Paola Zukar e Winston Adom: un dialogo tra musica Rap e l'ascesa dell'Afrobeats | Esserenero Show

[@massimosalerno3075]

Bellissimo. Mi piacete sempre di più. Mi piace il coraggio di "imporvi" in maniera costruttiva e positiva in una nazione che a parer mio arranca ad internazionalizzarsi, ad essere inclusivo, dare spazio e darsi spazio, contaminare e contaminarsi ovviamente da antrambe le parti ossia di chi arriva, è arrivato, ci è nato in Italia e chi è "autoctono", di chi si sente "diverso", chi ama e chi sente di amare chi vuole liberamente senza sentirsi giudicato e ad essere obbligato a doversi difendere e giustificarsi rispetto a chi si è ed al proprio orientamento sessuale. Vi è davvero il bisogno e l'essere consapevole sempre da entrambe le parti di dare spazio e di darsi spazio per creare un meltingpot sano, forte e costruttivo ed utile a tutti per volare su una dimensione più figa e piacevole per tutti Dajeee tutta.

[@SsickMusic]

molto interessante ✌🏽

[@maiamesse]

Per quel che riguarda il discorso di Marlow sulle emozioni, concordo totalmente con lui. Dice che i rapper temono di mostrarsi fragili, e quando lo fanno lo fanno sempre con l'intento di mostrarsi fighi. L'unico secondo me che ha avuto il coraggio di farlo con l'intento di mostrare realmente le sue fragilità forse è stato Nesli da un certo momento in poi, lasciando perdere la parentesi Neslipark; difatti è stato criticatissimo proprio come rapper, appunto perché non seguiva il trend. Però anche qui ormai parliamo di vecchia scuola.

[@maiamesse]

Riguardo al discorso dei termini criticati dai "boomer", il problema non è tanto il termine in sé, ma l'utilizzo gratuito che se ne fa. De Andrè non parlava di una prostituta con l'obiettivo di insultare qualcuno ma raccontava una storia dietro la quale c'erano millemila temi e sotto-temi su cui ragionare.

[@VivianaMartino]

Praticammente SHIVA DICE LE persone Le dice amazzo le donne le e della B.LCK COMMINITY Dove il telento