Atto Finale | L’ultimo successo del presidente Ferlaino | il Napoli 1999/2000 | Parte 1

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Napoli 1-1 Ravenna
Monza 0-0 Napoli
Napoli 4-0 Fermana
Le squadre allestite dal presidente Ferlaino dopo l’andata via di Maradona furono, ancora per qualche anno, piuttosto competitive, sebbene l’assenza di Diego fosse determinante, ma ciò che maggiormente minava l’ambiente azzurro era la situazione di incertezza finanziaria in cui viveva il Napoli.
Alla metà degli anni 90, Ferlaino fu costretto di fatto a rinunziare, per fare cassa, ad alcuni dei più brillanti interpreti del Napoli Maradoniano, partendo da Ferrara per arrivare a Crippa e Zola, l’erede predestinato di Diego e in seguito anche a quei giovani brillanti, come Fabio Cannavaro, che stavano affacciandosi prepotentemente al calcio che conta. Anche colui che sarà il capitano della Francia campione del mondo nel 1998, Laurent Blanc, farà solo una breve comparsa a Napoli, mentre la coppia Careca/Fonseca si scioglierà presto.
Insomma dalla metà degli anni 90 in poi il Napoli completerà quella fase di involuzione che lo vedrà rinunciare ai suoi calciatori più forti per sostituirli con giovani di belle speranze o esperti ma non brillantissimi calciatori, fino ad arrivare alla clamorosa e rovinosa retrocessione della stagione 1997/98 che rappresenterà un colpo tremendo per le velleità di Corrado Ferlaino, il cui Napoli ritornerà in serie cadetta dopo ben 33 anni.
La 1997/98 fu una stagione disastrosa e il cambio di ben 4 allenatori alla guida degli azzurri dimostrò che quando nel cuore di un atleta si spegne quel sacro fuoco che alimenta l’agonismo e la voglia di vincere non basta più alcun dettame tecnico/tattico per risalire la china e la strada verso il baratro resta inesorabilmente segnata. D'altronde il grande Carlo Mazzone, chiamato al capezzale azzurro dopo poche giornate, lo capì subito e rassegnando le dimissioni dopo 4 giornate, fece intendere che quella squadra non si sarebbe mai potuta salvare.
Dopo un primo e mediocre anno in serie B, con Renzo Ulivieri allenatore e Walter Mazzarri secondo, concluso con un deludente nono posto, l’azionista di maggioranza Corrado Ferlaino decide di ricostruire il Napoli per ritentare la scalata in serie A nella stagione 1999-2000.
Come allenatore viene scelto il giovane e brillante Walter Novellino, fresco di una bella salvezza a Venezia in serie A, mentre alcuni calciatori della vecchia guardia, come Pino Taglialatela, lasciarono Napoli definitivamente.
Arrivarono all'ombra del Vesuvio calciatori giovani e di sicuro avvenire, come l'attaccante Roberto Stellone dal Lecce, e il terzino, futuro campione del mondo, Massimo Oddo arrivato in comproprietà dal Milan. Ma a mettersi in luce fu soprattutto il confermato Stefan Schwoch, arrivato da Venezia durante il mercato di gennaio della stagione precedente: l'attaccante altoatesino divenne idolo incontrastato del San Paolo, segnando 22 reti in campionato e trascinando il Napoli.
La squadra azzurra si riunisce all’inizio di luglio in Trentino e precisamente a Predazzo, comune in provincia di Trento, in Val di Fiemme. Con una sessione di mercato estiva lunghissima, in pratica tre mesi, dal 1 luglio al 30 settembre 1999, la compagine su cui potè contare Novellino non si formò certo durante i primi giorni di luglio. Con base operativa a Predazzo, il Napoli disputò alcune amichevoli estive itineranti in trentino contro Mestre, Piacenza, Panathinaikos e Reggina, prima di fare ritorno in Campania e disputare un’ultima amichevole a Campobasso, il 7 agosto, una settimana prima dell’esordio ufficiale di stagione, contro la Salernitana in coppa Italia.
La stagione ufficiale inizia il giorno di ferragosto 1999, con la prima partita del sesto girone di coppa Italia, a Salerno contro i granata. Nel girone oltre a Napoli e Salernitana c’erano anche Como e Fermana. Il Napoli perde e perde male, 2-0. A Salerno il clima è teso anche in ricordo del tragico incidente della fine della stagione precedente, con il treno dei tifosi granata di ritorno da Piacenza incendiato nella galleria Santa Lucia e la morte di 4 ragazzi, due addirittura minorenni.
L’esordio negativo però non impedì al Napoli di risalire la china e nelle successive 5 partite del girone il Napoli, con 4 vittorie e un pareggio riuscì a passare il turno ed approdare ai sedicesimi di coppa Italia. In particolare, decisiva per la vittoria del girone e il passaggio del turno fu la vittoria per 3-0 nella gara di ritorno contro la salernitana.
In campionato il Napoli parte con due pareggi, prima in casa contro il Ravenna, partita che termina 1-1, poi a Monza dove la partita finisce a reti inviolate, alla terza giornata, il primo squillo, con un perentorio 4-0 ai danni della matricola Fermana al san Paolo.

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Maradona ŕimarra sempre nei nostri cuori grazie di tutyo diego per le soddisfazioni che ci hai regalato riposa in pace