GENIALITA' (Einstein) & MEMORIA (Sidis) Sono un artista metafisico L'uomo nel corso dell'esistenza, e di prassi a partire dall'adolescenza, passa di norma colpevolmente (perseguendo la cultura affettiva) ed inconsapevolmente (per mancanza di paragone) dal Paradiso di delizie (dalla veglia vigile in assenza di sonno da desto - dal senso - e quindi dal bene benessere) al Purgatorio (alla sonnolenza inconsapevole da desto - al controsenso - e quindi al bene/male) e all'Inferno esistenziale in vecchiaia (all'ottuntimento cerebrale - al non senso - e quindi al male malessere). Ebbene mentre Einstein visse queste tre realtà (risveglio e ricaduta compresa) in un giro ristretto di tempo (identificabile nei processi psicotici), William Sidis mantenne (così come viene espresso nella Divina commedia da Dante Alighieri) la realtà paradisiaca della vita per un lungo periodo e quindi anche la capacità di apprendimento (promossa dalla veglia vigile), fermo restando che si sta parlando di due soggetti altamente sensibili a livello genetico, con una capacità di cogliere al 100% il bello dell'esistenza. In conclusione la genialità nasce dalla sofferenza psicotica, mentre la memoria scaturisce dalla realtà paradisiaca della vita fino a che viene mantenuta in auge, poi precipita.