Pier Paolo Pasolini - La forma della città (1974)

Pasolini e la forma della città

[@giuseppetofani2261]

ascolti Pasolini è ti senti meno solo

[@lucamontanarilughi6457]

Esattamente quello che provo io

[@jezunma4057]

si, vero

[@MarcoFariello]

Idem! 😢

[@titolivio6832]

Ascolti Pasolini e senti una profonda nostalgia.

[@edorenzi]

Oltre a sentirti un idiota con un pensiero che frammentato e non fluido

[@SimoDCmusic]

Un pensiero lucidissimo e sempre attuale. Gli uomini straordinari sono persone che vivono oltre il tempo.

[@valentinacosta9229]

verità. i cosiddetti "classici" perché sempre attuali

[@ilcaffe121]

Ecco. Qui è espresso lo stesso dolore che provo girando l'Italia. Lui solleva il problema 40 anni fa figuriamoci oggi. Povera Italia. Certe brutture in molte parti d'Europa sono state evitate.

[@Noodles1993]

Lui praticamente 50 anni fa parlava di tutti i problemi che si sarebbero verificati oggi... Un veggente, un genio, un uomo straordinario.

[@marbredecarrare6951]

Semplicemente in maniera straordinaria parla dell'omologazione...dalle cose alle persone!un luminare!lo vide molto prima....quando ancora si poteva fare qualcosa!oggi troppo tardi!

[@Sandra-ql9fh]

...quanto avremmo bisogno di un Pasolini oggi !

[@sub-zero9755]

Verrebbe definito "Visionario" "Complottista" "Negazionista" Queste sono le etichette che danno alle pecora...

[@gingerino84]

grazie mille! ascoltare pasolini è sempre illuminante!

[@carmenvilcu8309]

ascoltare Pasolini e un imenso regalo ,una gioia che anula ogni disagio e mi ricorda la fortuna di essere al mondo solo per questo motivo,come ascoltare la musica dei Queen, il professore galimberti ultimo intellettuale italiano, unica vera richezza del essere umano e la conoscenza che oggi non conta,non vale ,si sta al mondo per un telefonino ho altre cavolate .che tristezza imensa

[@mariaangelagottardirossi2127]

Un genio umile e magnifico

[@ClaudioLongoinviaggio]

Ci hai lasciato un patrimonio. Grazie poeta!

[@danielagreen7849]

Lezione tuttora adatta per studenti di architettura. Parole del 1974 che allora sembravano "strane" ovvero occuparsi di Orte o Sabaudia, piccoli paesi del centro Italia, e non di "vere" opere d'arte. Eppure noi umani viviamo nelle città, anche in città di quel tipo, e risulta fondamentale per il nostro benessere che la città dove viviamo abbia una forma riconoscibile, legata al territorio e inserita armonicamente nello spazio naturale. Ma la speculazione edilizia, rectius IL CONSUMISMO, ha sfregiato il nostro Paesaggio che poi è uno dei motivi per cui molti turisti vengono nel nostro Paese da almeno 300 anni. E la speculazione edilziia appiattisce e desertifica. La profonda lezione di Pasolini è questa.

[@MarcoFariello]

@@giulioita1835 No, assolutamente no le centuriazioni romane, lì dov'è possibile rilevare le centuriazioni originarie lo dimostra, seguono il flusso delle falde acquifere l'esposizione solare, specie nei fronti collinari.

[@MarcoFariello]

@@giulioita1835 Parliamo di "centuriazioni" o di che cosa? Sapete cosa sono?

[@francescocosentinobill1393]

@@giulioita1835 In realtà la loro organizzazione territoriale era molto legata agli aspetti naturali del luogo, molto più di quello che si pensa

[@antoniotrolese9804]

Vuoi provare a vivere in una casa dell'ottocento senza i confort moderni?

[@ciancaleoni49]

questi pensieri dovrebbero essere fondativi per le scuole di architettura..quando invece tristemente domina la visione dell'architettura autoreferenziata degli " archistar "...umanità e poesia sacrificati su gli altari del consumismo...grande lezione di architettura..

[@zuzuzizou]

Sono d'accordo: nelle facoltà di architettura si inseguono le mode per assecondare le tendenze archistar e i modelli d'oltralpe e si trascura l'insegnamento che viene dalla conoscenza di come si è costruito nel passato e di come si dovrebbero costruire le città

[@RulesMaiden]

un genio pasolini.

[@giacomomicheletti790]

Questo cortometraggio è sacro.

[@affeofen]

Grazie grazie grazie!

[@gioacchinocristiano8391]

Semplicemente Straordinario...forse un giorno riusciremo a vedere le cose come li vedeva lui .. forse

[@edorenzi]

Ogni minuto in cui PPP parla sembra passare un ora. Non perché sia noioso, ma perché è sempre avanti con una quantità tale di nozioni che ti ritrovi ogni secondo a rincorrere una fluidità di pensiero che ti lascia sempre più spaesato

[@angelomeda9517]

Un genio assoluto,artista sublime,dimostrava il bello l’estetica della città che costruirono i nostri avi,oggi lo scempio in assoluto ,l’orrido dilagante,Pasolini il grande il genio,il poeta che non morirà mai,.

[@guidotersilli3317]

Grande Pasolini

[@tecladago]

grazie della pubblicazione

[@mariodecristofaro9492]

45 anni fa

[@MrAletube]

se fosse ancora vivo sarebbe ancora più rammaricato...

[@patriziocuozzo4376]

Io penso sarebbe rassegnato: in fondo, quanto si sta verificando oggi, lo aveva già previsto.

[@ilcaffe121]

Caro Pasolini purtroppo non ci siamo svegliati dall incubo perché si continua a distruggere le forme delle anime delle città.

[@antoniotrolese9804]

Vuoi provare a vivere in un casa dell'ottocento senza i confort moderni?

[@100timesbetter]

bellissimo

[@milesahead69]

Grazie per avere condiviso.

[@carloriccikan221oooo]

Ogni volta che passo davanti a questo paese e vedo questo palazzo, questo pugno nello stomaco, mi viene da ripensare alle parole di Pier Paolo e l’idea che quarant’anni dopo questa bruttura è ancora lì, ci dice cosa è diventata la nostra società, quella che si ritiene superiore ad altre.

[@francescocosenza4701]

senso estetico...

[@giovannicervantes9854]

muchas gracias desde mexico. bien interesante

[@Noodles1993]

Incantevole ascoltare Pier Paolo.

[@sgwinc7644]

Adoro quest'uomo. Grazie Fabio Brolis

[@noemis.5738]

Translation from min. 11:30: "Here we are in front of the structure, the shape, the profile of another city. Immersed in a sort of a lagoon grey light, although surrounded by the stunning Mediterranean vegetation. It is Sabaudia. How we laughed us intellectuals upon the architecture of the regime; upon cities like Sabaudia. Yet now watching this city we feel an unexpected feeling. Its architecture is not unreal, it is not laughable. The passing of time made this Littorio architecture to acquire a metaphysical and realistic nature: metaphysical in a European sense of the word (reference to De Chirico); realistic because observing it from a distance we could say that the city is made on a human scale, as we rhetorically say. Inside we have normal families, normal people; complete, entire human beings, full in their humbleness. How do we explain this miraculous thing? A ridiculous, fascist city that probably seems enchanting. We must examine this: Sabaudia was ordered by the regime but it has not got fascist features apart from the exterior ones. I think this: in conclusion, the fascist regime had just been a group of criminals in charge. This group didn’t manage to scratch the reality of Italy. So that, although Sabaudia was ordered by the regime, following its rationalist, aesthetic, academic criteria, it feeds its roots in the reality of provincial, rural, palaeo-industrial Italy. This latter created Sabaudia. Nowadays it is the opposite.The regime is a democratic one. But the de-culturation, the standardization that the fascist regime didn’t achieve, the power of the ‘consumer society’ manages to achieve, destroying specific realities, removing life to the various ways of being human that Italy created in a historically diversified way. This de-culturation is actually destroying Italy. It can be said indeed that the true fascism is that of the ‘consumer society’ that is destroying Italy. And this thing had happened so quickly that maybe we hadn’t even realized. It has been a sort of nightmare in which we saw Italy fell apart and vanish; now, waking up, maybe, from this nightmare and looking around, we realize that there is nothing left to be done."

[@giovannicervantes9854]

This is how Los Angeles feels like with the single family homes, along with the consumerism.

[@Manuela.chArlotteCc]

grazie del video❤️!

[@ronnyeblue731]

Un Genio

[@cristianolodi7497]

Darei tutto per essere al posto di Ninetto Davoli

[@gianfrancocartella3598]

Cosa hai da dare??? E' questo il punto. Ninetto Davoli, cosa poteva dare a Pasolini????? Credo solamente una cosa e tu?

[@edoardosanlustri2429]

@@gianfrancocartella3598 Ninetto stava lì come figurante e interlocutore , era quasi analfabeta . In pratica di ciò che stava dicendo Pasolini non ha capito un cazzo . Era solo chiamato ad prestare il proprio deretano al grande poeta .

[@giuseppecinalli8578]

Lacrime.

[@DiamondQueen0000]

.. Grande PPP

[@stefanode7402]

Un uomo che sarebbe attuale anche oggi. Anzi per assurdo oggi forse sarebbe ancora più avanti, visto il degrado culturale in cui 40 anni di fininvestismo ci hanno fatto precipitare.

[@MarcoFariello]

👌❤️❤️❤️👌

[@MauryExplorer_]

5-10 anni negli anni 70....per cosa ? la tv e i jeans ? oggi purtroppo abbiamo subìto una potentissima omologazione e l'abbiamo subìta in pochissimi mesi e chissà se si potrà fare qualcosa.

[@lastorianostra8173]

D'Annunzio, Pasolini e Sgarbi… l'uno ispirato dal precedente col comune denominatore rappresentato dal pallino della cura del paesaggio/architettura. Certo, le vette dannunziane sono a dir poco inarrivabili purtuttavia Pasolini è giunto all' "inarrivabilità" mediante guizzi temporali sensazionali; guizzi di cui è incapace Sgarbi il quale, cerca di sorpassare due inarrivabili senza riuscirvi malgrado una sovraesposizione mediatica imparagonabile, per mera mancanza di una punta di originalità… insomma, cambiano i tempi, cambiano gli attori, cambiano LA FORMA!

[@francescarosati4715]

che brutta cosa la droga...

[@171091j]

Il pezzo su Sabaudia è un bellissimo concetto interpretativo su cosa, archeologicamente, l'archeologia Medievale possa essere nei confronti dell'archeologia classica. SE SEI UN ARCHEOLOGO RIFLETTI!

[@stefanoschinocca4410]

Che testa che aveva quest'uomo

[@pequodfumetti]

Un cortometraggio che trae spunto da questa visione di Pasolini sulla 'forma della città' di Orte. Qui > kzbin.info/www/bejne/n5mskK2IpqeaaqM

[@BobbyCialtron]

Comunque la città di Yadz non è sul Golfo Persico.

[@alessandropicci4667]

Mi pare che intendesse che il deserto si trovi sul Golfo Persico.

[@antoniomilanese6496]

Le deplorevoli conseguenze sull'ambiente a causa di interessi personali sono sotto gli occhi di tutti. Le catene dei supermercati della globalizzazione sono a svantaggio della collettività. Spariscono le attivita artigianali del luogo per fovorire Società commerciali estere, e ciò permette a fuga delle piccole imprese del nostro territorio con la conseguente sparizione del prodotto culturale italiano. L'efficienza di un sistema territoriale è misurato dalla intensità e dalla frequenza d'uso dei propri prodotti. Lo stesso problema riguarda la cultura storica delle nostre città.

[@kikikkikki]

noi nuove generazioni non riusciamo a vedere quanto le città siano diventate brutte, invivibili, irrespirabili, a grandezza di automobile e non a grandezza d'uomo. Pasolini qui prende le case popolari come riferimento anti estetico, ma dopo 40 anni se guardiamo attorno ci accorgiamo di essere circondati di asfalto e cemento, e il tutto è assemblato senza senso estetico, il che produce un senso di disordine e di non rispetto per l'architettura storica che veste le città.

[@ianusbifrons5453]

Lo stile razionalista è secondo me uno stile molto bello(ovviamente sono antifascista), ad esempio L'EUR e la città universitaria di Roma,

[@GiovanniRossiGionreds]

Ma perchè la luminosa della rai si muove? Vuol dire che avete fatto una ripresa dello stesso video...

[@pasqualemercuri3796]

Quando un popolo e la natura che lo circonda sono una cosa sola... E sul finire, dopo aver bacchettato il fascismo, da 14:15 ancor più duro contro l'ipocrisia della "società dei consumi".

[@pietroeliabarcellona]

Povero mondo

[@ucantinjaaninja]

an english translation would be nice.

[@n3r0n3]

Incredibile quanto Vendola ci sia già in Pasolini... quanta distanza della sinistra dal suo oggetto (qui muto ed usato come mero espediente narrativo). Che la sinistra fosse già finita è evidentissimo. Peccato sia così chiaro col senno di poi, oggi che è davvero troppo tardi per correre ai ripari.

[@MarcoFariello]

Non la Sinistra ma il PCI & a seguire il PSI della Milano da bere.

[@Luigimenta]

La forma della città è transeunte. Pretendere di congelarla, come se fosse in un libro di storia, addirittura nelle sue strutture più umili, è ciò che si ottiene con il procamarla patrimonio Unesco.

[@berotor]

Pasolini non auspicava nessuna ibernazione, non guardava alle città in esame deprecando il presente rispetto a un passato idilliaco, perché Pasolini era tutto fuorché un nostalgico. Pasolini non critica il presente in quanto tale, critica la società consumistica e i suoi prodotti, in questo caso architettonici. Ciò che Pasolini intendeva mostrare era la "bruttezza", ovviamente in senso estetico, ma soprattutto la disumanità e l'omologazione delle città nate nell'era del consumismo. Quello che Pasolini indica non si limita agli aspetti esperiori e "di facciata", ma egli (intra)vede una intrinseca armonia nell'architettura precedente al consumismo, che produceva città "a misura d'uomo", e, forse di conseguenza, esteticamente piacevoli. Il problema non è temporale: di nuovo, non ha a che fare con la nostalgia verso un passato ritenuto inevitabilmente migliore. L'esempio di Sabaudia qui è esemplare, in quanto era stata costruita solo pochissimi decenni prima, e perdipiù con una precisa volontà autoritaria da un regime che tendeva fortemente a omologare tutto e tutti; eppure in definitiva questa città fascista non presentava assolutamente le caratteristiche negative delle architetture tipiche della società dei consumi nate solo pochi anni dopo, corpi architettonici che tendono sempre all'omologazione, all'abbruttimento, presentandosi implacabilmente come dei corpi estranei sul sostrato delle culture architettoniche e paesaggistiche precedenti. Saluti

[@Luigimenta]

berotor per quel poco che vedo Pasolini da un lato auspica un ritorno della società contadina in cui il popolo sia suddito culturale e lui, ossia la categoria degli intellettuali, sovrani e dispensatori, chierici laici. Dall’altro fa un paragone tra la per lui esecrabile architettura fascista, ma che fascista non è avendo stilemi ormai internazionali, e l’urbanistica delle città nuove fasciste (nello stesso periodo in cui Stalin erigeva le proprie) e il disordine caotico dell’urbanizzazione democratica, anarchica, che se in teoria non dovrebbe dispiacergli in quanto più libera e naturale in realtà ne riflettono un retropensiero nascosto di amore per ordine, simmetria, armonia.

[@berotor]

Non vorrei sembrare arrogante, ma non credo tu abbia compreso questo punto del pensiero di Pasolini. L'architettura fascista di Sabaudia, qui, è solo un esempio fra i tanti che Pasolini avrebbe potuto usare. Una qualsiasi estetica precedente, o, diciamo estranea, alla società dei consumi, presenta per lui delle caratteristiche che sono fondamentalmente più umane, variegate, fantasiose, armoniche; e la cosa vale persino per un'estetica di un regime totalitario come quello fascista (che poi fascista non era nemmeno). La società dei consumi ha generato delle forme architettoniche che sono tutt'altro che libere, naturali e democratiche (per usare i tuoi aggettivi). Per Pasolini sono anzi profondamente oppressive, disumane, omologanti, proprio perché questa è la natura intrinseca del consumismo capitalista. Di nuovo, Pasolini non era un nostalgico, e quindi non auspicava un ritorno al passato, ma credeva che la società dei consumi non avesse portato il "progresso", solo lo "sviluppo". Se hai voglia e interesse di approfondire, ti consiglio di leggere Scritti corsari, sarà senz'altro meglio dei miei commenti. Saluti

[@Luigimenta]

Scusami, facciamo a capirci. Se mi parli di società dei consumi come forma di oppressione credo proprio tu non abbia capito non tanto la definizione di società di consumi, che puoi avere mutuato da letture marxiste, ma ciò che compi e che compie ognuno di noi ogni volta esce di casa e si compra qualcosa per necessità o per svago. La società dei consumi, a parte i minorati mentali che si fanno fare il lavaggio del cervello dai testimonial delle pubblicità, è una enorme conquista di libertà. Per un motivo molto semplice: ciò che prima si poteva permettere un benestante o un ricco oggi è di tutti. Addirittura il piccolo borghese o l'operaio di oggi, il dipendente privato o pubblico, stanno meglio come qualità della vita di un Rockfeller di 150 anni fa. Inoltre, se faceva tanto schifo l'umanità non ci andava dietro, addirittura sbarcando sulle nostre coste per goderne. È ovvio che poi tu non legga come io vorrei (e abbia giustamente a preoccuparti di apparire arrogante) le mie parole. Perché è evidente che tu non hai idea della fatiscenza delle vecchie case, sia dal punto di vista strutturale che dal punto di vista igienico. Mura marce tirate su alla maleppeggio, tufo pieno di umidità, solai e tetti di legno che spesso e volentieri si incendiavano, o si sfondavano dalla neve, o marcivano crollando parzialmente e lasciando trapelare la pioggia. Poi tu mi parli del disordine delle borgate. Certo, mancano per esempio le fogne (come a Fidene) ma vogliamo parlare, dopo che crolla l'impero romano con il suo concetto di cardo e decumano, dei centri medievali? Cos'è che deve essere reso libero? Cosa invece va soggiogato all'ordine?

[@berotor]

Mi premeva solo far(ti) notare che Pasolini non era un nostalgico, né voleva "congelare" il patrimonio architettonico, come hai sostenuto. La mia comprensione della società capitalistica, le mie letture, marxiste o no, come pure le mie conoscenze di archittura rurale, non sono, ovviamente, pertinenti, né tantomeno degne di discussione, credo. Se, ripeto, ti interessa comprendere il pensiero di Pasolini, ti consiglio di leggere i suoi scritti. Saluti

[@Luigimenta]

Mi sembra che faccia un discorso che si contraddice in più punti.

[@CatoMinor]

+luigi menta Se ci evidenzi queste contraddizioni impariamo qualcosa anche noi poveri mortali.

[@Luigimenta]

+CatoMinor Beh per esempio non si capisce dove debbano costruire le case le persone che hanno da lavorare a Orte... più lontano per non disturbare l'occhio al dotto turista romano? Pagando sta cretinata con l'allungo del tragitto casa lavoro... Oppure i comunisti yemeniti, che non vanno insultati come i nostri fascisti, che per carità possono essere risultati criminali quanto vogliamo, ma almeno le cose le costruivano anziché distruggerle (sì ok, ci sarebbe la storia dello Spinone...). Invece quelli, pur demolendo Sanaa, e comportandosi in definitiva come talebani sunniti, perché questo sono, erano rivoluzionari... Non sei d'accordo?

[@CatoMinor]

Mi risulta che Pasolini girò un documento-denuncia anche sull'abbattimento delle mura di Sanaa. Non mi risulta invece che Pasolini fosse così allineato e acritico verso i comunisti, a partire dalla raccolta Le ceneri di Gramsci. Mi risulta che anche Calvino ebbe molto a dire sulla "speculazione edilizia" (cui dedicò un romanzo omonimo) italiana di quegli anni. Mi sembra ingeneroso in conclusione tacciare Pasolini di faziosità sinistrorsa.

[@Luigimenta]

Allocco, la tua non è un'argomentazione. CatoMinor, mi pare evidente la differenza, da una parte bruti che non costruiscono (e non è vero, se non altro perché seguono la moda di tutte le nazioni, e mi pare anche che l'Eur, Latina, Guidonia e chissà quanti altri posti siano abitati). Dall'altra ci sono "compagni che sbagliano". Oggi sappiamo che non erano tanto compagni (magari! ci sarebbe stato un po' di sano laicismo a certe latitudini) ma i soliti iconoclasti della bellezza (femminile, artistica ecc..).

[@ehiiosonoio]

non hai capito niente del video.. pasolini pone la domanda: è più importante l'estetica di un posto o che ci riescano a vivere più persone possibili nonostante questo rompa l'estetica? e non dà una risposta