Non esistono più le scelte in Dragon Age Veilguard! w/ Fossa & Mottura | RoundTwo Chatting

[@MarioLuKe93]

Fin dal primo Dragon Age c'erano tematiche lgbtq+ Su inquisition addirittura ci sono anche personaggi trans, e mai ha fatto così tanto rumore nonostante fosse integrato benissimo con la storia e l'ambientazione

[@francoferrero5124]

Fossa ho paura che in quel momento non avesse ancora iniziato la quest di Taash per dire che l'ideologia non viene spiattellata in faccia. Auguri ad arrivare fino in fondo XD

[@farmil7142]

Ti prego spoileramela

[@Mattin_Satteo]

Per me quello é lesivo, perché semplicemente sentire certi discorsi non dico che sia in assoluto sbagliato, perché uno può essere d'accordo o in disaccordo (io mi trovo d'accordo con Marco su questo) ma mi tira fuori dall'immersione, già piuttosto misera data la pessima scrittura, infantile, semplicistica, superficiale e banale. Ogni dialogo si riassume in "volemose bene".

[@MariaGianna]

Si può dire che l’inclusione andrebbe inserita nei giochi in modo elegante e naturale, senza forzature da check-list che vadano a “viziare” l’esperienza di gioco. Così che l’inclusione diventi un effettivo valore aggiunto nel gioco.

[@Shillian88]

Inquisition lo aveva già fatto in modo elegante con Bull, Dorian, Crem e qualche altro personaggio. Inoltre ogni companion aveva il suo orientamento sessuale ben definito e/o le sue preferenze sulla razza.

[@MariaGianna]

@@Shillian88 non ho giocato Inquisition, ma concordo sul fatto che il problema non sia dato da quale tema viene trattato dentro un gioco, ma come viene trattato. E non vale soltanto per i videogiochi, ma anche per cinema, fumetti, libri, ecc.

[@Shillian88]

@@MariaGianna esatto, in un mondo dark fantasy come questo l'inclusività dovrebbe essere l'ultimo dei pensieri delle persone che ci vivono. In Inquisition è tutto molto più elegante e naturale: c'è un personaggio secondario che è una persona trans, ma lo vieni a scoprire solo dopo diverso tempo che lo conosci e non te lo sbandiera mica in faccia; inoltre il suo capo ti dice chiaro e tondo di farti gli affari tuoi riguardo a questa faccenda perché è una sua faccenda privata.

[@Mattin_Satteo]

Cime succede in Outer Worlds (spoiler sul gioco ahead) con Parvati, che scopriamo essere asessuale e non da nessun fastidio nella trama, anzi, è un'ottimo personaggio e questa non risulta un'etichetta che la appiattisce riducendola a una lettera della sigla LGBTetc. ma una sua caratteristica che le dà profondità e spessore.

[@FabbixCiilx]

Dragonaggio, ahimè, non vegliardico ...Sequel spirituali di Disco Elysium? Boh, giocatevi: The Thaumaturge.

[@DaffyDark_]

In Mass Effect funzionava bene metterci la sessualità diversa e quei pensieri perchè veniva fatto per piacere, per arricchire il mondo di gioco, non per combattere chissà quale battaglia americana. Smette di funzionare nel momento in cui diventa tutto politico.

[@leostenbuck4194]

Se il gioco ha tutta quella propaganda woke significa che quelle persone non sono state assunte per merito ma sono state assunte come quote di diversità e inclusione. Logicamente, il gioco ne risente perché è fatto da incapaci assunti solo per fini ideologici che andranno a riempire il gioco di ideologia, proprio perché il solo motivo per il quale hanno un lavoro che non meritano è quella ideologia. Andatevi a vedere chi ha scritto Veilguard e capirete.

[@Shillian88]

Semplicemente circa 10 anni fa hanno iniziato a licenziare i vecchi team o hanno lasciato di loro volontà, di chi conosce l'Eclipse in Bioware sembra sia rimasta solo una persona. Poi non si capisce come abbia fatto Weekes ad aver rovinato questo gioco e lo stesso Solas da lui creato e scritto in Inquisition.

[@Shillian88]

Jason Schreier ha già confermato poco tempo fa che in origine Veilguard ha subito 2 reboot nello sviluppo: era in origine concepito come single player, successivamente durante lo sviluppo lo hanno resettato per renderlo Life as Service e dopo certo tempo lo hanno resettato per renderlo nuovamente single player, trascinandosi tutti quegli elementi da Life as Service che chiunque (tranne chi ha il salame negli occhi) può notare. Fossa, ti sei chiesto a chi può piacere come gameplay, beh, a quanto pare a molti fanboy sta piacendo. Ovviamente tutta gente a cui sta piacendo pure la narrazione del gioco e i personaggi.

[@giangian_jp]

Premetto: non sono un fan boy, anzi non sono mai stato particolarmente amante della saga di Dragon Age nonostante li abbia giocati tutti e nonostante sia un amante del fantasy come genere. Ecco, premesso questo, devo dire che Veilguard non mi sta dispiacendo proprio perché in questo preciso momento della mia vita mi andava di giocare ad un action RPG fantasy poco profondo e caciarone. Ora, immagino che i fan storici si stiano strappando i capelli dal disgusto ma nel mio caso, non rientrando in questa categoria, lo sto mediamente apprezzando e, sopratutto, mi sto divertendo. L'unica cosa che non gli sto perdonando sono gli "italiani" a Treviso con l'accento spagnolo, LOL.

[@Shillian88]

@@giangian_jp massì, te non sei un fan della serie e non stai neanche cercando un RPG profondo, non c'è niente di male a farselo piacere se si vuole semplicemente giocare un gioco "trash". Alcuni dei miei film preferiti sono oggettivamente dei filmacci ma riconosco che sono semplicemente miei guilty pleasure.

[@gas421]

10:50 nessuno vi ha chiesto comparison. Però se non ci dite voi come vanno i giochi su ps pro da chi dobbiamo andare?

[@DeathGigas87]

È come ha detto Michele, l'elemento inclusivo non è un problema di per se ma lo è quello che c'è attorno. È un problema la positività tossica che si forma nei team Il forzare determinati argomenti e non metterli in modo intelligente Questi elementi infestano tutto lo sviluppo e tutto il gioco

[@linko1998]

Per me switch 2 sarà 399$ in america e 449€ da noi. Purtroppo l'inflazione ha colpito e i soldi valgono meno, i stipendi sono aumentati dappertutto tranne che in Italia 😢

[@IAMSARTRE-k5b]

Il voto di Eurogamer è da ufficio inchieste , ma sopratutto preoccupante per il cammino verso i TGA e critica, e l’industria in toto.. sono tempi bui .

[@mat.phoenix]

Un genio creerá, forse, genialità. Un ideologo creerà propaganda di plastica. Tutto qui. Del resto una certa "forma mentis" imposta a forza sta già creando crisi di rigetto, lo dicono fatti recenti.

[@marcoarbia5967]

d'accordo con Marco su Longlegs, ero super in hype e alla fine mi sono sentito derubato del mio tempo!

[@Mattin_Satteo]

1:10:00 non mutatevi quando fate beatbox, Marco é bravissimo, Fossetti meno, ma in fondo con l'età che si porta dietro ci sta che non sia al passo con queste cose da giovani

[@85delany]

persone giocheranno a bg3 e creeranno Dragon Age Veilguard pensando che anche loro sappiano fare giochi, perchè chiunque può fare tutto basta l'impegno

[@davidevacca2809]

57:00, Fossa come fai a dire che la propaganda woke non è il problema principale quando quasi tutte le criticità che hai evidenziato in questo video sono tutte figlie di quel tipo di pensiero/visione del mondo, della società e delle persone? Poi onestamente non sono d'accordo nemmeno sul fatto che certe tematiche oggi debbano essere affrontate quasi "per forza". Educare non è compito dei videogiochi, soprattutto perché, su certe tematiche molto delicate, Il rischio di creare disastri e scatenare la reazione opposta è dietro l'angolo (che poi è quello che sta succedendo da qualche anno a questa parte).

[@RoundTwoTwitch]

Perdonami ma: struttura, banalità della scrittura, sistema di avanzamento e costruzione del party, qualità dell'azione, cosa c'entrano con la propaganda woke? Mi dà ai nervi che tu mi metta in bocca parole che non ho detto, come fai a ricondurre TUTTI i problemi che ho elencato sono riconducibili a quella visione? Per il resto educare, anche indirettamente, è compito di ogni prodotto artistico o creativo, non è che i videogiochi debbano a priori rinunciare a questa possibilità. C'è chi lo fa bene e chi lo fa male, ma negare a priori che un videogioco possa farlo non lo trovo un atteggiamento particolarmente illuminato

[@FuzFuz]

@@RoundTwoTwitch > Perdonami ma: struttura, banalità della scrittura, sistema di avanzamento e costruzione del party, qualità dell'azione, cosa c'entrano con la propaganda woke? DEI hires.

[@davidevacca2809]

@@RoundTwoTwitch No Francesco, mi spiace ma non è così. Dire che educare deve essere compito di ogni produzione è una roba che non sta ne in cielo ne in terra. L'educazione di base non va mai imposta, è anti etico. Poi non funziona così in un rapporto diretto tra educatore ed educando, figurati indirettamente o passivamente a livello ludico o anche artistico.

[@davidevacca2809]

@@RoundTwoTwitch @FuzFuz , ho scritto "QUASI tutte", non "TUTTE le criticità che hai evidenziato", e mi riferivo in particolare ai comparti di scrittura, sceneggiatura e anche character design (che poi è "figlio" dei primi due processi). Dovevo essere più specifico magari, però calmi calmini eh... 😌

[@RoundTwoTwitch]

​@@davidevacca2809 non ho mai inteso che ogni produzione DEVE educare, ma ogni produzione può decidere di farlo. E, perdonami, né tu né io siamo nessuno per dire ad un creativo se con la sua produzione debba o non debba prendere quella strada. Io e te possiamo giudicare se l'ha fatto in maniera efficace, elegante, funzionale, tutto qui. Mi pare che sia un po' diverso da dire "i videogiochi non devono permettersi di educare".

[@Alcifex01]

La colpa dello schifo che sta accadendo al mondo del gaming è secondo me soprattutto colpa dei giornalisti, perché fin quando si fanno comprare e giudicheranno positivamente un gioco solo perché ne hai un guadagno, allora loro continueranno a fare così. Se tutto il giornalismo mondiale si coalizasse nell'essere per una volta onesti con i videogiocatori, state certi che la situazione cambierebbe

[@RagingGoblin47]

Non cielo dicono

[@Alcifex01]

@RagingGoblin47 che significa scusa?

[@thebatman1482]

I giochi continuano a farli così finché fanno soldi, non perché i giornalisti gli fanno le recensioni positive

[@anonimo6603]

@@thebatman1482 Le recensioni positive sono soldi. Se ci fosse un giornalismo molto più critico molti prodotti verrebbero stroncati sul nascere (Parlando di roba tripla A.), i videogiochi vengono fatti anche in base a come risponde la critica. Pure i bonus, alcune volte, dipendono da come ha reagito la critica.

[@thebatman1482]

@anonimo6603 le persone a cui frega delle recensioni sono un numero limitatissimo del totale dei videogiocatori. Guarda Modern Warfare 3, recensioni pessime, eppure uno dei giochi più venduti dell'anno.

[@dariomonaco6474]

Commento per l’algoritmo: viva Drag-On-Age the Veilguard!

[@alessandromilano8003]

La questione woke è principale invece perché se assumi gente con la stessa ideologia e non prendi o cambi con gente capace e scrittori preparati ecco che di cascata l'ideologia woke va a prendere tutti gli elementi del gioco; ecco perché l'ideologia woke rovina tutto il gioco. La game directory è trans; pensate l'ambiente di lavoro che si crea con questa ideologia. Non sottovalutate questo aspetto

[@BONZO100]

Concordo con Marco su Longlegs, quei 20 minuti finali di una natura trita ritrita e anche opinabile. Mi han fatto crollare un film che poteva essere un gran Thriller. Peccato

[@__FuLL__]

Bella la fotografia, buona regia, sinceramente prova attoriale nulla di trascendentale, un buon Cage e l'attrice protagonista che si può dire che è brava "a respirare" per tutto il film visto che non fa molto altron Un Horror con lo spiegone finale dove "a si c'è Satana". Bella cagata. Andate a vedere The Substance che è un capolavoro.

[@BONZO100]

@__FuLL__ the substance soffre comunque degli ultimi 20 minuti, che hanno anche un bel significato (una volta che ci si informa post visione) ma che come dice anche marco l, se concludeva con la sua visione allo specchio...era un premio oscar con la rincorsa

[@__FuLL__]

@@BONZO100 anche a me il finale di The Substance non è piaciuto al 100%, avrei preferito una roba un po' più seria, però resta un filmone, sotto solo a Civil War come film dell'anno secondo me.

[@BONZO100]

@@__FuLL__ ancora non recupero civil war, lo metto in lista.

[@Alyman995]

Comunque io una mancanza di coerenza l'ho vista anche nell'ultimo Life is Strange. la serie ha sempre mostrato attenzione per i temi cari alla community LGBTQ+ ma nell'ultimo praticamente TUTTI i personaggi sono omosessuali o bisessuali. Questa roba fa veramente perdere di credibilità purtroppo

[@ruggiero1409]

Secondo voi meglio dragons dogma 2 o dragon age?

[@andreafaraone717]

Dd2 senza nemmeno rifletterci troppo. Per quanti difetti abbia almeno è coerente con sé stesso

[@MariaGianna]

ah ma mi sa che Veilguard lo salto a piè pari, avendo sbirciato alcuni filmati che mi sono parsi abbastanza allucinanti per scelte di scrittura, relativa messa in scena e recitazione. Tutt'al più, se trovo il tempo, in questa fine anno faccio Re Fantazio, di cui tutti parlano molto bene, ed amando io i GdR. Oppure Echoes of Wisdom. O entrambi.

[@anonimo6603]

Per me c'è un errore nel parlare solo delle singole scene: l'intero prodotto è costruito in modo... "woke". Nel senso, quando una persona parla di questi argomenti c'è la questione della tutela dei sentimenti, rappresentazione, inclusione ed ecc... non è il momento della spiegazione su cosa sia il non binarismo, ma gli stessi rapporti tra i personaggi sono edulcorati secondo questa mentalità. Attenti a non avere "cattive rappresentazioni", attenti a scegliere l'etnia dei cattivi o dei personaggi "positivi" ma poi neanche tanto. Il fatto che questi argomenti siano molto polarizzanti porta spesso a costruire dei fantocci, quelle scene sono rappresentative, non sono il problema in se, semplicemente sono talmente evidenti che poi vengono usati come le punte degli iceberg, ma se la nave affonda non è per la punta. Poi si è parlato del prodotto che educa: mi spiace, ma non funziona. Una volta che si superano gli otto anni, il prodotto non deve educare. Il prodotto deve aiutare a far pensare, magari anche evitando di giocare con il bianco e nero. Anche Kojima, dove è palese la sua posizione, racconta e non educa, fa fare magari della critica, ma come la vedi la puoi buttar via senza venir giudicato da questo. Le prediche non piacciono a nessuno, la gente non può che reagirci male. Anche nella "spada della verità" (nei libri, se non erro) c'è la predica dell'autore a un certo punto (in quanto ha le sue posizioni politiche economiche ed è fortemente antisocialista), quelle parti del libro sono da prendere e buttar via. Il resto va bene, un mondo coerente, che segue sempre quel modo di ragionare, ma che non predica. Nel momento in cui ti metti a far la predica, smetti di fare lo scrittore. Da artista, passi a prete. E non siamo a messa. "un*eroə", dialogo non binario del gioco.