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Val Divedro, Ossola; dal paese di Trasquera ci si porta alla frazione Bugliaga, attraversando il ponte del Diavolo, ardita opera ingegneristica sulla gola del torrente Rì. Salendo al passo, si incontrano quattro alpeggi con vista sulle montagne della Val Bognanco. Si vede già sulla sinistra il trittico dei quattromila metri del Sempione, in fondo alla Val Divedro. Incontro una vipera a 1950m circa, prima della fine del bosco, in anticipo primaverile. Al passo possette 2179m, si vedono già il Monte Leone, il re delle Alpi Lepontine, e le montagne del Veglia. Il sentiero aggirerebbe il primo dosso, ma è pieno di nevai, dove si sprofonda facilmente, anche per metri, meglio puntare subito alla cresta, e rimanere qualche metro all'interno. In inverno/primavera è meglio salire da Bugliaga, la via da San Domenico è invece più facile e breve in estate. In fondo alla Val Cairasca si vede la conca dell'Alpe Veglia, già libera dalla neve; il parco naturale Veglia-Devero è una perla della nostre belle Alpi. Si vedono la Cima Piodelle, salita l'estate scorsa e il Boccareccio. Arrivato al bivacco dedicato ad Edoardo Minetti, il panorama si apre a 360 gradi; si vedono le montagne della Val Vigezzo sullo sfondo, i vicini Pizzo Diei e Monte Cistella, fatti qualche anno fa, il comprensorio sciistico di San Domenico, tra l'Alpe Ciamporino e il Dosso, verso Val Bondolero. In lontananza ad est, le montagne del Devero. Due ore e trenta minuti passati in vetta, tra la meraviglia dello spettacolo della montagna, e il relax al sole fuori dal bivacco, sempre con la giacca a vento però, perché c'era un'arietta frizzantina. Il bivacco offre riparo in caso di tempesta, è presente una stufetta per riscaldarsi alla bisogna. Alle 14.30 il vento inizia ad aumentare di intensità, e mi accompagnerà fino al Passo Possette; rimanete in cresta, che i nevai sono insidiosi, la neve molle ricopre buche ed anfratti carsici ed è facile sprofondare. Ritornato sul versante sud, torna il caldo al riparo dalla montagna, e si vede in lontananza il piccolo bivacco alla fine della lunga cresta. Visto che non ho incontrato nessuno sul percorso, mi fermo a visitare la piccola chiesa alpina di Bugliaga , in piacevole conversazione con la gente del luogo. 16 Aprile 2022.