo per "masterizzare" un certo topic, ma rappresenta un contesto che fornisce input significativi in tal senso. Ci sono altre specifiche che vorrei fare, ma in conclusione dico che l'infrastruttura università rappresenta una qualcosa che non è rimpiazzabile; tuttavia non è per questo fondamentale. Se vuoi aprire un bel ristorante, non serve. Se vuoi essere un artista, non serve. Se vuoi essere uno KZbinr (per inciso, Marcello uno dei migliori in Italia, nonché tra i miei preferiti), l''università non serve. Se vuoi essere un imprenditore, l'università non serve in determinati campi (che non sono pochi, attenzione). La lista potrebbe continuare. Il punto è capire chi si vuole essere, dove si vuole andare e quale è la migliore strada per arrivarci, senza pensare che l'università sia una cosa da fare ad ogni costo e senza pensare che con un motore di ricerca in mano e poco altro si possa conquistare il mondo. P.S. I video di questo canale non smettono di dare spunti di riflessione ed essere interessanti. Un bel posto per pensare, insomma.

[@vitna91]

>Se hai in mente di fare l'ingegnere (informatico, civile, biomedico, meccanico, aerospaziale), saper fare una ricerca su Google e saperti documentare da solo è qualcosa che scritto sul CV equivale ad aver fatto esperienza alla pincopallino.srl, ossia non vale niente Non ho capito se ritieni fondamentale l'universitá per fare l'ingegnere informatico.

[@riccardodibuduo8774]

@@vitna91 La ritengo fondamentale. Mi spiego meglio, a meno che tu non sia un Mark Zuckerberg (e quindi non abbia quella idea rivoluzionaria che ti permette di fare a meno della laurea), per fare l'ingegnere informatico l'università è fondamentale: 1) Per ottenere un qualunque colloquio con qualunque azienda 2) Per approfondire conoscenze che è molto molto arduo sviluppare in autonomia Poi se uno pensa di fare l'ingegnere informatico esclusivamente documentandosi su Google e scriverà sul CV "passo le giornate su stackoverflow", questa scritta sul CV senza una laurea vale quanto aver fatto esperienza alla premiata ditta pincopallino.srl