Perché le lampadine Led economiche si bruciano? (difetti dei circuiti più usati) - Risposte da cani

[@videodacani]

Ecco una nuova puntata di “Risposte da cani”. Questa volta vedremo in maniera più approfondita criticità, potenze e problematiche del circuito più semplice con cui spesso pilotiamo i Led. Stesso tipo di circuito che spesso ritroviamo in lampadine Led economiche e come vedremo è una soluzione che può portare ad accordargli la vita. Fatemi sapere nei commenti i vostri dubbi o se questo episodio vi è piaciuto 😁

[@mondocommodore]

Nozioni che possono essere banali per chi le mastica tutti i giorni ma nello stesso tempo istruttive e ben esposte per chi ha dubbi o si vuole affacciare al fantastico mondo dell'elettronica. Non posso come sempre che complimentarmi per il video. 👏👏

[@videodacani]

Grazie troppo gentile 😁

[@albertoary7663]

Bel video! Una domanda se ho un led da 2,5 volt 20mA e lo alimento con 2,5 volt devo mettere ugualmente una resistenza oppure si può alimentare direttamente? Grazie

[@videodacani]

Grazie 😁 Generalmente può anche non servirti perché come si può vedere dalla curva caratteristica tensione/corrente del diodo sarà lo stesso led a limitare la corrente, però bisogna stare attenti che la soglia è differente da led a led e che nel caso aumentasse la tensione per qualche motivo non ci sarebbe nulla a salvare il led. Se ti interessa, nel video del "voltmetro" a led ho spiegato un po' meglio questi concetti 😁

[@dorianoficotto610]

Ottima spiegazione, se posso farti una domanda te la faccio volentieri, perché i fari a led si bruciano in presenza di linea elettrica fornita da generatore a benzina ? Come si può ovviare a questo problema di durata ?

[@videodacani]

Ciao, probabilmente perché un generatore a benzina non fornisce un'uscita molto stabile o pulita. Quindi se il circuito del faretto è molto semplice ed economico (e magari non prevede protezioni da sovratensioni o cose simili) potrebbe rovinarsi velocemente. Difficile da dire come aumentare la durata, quello che mi viene in mente potrebbe essere filtrare l'alimentazione o utilizzare faretti con all'interno circuiti elettrici più performanti (che non sempre vuol dire anche più costosi) però mi rendo conto che è una cosa difficile, perché finché non apri il faretto è difficile capire cosa c'è all'interno... Esistono infatti tantissime tipologie di circuiti per fare illuminare i led e tantissime altre precauzioni che un progettista potrebbe adottare... Se ti interessa ho fatto un video un po' più dettagliato sui circuiti di controllo delle lampadine led nel canale 😁

[@maurizolibero9189]

È il canale più bello impostato con la voce delle domande è fenomenale bravissimo da 💯/10 con la lode👍👍👍 ancora c'è qualche cosa di bello da seguire su Internet continua così 💪!

[@videodacani]

Grazie 😁

[@MACYNET323]

Maggiore e' la potenza migliore deve essere la dissipazione del calore dei Led. Montate due da 5W Ikea classiche ad smd (0,99 cent cad.) sul pianerottolo accese 24H da oltre un anno. Quella da 10W superleggera bruciata dopo 3 mesi

[@maurizioromano9592]

Sempre video molto interessanti, continua così

[@danielefratti4779]

Ciao mi chiamo daniele ti chiedo mi si sono interrotti diversi carichini dei telefoni usb te riusciresti spiegarmi cosa si può essere interrotto che non esce più corrente?

[@videodacani]

Ciao Daniele i caricabatterie dei cellulari sono alimentatori switching e siccome il circuito non è semplicissimo, ci potrebbero essere parecchie cose che si possono rompere. Spiegare tutto in un messaggio diventerebbe difficile, magari potrei fare un video sull'argomento se ti interessa 😁

[@danielefratti4779]

@@videodacani se vuoi e riesci a farlo almeno mi interesserebbe sapere il procedimento di come leggere le varie tensioni dalla fonte 220 ad arrivare alla uscita 5 V del usb usando il tester per poter ad arrivare al componente che si è guastato poi come ripararlo saprei fare io purtroppo per pasione sono autodidatto a volte mi riesce riparare cose elettroniche un po’ per esperienza un po’ per intuito però mi appassiona molto solo che un po’ per il mio lavoro e anche per l’età che ho non riuscirei a studiare Electronica Anche se ammetto sono appassionato un po’ anche perché mi da soddisfazione a volte perché mi riesce a riparare diverse cose

[@gianlucainnoc8982]

Grande, mi sto sempre di più appassionando ai tuoi video. Continua così!

[@videodacani]

😁 Grazie

[@luca7896]

Mi ha chiarito tantissime cose questo video grazie!

[@videodacani]

Grazie a te che segui i miei video 😁

[@isidedavola9847]

ciao. in soggiorno ho una lampada led regolabile in intensità e colore che dopo circa 7 anni ha iniziato a sfarfallare e a non mantenere più le impostazioni che aveva, fino a spegnersi da sola. guardando in rete, ho visto che il problema poteva essere causato dall'inversione dei fili di fase e neutro. togliendo la plafoniera, ho visto, effettivamente, che, dove l'ingresso era contrassegnato dalla lettera L ( in quello che credo sia l'alimentatore della luce led), era stato collegato il neutro e, dov'era contrassegnato dalla lettera N, era stata collegata la fase. ho invertito i collegamenti e per qualche minuto la lampada si riesce anche a variare in intensità e colore (mentre prima cominciava a sfarfallare appena provavo a cambiare qualcosa). volevo chiedere se posso fare altro per cercare di recuperare la lampada o se mi devo rassegnare e cambiarla. grazie mille in anticipo.

[@videodacani]

@@isidedavola9847 ciao, non sono un esperto, ma per i difetti che mi descrivi ho paura che non ci sia altro da fare se non provare a smontarla e capire il problema interno, cosa che comunque sconsiglio perché all'interno ci sono tensioni pericolose, le lampadine non sono fatte per essere smontate e ci vorrebbe la giusta attrezzatura...

[@Andrea-TheDoc]

Mi hai chiarito alcuni dubbi, grazie!!! Sempre chiaro nelle spiegazioni.

[@videodacani]

Grazie a te che segui i miei video 😁

[@VERY_VARIOUS_VIDEOS]

Gran bel video. Grazie!

[@annaferrando4883]

Salve, la lampadina della mia abasciur dopo pochi secondi e' bollente non e' led, come mai? Grazie.

[@videodacani]

Se la lampadina è ad incandescenza o di quelle dette a "neon" è normale perché si basano su principi diversi rispetto a quelle led e come effetto collaterale emanano parecchio calore 😁

[@lucianostella805]

per questo è più logico usare un circuito che porti la tensione alternata più vicina possibile a quella di lavoro dei led, (una volta si faceva con i trasformatori. oggi si usano anche circuiti autotaranti, in alternata si usa ad esempio un condensatore(oltre ad un circuito raddrizzatore), che con la sua reattanza da la giusta caduta di potenziale al carico, esistono molti esempi qui su fb, sono circuiti che servono anche a trovare i led bruciati e riparare le lampade), trasformatori che hanno un discreto rendimento invece di usare 24 volt per 1 diodo da 2.4V...poi meglio una serie (anche parallelo) di led per avvicinarsi di più alla 220V...comunque (se non è la resistenza a bruciarsi come descritto nel video) quello che fa partire prematuramente uno dei led in serie (succede anche questo) è la troppa corrente che lo attraversa, per fargli emettere innaturalmente tanta luce(poi scaldano anche tanto)...meglio mettere tanti led e farli attraversare da una corrente inferiore, la luce la faranno lo stesso qualcosa meno ma dureranno esponenzialmente molto di più, i lumen emessi vengono compensati dal maggior numero di led

[@supermamaoo]

Mi sembra che il titolo del video non sia attinente con il suo contenuto. Solo al minuto 2:20 si fornisce un'ipotesi sul perché le lampadine a LED possono smettere di funzionare; ipotesi a mio avviso errata, perché il componente che si fa carico di ridurre la tensione verso i LED è il condensatore posto in serie al ponte di diodi e non la resistenza posta in serie ai LED.

[@videodacani]

Hai ragione giustamente è principalmente Il condensatore con la sua reattanza a limitare la corrente ai led, ma solo se l'alimentazione è una sinusoide perfetta (cosa praticamente impossibile considerando i carichi connessi alla rete...), nel caso contrario la sua impedenza cambierà e sarà proprio quella resistenza in serie che avrà il compito di "assorbire" il temporaneo sovraccarico e spesso ho notato che facilmente tendono a sottodimensionarla. Per non parlare poi che esistono lampadine con solo un paio di resistori in serie... Sono consapevole che il video non è dei miei più riusciti e probabilmente avrei dovuto soffermarmi di più sulle lampadine, ma mi premeva far capire più il concetto potenza/calore. Dopotutto fa parte della serie "risposte da cani" che per chi non conosce il mio canale, sono video fatti velocemente, senza troppo editing, dando per scontato tante cose...

[@antoniozhria8889]

Metti in programma qualche experimento sui desolfatatori per batterie al piombo! Non ho ancora capito se servano o no !!!

[@Nikonisti_ita]

Interessante!

[@BenderMartinez]

è mettere invece della resistenza serie un potenziometro cosi da poter regolare luminosità in caso di bisogno, pensi sia possibile???? bravo bravo bravo

[@IK8XOO--Paolo]

Non puoi imporre ad un potenziometro (standard, a grafite) di dissipare quella potenza: devi comunque mettere una resistenza, ma ATTENZIONE, se il circuito è quello mostrato al minuto 2:19 non sei isolato dalla rete elettrica e quindi avresti ottime possibilità di fare la stessa fine dei led. I circuiti più evoluti (e più complessi) regolano la corrente (perché i led vanno alimentati in corrente non in tensione) con sistemi PWM (Pulse Width Modulation) cioè con velocissimi impulsi più o meno lunghi in modo che la corrente media sia quella giusta.

[@videodacani]

Per le lampadine 230v sarebbe poco consigliato per svariati motivi, ma in teoria è fattibile finché la potenza dissipata dal potenziometro è contenuta, altrimenti ci sono metodi alternativi più efficenti

[@gianelio828]

Grazie.

[@toro5338]

Mi ricordi Balasso...😂😂😂 Ma a prescindere di cui sopra... a metà vid me sono stufato DC... 12 volts😮...??? e per coloro che usano i 230V standard ?

[@domenicomuzio6089]

Bravo!

[@IK8XOO--Paolo]

Ciao, no, il motivo per cui le lampadine a led più economiche, realizzate con il principio dello schema che mostri al minuto 2:19 passano a miglior vita, è un altro. Quell'..."alimentatore" non si basa su quel resistore da 560 ohm o su quello da un Mega per fornire la giusta corrente ai led partendo dai 230 volt della tensione di casa: occorrerebbero alcune migliaia di ohm, un resistore di potenza, scalderebbe quasi come una piccola lampadina a filamento e l'efficienza intrinseca dei led sarebbe completamente vanificata. In testa al circuito c'è un condensatore in serie al ponte di diodi che, con la sua reattanza, fa lo stesso lavoro di una resistenza ma *senza dissipazione* (salvo piccole perdite per la sua ESR). A 50 Hz quel condensatore da 220 nF mostrerà una reattanza pari a 14454 ohm circa (la resistenza da un Mega serve solo a scaricarlo allo spegnimento della lampadina). Segue il ponte rettificatore di diodi ed un elettrolitico di livellamento che infatti è da soli 63 volt (vedi che la tensione infatti è già stata ridotta). Il sistema, che comunque vanifica parte dell'efficienza dei led, funziona fino a quando al condensatore gli arriva una sinusoide più o meno pulita (il calcolo della reattanza si basa su quel fronte di salita) ma se ne suoi pressi un carico reattivo (es il motore di un elettrodomestico) immette sulla linea un transiente molto più ripido, quel valore di reattanza cala enormemente ed ai led arriva un picco di tensione che ne manderà al creatore qualcuno. Non è finita perché, senza il carico dei led, all'elettrolitico arriverà quasi tutta la tensione di rete (oltre 300 volt di picco) e poiché è da 63 volt è molto probabile che farà anche un bel botto !!!

[@videodacani]

Sono completamente d'accordo, ho semplificato molto perché parlare di reattanza capacitiva, tensione alternata.... in un video di tre minuti sarebbe stato veramente troppo, ho preferito concentrarmi sul concetto base di potenza dissipata e correlazione con il calore in modo da renderlo più capibile ai più. Mi interessava fare passare il messaggio che ci sono metodi più efficenti per comandare i led e il principio per cui il resistore può letteralmente bruciare. Se noti gran parte del video è fatto con esempi in tensione continua (includendo anche le striscie a led) più semplici da capire.

[@erima213]

Una buona marca di lampadine a led?

[@videodacani]

Sinceramente non saprei ci sono talmente tante marche e modelli di lampadine che anche la stessa marca crea, che è difficile esprimersi ormai...

[@andrea-sp2xm]

tutto si rompe nulla e eterno poi nei giorni nostri fanno appositamente che le cose durino un tot e basta

[@Oorangee-jt5gt]

Io utilizzo sempre lampade economiche da 1500 lumen 13.5W a 3 euro cad, durano mediamente 2/3 anni per cui ad un costo annuo di 1/1,5 euro anno. Lampade più costose in rapporto costo durata, non surclassano quelle economiche, su costo annuo, acquistando le più costose si crede di risparmiare, ma non è affatto così

[@pietropietro487]

le lampadine led si rompono a causa delle frequenze spurie presenti nella corrente, che oltre alla sinusoide a 50hz è infestata da frequenze spurie che trasformano la sinusoide in onda quadra, il tutto grazie alla potenza immessa dai pannelli solari.

[@Fra96]

molto semplicemente i costruttori alimentano al limite o con voltaggio maggiore i led e di conseguenza si scaldano e si bruciano.

[@videodacani]

Beh si il tipo di circuito che pilota i led è solo uno dei problemi delle lampadine, ma se per alimentarle utilizzano un led driver che regola la corrente autonomamente, diciamo che è un po' più difficile che il produttore li possa portare al limite visto che è un integrato che regola il tutto...

[@piodambrosio1427]

Se ci fate caso le primarie Marche: philips; osram; lesa, sono sparite dal mercato rivenditori e grossisti non ne dispongono: è un caso ? No penso proprio di no! Il fatto è che le lampadine a LED sono tutte un bluf: anni fa notai che le lampadine acquistate al supermercato indicavano in titoloni sulla confezione un equivalenza luminosa con le lampade a tungstenoes: 11W a LED =60W LED ed effettivamente le lampadine erano luminose! Peccato che poi scritto in piccolo sulla confezione erano riportate tensioni 230V e la corrente in mA eseguendobil prodotto di questi due valori il risultato era circa 60W! Dove era finita l'efficienza energetica? Pensai che il problema fosse il brand non chiaramente europeo forse essendo tutte di produzione cinese non hanno neanche dovuto mettersi d'accordo sull' obsolescenza programmata come avevano fatto con le vecchie lampadine a tungsteno! Perciò i vecchi marchi produttori di lampadine si son guardati bene do mettersibin concorrenza con i produttori cinesi! È rimasto Beghelli che tutti sappiamo non produce una "h" che pone il marchio sui prodotti venduti! Mi sbaglio? Bene ditemelo e convincermi del vostro assunto! La mia è una pura osservazione sulle caratteristiche riportate sulla confezione e dalla certezza che la potenza elettrica si calcola eseguendo il prodotto VxI!

[@Fra96]

@@piodambrosio1427 Philips c’è ancora, basta vedere online. Ci sono marchi buoni. Le lampade l’ex consumano meno a parità di potenza luminosa, ciò che conta davvero sono i lumes

[@mauriziomascagna]

Io ho più di una decina di lampade(cinesi) led in casa, da almeno 6 anni, sempre le stesse, fino ad ora non le ho mai sostituite.

[@geoforconsulting]

Curioso, e fortunato. A me non durano più di 1 / 2 anni. Con tutte le combinazioni d'uso e temperature ambientali. A volte dopo sei mesi... . Gestisco 3 appartamenti, 2 cortili, 2 rampe scale e 2 locali cantine. Non ci sono santi, le vecchie filamento superavano sempre almeno il lustro. Poi le prime a risparmio (gas) duravano così così, ma erano pure carissime. Il disastro è avvenuto con le LED, anche a filamento (che almeno hanno a termine vita una luminosità residua e ti danno tempo di sostituirle). Prezzi diminuiti si, ma durata vergognosa. Economicamente temo che sia una bella truffa. I costi di sono spostati dal consumo ai ricambi. Consumano globalmente molto meno, ma visti i prezzi d'acquisto, del resto variabilissimi da punto vendita a punto vendita, e direi pure indipendentemente dal marchio, i risparmi sono dubbi, o poca cosa. Non avendo mai buttato le vecchie filamento, nei punti luce di uso limitato (soffitte, sottoscala, sale caldaie, lampade d'ispezione...) le ho ripristinate. Il trascorrere del tempo mi dà per ora ragione in ciò. Bel video, interessante. Domanda all'autore: sarebbe possibile aumentare la vita media delle ultime lampadine agendo sul voltaggio di alimentazione? In tanti ambienti non sarebbe un problema avere una luminosità inferiore, a fronte di una durata almeno doppia. In caso di risposta positiva, come fare? Grazie e saluti

[@lucianostella805]

@@geoforconsulting vero, direi che hanno trovato il modo di sfruttarle commercialmente, un kwh lo paghi qualche decina di centesimi, una lampadina buona diversi euro, direi dai 5 in su come ordine di prezzo...magari usare più lampadine e con una luminosità leggermente inferiore(diminuendo la corrente in qualche modo, per questo preferisco le lampade dimmerabili) insieme illuminano lo stesso(o anche di più) ma la loro vita(dicono) si allunga in modo esponenziale, perchè non lavorano stressate, ma più riposate...alcune lampade le uso proprio così a casa e su queste non ho più avuto problemi di durata

[@geoforconsulting]

@@lucianostella805 Ottimo consiglio! Il dimmer, già. Studierò e sperimenterò, grazie.

[@lucianostella805]

si possono dimmerare anche le 220V (non tutte, solo alcune)... personalmente però mi trovo meglio a dimmerare le 12 o 24 volt in continua( volendo basta abbassare leggermente la tensione) e usare dei controller adatti (di solito in pwm in alternata)...consiglio di fare una buona ricerca prima

[@mauriziomascagna]

@@geoforconsulting Con quelle a filamento o a gas, le cambiavo ogni "poco", con queste a led, e da pochi soldi, dimentico di cambiarle, funzionano al 100%. Se poi si ha una tensione di rete, ballerina dalla sera alla mattina, è facile che durino poco. Io mi ci trovo tanto bene con quelle a LED, lo si vede soprattutto in bolletta, nonostante i mega-rincari. E non le trovo una truffa e tutti sti prezzi astronomici d'acquisto non li vedo. I risparmi sono dubbi? In cucina ho accesa una lampada led da almeno 6 anni, tante ore al giorno, sopratutto e naturlamente d'inverno. Io tutto questo "DISASTRO" con le LED non lo vedo, anzi, il contrario.

[@marcoangelini2642]

In verità le lampade a LED si rovinano, o si abbassano di luminosità, semplicemente perché i led stessi per loro natura soffrono il calore che loro stessi emettono...se quel calore non lo smaltisci in qualche modo, facendo abbassare la temperatura di lavoro all'interno dello stesso, il led si CUOCE letteralmente! ne consegue che dopo diverse ore in quelle condizioni estreme cala la luminosità e l'efficienza. Ovviamente il produttori non stanno a far ridere il cliente quindi il lavoro di 10 led lo fanno fare a 1 solo. Il problema è che per poterlo portare a fare 10 volte quel lavoro consuma 50 volte di più di potenza...potenza che se ne va tutta in calore e l'efficienza cala drasticamente, la riprova è un vecchio led usato come indicatore di presenza dei 230V che funziona da più di 35 anni h24 e ha ancora ancora la sua luminosità... insomma... i led più lavorano a bassa temperatura e più durano!

[@antonioroccuzzo4214]

E per certi versi è così. Di LED ad alta luminosità c'è ne sono di tanti tipi. Se il LED è a singola giunzione segue esattamente i criteri descritti nel filmato. Se volessimo alimentare dei LED singoli a 12 volt ne servono 4 in serie con una resistenza di basso valore e bassa dissipazione termica. Con un MOSFET in sostituzione alla resistenza (ovviamente pilotato da un opportuno circuito integrato che controlla il MOSFET a corrente costante), il tutto va che è una meraviglia. I LED dureranno magari decenni ed il consumo sarà irrisorio. Ma la quantità di luce non sarà tanta. Per ottenere una quantità luminosa decente, occorre mettere più LED, magari 1000. Infilare 1000 LED singoli dentro una lampadina è un opera impossibile ed allora? Soluzione: creare un chip con magari 30 o più giunzioni LED in serie parallelo. Quindi in meno di 1 millimetro quadro avremmo 30 o più giunzioni che fanno più luce in uno spazio minore, ma scaldano alla pari di 30 LED singoli. Se la quantità di calore di ogni singolo chip non è dissipata adeguatamente, qualche LED interno al chip stesso (per sua costituzione costruttiva) tenterà a surriscaldare più di altri. Ed arrivato alla temperatura critica il LED inizia a malfunzionare. Ed ecco il lampeggio della lampada ed è il sintomo di prossimo guasto. Perché basta che il primo LED del chip inizia a surriscaldare ed interrompersi oppure andare in corto, per creare lo squilibrio di corrente della serie parallelo dei LED dentro il chip stesso. Il resto viene da sé. Che poi vi siano LED di buona fattura e LED scadenti, questo è anche un motivo scatenante. Io ho aperto moltissime lampade LED guaste e pochissime volte il guasto era nel regolatore di corrente costante switching, ma il 99% delle volte erano i singoli chip di LED a guastarsi. Il tutto sta nella qualità dei componenti ma sopratutto dalla dissipazione del calore dei led stessi; senza riciclo di aria fresca perché chiusi dentro una ampolla, pongono le giunzioni in sofferenza. Non so se mi sono spiegato. Ma poi, se fossero dimensionati adeguatamente, le lampade sarebbero più longeve. E chi li costruisce e chi li commercializza cosa fanno? Si girano i pollici in attesa che si bruci una lampadina dopo 10 anni?

[@marcoangelini2642]

@@antonioroccuzzo4214 i multigiunzione penso li trovi in quelle lampade che simulano il filamento a incandescenza, oltretutto quelle stecchette di led non hanno nemmeno un supporto per la dissipazione del calore

[@antonioroccuzzo4214]

@@marcoangelini2642 no, anche le lampade con tanti LED! Ogni singolo LED che vediamo è un chip multi LED; di fatti, alcuni lavorano a 9 volt, altri a 12 volt e con correnti non sempre uguali. La giunzione di un diodo composto da un cristallo di silicio "P" (con elementi trivalenti quindi positivo per mancanza di elettroni) ed un cristallo di silicio "N" (con elettroni in eccesso quindi negativo); Quando questi vengono accoppiati, magari per fusione (per esempio); tutti gli elettroni liberi del cristallo "N" vanno a riempire le lacune del cristallo "P". Ma questo fino a quando non si crea uno spazio centrale stabile, chiamata barriera di potenziale. Da quel momento in poi il passaggio di corrente può esistere solo se vi è una tensione ai capi delle 2 giunzioni che riesce a superare la barriera di potenziale! La tensione è pari a circa 0,7 volt per il silicio e 0,3 circa per il germanio. Se invertiamo la polarità, si ha un effetto di riempimento di cariche negative, provenienti dall'alimentatore, nel lato "P" ed un riempimento di cariche positive nel lato "N" per effetto di aspirazione di cariche negative del polo positivo dell'alimentazione. Questo fa sì che la barriera di potenziale (o muro isolante) aumenta; aumentando quindi l'isolamento della giunzione "PN" all'aumentare della tensione stessa. Questo fino a quando non si raggiunge il ginocchio Zener della curva caratteristica del diodo! Dopo il ginocchio zener succedono altre cose che non mi pare necessari di dire al momento! Ma è essenziale capire che Il LED è sempre un diodo e si comporta come tale. La sola differenza è che i cristalli sono chimicamente trattati in maniera diversa ed il loro punto di conduzione non è più 0,7 volt ma circa 2,5 volt. Raggiunta quella soglia di tensione, la corrente elettrica che scorre nella giunzione viene trasformata in una lunghezza d'onda che può essere: infrarosso o un colore dello spettro visivo se non ultravioletto o magari laser. È tutta questione di spostamenti energetici che si trasformano in lunghezza d'onda (o fotone). Resta di fatto che una giunzione "PN" conduce ed emette luce a circa 2,5 volt; anche se si fa riferimento al LED rosso. Poi se la luce è verde, giallo arancione o bianco la tensione di conduzione di giunzione varia ma forse di +/- mezzo volt massimo! Se un LED ad alta luminosità (ubicato dentro qualsiasi lampadina LED) si accende ad una tensione più alta della sua costituzione chimica, la giunzione andrebbe immediatamente in corto circuito per eccessivo passaggio di corrente! Quindi, in sintesi, noi vediamo un led che si illumina, ma x ovvi motivi, se è alimentato a 12 volt, realmente, dentro quello che noi chiamiamo un LED, esso ne contiene almeno 4 se non 5 in serie. E più forte è la luce emessa e più 4/5 LED in serie sono connessi in parallelo tra di loro. Ma noi ne vediamo solo 1! E dal momento che il LED emette luce si, ma scalda anche un pochino! Sommiamo il calore di un banco di 5 LED che in parallelo ad altri 5 banchi, sono 25 LED in meno di 1 millimetro quadro. Il LED che noi vediamo e che ci abbaglia, altro non è che la luce emessa da 25 LED chiusi in un chip piccolo. Più LED, più luce, ma anche più calore che va dissipato in qualche modo. Tutto ciò non lo dico io perché mi piace dirlo, ma perché è così! Mamma mia quanto l'ho fatta lunga, mi si è pure accorciato il dito a mo di scrivere.

[@antonioroccuzzo4214]

@@marcoangelini2642 comunque, a prescindere di come funziona il LED, concordo che il motivo perché si guastano è la scarsa dissipazione di calore. E come già detto, chiusi dentro la lampada, non hanno riciclo di aria e di conseguenza scarso livello di scambio termico. Ed i semiconduttori non amano per niente il calore. Le lampade più longeve sono quelle che dopo qualche ora di funzionamento, toccandole dal lato basso (quello più vicino alla filettatura di contatto per intenderci) sono tiepide. Alcune scaldano tantissimo e non si possono toccare perché eccessivamente calde. Ecco, quest'ultime sono più soggette a guasti a causa del calore esagerato. E condivido che consumano anche di più perché sicuramente tirati oltre il limite. Ma non a caso si trovano offerte con 10€ 5 lampade. 2€ x lampada. È ovvio che quel che spendi hai. Al di là di tutto è stato piacevole lo scambio di idee, non mi resta altro che salutare cordialmente. Buona sera.

[@marcoangelini2642]

@@antonioroccuzzo4214 si si so tutto di come funzionano queste cose, ci traffico parecchio con diodi e componenti discreti, però questa cosa della multi giunzione mi mancava e aggiungerei che chi l'ha applicata ai led è un genio del male

[@Danicnns]

la soluzione è togliere il resistore (ironico)

[@prigionierodeltubo]

Cosa mi ha spinto a vedere il tuo video? In fin dei conti aveva tutti gli indizi che sarebbe dovuto essere un video in stile: come ti aggiusto una lampadina LED o come; cambiare un singolo led al tv ed è tornato a funzionare. Ti seguirò per un poco, credo mi darai informazioni utili.

[@fabio2990]

Ho il sospetto che lampadari a campana non consentano il raffreddamento adeguato delle lampadine led

[@TheGreenOne643]

sono fatte apposta per bruciarsi. Altrimenti poi come si fa a venderne altre?

[@piodambrosio1427]

Ho l'impressione che a questo video si sia dato un titolo attrattivo tipo " specchietto per le allodole" alla fine il perché le lampadine led non durano quanto promesso dal costruttore! Alla fine non ha risposto alla traccia del titolo!Ma da un account chiamatosi, video da cani cosa ti aspetti?

[@videodacani]

Forse mi sono perso in cose tecniche più del dovuto per spiegare cosa succede nel circuito, ma come detto nel video, il perché non durano così tanto le lampadine è da ritrovarsi spesso in circuiti non adeguati per proteggere i led efficientemente... Infatti per esperienza personale le lampadine rotte prematuramente che ho smontato, si affidavano al circuito che ho mostrato... Che come detto nel video non è un metodo efficente, il resistore per svariati motivi scaldandosi (probabilmente anche perché sottodimensionato) si deteriora sempre più bruciando la lampadina prematuramente... Probabilmente non si è capito, ma dopotutto i miei video sono fatti da cane 😂

[@giorgiomoretto6392]

Devono venderle ovvio che hanno durata limitata almeno ultimamente

[@grazianorapana9470]

molte lampade led, tendono a lampegiare al spunto di un carico più potente, tipo aspirapolvere.