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"Questa perla musicale, inserita nella sigla finale della fiction Rai (Il commissario Ricciardi), racchiude l'atmosfera di una Napoli sofferta e struggente. Dobbiamo ringraziare la sorte che ci ha regalato Pino e la sua musica. La sua lontananza, lo rende indimenticabile, presente e sempre più amato."
-Vincenzo Dea (KZbin user)
"Ti ascoltavo sin da giovanissimo e questo brano come anche Cammina cammina, mi hanno subito colpito per la bellezza della musica "malinconica" che arriva dritto al cuore delle persone piu' sensibili. Sei e rimani un grande, inimitabile, quando ti ascolto mi fai tornare alla mia gioventù. La tua scomparsa prematura mi provoca ancora brividi, per me eri come uno di famiglia a cui ero molto affezionato. Ci manchi tanto davvero. Sarai sempre nel nostro cuore. Ciao pino."
-COSIMO PORTULANO (KZbin user)
"Questo bellissimo pezzo così pieno di sensibilita' e romanticismo, risulta adatto all'amore d'altri tempi che viene raccontato nel comm. Ricciardi, questa bellissima musica sidiffonde nei vicoli del centro storico e riempie di nostalgia. Ma ha un difetto, sul piu' bello ti lascia perche' e' troppo corta. E' come assaggiare qualcosa di buonissimo e poi ti vien da dire" sa di poco". Grande Pino"
-Alfredo Martino (KZbin user)
"Un' artista dotato di una sensibilità fuori dal comune. Nelle sue canzoni ho ritrovato spesso quello che ho dentro dandomi a volte modo di leggermi meglio........ un vero dono di Dio."
-Ferdinando Frachlich (KZbin user)
"Ci sono canzoni senza Dio, che vorrebbero risolversi fra ritmo e assoli senza pensarci neppure, all'esistenza di un Oltre. E poi ci sono canzoni che, con pudore, Dio l'hanno dentro. E non sono quasi mai le più note. Spesso sono invece quelle piccole, misconosciute, a sussurrare delicatamente pensieri d'Assoluto: magari fra carezze di sax, punteggiature di pianoforti, la morbidezza di una chitarra indimenticabile e un indelebile timbro vocale tra Napoli e il blues. Sono canzoni come Maggio se ne va, che chiudeva il 1982 di un artista famoso come Pino Daniele. E non ha bisogno di interpretazioni, questo brano. Vi si dice subito, che Dio c'è. «Noi che cerchiamo Dio, restiamo nudi per sempre. Noi che cerchiamo il bene non siamo mai sicuri, niente ci può bastare: dobbiamo capire di più, non siamo mai contenti». Poi basta ascoltarla tutta, Maggio se ne va, per capire che l'artista desidera spronare a cercare sempre il Senso, con la maiuscola, di tutto quanto: senza paure, senza arrendersi neppure alle convenzioni dello show business. «...Maggio se ne va, resta il freddo... Ma c'è qualcosa di allegro in giro, dai, cammina in fretta!». Pino Daniele l'aveva capito, che Dio in fondo si poteva cercare, e scorgere, pure dentro una piccola canzone." (da avvenire.it)
Tratto da "Bella 'mbriana", 1982.