5. Perché Dalì sceglie di realizzare un film, non dedicandosi esclusivamente alla pittura? 6. Da chi è messo in atto e in cosa consiste il metodo paranoico-critico? 7. A cosa si riferisce il termine "paranoico" e a cosa il termine "critico"? 11. Che tipo di immagine del desiderio mostrano nel film i registi?
@CellarDoor28064 жыл бұрын
5. Nel caso di alcuni artisti, in ogni epoca, abbiamo una elaborazione teorica di una poetica che poi si esprime in diversi media a livello pratico. Non è un fatto per nulla poco comune. Molti altri esponenti delle avanguardie storiche erano dadaisti o pittori astrattisti, che vedevano nel cinema la possibilità di uscire dal quadro, non in termini solo spaziali ("la cornice") ma soprattutto temporali.
@cescorosa612 жыл бұрын
Ci muoviamo in ambito freudiano innanzitutto. Per il comitato centrale surrealista dominato da Breton, le divinità del movimento erano tre: Freud, Sade e Marx. Riguardo al marxismo Dalì mostra il suo disaccordo e viene buttato fuori. Sostanzialmente lo scenario sessuale surrealista è eterosessuale e Bunuel, una delle grandi menti del Novecento, vi aderisce, anche se il suo marxismo è debole o inesistente. Fu un anarchico ateo che ebbe davanti ai suoi occhi il sottosviluppo feudale spagnolo che descrive in modo documentaristico e poi trasferisce nel sottosviluppo messicano successivamente. Nella sua visione non c'è alcun riscatto delle classi subalterne, pietrificate in una miseria che non prevede alcuna risoluzione dialettica marxista. Sostanzialmente il mondo borghese domina totalmente impermeabilizzato e intoccabile. Bunuel descrive quel mondo e ci restituisce il desiderio all'interno di coordinate borghesi che furono anche quelle freudiane. Coordinate che Freud mette in crisi così come fa Bunuel che vede l'universo borghese e cattolico come repressivo. Quella bunueliana è una sorta di mediazione continua sulle possibilità di liberazione e realizzazione del desiderio. Si badi, non solo visto dalla parte maschile ma anche femminile: si veda quell'autentico manifesto di liberazione femminista che è Bella di giorno. Ma, essendo uno dei grandi geni del Novecento, il suo lavoro non può essere descritto in poche righe.