PDR #60 FILIPPO GIARDINA - Il veterano della stand up comedy italiana

‪@filippogiardinaLIVE‬ è uno dei primi stand up comedian italiani, abbiamo parlato di comicità, di influencer, di spettacoli live, di censura, di timidezza, di cinema e di tante altre cose.
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[@PDRIlPodcastdiDanieleRielli]

Scopri l’offerta di NordVPN per gli ascoltatori di PDR ➼ nordvpn.com/PDR 1:20 - Filippo Giardina, veterano della stand-up comedy italiana: Bill Hicks o George Carlin? 4:43 - La capacità di attenzione è sempre minore 6:19- La permalosità e l'autoreferenzialità delle nuove generazioni di comici 12:41 - Come hai iniziato? Com'era la stand up anni fa? 18:33 - Esibirsi per i camorristi 20:45 - Educare il pubblico alla stand-up e il rapporto con la tv 23:52 - Autoprodursi documentari: la scarsa lungimiranza dei produttori 25:56 - L'Italia è un paese profondamente ideologico : un ostacolo alla comicità e al racconto del reale 27:54 - I radical chic nel tempo: il woke e la banalizzazione del pensiero 31:26 - Il paradosso dell'ortodosso: wokismo e Vannacci 38:16 - I social network: il pietismo selettivo, l'autopatologizzazione 42:44 - Realismo capitalista di Mark Fisher: un grande abbaglio, alimentato dall'egocentrismo 46:09 - Il caso Cecchetin: tra patriarcato, disagio psicologico e satira 55:14 - "I libri faranno la fine della poesia" vs. "Lo spettacolo comico sta diventando un reel": chi ha ragione? 1:01:30- "Il cinema sta morendo": l'auspicio di una svolta e di un abbandono della vita davanti a uno schermo 1:04:55 - L'illusione di eliminare il male dal mondo produce un mondo pieno di male: il pericolo delle dittature tecnologiche 1:08:00 - Inserisci messaggi nella tua comicità? Analogie tra letteratura e comicità 1:15:10 - David Foster Wallace: l'ultimo cantore di un'epoca caotica e sostituita dal wokismo 1:17:23 - Discussioni su serie TV e film: Shameless, Bojack Horseman, Gli Spiriti dell'Isola 1:21:52- La nostra dipendenza dagli schermi e dalle piattaforme: Google Glass, la politica, Jonathan Haidt, Madame, Big Luca, Quit The Doner 1:32:54 - Quit The Doner mi ha fatto capire che la vita dei famosi è una vita d'inferno 1:36:43 - La narrazione del disagio psicologico: Fedez e Alessandro Masala 1:39:30 - Quanti spettacoli fai all'anno? Come sei sul palco? L'interazione con il pubblico?

[@situazionauta]

Oooh, finalmente quella che probabilmente sarà la migliore conversazione con Giardina sul web!

[@Scuttlee]

Incredibile quanto quando finalmente riesci a sentire due persone che conversano esprimendo pensieri "pensati", riflessioni approfondite e argomentate, e offrono vicendevolmente spunti di articolazione, ci si accorga di che caos di "nulla" si ascolta normalmente e da che mare di vuoto si è circondati quotidianamente. Mille podcast, reel, tiktok, pseudo interviste al giorno, che non dicono mai nulla

[@Upytech]

Finalmente due persone che Parlano. Grazie per gli spunti e per non essere dei corpi vuoti

[@riccardo566]

Complimenti per il tuo modo di condurre la discussione con leggerezza e professionalità. Sei forse il migliore in questo su KZbin

[@lucianoferriero2367]

Si può dire senza paura: miglior contenuto yt del 2024.

[@massimodelgenio3296]

Uno dei.

[@mclovin166]

È da tanto tempo che non ascoltavo una puntata di un podcast così "alta"

[@Davidepatrizio]

Giardì l’ortodossia del dubbio sistematico si chiama metodo scientifico 😂

[@nicolaroberti8474]

L amore è una reazione biochimica a livello cellulare...😅😮😢 L ho sentita ma credo di essere d accordo

[@magicogaucho]

il metodo scientifico presuppone anche il rapporto con l'esperienza. Il dubbio sistematico è un principio metodologico filosofico

[@ceciliafederico2587]

Che bello sentire due persone intelligenti scambiarsi opinioni.Si respira,nonostante su tante cose io la pensi diversamente,ma che bello farsi venire dei dubbi...

[@stefanopodda8435]

Curioso che a Giardina non abbia preso Infinite Jest, un libro che dice esattamente ciò che ha detto lui in questa intervista, però meglio e 30 anni fa.

[@gianlucabarta]

Veramente, i punti di contatto tra IJ e la (giusta e ormai diffusa) critica ai social sono tantissimi. Pure il fatto che il libro chieda un certo lavoro cognitivo è programmatico. Mentre è significativo, figlio dei tempi, che oggi come oggi quella complessità venga osteggiata, sminuita o proprio derisa ("roba per intellettualoidi!" "scrittura narcisistica" "quel concetto si poteva esprimere in una riga!"). In definitiva è contraddittorio sostenere da una parte che social e compagnia bella ci stanno mandando in pappa il cervello coi loro slogan e la loro rapidità e la loro superficialità e la loro dipendenza e dall'altra che lavori come IJ siano troppo complessi per essere fruiti. Troppo comodo cavarsela con la giusta via di mezzo. Questa cosa della rapida semplicità sta contaminando anche la letteratura. Se un libro è scorrevole è necessariamente bello. Come una serie tv da binge watching. "L'ho divorato".

[@stefanopodda8435]

@@gianlucabarta E infatti. IJ è un libro assai respingente e non c’è dubbio. Lecito anche che si molli dopo poche pagine. Ma dev’essere chiaro che sei te che hai abbandonato, non è colpa del libro. Specialmente in questo caso, dove il libro denuncia esattamente le stesse cose che denunci te, ed è opera profetizzante di un genio.

[@Maxsteelostie]

Veramente ottima puntata con un ottimo ospite! Bravo Daniele sempre all'altezza e grande Filippo! Illuminante podcast!

[@Mifaroicazzimieidaadessoinpoi]

Puntata piena di spunti di ragionamento, sicuramente da ritornarci sopra! Grazie

[@alessandroiuculano8473]

Mi ha fatto piacere che hai citato Shane Gillis, ti consiglio, se non l'hai visto, il suo podcast in 4 parti con Louis CK sui presidenti americani. Su Joe Rogan ti invito a riconsiderare la sua stand up, l'ho visto dal vivo a Londra alla O2 arena, ha un energia immensa e la sua stand up è validissima.

[@BilliFoster]

Grande puntata

[@williamcosenza6120]

finale migliore possibile citando tintoria let's go

[@nicolasavastio6034]

Complimenti, bellissimo video, innumerevoli spunti

[@ilsassolino]

Grande puntata. Grazie!

[@francesconiglia]

Conversazione veramente interessante. grazie

[@marcotecce8857]

Bellissima conversazione, grazie

[@Evertrip]

Ah finalmente ti ho trovato Quit The Doner! Bel podcast, mi è piaciuto questo scambio con Giardina

[@michelebenevento]

Ottima. Puntata intelligente e articolata.

[@fisioinchingolo]

Che ricordi !!! 😍😍😍

[@andrearos90]

Lo spettacolo di Luca Ravenna "Red Sox" finiscecon un "film" credo di 20 minuti. Top!

[@nicolaroberti8474]

Finalmente qualcuno che dà credito a Stanis la Rochelle....la comicità é matematica!!!!!

[@marcocesarini_music]

Giardina mi sta simpatico, ho seguito con attenzione alcune interviste e mi è sembrato uno dei pochi a dire cose sensate(ripete sempre quelle argomentandole poco, ma è un comico non mi aspetto di più e quello che ho sentito mi sorpreso), ha il merito di toccare alcuni temi che alcuni "intellettuali" italiani non si sognano neanche di sfiorare, credo sia un punto a suo favore. Ho visto un paio di spettacoli, è ho trovato più interessante la parte "seria", nel senso che è abbastanza chiaro che usa il palco(giustamente) per dire quello che pensa e mi trovo d'accordo ribadisco su molte cose, sui tempi comici invece non mi dice molto, mi sembra un "gira manovella" di alcuni stand up americani(ma cosa ci vuoi fare...è la globalizzazione). Per quanto riguarda Mark Fihser(ma anche la disonestà nei confronti di Bill Hicks banalizzando una sua battuta presa a caso mi è sembrato abbastanza infelice) invece ha cagato fuori dal vaso, ma pesantemente, si vede che ha capito veramente poco di quello che ha scritto. Non so se ha letto il libro, ma se la sintesi è quella che ha fatto(relativa alle malattie mentali) mi sa che lo dovrebbe rileggere, perché non ha niente a che vedere con quello che ha scritto. Tra l'altro alcune delle cose che sostiene Giardina in modo ovviamente più scanzonato e comico(quindi più superficiale) si possono ritrovare approfondite nei libri di Mark. L'ideologia anni '90 di Giardina spesso fa acqua, e molto probabilmente le sue opinioni non sarebbero state queste se non l'avesse sfangata, nel senso che se avesse "fallito" nel suo mestiere molto probabilmente nel migliore dei casi sarebbe in terapia, nel peggiore appeso a un'albero, visto che diverse volte ha affermato che ha vissuto il percorso da comico come un perfetto agonista, uno sportivo che ha messo al centro della sua vita il motto "devo farcela"(ti è andata grassa, visto il deserto con cui dovevi e devi confrontarti). Detto questo quello che fa brutto(almeno a me) è vedere che con tecniche un po bieche si estrapola un discorso complesso e lo si riduce a poche cose deformandole, solo perché qualche radical di Roma Nord gli avrà citato a sproposito "Realismo Capitalista". Non credo che leggerà questo commento, comunque aggiungo qui sotto qualche citazione di R.C. per chiarire le idee sulla questione(di solito non commento, ma in questo caso visto che stimo Giardina e conosco bene il pensiero di Fisher, mi sembrava giusto perdere 10 minuti per scrivere questa delucidazione): Molti dei giovani studenti in cui mi sono imbattuto sembravano calati in uno stato che definirei di «edonia depressa». Di solito la depressione è caratterizzata da uno stato di anedonia, ma la condizione alla quale mi riferisco descrive non tanto l'incapacità di provare piacere, quanto l'incapacità di non inseguire altro che il piacere. La sensazione è che «manchi qualcosa», ma questa non si traduce nella considerazione che tale misterioso e introvabile appagamento possa essere raggiunto solo al di là del principio di piacere: si tratta in buona misura di una conseguenza dell'ambigua situazione in cui versano gli studenti, stretti tra il vecchio ruolo di soggetti di un'istituzione disciplinare e il nuovo status di consumatori di servizi. Se insomma la sindrome da deficit di attenzione e iperattività è una patologia, si tratta allora di una patologia peculiare del tardo capitalismo: una conseguenza dell'essere connessi a quei circuiti di controllo e intrattenimento che caratterizzano la nostra cultura consumistica e ipermediata. Allo stesso modo, in molti casi quella che chiamiamo dislessia altro non è che post-lessia: gli adolescenti processano dati densamente affollati di immagini senza alcun bisogno di saper leggere davvero; il riconoscimento degli slogan è tutto quello che serve per navigare il piano dell'informazione online e mobile. Per funzionare, in quanto elemento della produzione just in time, devi saper reagire agli eventi imprevisti e imparare a vivere in condizioni di instabilità assoluta (o «precarietà», come da orribile neologismo). Periodi in cui lavori si alternano a periodi in cui sei disoccupato. Costretto a una fila infinita di impieghi a breve termine, non riesci a pianificare un futuro. Sia Marazzi che Sennett fanno notare come lo sgretolamento del modello fondato sul lavoro stabile sia stato in parte motivato dalle aspirazioni dei lavoratori stessi: erano in effetti proprio i lavoratori che, giustamente, non ne volevano più sapere di lavorare per quarant'anni dentro la stessa fabbrica. A sua volta, il Capitale ha sollecitato e metabolizzato il desiderio di emancipazione dalla routine fordista, spiazzando in questo modo una sinistra che da allora per molti versi non si è più ripresa. L'ontologia oggi dominante nega alla malattia mentale ogni possibile origine di natura sociale. Ovviamente, la chimico-biologizzazione dei disturbi mentali è strettamente proporzionale alla loro depoliticizzazione: considerarli alla stregua di problemi chimico-biologici individuali, per il capitalismo è un vantaggio enorme. Innanzitutto, rinforza la spinta del Capitale in direzione di un'individualizzazione atomizzata (sei malato per colpa della chimica del tuo cervello); e poi crea un mercato enormemente redditizio per le multinazionali farmaceutiche e i loro prodotti (ti curiamo coi nostri psicofarmaci). Che qualsiasi malattia mentale possa essere rappresentata come un fatto neurologico è chiaro a tutti. Ma questo non ci dice nulla sulle cause. Se per esempio è vero che la depressione generalmente comporta un basso livello di serotonina, allora quello che va spiegato è perché in determinati individui il livello di serotonina sia basso. Farlo però richiede una spiegazione sociale e politica: ripoliticizzare la malattia mentale è un compito urgente per qualsiasi sinistra che voglia lanciare una sfida al realismo capitalista. Argomenta adesso sveltone! Con simpatia ovviamente Ah, per quello che può valere, Daniele Rielli complimenti per il tuo canale, sempre molto interessante!

[@andreadimonte3230]

lui in terapia ci è andato, credo per anni, lo ha raccontato. ha parlato addirittura di disturbo narcisistico (non credo ce l' abbia, ma di sicuro ha tratti narcisistici)

[@marcocesarini_music]

@@andreadimonte3230 Si, lo so, l dice in tutte le interviste più o meno, io intendevo un'altra cosa

[@enniosperanza4099]

Io ci vado ancora più pesante e, sicuramente sbaglierò io, ma, nell'ascolto e nella visione di questa intervista, mi pare di aver sentito in larga parte discorsi di una banalità e di un pressappochismo disarmante. Magari come comico è bravo, non dico di no.

[@andreadimonte3230]

@@marcocesarini_music ad ogni modo credo abbia fatto il salto di qualità come comico proprio grazie alla terapia. poi ho capito cosa intendevi tu, ma in ogni caso ha avuto il merito di lavorare su se stesso (e probabilmente ha iniziato a farlo quando ancora non aveva veramente ingranato come comico, a dire il vero non saprei)

[@marcocesarini_music]

@@andreadimonte3230 Aspetta, qui entriamo in un territorio abbastanza scivoloso, nel senso che tu stai facendo supposizioni sulla vita di una persona che non conosci "realmente", se non attraverso la sua narrazione (oserei dire più che parziale e mediata dai social). Personalmente non mi sento di fare delle ipotesi in merito, volevo solo porre l'attenzione su determinate tecniche "manipolatorie" e sulla fallacia delle argomentazioni espresse, ma sopratutto sul modo di esprimerle. Lui ha criticato un filosofo senza argomentare(perché gli mancano gli strumenti e la conoscenza della materia evidentemente) banalizzando dei concetti molto seri, (se ci pensi nessuno oggi metterebbe in discussione un biologo su questioni tecniche a meno che non sia uno scienziato). Come ho già scritto nel commento precedente, secondo me dei meriti li ha, è stato uno pochi ad aver posto l'attenzione su alcune questioni, detto ciò su altre mi sembra di notare una certa presunzione e superficialità, anzi una certa malizia nel voler "cagare" un pò su tutto tanto per fare. Concludo dicendo(e qui suppongo anche io), che secondo me lui è più interessato a rompere i coglioni alle persone che leggono Fisher( o Wallace), perché sicuramente li associa a determinati ambienti culturali (Radical chic di Roma Nord per fare un esempio), in modo malizioso, perché l'intento non è quello di criticare un pensiero(sparando la sentenza provocatoria), ma quello che lui pensa possa essere l'ambiente in cui circola quel pensiero. Hai presente quando da adolescenti non si ascoltava certa musica soltanto perché si aveva sull'uggia i compagni di classe che invece l'ascoltavano? Ecco, io credo che alcuni suoi atteggiamenti siano questi, c'è un pò di narcisismo dietro? sicuramente, d'altronde credo sia necessario un pò di narcisismo per avere il coraggio e la presunzione di salire su un palco con la convinzione che quello che si sta dicendo sia una bomba, ma questo è un'altro discorso(oggi si ha la tendenza ad etichettare e a usare linguaggi clinici per definire certe persone, senza tener conto che senza narcisismo non avremo avuto gli Artisti del passato che oggi tanto veneriamo) . Scusa se mi sono dilungato nella risposta, ma a me piace scrivere, d'altronde come detto sopra non commento quasi mai, se l'ho fatto per un'intervista di Giardina il motivo è semplice, alcune cose che dice le trovo interessanti, non ci prenderei un caffè, ma sicuramente tronerò a vedere un suo spettacolo.

[@was_music]

1:30:18 tirare in ballo Big Luca così a gamba tesa mi ha steso 😂

[@user-animamundi]

Grande Crozza!

[@mariotortorella3142]

"oh basta, c'ho mal di testa" ❤🔥

[@angelorossi1045]

Anche Fulvio Venanzini è un veterano della stand up

[@zerohc]

Giardina, non sono down ma ti avrei voluto come padre ❤

[@laurabasili4254]

Io vi amo ❤

[@steverizzo77]

Qualcuno si ricorda il titolo edito da Codice edizioni che cita Daniele Rielli? Non me lo sono segnato e non riesco più a trovare il punto in cui lo cita...

[@francescamombelli2741]

"Menti tribali" di Jonathan Haidt

[@MimmoAmerellisBack]

1:30:04 ma adesso Instagram ti fa postare dal computer

[@mkx9095]

Bill hicks non e’ morto , si e’ trasformato in Alex Jones

[@friedrichleopardi3542]

Molto interessante. Anche se Giardina prima dice che non segue comicità da due anni poi dice che segue tutto: va be', fa niente. Qualcuno mi sa dire perché Parise è uno degli scrittori dal maggior "carico narrativo" in Italia?

[@steverizzo77]

Intendeva dire gli stranieri, credo

[@OGianmarcO]

quindi quando lo vediamo Giardina a Tintoriaaa???!

[@steverizzo77]

Vannacci aveva venduto 230mila copie a metà dicembre, non un milione...

[@IlSottosuono]

Quando parlate di letteratura, comicità e società, cioè i campi vostri, è una discussione illuminante. Quando parlate di tv e cinema letteralmente diventa zero interessante perché commettete l'errore che fanno tutti: universalizzate i vostri gusti, che specie verso il cinema sono di non grandissimo impatto

[@VittorioSimonovich]

Chiacchierata interessantissima, grazie. Chiacchierata nell'alto significato di espressione e condivisione del proprio pensiero.

[@tizianoleonardi6443]

🎉

[@krafftdellenevi]

Come gasa su Mark Fisher

[@matteoargiro7710]

Grazie che la classe degli intellettuali sia scomparsa, ancora ve ne uscite con banalità tipo " eh ma infinite jest è un libro per gli scrittori"

[@situazionauta]

Una piccola correzione che mi vergogno quasi a fare per quanto sia superficiale... verso la fine Daniele dice che non si può postare da Instagram da pc per costringerti a usare il telefono ma non è vero, puoi fare tutto anche da PC (con qualche accorgimento, anche postare storie)

[@marcocarloni6693]

Bellina, la cultura liberale

[@djmastrosimone]

adoro Filippo,quante ne ha subite dai Ferragnez...

[@massimodelgenio3296]

Ma lo vogliamo ammettere una buona volta che tutti questi podcasters, guru mediatici, maestri/e del pensiero positivo nati ieri che ti vendono idee, concetti, sistemi di autoaiuto (rotflol) e di crescita personale (nemmeno consapevoli di stare facendo esattamente i piazzisti alla Mastrota che criticano) sono solo fregnacce e che qualche volta, dico QUALCHE, ti basterebbe stare ad ascoltare in silenzio un paio di persone intelligenti che chiacchierano, senza dover per forza dover interagire nella chat online per convincerti di avere qualcosa di interessante da dire o addirittura di avere un valore spendibile, prima ancora di avere formato una tua personalità interessante con la quale convivere pacificamente? Ascoltare e stare zitto, per poi riflettere sulle tue convinzioni (limitanti o meno) forse ti farebbe meglio (addirittura) di sottoporti ad un'ipnosi, ad una psicoterapia, ad un Triade Color Test de noantri e soprattutto di prendere tante pasticche e/o polverine? Comunque a me la droga piace. Ma io sò io. E voi.... (si sa)

[@magicogaucho]

bella conversazione, vorrei solo dissociarmi da quanto dice Rielli sulla fatica legata alla lettura che porti cultura. Non credo abbia a che fare con il cristianesimo, ma con la vita. Il pensiero, la consapevolezza dello stesso, è un processo lungo e faticoso. E' un impegno fruttifero, ma un impegno

[@Angela-Aberdeen]

Ma Bill Hicks lasciatelo stare❕Che paragoni fate❔

[@michelecortese8206]

Mo le classi sociali so diventate "categorie semplici". Mah.

[@matteotorre2023]

Quindi Cannonata a mezzogiorno...sei a Trastevere

[@DevisBranciaroli]

Prima di commentare Marx, meglio leggerlo. .

[@StopBaizuo]

Mai detto una "a" contro il regime. La stand up è altra cosa, continuate a magna la pasta che è mejo.

[@riccardofabris1260]

Altra puntata interessante. Tra i diversi punti su cui non sono d'accordo (citare quelli su cui lo sono non ha senso): i giornalisti italiani. Il giornalismo italiano ha sempre fatto schifo, come sistema. Gente che parlava di cose su cui aveva scarsa cognizione di causa (tanto che un buon divulgatore come Piero Angela, che dio lo abbia in gloria, sembrava un santo sceso dal cielo). Soprattutto animati dallo stesso spirito di quelli attuali: condizionare e farsi condizionare dalla politica, in un rapporto di mutuo scambio, anziché fare la guardia della democrazia. My2c, grazie.

[@francesconigro2459]

Dopo l'ucraina e il genocidio in Palestina ancora " io sto con l'america"? Dire poi che sostenere la via della seta è scegliere una di stare da una parte piuttosto che da un'altra è francamente stupido. Io starei col mio paese e con l'Europa. Questa sconosciuta. Questo video, ammesso che possa interessare un parere sincero, è un tripudio alla supponenza tipica della sinistra di questo paese. Per inciso non sono un elettore di destra o di sinistra, io voto per me.

[@patriziafarina1790]

Anche loro vantano di nn essere di destra o di sinistra😂

[@LactosFree]

Grazie per lo spunto di utilizzare un vecchio telefono come accesso social, devo essere onesto nel dire che non ci avevo mai nemmeno pensato ad una soluzione così semplice. Cercherò di rimettere in funzione il mio vecchio iPhone 6 (sempre che la batteria regga ancora) ed utilizzarlo solo per IG, perchè mi rendo conto che scrollare mi porta via un mucchio di tempo senza nemmeno rendermene conto

[@oinofrio5731]

Non è che Carlin sia invecchiato meglio di Hicks. È che Hicks non è proprio riuscito ad invecchiare 😅

[@granadasardegna2627]

Ma xche sembra che i 2 mendicano attenzione e denaro?!

[@oinofrio5731]

A Giardi', woke è "uoki". Er "uok" serve a saltare gli spaghetti di riso. E a farmi saltare i nervi.

[@riccardofabris1260]

Mi spiace come puoi constatare facilmente da te su siti o video anglosassoni la e finale non si pronuncia (a meno che non si tratti del popolo di Chewbacca 😉)

[@mkx9095]

A Onofrio ‘ non farti saltare i nervi , studia di più

[@riccardofabris1260]

@@mkx9095 ok mi studio tua sorella 👌