PERCHÈ GLI AGRICOLTORI PROTESTANO? Come funzionano i fondi europei per l'agricoltura

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Liberi Oltre le Illusioni - STEM

Liberi Oltre le Illusioni - STEM

5 ай бұрын

Ospitiamo il prof. Angelo Frascarelli, professore associato che insegna Economia e Politica Agraria e Politica Agroalimentare presso l'Università degli Studi di Perugia.
Con Francesco Proscia, Luciano Cillis e Costantino De Blasi.
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Пікірлер: 56
@utentegenerico2586
@utentegenerico2586 4 ай бұрын
Uno dei migliori professori che abbia mai avuto. Onorato di essere stato un suo studente ❤
@UberPrinny1978
@UberPrinny1978 4 ай бұрын
Questo approfondimento era necessario, grazie.
@cristianmarangoni3217
@cristianmarangoni3217 4 ай бұрын
Grazie per l'ottimo video di apprendimento. Per me è stato interessantissimo avendo anche una famiglia di agricoltori.
@federico3631
@federico3631 4 ай бұрын
Discussione molto bella. Complimenti a LOLE ed al professore. Tra l’altro l’accento del prof. è meraviglioso.
@simonecircosta3786
@simonecircosta3786 4 ай бұрын
Molto istruttivo, grazie
@valerio9390
@valerio9390 4 ай бұрын
grazie
@vsmaldino
@vsmaldino 4 ай бұрын
Gli agricoltori vogliono il sostegno al reddito, ma non vogliono le regole collegate, vorrebbero fare come meglio gli garba. La sintesi fatta dal prof Frascarelli è questa e mi trova d'accordo.
@lapomazzi44
@lapomazzi44 4 ай бұрын
Veramente il prof ha detto che gli agricoltori non vogliono regole aggiuntive per lo stesso livello di sussidi. Il ché è perfettamente ragionevole: se aumenti le regole devi aumentare i sussidi
@claudiocanzonierih6908
@claudiocanzonierih6908 4 ай бұрын
Molto bene prof Frascarelli
@rossano149
@rossano149 4 ай бұрын
Il video più interessante.
@Tanello82
@Tanello82 4 ай бұрын
"L'agricoltore riceve un sussidio...ma non è un sussidio"
@crisbagu3200
@crisbagu3200 4 ай бұрын
Ottima live, grazie.
@matteogarzetti
@matteogarzetti 4 ай бұрын
Buona serata
@francescacaporlingua3619
@francescacaporlingua3619 4 ай бұрын
Bellissima live. Grazie.
@enzoguarnieri9802
@enzoguarnieri9802 4 ай бұрын
Ottima live .. questo è il tipo di discussione pacata che adoro sentire sui vostri canali.. ho molto apprezzato anche la piccola autocritica di Costantino De Blasi sui commenti della prima ora .. vi pregherei pero ogni tanto di fare riferimento anche alle posizioni delle associazioni di agricoltori diversi da Coldiretti dato che Confagricoltura per esempio ha posizioni su molti temi (es TEA Cisgenetica Genome Editing ed anche sulla PAC) differenti da quelle di Coldiretti ..
@giorgiobarbaro5081
@giorgiobarbaro5081 4 ай бұрын
Leggo sempre gli articoli su riviste di settore del professore Frascarelli,ma volevo ricordare che la cosiddetta PAC assorbe il 30%del bilancio UE ma solamente un ambito agricolo, perché con il trattato di Roma del '61 i singoli stati hanno delegato all'Ue solamente la spesa agricola e niente altro.
@giovannighisolfi7895
@giovannighisolfi7895 4 ай бұрын
esiste un calcolo di quanto si possono sfruttare al massimo o no.cioe l impronta dell allevamento è proporzionato alla disponibilità pianificata di acqua? Bisognerebbe farlo oppure si semina si alkeva e in caso di siccità si abbattono i capi di bestiame come è gia successo in Germania?
@RepublicLM94
@RepublicLM94 4 ай бұрын
Discussione molto interessante. Unica nota aneddotica (quindi di poca valenza) che mi sento di fare è sul fatto che gli agricoltori hanno i redditi più bassi. Vengo da un paesino sperduto del sud italia e dalle mie parti, gli agricoltori sono in media decisamente benestati.
@DG.0X
@DG.0X 4 ай бұрын
Dove ? Cosa intendi per benestanti ? hai tenuto conto delle ore lavorate e del consumo dovuto alla fatica fisica ? Giusto per mettere sullo stesso piano tutto quello che faceva riferimento il Prof. Frascarelli sulla distanza che si crea tra consumatori e produttori, dove ormai la gente da tutto per scontato anche da dove proviene il cibo.
@marinafrancescagiordano3179
@marinafrancescagiordano3179 4 ай бұрын
Fea i beni pubblici possiamo inserire anche l'inquinamento delle falde acquifere x l'uso dei pesticidi?
@DG.0X
@DG.0X 4 ай бұрын
Ma di cosa stiamo parlando, prova a dare un'occhiata all'industria tessile o dei pellami o l'estrazione e lavorazione di metalli se inquina di meno le falde. Il detersivo che hai usato per anni ha inquinato le falde molto più dei pesticidi.
@matteogarzetti
@matteogarzetti 4 ай бұрын
6:20 "Anche grazie alla pac": è un po' da dimostrare.
@orfeopezzotti
@orfeopezzotti 4 ай бұрын
Mio commento tattico 👍
@Agnello58
@Agnello58 4 ай бұрын
Grazie mille del video, chiaro e interessante, mi permetto di dire, molto meglio rispetto a quello realizzato un paio di settimane fa, dove era chiaro che si parlasse senza cognizione di causa. Mi dispiace solo che non siano stati forniti i dati relativi al contributo pac per ettaro: avreste tutti capito che non si fa agricoltura per il contributo, soprattutto alla luce di quanto affermato dal professore in merito alle condizioni da rispettare per ottenerlo. Aggiungo solo che alcuni commenti fanno cadere letteralmente le braccia; sarebbe meglio parlare di cose che si conoscono. Per la cronaca pratico agricoltura biologica dal 1996.
@tizianamerivot6539
@tizianamerivot6539 4 ай бұрын
Like
@stefa69n
@stefa69n 4 ай бұрын
Non abbastanza privilegi.
@salvatorecali9687
@salvatorecali9687 4 ай бұрын
Scusate, mi state dicendo che la farina di grillo non c’entra nulla?????? 😂
@ermesfranch1219
@ermesfranch1219 4 ай бұрын
Ma perché l abbandono di una zona marginale è a prescindere qualcosa di negativo.. era bosco prima che l uomo iniziasse a coltivare e torna bosco dopo che viene abbandonato
@lapomazzi44
@lapomazzi44 4 ай бұрын
Perché il bosco non è l'unico ecosistema che esiste. Molte specie necessitano anche di pascoli, prati e campi. Rimuovi l'agricoltura e rimuovi anche queste specie. Senza contare che questi "nuovi" boschi hanno una biodiversità ridottissima
@ermesfranch1219
@ermesfranch1219 4 ай бұрын
@@lapomazzi44 ma prima che arrivasse la rivoluzione neolitica in Europa queste specie dove vivevano?
@lapomazzi44
@lapomazzi44 4 ай бұрын
@@ermesfranch1219 prima della rivoluzione neolitica c'erano mandrie di megafauna ormai estinta che assolvevano a questo compito. Come l'Aurochs, il Megalocero o il bisonte europeo. Oggi questo lavoro viene fatto da pastori e allevatori. Ergo, se ti piacciono i bei prati verdi alpini, che sono fondamentali a specie come la marmotta, la lepre o agli ungulati, ti servono i pastori
@ermesfranch1219
@ermesfranch1219 4 ай бұрын
@@lapomazzi44 non ci avevo mai pensato a sto fatto.. grazie! Quindi in pratica abbiamo fatto estinguere la megafauna però allo stesso tempo siamo riusciti a mantenere l ambiente che questa fauna creava grazie all allevamento
@ermesfranch1219
@ermesfranch1219 4 ай бұрын
@@lapomazzi44 in linea del tutto teorica.. sarebbe possibile reintrodurre specie simili alla megafauna che assolvano al compito di tenere i prati.. se non sbaglio il bisonte europeo si trova ancora in est Europa
@DG.0X
@DG.0X 4 ай бұрын
Tradotto, qui si suggerisce di produrre solo alimenti di nicchia molto ricercati che mediamente gli Italiani non possono permettersi, un altro passo verso l'inesorabile impoverimento dei cittadini che lavorano e consumano in Italia. Complimenti al Prof. Frascarelli che se non altro ha spezzato qualche lancia a favore degli agricoltori.
@DG.0X
@DG.0X 4 ай бұрын
Vi sono tuttavia delle incoerenze che almeno mi sembra di notare quando Costantino dice "al supermercato sei libero di scegliere quello che vuoi" se la politica sarà quella di coltivare prodotti di alta qualità molto ricercati che generalmente verranno esportati perché qui non se li piglia nessuno o in pochi mi sembra evidente che il grano che troveremo nei prodotti alimentari sarà esclusivamente quello dell'Ucraina o del Canada in quanto più competitivo comportando secondo me ad un appiattimento nella qualità dei prodotti alimentari dove di fatto la libera scelta viene completamente uccisa, e lo sarà ancora di più se alcune specie autoctone ammesso che ve ne siano vengono eliminate per lasciare spazio a quelle di importazione. Oltretutto l'eliminazione di alcune specie locali è un altro passo verso l'appiattimento del mercato anche sull'aspetto della biodiversità.
@paolorossetto8621
@paolorossetto8621 2 ай бұрын
​@@DG.0Xil grano italiano è mediamente di bassa qualità, con tenori di proteine spesso scarsi o insufficienti. Proprio per questo ci serve il grano canadese che ha tenori proteici mediamente più che buoni. Di fatto viene fatto un "taglio" dei grani e il mix risultante risulta di qualità sufficiente alla lavorazione. Purtroppo poi, pensare di puntare su prodotti da agricoltura estensiva in un paese che le estensioni non le ha è, questo si, fortemente miope. Se si vuole che gli agricoltori abbiano reddito sufficiente si devono (s)forzare all'adattamento a sistemi più produttivi e ad integrazioni di filiera che permettano loro di incamerare maggior quota del valore aggiunto sul prodotto finale. E lo dico da agricoltore...
@RobertoGavio
@RobertoGavio 2 ай бұрын
Chi dice che il grano Italiano, e' mediamente di bassa qualita', non sa' cosa dice, il nostro grano, viene utilizzato dai molini per "correggere" i grani, quelli si' di bassa qualita', esteri. La qualita' molitoria dei grani, si ottiene, con importanti investimenti in concimazioni, sementi, difesa fitosanitaria, tutto cio' deve essere renumerato all'agricoltore, non chiesto gratuitamente!!!.Gli agricoltori Italiani non devono forzarsi e adattarsi a generici sistemi che dovrebbero dare maggior valor aggiunto al produttore, semplicemente perche' non funzionano, ma fornire le loro produzioni, per la filiera del made in italy 100%,(vero), dove c'e reale domanda, e concreta possibilita' valorizzazione ecomomica, tutelandola seriamente da contraffazioni e miscugli, partendo da: granaio italia, che certifica ufficialmente i reali quantitavi, di tutti i cerali prodotti sul territorio Italiano.
@paolorossetto8621
@paolorossetto8621 2 ай бұрын
@@RobertoGavio quello che non sa cosa dice mi sembri esser tu. Il nostro grano ha un quantitativo di proteine molto spesso insufficiente. Cercati pure i dati su internet. Il canadese importato è mediamente molto superiore e quindi avviene proprio il contrario di quanto hai scritto: importiamo dall'estero materie prime migliori per aumentare la qualità del nostro. È verissimo che la qualità molitoria si ottiene con fertilizzazioni adeguate, gestione corretta della difesa e buona pianificazione degli interventi colturali. È però utilissimo ricordare che non tutti i terreni sono egualmente vocati. Per esempio non c'è paragone fra la qualità che puoi ottenere in pianura padana alluvionale rispetto a quello che ottieni in un pendio appenninico (per chi non è ferrato è migliore la prima). In Canada riescono molto spesso ad ottenere risultati migliori anche se confrontati ai nostri grani migliori. Se per produrre grano migliore in zone non vocate devo fertilizzare molto e magari anche irrigare ( sempre che ci sia acqua per farlo) probabilmente avrò un costo di produzione superiore alla PLV finale, ergo, seguendo la teoria dei vantaggi comparati, forse converrebbe non coltivare appezzamenti poco vocati. Usano glifosato per disseccarlo? A volte si, non sempre. Supera i limiti legali? No, i controlli vengono svolti sia al carico che allo scarico. La sua presenza, anche in residui bassissimi, è dannosa per chi lo consuma? No, la dose massima consentita dai limiti legali è già calcolata prudenzialmente (in misura finanche eccessiva). Tanto per finirla, il grano italiano che ha proteine sufficienti per la produzione di pasta è spesso in % inferiori al 25% del totale prodotto. Se poi tieni conto che il totale prodotto (contando quindi anche quello con qualità non sufficiente) copre appena due terzi del fabbisogno per il grano duro e poco più di un terzo per il tenero, di cosa stiamo parlando? La filiera 100% italiano di cui parli arriverebbe a piazzare al massimo il 15-20% del prodotto. E il resto, lo buttiamo? Forse è meglio continuare a miscelarlo con grani migliori, non ne convieni? E te lo sta dicendo uno che per anni ha gestito la ricezione di grani presso uno stabilimento di raccolta, fra l'altro in pianura padana. In alcune annate non siamo riusciti d avere nessun carico di tenero con quantitativo di proteine adatto alla panificazione.
@RobertoGavio
@RobertoGavio 2 ай бұрын
Egregio Sig. Paolo Rossetto 86, non so di quale stabilimento di raccolta lei si occupa o occupava, le ribadisco che il grano italiano e' di ottima qualita', il problema vero sono le importazioni incontrollate di scarsa qualita', che vengono corrette con le nostre produzioni, gli stoccatori, chi trasforma e GDO. dovrebbero renumerare decisanente meglio i produttori italiani, ci sono margini molto ampi come lei ben conosce, all'interno della filiera!! e non parametrare questi prezzi su quelli di importazione come avviene da troppo tempo.La qualita' costa. Chi ha interessi di "parte" come pare evidente dalla parte finale del suo discorso..... non da agricoltore vero, e' comprensibile che dica le cose che lei dice.La reintroduzione dei dazi, sarebbe un primo passo nella giusta direzione. Ahh dimenticavo, giusto per chiuderla qui,' ragionando da agricoltore come lei dice di essere, mi chidevo se lei fosse tra le file e appoggiasse o meno, coloro e le tantissime aziende di produzione di farine e pasta, quasi tutte!! vada su internet puo' vedere l'elenco, che presentarono ricorso per cercare di far eliminare (RESPINTO con 2 sentenze del TAR del Lazio a gennaio 2023) l'obbligo dal 2017 dell'indicazione in etichetta, dei paesi di produzione e molitura dei cereali utilizzati in italia, per produrre pasta, Verrebbe da chiedersi il perche'? : trasparenza, con minore possibilita' di scelta per il consumatore? possibilita' sempre maggiore di utilizzo di grani esteri di qualita' inferiore? a pensar male pero'. Giusto per conoscenza e informazione.
@edomancini3299
@edomancini3299 4 ай бұрын
Grazie professore, ha corretto l' ignoranza agricola di De Blasi
@RobertoGavio
@RobertoGavio 3 ай бұрын
Il vero problema dell' agricoltura italiana, non lo ha detto nessuno di Voi, e' essenzialmente economico!! (Le importazioni selvagge e incontrollate.) I cereali prodotti in Italia sono strategici, di grande qualita',(la QUALITA' del cibo che mangiamo, si fa' in primis partendo dalle campagne!! e per averla costa molto) che trasformati, il consumatore vuole, ma l'agricoltore non riesce piu' a vendere o e' costretto a svendere, cioe' cederli, sotto ai costi di produzione, perche' il mercato in Italia non funziona, nonostante la grande produzione di :pane, pasta, biscotti ,pizza, ecc. e la NON AUTOSUFFICIENZA delle produzioni agricole Italiane!!! Siamo tra i piu' grandi esportatori di prodotti trasformati. La speculazione, nella filiera campo/tavola, e' la vera questione da affrontare.Se erano giustificati gli aumenti di prezzo al dettaglio, a causa dei vari sconvolgimenti: pandemia, aumento prezzi energetici, delle materie prime, e costi finanziari, oggi che gran parte di questi sono diminuiti, dimezzati i prezzi delle materie prime agricole, importante calo prezzi energetici, salari e stipendi, non hanno segnato aumenti stellari, fattori questi fondamentali per la trasformazione e la GDO, non si e' avuto altrettanto calo dei prezzi al dettaglio, Lei prof.Frascarelli lo giustifica con sempre maggiori richieste di servizi, da parte del consumatore nella catena alimentare, che sia solo speculazione?! Il risultato e' un doppio danno, per coltivatori e allevatori e per chi quotidianamente fa la spesa. L'agricoltore vuole vivere della vendita dei propri prodotti, non di sussidi!!.l'agricoltura le produzioni agricole tutte, devono essere tutelate, dalle politiche economiche, nazionali ed europee, il cibo Italiano, riconosciuto tra i migliori al mondo, e' la nostra materia prima al pari del petrolio, gas, terre rare in altre parti del mondo!! la lungimiranza, la conoscenza, dovrebbero evitare, posizioni e provvedimenti deleteri, come anni fa' e' accaduto per il settore bieticolo/saccarifero, azzerando di fatto l'intera filiera, il risultato oggi e' che il settore dolciario europeo, non riesce a trovare uno zucchero della qualita' elevata a quella italiana, in giro per il mondo!! Se non si considerano questi aspetti, si e' miopi o collusi con interessi particolari monopolistici. Sui sussidi agli agricoltori, diciamo con chiarezza, che sul totale delle somme stanziate, dalle politiche europee, solo un terzo arriva all'agricoltore. Una miriade di: enti agricoli, enti locali, associazioni agricole e affini, coop, consorzi di bonifica, comunita' montane, ecc. ecc. ecc. drenano denaro, per mantenere un enorme apparato burocratico.Professor Frascarelli, quando Lei dice che i cereali in italia ed in europa, non devono piu' essere prodotti, sottovaluta un rischio, che in questi ultimi anni, non consideravamo piu', davamo per scontato, acquisito, uno sviluppo, un mercato globalizzato, una abbondanza di beni e servizi a basso costo per tutti, la pandemia prima, le guerre che conosciamo, alle porte di casa nostra, le crisi energetiche, i cambiamenti di politiche finanziarie, con conseguenti speculazioni, sui prezzi di : energia, trasporti, materie prime compresi gli alimentari. Dobbiamo al contrario incrementare le produzioni cerealicole, ortofrutticole. zootecniche, ecc. pena il ripetersi di quanto gia' successo in questi anni, metterebbe in grande difficolta', una fetta di popolazione sempre maggiore ad arrivare alla fine del mese, e portare un cibo in tavola di qualita'. Se non percorriamo questa strada, avremo anche un impoverimento economico generale, come avvenuto nel settore industriale, negli ultimi decenni, con la delocalizzazione e la rincorsa, a prodotti di bassa e bassisima qualita'.Una visione sana e lungimirante, di futura politica europea, dovra' lavorare per renderci, sempre meno dipendenti, da importazioni extra UE. Rendere ineludibile la tracciabilita', di tutti i prodotti alimentari che arrivano in italia, (ritrovandoli sui banchi di vendita, anche dopo una ultima lavorazione, come prodotto italiano, ma tale non e')!! e che vengono prodotti nelle campagne italiane,"granaio italia" per esempio, che certifica la vera produzione di tutti i cereali, sul nostro territorio, con l'intento di certificare le materie prime per il VERO made in italy, ed aumentare i relativi prezzi, pagati alla produzione!!! L' agricoltura e quindi il cibo, non solo sono un bene comune, ma essenziale, come acqua, e aria, il parallelo con un paio di scarpe, mi sembra decisamente improprio. La soluzione esiste!! e' semplice e immediata: reintrodurre i DAZI agli ingressi, ma non si ha in coraggio di farlo.
@paolo_angeli
@paolo_angeli 4 ай бұрын
Povere stelle gli agricoltori, vogliono essere sussidiati per non distruggere il territorio e non inquinare le acque. Non mi risulta che le aziende vengano sussidiate per non inquinare l'aria e i fiumi
@SerGio-go2xs
@SerGio-go2xs 4 ай бұрын
Per custodire per tutelare , non per non distruggere, il territorio , per preservare le acque non per non inquinarle. Ma coglierne la differenza sembra impossibile per zucche vuote come la tua.
@giovannighisolfi7895
@giovannighisolfi7895 4 ай бұрын
L agricoltura è un argomento fortemente emotivo,evoca il passato,il cibo nel piatto ecc(un sacco di ...).mi son fatto una domanda ....l UE dopo anni di rimando nel 2024 doveva bandire il glifosati e altre porcherie ei Coldiretti cosa fanno si oppongono protestano ,poi protestano per la presenza di grano contaminato da glifosati solo perché non è nil loro ma è di Putin ,ma a molti di loro fino a 5minuti fa Putin era il buono.caos mentale disgiunzione cognitiva.ora che hanno capito come funziona la Russia e cosa può fare ai prezzi .,....
@sabrinatirabassi3529
@sabrinatirabassi3529 4 ай бұрын
Vatti a sentire l'Avvocato dell'Atomo sui glifosati, e poi fatti una domanda sul caos mentale e i problemi cognitivi degli altri...
@giovannighisolfi7895
@giovannighisolfi7895 4 ай бұрын
Le proteste contro il grano estero contaminato da glifosati le fanno gli agricoltori italiani .... E li il nesso ,se poi lo usano tutti ......e una protesta con una falsa scusa .poi per i diserbanti in genere le definisco porcherie perché lo sono so anche che sono inevitabili.
@Coky-ci3ji
@Coky-ci3ji 4 ай бұрын
C’è una bella differenza di sicurezza alimentare tra utilizzare il glifosate in pre semina, come in EU, e utilizzarlo sulla spiga per uniformare la mietitura, come accade ad esempio in Canada; non ne sapete mezza e parlate a sproposito.
@giovannighisolfi7895
@giovannighisolfi7895 4 ай бұрын
@@Coky-ci3ji tu vorresti dirmi che nessuno in Italia utilizza i glifosati come più gli piace?vorresti dirmi che i mangimi non sono prodotti con cereali esteri?oppure che il prezzo dei mangimi non è dato dal mercato ?ossia se c'è poca offerta il prezzo sale e salgono pure i mangimi.la Coldiretti ci ha marciato alla grande con la storia del glifosati facendo pensare che era il demonio quando invece se utilizzato bene è indispensabile,e Coldiretti è un associazione di categoria.ti ringrazio per l osservazione .spero che riuscirete ad essere più compatti poiché senza quello sarà tutto vano.sono anch'io favorevole ai dazzi soprattutto quelli russi.se la Russia si mette in testa di produrre veramente c'è poco da stare tranquilli.
@danielemasera8824
@danielemasera8824 4 ай бұрын
Che fatica che deve fare Costa per tenere il dibattito a un livello di pura logica elementare!! Io non riesco a capire tutti i complimenti fatti al professore, se non per la sua conoscenza dettagliata delle norme europee. Io non condivido quasi nulla di quello che ha detto.... Prima inizia dicendo che la PAC non è un sussidio, ma un'integrazione al reddito, che è come dire "è un sussidio, ma non è un sussidio". Fatta per motivi ambientali e proteggere la biodiversità, peccato che poi vada indiscriminatamente anche a quelle realtà (tipo la viticoltura eroica veneta o le finte malghe/agriturismi montani) che la biodiversità la distruggono. Poi dice che i sussidi non sono ciò di cui campa l'agricoltore. Considerando che i sussidi sono, parole sue, 7,4 miliardi in un settore che genera circa 25-30 miliardi di PIL, se non rappresentano ciò di cui campa l'agricoltore poco ci manca. Tra l'altro ho l'impressione che i miliardi non sussidiati siano proprio la parte improduttiva, perchè essendo un mondo di micro imprese inefficienti non riescono a generare valore aggiunto e quindi il reddito netto dell'agricoltore è costituito per la maggior parte da sussidi. Poi non riesco a capire il nesso logico tra togliere i sussidi e i terreni abbandonati. Probabilmente molti terreni abbandonati se sono veramente produttivi verrebbero acquisiti da aziende più grandi ed efficienti che riuscirebbero a lavorarli anche senza essere sussidiate. Si parla di politica sempre più scollegata dall'agricoltura e quindi gli agricoltori si sentono non ascoltati. Invece credete che la politica abbia ancora qualche collegamento reale con settori come l'informatica? O come la meccanica di precisione? O la siderurgia? Allora dovrebbero tutti scendere in piazza a protestare... Poi trovo ridicola l'affermazione bucolica che se l'azienda di calzature fallisce per la concorrenza cinese non importa, mentre il terreno abbandonato va a danno del bene pubblico. Invece le decine o centinaia di operai che perdono il lavoro a causa dell'azienda di calzature fallita non vanno a incidere sul bene pubblico? Ma poi sono solo io che mi trovo spesso a vedere paesaggi deturpati proprio dall'agricoltura? Con stalle bruttissime che sembrano capannoni industriali, silos altissimi, trattori enormi (soprattuto in proporzione ai terreni da lavorare) che deturpano il paesaggio, enormi distese arate e fertilizzate, roghi di sterpaglie con fumi neri che viene l'impressione che non stiano venendo bruciate solo sterpaglie. Quante volte assistiamo a morie di interi stormi di uccelli a causa di dosaggi troppo alti di fitofarmaci nei frutteti e nei vigneti? E poi visto che l'agricoltore prende dei sussidi per mantenere il paesaggio in ordine, quanti fondi prende il negoziante a cui viene imposta una certa insegna perchè in centro storico? O che non può mettere una veranda sul plateatico perchè di fronte ha una chiesa considerata di interesse storico? Quanti fondi prende il supermercato che è obbligato a fare parcheggi con aiuole e alberelli? Quanti fondi prende l'impresario edile che è obbligato a fare ogni tot appartamenti tutta una serie di interventi di urbanizzazione con tanto di marciapiedi e aiuole? Delusione anche dal sig. Fran Poscia che dice che l'agricoltura arriva ad avere un'incidenza sul 14-15% del PIL.... ma sul serio??? Considerate in quel calcolo anche l'industria di trasformazione? Quindi volete dirmi che se domani in Italia non ci fossero più polli e galline non avremmo più aziende come AIA e Giovanni Rana? Mi sembrate Salvini che dice che non mangia più Nutella da quando ha scoperto che la Ferrero usa nocciole turche (peccato che tutta la produzione di nocciole italiane non coprirebbe neanche la minima parte di tutta la produzione Ferrero). E poi l'affermazione campata lì che "la gente ormai è sempre più scollegata dal mondo agricolo", mi sembra un po' azzardata in un paese dove non si fa altro che parlare di DOCG, IGP, dove la tv è piena di programmi che parlano di agricoltura e cibo e dove una buona parte del bilancio di molti piccoli comuni viene sprecato per organizzare sagre di paese tipo la festa della patata e la sagra dello spinacio. D'altronde gli Italiani che orgogliosamente parlano del loro orto mi sembra siano infinitamente di più di quelli che dimostrano di avere competenze informatiche o finanziarie decenti (competenze in cui l'Italia è fanalino di coda a livello OCSE)
@paoloemiliobartolucci9844
@paoloemiliobartolucci9844 3 ай бұрын
La Pac è lontana dall'essere perfetta, efficace ed efficiente. Negli obiettivi è arrivata a contemperare le esigenze dei produttori e dei cittadini, diretti finanziatori della stessa. Nelle misure non risulta attualmente coerente, ma meglio della programmazione del secolo scorso. Il sostegno ai redditi è presente ma concentrato nelle mani di pochi beneficiari (80% dei pagamenti diretti al 20% degli agricoltori, i più grandi) quindi non equo. La remunerazione per la produzione dei beni pubblici c'è, ma comunque gli effetti ambientali sono molto contenuti. E' chiaro che agli occhi del cittadino, i pagamenti diretti possano essere percepiti come una rendita e si abbia motivi per contestare la Pac. In nessun altro settore si è pagati per rispettare la legge. Ma nessun altro settore fronteggia una molteplicità di rischi come quello agricolo (aleatorietà della produzione dovuta al perseguimento di un ciclo biologico non perfettamente standardizzabile, struttura atomistica dell'offerta, potere di acquisto fortemente sbilanciato lungo la filiera). Come in tutti gli altri settori ci sono vincitori (aziende molto grandi, gruppi agroindustriali, attività al limite come la cessione di energia da fotovoltaico soggetta e quella di ricezione agriturisitca, soggette a tassazione semplificata nonostante molto simili a quelle svolte dalle imprese commerciali) e vinti (aziende piccole non diversificate, senza ricambio generazionale), Ma, appunto, senza intervento pubblico l'agricoltura ridurrebbe ulteriormente il proprio peso nel determinare la crescita. La Pac rappresenta un freno all'inesorabile riduzione di peso dell'agricoltura sul secondario e sul terziario, stesso discorso per l'occupazione agricola. E' migliorabile ma ringraziamo che ci sia, per alcuni aspetti (soglie di sicurezza, interventi di mercato) alcune politiche sono migliori nel Farm Bill statunitense. Ma se il settore agricolo europeo è quello tra i più avanzato e più sicuri è anche grazie alla Pac, oltre che alle capacità imprenditoriali dei singoli. Gli Stati membri da soli avrebbero fatto molto peggio (si prenda per esempio il Piano Fanfani).
@claudiocodecasa4694
@claudiocodecasa4694 4 ай бұрын
Non lo trovo sincero è certamente un fanatico dell' UE
@radec5166
@radec5166 4 ай бұрын
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