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Pellegrino Artusi, the first food blogger in history
The first food blogger in history lived in an era before internet and cellphones. His name was Pellegrino Artusi and, thanks to his mighty work "Science in the Kitchen and the Art of Eating Well", he was and still is one of the fathers of gastronomy both in Italy and beyond.
Artusi's great achievement was to turn a personal project into a collective enterprise, joined by a wide range of collaborators and an enthusiastic public that sent him thousands of letters - in his library there are over 2000 - with suggestions, instructions, tips. He thus created an inclusive compendium that represents the culture of the bourgeoisie, but also gives space to peasant culture, to the knowledge of and products of the rural population.
It's no accident "Science in the Kitchen" was one of the most commonly carried books by Italian emigrants to America. Their traditions were contained in that inclusive catalog of knowledge; they recognized themselves in it.
Massimo Montanari, Professor of Medieval History at the University of Bologna and teacher of Food History at the University of Gastronomic Sciences in Pollenzo, is an internationally-recognized academic researcher.
How It’s Made is a new format for Terra Madre Salone del Gusto 2020.
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Il primo food blogger della storia visse quando ancora non c'erano internet e le mail, né i telefoni cellulari. Il suo nome è Pellegrino Artusi e, grazie a quel lavoro poderoso che fu "La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene" fu ed è tuttora uno dei padri indiscussi della cucina italiana, per certi versi anche mondiale.
Il merito del romagnolo Pellegrino Artusi fu quello di aver reso un progetto personale in un'impresa corale, affiancato da validissimi collaboratori e anche da un pubblico appassionato che gli spedì migliaia di lettere - nella biblioteca artusiana se ne contano 2000 - con suggerimenti, indicazioni, consigli. E fu quello di avere creato un lavoro inclusivo, che certo rappresentava benissimo la cultura della classe borghese, ma che dava anche ampio spazio alla cultura contadina, ai saperi e ai prodotti della popolazione rurale.
Non è un caso che "La scienza in cucina" fosse fra i libri che i migranti del tempo più spesso portavano con sé in America. Si riconoscevano in quelle parole, in quelle tradizioni, in quel sapere inclusivo, appunto.
Massimo Montanari, Professore Ordinario di Storia medievale presso l’Università di Bologna e docente di Storia dell’alimentazione presso l'Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, studioso di fama internazionale.
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