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Le domus de janas di Oniferi sono una tappa importante nella visita del patrimonio archeologico della Sardegna. Venti sepolture ipogee scavate in una collina di trachite rossa famose per le loro incisioni di esseri umani capovolti. In termini scientifici, parliamo di petroglifi antropomorfi a candelabro o ancoriformi.
Quando l’abbiamo visitata noi (marzo 2017) la necropoli di Sas Concas era prima di segnalazioni, quindi occorre prestare molta attenzione. In pratica, procedendo da sud sulla SS 131, imboccate lo svincoli per Oniferi (SS 128). Percorsa la rampetta dello svincolo e arrivati allo stop, girate a sinistra in direzione Oniferi. Fate ancora una trentina di metri passando sotto alla SS 131 e imboccando una curva che piega a destra.
A questo punto siete arrivati: guardate a destra e vedrete la collina di trachite rossa con le aperture delle tombe. Lasciate la macchina sul ciglio della strada e cercate un varco nella recinzione: un sentierino vi porterà sul luogo in meno di 200 metri.
I petroglifi sono presenti in tre tombe - Tomba dell’Emiciclo, Tomba X, Tomba Nuova Ovest - le nostre foto si riferiscono alla prima.
Sas Concas: la Tomba dell’Emiciclo
La Tomba dell’Emiciclo è l’ultima che troverete lungo il costone. Vi affascinerà non appena entrerete. La prima sala, semicircolare, infatti, sulla parete opposta all’ingresso, nell’angolo di sinistra, mostra subito i suoi graffiti. Altri, ne potrete vedere nell’angolo di destra e lungo la parete curvilinea che riconduce verso l’ingresso.