C'è poco da dire......sono la storia della musica italiana...quella seria. passato presente e futuro...SEMPRE NOMADI!!!!
@dz89lucaniarc4x44 жыл бұрын
Emozioni indescrivibili. Ad ogni concerto lacrime. SEMPRE E SOLO NOMADI. Un pensiero ed un sorriso lassù nel cielo ad Augusto.
@francesconapoli312 жыл бұрын
Un gruppo musicale che non tramontera' mai
@lorenzoaliandgreystudio5 жыл бұрын
fantastici per davvero visti un mese prima da brividi
@giannigardini18054 жыл бұрын
Bisogna prenderli cosi come sono; è inutile andare a ritroso nel tempo , Augusto ce n’è uno solo; Danilo pure, dobbiamo accontentarci
@dz89lucaniarc4x44 жыл бұрын
E purtroppo dobbiamo accontentarci. Saluti e W IL POPOLO NOMADE
@giampierobonadeo52753 жыл бұрын
Questi non sono i Nomadi , questa e' una band da osteria . Danilo Sacco e' molto bravo , e ha fatto bene a mettersi in proprio . AUGUSTO e' stato , ed e' ancora , uno dei piu' grandi musicisti di tutti i tempi , il suo talento non e mai stato riconosciuto . Mi manchi tanto , GRANDE AGO !
@danilonicoletti31474 жыл бұрын
❤❤❤❤❤
@antoniotdi40004 жыл бұрын
Sbaglio o non hanno fatto il pilota di Hirishima ?
@dz89lucaniarc4x44 жыл бұрын
Se non erro no Antonio
@alexmazza48644 жыл бұрын
Senza Danilo siete un celo senza stelle
@whitestar19094 жыл бұрын
Ma basta con ste polemiche da Barbara D'Urso & company, dai! Nei 57 anni di vita dei Nomadi si sono avvicendati qualcosa come 23 componenti, tra musicisti e cantanti e l'unico veramente insostituibile ed indimenticabile è soltanto ed esclusivamente Augusto. Tutto il resto è un progetto musicale e uno stile di vita che i Nomadi hanno portato avanti sino ad oggi, altrimenti avrebbero dovuto chiudere definitivamente il 7 ottobre del 1992, giorno della morte del grande Ago. I pettegolezzi e le critiche esistevano già quando arrivarono Elisa Minari al posto del povero Dante e poi Danilo Sacco e Francesco Gualerzi al posto di Augusto. Nei bar, nei circoli e addirittura anche ai primi concerti del 1993 c'era gente che diceva che avrebbero fatto meglio a smettere, che non erano più loro, ecc. ecc., ma all'epoca (per fortuna) non esistevano né la rete, né i social ad amplificare la voce dei soliti criticoni che chiacchierano tanto senza manco rendersi conto che la "macchina" dei Nomadi, oltre a rappresentare la storia della musica italiana, permette di lavorare a decine di persone tra dipendenti della casa discografica, segreteria, addetti alla comunicazione, tecnici del suono, addetti al palco e alle luci, fattorini e persino autisti dei camion... oltre naturalmente ai membri della band. Danilo è sicuramente un grande cantante, ma alla fin fine è anche lui uno dei 23 che hanno fatto parte del progetto. Il solo vero leader eterno ed immortale è quello che osserva e che continua a guidare e a cantare da lassù le canzoni della sua band... La stella nel cielo dei Nomadi è una soltanto: Augusto Daolio.