Acquisterò sicuramente il libro. Mi era sfuggito! 😊
@margheritamalaspina2093 жыл бұрын
Lezione interessantissima. In quegli anni tutto sommato bui, Gramsci fu un idealista comunista puro. Rivoluzionario che semino' idee straordinarie ma restarono utopistiche. I veri rivoluzionari portavano armi sotto le idee. Gramsci aveva solo idee di un comunismo guidato dal sogno dell'uguaglianza . In realtà il comunismo fu distrutto dalla pratica, laddove si pote' realizzare. Bellissimo ideale non praticabile . Ma queste idee furono semi che fiorirono in un certo dipo di cultura che sempre resta, a prescindere da tutto ciò che accadde e resto' dentro gli uomini come una cultura più che una realtà politica . Pertini infatti non aderì al comunismo di Gramsci , ma in lui il ricordo ha certamente rinforzati carattere e idee. Poi il socialismo si trasformò assurdamente in una dittatura di destra. Gli uomini grandi spesso sono soli. Ma restano grandi quando non abbandonano le loro idee , anzi le fanno vivere negli anni. Gramsci fu uno di quelli. Marx resta un grande filisofo nonostante il fallimento del comunismo. Non credo esistano dei veri partiti. Esistono delle idee, ma le idee appartengono agli uomini che hanno una grande visione. E anche quando questa visione resta tale, il loro sogno non finisce, sta dentro di noi. Ha piantato un altro seme.
@giancarlolugli61022 жыл бұрын
Sì ho visto è lì chissà che cosa sono vestiti un po' sono stati qui su
@vittoriocieri24592 жыл бұрын
E anche nel mondo laico come in quello ecclesiastico per andare avanti bisogna avere i propri santi. Qui i due mondi ben distinti si allineano “naturalmente” annullando le differenze. Il fascismo ha fatto come ogni regime quello che doveva per sua natura fare: prigionieri politici. Qui sta l’errore della sinistra che attaccata ai sui riferimenti sacri dell passato non ha saputo trasformarsi in movimento rimanendo partito e Pietrogrado che torna dalla memoria viva a essere nel 2020 ancora significativa ma per chi? L Intellettuale in Italia persino quello non è mai esistito in quanto professionista del critica indipendente un Qoelet laico di cui Gramsci non poteva nemmeno immaginarsi di essere a distanza di 100 anni ancora attuale e ricordato. Ma invita già a partire il giorno del suo arresto mise in crisi la sinistra italiana e 20 anni dopo alla notizia della sua morte dopo che il fascismo era già caduto, stesso atteggiamento stessa ambigua natura:”la parola d’ordine fu veloce a girare: che fare? Si chiese il partito comunista incluso tagliarli? Far finta di niente o commemorarlo? Alla fine fu commemorato ma a fatica e con imbarazzo. Ora che non fa paura a nessuno se ne parla. Auguri