PERCHÉ TANTA FRETTA? | OUT OF BOOKS

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Questo canale è dedicato ai libri e alla letteratura. Se amate la lettura siete nel posto giusto!😃
Io mi chiamo Martina, sono siciliana, leggo libri per passione e scrivo per necessità esistenziale. Sono una mamma adottiva ❤️ Insegno Lettere in una scuola media e gestisco con mio marito il centro di formazione artistica Spazio Sesto Senso. Amo studiare letteratura e lingue straniere, adoro gli animali, i viaggi e i dolci. Su questo canale si parla soprattutto di libri.
Pubblico video tutte le settimane mercoledì e domenica alle 15.00. Quando posso, mando online anche un terzo video il venerdì😃
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[@VirgimusicAndBooks]

Grazie Martina, bellissima riflessione che fa pensare non solo al Natale, ma anche e soprattutto alle cose di tutti i giorni.

[@martap82]

Ciao Martina, condivido in pieno il tuo discorso e ti ringrazio di cuore per averci aiutato a porci domande importanti. A proposito della FOMO, mi sono resa conto di esserne vittima in prima persona quando al mio compleanno, il 6 novembre, sono rimasta dispiaciuta dal trovare chiusa per ferie la pasticceria sotto casa perchè volevo comprare dei pasticcini per festeggiare: quando ieri ci sono passata davanti ed era aperta (e sono entrata a comprarli :D) ho realizzato che il giorno del compleanno non li avrei goduti appieno, la mia voglia era solo quella di spuntare la lista "cose da fare per il mio compleano" mentre quando ieri li ho mangiati con mio marito, inaspettatamente e senza aver pianificato il bel pomeriggio che è stato, la pienezza di quel dolce momento si è manifestata in tutto il suo splendore. Per quanto riguarda il discorso dei calendari dell'avvento di cui qualcuno ha scritto nei commenti, credo che paradossalmente possano allenare proprio all'attesa: in questo mondo super frettoloso sembra quasi anacronistico dover aspettare ogni giorno per aprire una casellina, il che rende il momento dell'apertura ancora più intenso e significativo. Un abbraccio e buoni ultimi giorni di novembre!

[@laurapupeschi1676]

Devi correre, comprare, consumare... Soprattutto NON devi pensare... Bel video filosofico... Tra Seneca e Caparezza!

[@giovannnimoglia7675]

Io abito ad Amsterdam e qui le decorazioni, da parte dell’amministrazione comunale, sono iniziate a metà ottobre. Quando ero bambino aspettavo l’otto dicembre con felicità; adesso è tutto troppo anticipato! Sono d’accordo su tutto con te😊

[@ImaAndtheBooks]

😱

[@stefaniazurzolo6936]

Davvero complimenti, dovrebbero trasmettere questo video in contemporanea in tutte le reti televisive.

[@silviazoppi7986]

Sono amante del Natale, forse perchè vivo in montagna, e, diciamocelo, il Natale con il freddo e con la neve è tutta un' altra cosa, ma condivido in pieno con te il fastidio immenso di vedete le decorazioni e i prodotti natalizi due mesi prima. Che poi è la stessa cosa anche per Pasqua! Sono d' accordo con le riflessioni che hai tratto da questo fenomeno.

[@rockessence]

16:50 Sembra assurdo, ma con questa tua frase hai appoggiato uno dei punti chiave della società turbocapitalista che tanto critichi. Perché questo tuo discorso vale anche per i procrastinatori, che a loro modo rappresentano anch'essi un sintomo di questa società frenetica. Perché molti procrastinatori sono tali in risposta ad una società sempre più incalzante che gli dice che deve fare fare fare. Davanti a questo "attacco", a questa "aggressione", a questo "dinosauro immaginario che ci insegue", la persona finisce poi per sentirsi messa all'angolo, tanto da non potersi sentire davvero libera di scegliere cosa fare. E la risposta automatica del corpo a una minaccia di questo genere sfocia sempre in tre possibili strade: - Fight --> faccio; - Flight --> faccio qualsiasi altra cosa pur di non fare; - Freeze --> non faccio alcunché e passivamente assorbo la vita che ho attorno (basti pensare agli ikikomori per esempio). I procrastinatori non cercano semplicemente scuse per non fare, perché, se dovessimo adottare questo modo di pensare, allora si potrebbe anche dire che i depressi sono solo persone che non hanno voglia di fare e a cui piace dormire tutto il giorno.

[@ImaAndtheBooks]

La questione procrastinazione non riguarda solo risposte psichiche a pressioni sociali. In molte occasioni i procrastinatori seriali sono più sottoposti a spietati meccanismi autosabotanti derivati dall’organizzazione interna. È una problematica molto più ampia, che non c’entra nello specifico con questo video, e che va certamente trattata, di caso in caso, anche con la scelta matura di intraprendere un percorso di cura.

[@rockessence]

Sono d'accordo con la cura tramite percorso psicologico. A parte questo io nella vita ho incontrato molte persone che avevano grossi problemi di disorganizzazione interna e nonostante ciò facevano tantissime cose, certo, riversando sugli altri il loro disordine e magari dimenticando (e non procrastinando) certi impegni. Dal mio punto di vista, la disorganizzazione interna è solo un aspetto che appare all'interno del procrastinatore. Il sentimento principale che spinge un procrastinatore a non fare qualcosa è la paura dell'eventuale attrito che la cosa possa portargli e non la semplice mancanza di una tabella di marcia. Al massimo questa mancanza di organizzazione la possiamo attribuire a una mancata impostazione infantile del concetto di responsabilità e di presa in carico degli impegni, ma qui è chiaro che la questione ricade sui genitori incapaci di lasciare crescere il proprio figlio (tolti alcuni casi patologici come autismo, adhd e bipolarismo), che per tanto passa la propria vita in balia delle decisioni altrui. In ogni caso, proprio perché tu stessa ammetti che non è una semplice scusa ma una condizione psicopatologica, resta il fatto che al procrastinatore non si può semplicemente dire "tu cerchi solo scuse per startene in panciolle" perché altrimenti lo stesso atteggiamento reazionario lo potremmo giustificare con tutte le altre condizioni psicopatologiche e neuropsicologiche. E mi pare di capire che ciò non è veramente accettato. Stiamo riuscendo finalmente a comprendere che i tossicodipendenti non vanno trattati semplicemente a pesci in faccia, ma che devono essere compresi per farli uscire dalla spirale negativa, ma ai procrastinatori proprio non ci scende giù la cosa che abbiano un blocco emotivo. Per me questo è dovuto al paradigma che ci viene ripetuto incessantemente dalla società capitalistica che stiamo vivendo.

[@simonaangiolelli4077]

Non ho parole per la bellezza di questo video. Brava!!!!Dovrebbero essere temi da affrontare sempre. Grazie 😊

[@elenacarbonati]

Brava Prof. Martina, condivido in pieno il tuo pensiero!

[@ilariazaffoni5632]

Ciao Martina, condivido quasi del tutto con il tuo pensiero. Da amante del Natale trovo meravigliosa l'attesa del momento. Mi sento di dissentire sul discorso scuola, trovare prodotti di cancelleria e scolastici a luglio permette di spalmare l'alta spesa su un tempo più lungo così da non caricarsi all'ultimo. Per il resto penso sia necessario lasciare l'attesa per aumentare il desiderio

[@adrianhackford2806]

Ai tempi in cui tutti i cittadini credevano a Dio e lo temevano, il Natale vero e proprio veniva celebrato solo una giornata all'anno. Si lavorava sui giorni attorno. Da ragazzino crescendo qui in Inghilterra 60 anni fa, anche la giornata della Rimembranza veniva osservata solo un giorno all'anno, ossia il 11 novembre. Era una giornata solenne e sommessa in cui i cittadini indossavano un papavero di carta sulla giacca o il cappotto e chinavano il capo. Era solenne perché all'epoca la gente poteva tuttora ricordare i caduti e i dispersi, non nomi scononsciuti su una lastra di pietra grigia, bensì nomi conosciuti, padri, figli, fratelli, mariti. Oggi la rimbembranza dura un mese intero, il semplice papavero di carta è stato sostituito da ghirlande appariscenti, tributi sgargianti, e vige persino la paura di essere licenziati se non si indossa l'obbligatorio papavero di plastica. Del resto, con il passare degli anni e le generazioni, il lutto familiare e privato è sfociato in un sentimentalismo pubblico. Anche il Natale non è più una manifestazione della gioia familiare e religiosa, ma piuttosto un grande sentimentalismo pubblico. Non c'entrano più i caduti o dei profeti, si tratta di noi.

[@alessandraguerrini2016]

È determinato tutto dal consumismo. Se vedi le influencer americane d'estate decorano per l'autunno e in autunno già per il natale. Purtroppo moltissime persone sono facilmente condizionabili da tutto ciò che detta il mercato e i social ed è di una tristezza infinita. Quando hai parlato della FOMO ho pensato subito ad unaia collega che fa proprio come hai descritto, sempre connessa ai social, deve sapere tutto, sta sempre in mezzo a tutti i discorsi e a tutte le polemiche, partecipa ad un sacco di situazioni sociali e quando il capo scrive è sempre la prima e a volte l'unica a dare una risposta e non ho mai capito perché trovando tutto questo modo di fare eccessivo e anche senza senso, solo per riempirsi la vita si cose o momenti che poi non le lasciano nulla di consistente

[@domenicacantales132]

Bellissimo video Martina!Si è perso nella nostra società il valore dell’attesa.Alla maturità di due anni fa , quando c’èra mia figlia come maturanda, una traccia dei temi proponeva ai ragazzi proprio questo argomento.Quindi è un bisogno quello di sapere .aspettare che si avverte ma ,siccome non ci fermiamo mai,nemmeno ci pensiamo.Siamo travolti come da un fiume che ci trascina nella propria corrente e non ce ne accorgiamo.Le tue parole mi hanno portato a fare questa riflessione e ti ringrazio di questo.❤

[@TheMEG1974]

Ciao Martina, concordo con tutto quello che hai detto e purtroppo ne vedo sempre più le conseguenze sui giovani. Da anni lavoro e insegno in università e negli ultimi anni gli studenti sono sempre più presi dall' ansia di macinare esami, finire il prima possibile senza preoccuparsi se stanno veramente "digerendo" e rielaborando le conoscenze. Già al primo anno hanno l'ansia di non laurearsi in tempo ( io insegno in una corso di laurea di 5 anni). Allo stesso tempo capiscono che non stanno vivendo la loro vita fuori dallo studio, ma non sanno fermarsi. Sono sempre più frequenti quelli che, anche se bravi, durante l' esame iniziano a piangere se non stanno andando bene (secondo le loro aspettative). Io continuo a ripetere loro di prendersi il loro tempo, che prima della laurea c'è il loro benessere mentale, che tanto il lavoro per loro c'è ( nel mio campo per fortuna è così). Sinceramente questa cosa mi preoccupa e non so come aiutarli. Un bacio e grazie per le tue riflessioni

[@ImaAndtheBooks]

Grazie per averlo raccontato, purtroppo il tuo resoconto rispetto agli universitari conferma le mie preoccupazioni, che non sono prive di fondamento.

[@silviabellandi1889]

Bellissimo il tuo lapsus su 1Q84❤ ti adoro! Sono totalmente d’accordo con te, pur amando il Natale e le lucine. Credo che il punto sia proprio la ricerca di quelle piccole cose che ci danno un pò di gioia nella vita, quindi anticipiamo, dilatiamo, prolunghiamo il più possibile, come dei tossici, questa serie di cose (l’albero, la frutta a dicembre, ecc..)….. ma solo perchè siamo una società di persone fondamentalmente tristi. E questa non è una bella cosa. Anch’io ho sofferto di attacchi di panico, ansia, tutt’ora ho disturbi del sonno.. ma sto lavorando per godermi la lentezza, l’attesa, il momento presente. È sempre bello ascoltarti❤

[@ImaAndtheBooks]

Murakami ormai mi abita le parole 😅

[@paolomenicocci3971]

Ciao Martina,non me ne parlare! Ho la vicina di casa che ha fatto albero e luci che "abbagliano" in maniera insopportabile da 2 settimane...poi ognuno fa ciò che vuole e quando vuole ma siamo su una china generale di "frenesia compulsiva". Con stima e simpatia ma non metto neanche una pallina colorata😎

[@noemimottadelli6918]

Brava Martina hai saputo fare un'analisi profonda di quella che è diventata la sofferenza di una umanità infelice alla perenne rincorsa del😢 riempimento di un vuoto che si espande sempre di più invece che ridursi. Come potremmo anzi dovremmo fare una terapia di gruppo come dici tu?Per mia esperienza ho notato che un video non basta allora un altro e altro e altro ancora.Una foga che non amo ma è una cosa che cattura anzi prende letteralmente all'amo.Ho da fare su di me un lavoro intenso e profondo perchè mi rendo conto che la MIA vita si va perdendo in questa rincorsa.Devo imparare ed ascoltare fino in fondo ciò che ascolto e non permettere al mio cervello di passare ad altro pensiero che sembra più URGENTE.

[@gomitopazza662]

Ottimo spunto di riflessione. Da condividere. Grazie 😘

[@saraperini677]

Ciao...seconfo me non è tanto la fretta ma il voler distogliere l'attenzione dalla situazione globale...dalle cose importanti... Non permettere alle persone di vedere cosa sta succedendo realmente nel mondo ... Più siamo immersi ( bombardati ) in stimoli continui meno senso critico abbiamo... piu siamo manipolabili... Detto questo, se qualcuno si sente in pieno spirito natalizio il 16 agosto è giusto che lo viva . Sarebbe bello fare un esperimento...vedere quante persone addobberenbero spontaneamente casa senza pubblicità, vetrine ecc 🎄

[@ImaAndtheBooks]

Sì, sarebbe interessante. Magari non lo si farebbe proprio.

[@giancarlobardi2007]

Sono d'accordo su tutto quello che dici. Ogni cosa a suo tempo. 👍👍👍🇮🇹🇮🇹

[@unatipadalibri]

Siamo una società pervasa dalla corsa, ed è una corsa sintomo di consumismo: consumiamo cose e consumiamo spazi e consumiamo tempo, immaginando che ciò significhi ricchezza (spoiler: di sicuro non la nostra) quando invece l'effetto vero è l'impoverimento delle anime, delle idee e sì, anche del portafoglio di molti.

[@danielegiustolisi146]

Sul ragionamento generale chiaramente d'accordo. Sull'albero di Natale e presepe (fatti da noi il 15 novembre, sic!) può anche esserci, più semplicemente, l' emozione per qualcosa di bello, di atteso, di cui si vorrebbe prolungare il tempo (Sabato del villaggio, Piccolo principe...ma è una cosa che abbiamo sperimentato tutti).

[@ImaAndtheBooks]

Ma serve prolungare, Dani? Non si può semplicemente godere di ciò che è nel tempo cui esso è, anche se breve e sfuggente, pertanto prezioso proprio in quanto breve e sfuggente, come le nostre vite?

[@danielegiustolisi146]

@@ImaAndtheBooks a volte abbiamo bisogno delle illusioni, non ne possiamo fare a meno.

[@laurapanzani3747]

Il natale è un business, come halloween, San Valentino, Pasqua, ecc. Le decorazioni i regali, il cibo, tutto costa e si compra e si consuma. In questa nostra cultura dove il sentimento legato a ogni ricorrenza è finto, tutto vetrine ricolme colorate, è normale che il 2 novembre si pensi al natale, ormai halloween è finito...il consumo non può fermarsi. Quando ero piccola, e ho ormai una certa età, si faceva l'albero (a dicembre), chi voleva il presepe, ora è impressionante vedere la quantità e varietà di decorazioni che i negozi offrono e che la gente si mette in casa, alcune anche molto costose...e via con l'esibizione della propria casa addobbata instagrammabile. Consumismo apparenza, ecco la nostra realtà. Naturalmente questa è una lettura della realtà che deve definirsi media e generalizzata, non è così per tutti ovviamente. Però sento sempre meno gente a cui dà fastidio la brusca interruzione del meraviglioso autunno appena cominciato e l'irrompere del natale i primi di novembre. Condivido le tue riflessioni su desiderio e attesa, sono elementi alla base della creatività e dell'immaginazione umane, intese in senso lato. La loro mancanza produce appiattimento di idee, idee preconfezionate, mancanza di spirito critico. Grazie per questo video, veramente necessario

[@chiardilunaesse3389]

Io ho visto gli alberi di natale in vetrina in vendita da Kasanova a Milano a SETTEMBRE, per non dire i panettoni ad AGOSTO in Piemonte (Lago Maggiore). Ormai non mi stupisce più nulla.

[@ImaAndtheBooks]

😓

[@stelladelmattino6342]

Agghiacciante!

[@imvale3301]

Vero, troppa fretta. Qui addirittura addobbi di natale già da fine ottobre 😱. Sono d'accordo, troppa ansia, troppa opulenza, troppo tutto. Non abbiamo più desideri e questo a parer mio è un problema grave. Soprattutto sulla questione libri! In cosa hai preso i master? Come 4 master in quattro anni?

[@ImaAndtheBooks]

Effetti della mia ansia antica.

[@imvale3301]

In cosa li hai presi, se posso?​@@ImaAndtheBooks

[@giolem73]

Ciao Martina❤ che bella riflessione ! Grazie 😘 concentriamoci sul presente, fermarsi e andare a camminare nella natura

[@lucamaenza5168]

Davvero molto interessante il tuo video, sono d'accordissimo su tutto ciò che hai detto spiegato in maniera, nitida e precisa. Ciao Martina! 😀😀😀

[@margheritaanselmi4258]

Che brava, sempre e in ogni campo!

[@alessandrociviero9507]

Ciao Martina. A10:23 dici che "1q84" è di Orwell e non di Murakami (!), ma chiaramente intendevi "1984". Al di là della svista, sono perfettamente in accordo con quanto comunichi. Anzi, la tua è una bella lezione di civiltà che andrebbe divulgata quanto più possibile. Per fortuna che ci sono ancora insegnanti e genitori (pochi purtroppo) come te che non si conformano alle storture della società odierna. Perché di storture si tratta, che contorcono la nostra mente, sconvolgono i precari equilibri del nostro benessere e ci rende stereotipati. Grazie per quello che fai, Martina.

[@ImaAndtheBooks]

Sì, Alessandro, me ne sono accorta a video già caricato e non ho potuto modificarlo. Amo così tanto Murakami che si è impadronito di me anche in questo caso! Certamente, mi riferivo a "1984", da cui fra l'altro Murakami ha tratto lo spunto del suo romanzo. Ti ringrazio.

[@manuelanegro6280]

Condivido tutto quello che hai detto!! Grazie Martina per questo video👏👏

[@Daniele-dm6ou]

Probabilmente la fretta che abbiamo di restare iperconnessi si sta rivoltando addosso a tutti noi, ormai correre è un mantra imprescindibile: o corri o sei out

[@sabrinalavelli4053]

È una rovina avere sempre tutto a disposizione e non si apprezza più nulla…. Quando ero piccola i primi mandarini arrivavano con Santa Lucia .e non vogliamo parlare di tutti questi calendari dell’avvento 😱sulla questione libri mi sono già auto-regolata e prima di fare un acquisto mi chiedo :mi serve????ed utilizzo sempre di più la biblioteca 📚

[@michelaroma6697]

Sono d'accordo con te

[@angelabrancaccioo2517]

Condivisione assoluta per questo video ❤ a casa mia sempre 8 dicembre albero e addobbi 🎉 perché precorrere gli eventi questo consumismo smoderato a tutti i costi comprare.. comprare.. comprare anticipare ❤👏👏👏❤🔝video 🔝

[@francescaonida3876]

BRAVISSIMA ❤

[@mariabrusori8180]

Buongiorno ❤❤❤. Parole sante !!!!!!!!!!!!!!!!

[@LuciaFazio-hx3gs]

Buongiorno Martina condivido il tuo pensiero ma anch’io mi lascio prendere da questa fretta di fare e anticipare i tempi

[@francescopaoloardizzone]

(Almeno limitatamente a noi occidentali) Siamo infelici perché in realtà vorremmo l'albero di Natale fatto di oro massiccio dipinto di marrone e con le foglie fitte fitte fatte da banconote di alto taglio, facendoci aiutare dai bambini ad addobbarlo con grosse gemme preziose di ogni genere... Siamo infelici perché ci sentiamo costretti a recitare ancora la parte dei "valori umani"... In un mondo che va verso un ognuno di noi "Dio con il suo proprio Creato". F. P. Ardizzone

[@rosarinamariaspolettini4024]

Inflazionare il Natale per la frenesia che contraddistingue la nostra vita attuale.A me mette ansia e tristezza.Anch'io da adulta ho maturato un diverso atteggiamento nei confronti delle esteriorità del Natale

[@soniapellagi4743]

L'anno scorso ho fatto l'albero 2 giorni prima del pranzo di Natale, che si festeggiava da me, e disfatto prima di Capodanno. Ci sono alcuni anni che ho piacere ad addobbare, ma sempre meno. Mi piacciono le lucine, mi piace vedere gli alberi a festa ma non ho entusiasmo per l'addobbo di casa mia. Comunque ho più piacere nel comporre il presepe che l'albero. Anche io non comprendo questa corsa, si può addobbare per l'autunno, poi al momento opportuno per le festività natalizie, e se atei o di altro culto con addobbi per l'inverno, e a dirla tutta l'albero è rimanda più a tradizioni pagane così come ghirlande e lucine...

[@margheritamaddaloni8336]

E' assurdo,hai ragione . Ma perché così presto addobbare? Secondo me il motivo è per fare spendere più soldi per quanto riguarda i negozi. ..

[@Daniele-dm6ou]

Considera l'idea di una riflessione sul desiderio indotto sull'acquisto di libri

[@ImaAndtheBooks]

Ne ho già parlato di recente nel video “I libri mi hanno stufata!”

[@jessicabocedi2445]

il 2 noivembre??? ti e' andata bene, io vedo tutto addobbato da Ottobre.... io che odio il natale mi ritrovo con mesi davanti di ribrezzo!!!!

[@Fiore7075]

Da me c'erano negozi che il 10 OTTOBRE!!!!!! avevano già gli alberi decorati in vetrina!!!! Una vergogna!!! 10 ottobre!!!

[@luciaesposito5245]

No Martina non è proprio così, io amo follemente il Natale ma sono assolutamente contraria a questa anticipazione frenetica delle decorazioni nel mese di novembre. Sono d'accordo con te su tutte le altre riflessioni che fai, c'è un troppo che stona e non desideriamo più nulla...

[@silvanamarchio7033]

Giusto!! Ma che fretta c'è???

[@le1000e1kikka]

Non capisco dove sia il problema, io adoro il natale e se lo sento prima di lei non vedo dove sia il problema ,dove sta scritto che è obbligo farlo all'8 dicembre...non centra la fretta ma solo la voglia di viverlo più a lungo questo magico periodo...

[@soniapellagi4743]

Ma il Natale è una ricorrenza religiosa, quel spirito di cui parla è l'atmosfera data dagli addobbi per luci, fiocchi, ghirlande che declinate alle varie stagioni possono esserci anche tutto l'anno. A rigor di logica è il presepe l'addobbo per il Natale, che spesso come elemento creativo si inizia a prepararlo, immaginarlo anche mesi prima, soprattutto per chi lo realizza a mano arricchendolo ogni anno, per poi allestirlo. Poi certo nessuna vieta nelle proprie case di fare ciò che gli pare, e non trovo strano che si inizi la vendita degli addobbi prima per permettere di scegliere, ma allestire vetrine di abbigliamento, esercizi in genere come il supermercato anzitempo non è atmosfera...

[@silviazoppi7986]

@le1000e1kikka, il discorso che fa Martina è molto più complesso.

[@I_Re.86]

Capisco il tuo punto di vista ma penso sia inficiato dal tuo non amare il Natale. Io amo l’atmosfera natalizia, il pensare che passerò tempo con la mia famiglia, amo vedere la mia casa decorata, mi trasmette un senso di calore. Non ho mai aspettato l'8 dicembre e non lo ritengo un problema sinceramente. Chi vuole aspettare, aspetti. Chi come me vuole iniziare in anticipo con le decorazioni lo faccia... Penso che sia più un problema che si pone chi è particolarmente religioso o chi, come te, non ama il periodo natalizio.

[@ImaAndtheBooks]

Non credo. Per me vale per tutte le altre ricorrenze e momenti. Le decorazioni autunnali stanno in autunno. La frutta estiva in estate. Ogni cosa a suo tempo. Pazienza. Attesa. Non dovrebbe essere proprio questo il senso del Natale, l’attesa?