Pastori senza pecore: la Chiesa e la libera concorrenza delle idee

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[@stefaniafedele543]

Caro Padre, spero che trovera'il tempo per leggere questo mio messaggio.Mi rivolgo a lei primo come sacerdote e poi come maestro mio maestro ,perche' sta tenendo viva la mia fede vacillante. Sono una donna di 75 anni , vivo in Australia, ho problemi familiari e di fede. Non so so più dove sono, mi sento tradita da come ci hanno insegnato la religione a scuola, io ero in collegio dalle suore… si immagini…ecco voglio dirle e voglio ringraziarla perche' mi sta aiutando tanto, mi sta dando speranza e coraggio per continuare a credere senza avere tutti quei sensi di colpa che hanno ingiustamente rovinato la vita a me e a tante persone con il lavaggio del cervello. che il Signore le dia una lunga vita in buona salute , abbiamo bisogno di sacerdoti come lei. Sono romana come lei e sento tanto la mancanza di Roma , un bacio a Roma e un abbraccio a lei , grazie🙏🤗🕊🐨🦘

[@renaudbambara2339]

Grazie Prof per questa bellissima lezione.

[@lellasemmatt6210]

Grazie professore.. molto interessanti le sue esposizioni ..

[@Roberta2110]

Una perla! ricca di verità

[@giovannacavazza2531]

Prof, che grande discorso che ha fatto, grazie!! Un esame della situazione reale e oggettiva che è di grande conforto in tempi in cui si tendono a vedere gli aspetti negativi All interno della comunità e nei suoi rapporti con chi non va in chiesa ed anche con chi non conosce e rifiuta i principi della fede! Credo Anch io che serva un approfondimento storico e teologico di ciò in cui crediamo per rispondere alle nuove sfide provocate da nuove culture, conoscenze e progressi scientifici che rischiano di portare al materialismo, ad un uso della ragione funzionale alla negazione di ogni credenza e di ogni fede! 😊

[@rosaimpellizzeri5084]

Caro prof. Quanto è illuminante la sua riflessione. Tutti parlano di chiese vuote, ma nessuno ha mai fatto un'analisi lucida, oggettiva, reale e non catastrofica. Io la seguo perché tutti i suoi approfondimenti hanno questo taglio. E ogni volta mi tornano in mente le sue parole "non possiamo essere analfabeti della fede" Per questo ho deciso di sapere di più del mio cristianesimo, seguendo certamente lei (ma anche qualche altro evangelizzatore digitale illuminato) ed iscrivendomi anche ad una scuola di formazione teologica (questo è il mio secondo anno). Non è mai troppo tardi per imparare per me che per tanti anni ho insegnato!! Grazie dei suoi approfondimenti, anche in "pillole"

[@valerianaforani6498]

Che bravo prof. È vero!

[@lucianaleporoni4206]

Ha ragione prof. , il bene nostro deve essere il bene della comunità!

[@tinosm42]

Sul fatto dell'ignoranza il prof ha perfettamente ragione ma dato che il peggio non è mai morto oltre all'ignoranza c'è anche la presunzione di sapere. Ben venga l'istruzione e la formazione perché pensare di sapere è peggio che non sapere niente.

[@brunopizzi5944]

Infatti prof, non possiamo più credere solo per "mistero della fede". perlomeno per me vorrei "credere" a ragion veduta,.... con quella che viene descritta nelle Sacre Scritture come "accurata conoscenza. Ma questo per me è un ostacolo, perché spesso mi porta a non credere. E ricomincio la ricerca solo mettendo come base: non è possibile la vita per un caso; Se tolgo Dio dalla mia equazione, cosa rimane.

[@user-jv6rp5xn6m]

Grazie Professore, molto interessante, concordo in tutto. L unica perplessità riguarda il fatto che il Pastore si occupa delle anime... ora se l " anima" in questione sia colta o meno è relativo. Sotto certi aspetti la fede popolare dei nostri nonni la trovo ugualmente autentica. Grazie ancora

[@marialetizia5809]

Sono d'accordo con lei! La fede dei semplici è spesso una fede più vera di una fede "sapiente"! Penso anch'io a mia nonna, ad una mia zia ...e mi commuovo!

[@eugeniodifulvio3483]

Lezione perfetta.

[@ritadiprima7430]

Bravissimo professore! ❤

[@marinabottigliero4086]

❤❤❤grazie ❤❤❤

[@pasqualesellitto7324]

La parte iniziale mi ha ricordato quella famosa "profezia" di Umberto Eco sulla diffusione sempre più preponderante dei social media nella quotidianità, ponendo la persona semplice che esprimeva le sue opinioni al bar sullo stesso piano del premio Nobel. Parole forse piuttosto dure, ma che tengono conto di un problema tutt'altro che trascurabile: la diffusione sempre più capillare di tali mezzi di comunicazione ha portato ad una sorta di ipertrofia delle informazioni che, se da una parte risultano facilmente accessibili ai più, dall'altra appaiono non sempre ben filtrate. Sembra essere passati da un estremo (la scarsa accessibilità alle informazioni) ad un altro opposto. Servirebbe un'educazione sull'uso dei mezzi di comunicazione. Quanto ai sentimenti nostalgici, mi è capitato di constatare di persona (studiando molto storia a livello individuale) fenomeni analoghi sul piano in un certo senso "nazionalista": si potrebbero citare i neoborbonici, i venetisti o i nostalgici di Roma antica. Una volta, visitando il capoluogo friulano, scoprii addirittura l'esistenza di un gruppo politico nostalgico del Territorio libero di Trieste. Il problema di tali sentimenti nostalgici è che essi tendono a proporre un passato, a voler esser buoni, molto idealizzato. Provar nostalgia per gli stati italiani preunitari o per il Medioevo come certe frange del cattolicesimo tradizionalista potrebbe generar l'idea di età auree che avevano il realtà i suoi problemi, esattamente come l'età contemporanea. Forse meglio comprendendo il passato con i suoi problemi si può, in un certo senso, gettar uno sguardo più analitico anche sul presente, guardando al contempo al primo e a ciò che esso ha prodotto senza adoperarlo necessariamente come rifugio dalle intemperie del secondo

[@marialetizia5809]

Grazie! Sono d'accordo con lei! L'ignoranza però resta sempre una brutta bestia! Anzi oggi è più difficile da scovare perché si maschera! Quante gente oggi, solo perché ha studiato, crede di sapere! Troppe persone, nella realtà pratica, non sanno niente o molto poco. Ed il credere di sapere ...senza sapere è terribile! Troppe persone, inoltre, si fermano, a quel che sanno e non indagano, non cercano, non scavano più in profondità, perché si accontentano di ciò che sanno. E troppe persone, infine, vanno dietro alle idee del mondo senza esaminarle e comprenderle veramente, perché si lasciano illudere ed è più comodo essere pecore... Bah! Le difficoltà, oggi come ieri, sono sempre molte e penso che, soprattutto la famiglia, una famiglia cattolica, si trova a scontrarsi con un mondo dalle idee così contrarie, che educare i propri figli come si vorrebbe è una vera scommessa!

[@agatinomezzatesta]

Grazie Prof, già Dante precisava l'obiettivo: " virtude e canoscenza".

[@vincenzodimasofootballandc748]

lezione ineccepibile, prof. La fede deve essere sempre corroborata dalla razionalità. La chiesa non può essere paternalista oggigiorno. Le omelie dovrebbero trattare anche di filosofia della religione, fermo restando l'analisi del Vangelo e delle letture

[@CuiosOne87]

Secondo me il problema è che 3/4 dei cristiani credenti e praticanti hanno pochissima consapevolezza della loro fede e di ciò in cui credono quindi si è un problema culturale e formativo sicuramente, i tempi richiedono dialogo aperto e onesto con le diversità altrimenti la conseguenza sarà una chiusura dentro una trincea buia e asfissiante

[@riccardoforigo9172]

Le pecore non sono ignoranti e non lo devono essere, non possono Conoscono la voce del loro Padrone. E' vitale per le pecore questa Voce Susanna Quirinali

[@pierrpa]

La domanda è quante pecore del Signore realmente vi erano prima e quanti pastori nel nome del Signore realmente ci sono oggi. Personalmente sono una pecora e cerco il buon pastore che ha come pastori i padri e i santi della Chiesa. Il fatto di essere istruito mi aiuta a riconoscere chi me/se la racconta da chi la vive in Grazia. Da chi chiamandosi Cattolico è un modernista filosofo, credente, teologo, storico, apologeta nemici della Croce di Cristo....da chi invece nella sua semplicità è figlio di Maria e custodisce in cuor suo il deposito della fede come lume d intelletto e vive per motivi di coscienza in ubbidienza a papa Francesco.

[@giusitrevisani]

Personalmente non vado in chiesa perché sono tutti uomini e si crea incongruenza e grave confusione, che impediscono la vicinanza a Dio e alla verità.

[@leoneventicinque6731]

Una IA ben addestrata sui libri di teologia potrebbe fare catechismo?

[@Bellaprof]

Finora, un IA ben addestrata può proporre risposte sensate in qualunque campo del sapere, compresa la teologia. Sicuramente può già essere un supporto allo studio, perciò un supporto allo stesso catechista. Ma quello che vale per il catechista vale per qualunque attività o lavoro umano che implichi una qualche responsabilità di qualunque tipo, come giudice, medico, insegnante, ecc.

[@emilio2m.495]

Senza offesa per nessuno, ma perché ci si ostina a piegare, distorcere, le sacre scritture fino a renderle omogenee a quello che fa piu comodo? A furia di dire "nella Bibbia c'è scritto così, ma in realtà Dio! voleva dire questo....lo sapete anche voi...che non sta piu in piedi... Un esempio classico della "teologia" a qualsiasi costo.. È quello dell Angelo che "volando se ne andò " mentre sulla Bibbia c era scritto "se ne andò camminando " Questa è la teologia, che anche se c'è scritto x....siccome contrasta. ..bisogna dire y....e il caso di dire.... A dispetto dei santi 😀

[@guburc4169]

Invero ci sono le pecore e non ci sono i veri pastori!