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Il riassunto del capitolo 19 de I promessi sposi di Alessandro Manzoni riguarda quanto accade nel colloquio tra il conte zio e il padre provinciale dei frati cappuccini.
Nel capitolo 18 de I promessi sposi Attilio era andato a parlare con il conte zio per convincerlo a far trasferire fra Cristoforo in una città lontana da don Rodrigo.
Il conte Attilio aveva suggerito a suo zio, il conte zio, di parlare con il padre provinciale dei frati cappuccini. In questo modo sarebbe riuscito a far allontanare fra Cristoforo da Pescarenico.
Nel capitolo 18 abbiamo visto che Agnese ha appreso da fra Galdino che fra Cristoforo è stato spostato da Pescarenico a Rimini.
Nel capitolo 19 Manzoni ci racconta, con un flash-back, quanto è accaduto tra il padre provinciale dei frati cappuccini e il conte zio, membro del Consiglio Segreto dello Stato di Milano.
Il dialogo tra il conte zio e il padre provinciale mostra il carattere dello zio conte.
Il carattere del conte zio si può descrivere attraverso la frase "sopire e troncare" e "troncare e sopire".
Il carattere del conte zio è tutto incentrato sulla simulazione e sulla dissimulazione. Per ottenere risultati politici occorre troncare sul nascere ogni problema e sopire l'impatto pubblico di quelli già avvenuti.
Sopire e troncare, troncare e sopire permette di mantenere intatta la reputazione politica del conte zio.
Nel Capitolo 19 entra in scena anche l'innominato.
L'innominato è un personaggio grandioso.
Il ritratto dell'innominato ci fornisce le caratteristiche psicologiche di questo personaggio.
Il castello dell'innominato riflette le caratteristiche psicologiche del personaggio dell'innominato.
Il ritratto dell'innominato fornito da Manzoni ci mostra un personaggio straordinario, potente ed incredibilmente carismatico.
Don Rodrigo si rivolge all'innominato per chiedergli aiuto nella sua impresa incentrata sul rapimento di Lucia.
Lucia si trova infatti nel convento della monaca di Monza, dove ha stretto amicizia con Gertrude. Soltanto l'innominato può riuscire nell'impresa di rapirla.
Chi era l'innominato?
Il ritratto dell'innominato ci fa capire la grandiosità di questa figura straordinaria.
Il castello dell'innominato riflette la potenza e l'aura dell'innominato stesso.
L'innominato infatti era un famigerato e potente bandito capace di ogni atrocità. La sua fama è tale che suscita terrore soltanto pronunciare il suo solo nome. Pertanto il suo nome non viene detto nemmeno dal narratore.
Don Rodrigo va nel castello dell'innominato.
Don Rodrigo vuole infatti chiedere aiuto all'innominato.
Il personaggio dell'innominato si ispira ad un personaggio storico realmente esistito. Importante per la storia dell'innominato è l'episodio dell'omicidio avvenuto sul sagrato di una chiesa; episodio che viene ripreso nella prima edizione del romanzo, "Fermo e Lucia", dove Manzoni chiama l'innominato Conte del Sagrato e spiega l'origine di questo nome.
Nel capitolo 19 de I promessi sposi Manzoni non parla del Conte del Sagrato.
Il personaggio dell'innominato viene dunque semplicemente chiamato da Manzoni innominato.
(Letteratura Italiana - Patrick Cherif ©)
#PromessiSposi #Innominato #ConteZio
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