Lavoro sicuramente pensato ed eseguito con criterio vi invidio 👍
@alewayne5 жыл бұрын
I tessuti vestibolari sono molto spessi e negli spazi interdentali ci sono quasi dei crateri. Forse un interventino parodontale di osteoplastica vestibolare e una minima ostectomia per ripristinare architettura positiva poteva aiutare. Cosa ne pensa?
@MauroCattaruzza5 жыл бұрын
Immaginavo che prima o poi qualcuno avrebbe puntualizzato su questo aspetto. Il caso clinico è stato documentato a partire dalla riabilitazione protesica. In realtà il paziente viene da un quadro parodontale compromesso, con un evidente allungamento della corona clinica. La condizione parodontale è stata risolta in modo conservativo, solo attraverso lo scaling e curettage. Un intervento di chirurgia resettiva per ripristinare una papilla positiva, avrebbe determinato una maggior lunghezza del dente, con un impatto estetico scorretto. Piuttosto avevo pensato ad una ricostruzione mucogengivale delle papille, ma il paziente non era motivato ad un ulteriore percorso chirurgico. Credo che il nostro operato non debba mai essere visto in se, ma piuttosto attraverso l'aspettativa e l'esigenza del paziente, a cui si rivolge sostanzialmente il nostro lavoro. Non volevo, inoltre, che una pura azione estetica mucogengivale portasse ad un maggior sondaggio patodontale e ad una recidiva del quadro parodontale. Non escluderei, comunque, che nel tempo un po' di creeping tussutale avvenga spontaneamente.
@alewayne5 жыл бұрын
Mauro Cattaruzza nessuna polemica da parte mia, era una considerazione squisitamente accademica. Il caso é stato gestito benissimo. A proposito, in un caso simile come é possibile ricostruire le papille con la mucogengivale?
@MauroCattaruzza5 жыл бұрын
Ti confesso che non mi è capitato molte volte di agire in questo modo. E non ti so dire se esista un approccio chirurgico migliore. Sollevo la papilla da palatale verso vestibolare, a spessore parziale, con una incisione intrasulculare ed una palatale. E inserisco sotto un prelievo connettivale, a cuneo. La stabilità dell'innesto deve essere aiutata dal posizionamento del provvisorio, così come sarà il provvisorio a condizionare la forma della papilla. In questo modo, purtroppo, avrò un aumento del sondaggio gengivale. Grazie per la tue osservazioni e per la discussione.
@cicilluzzo76735 жыл бұрын
posso chiedere perchè, anche vedendo altri casi postati, preferisce unire tutti i monconi insieme? Perchè, nel caso in oggetto, non limitarsi a un ponte di 3 elementi e 2 singole? Naturalmente se non si tratta di una perioprotesi.. Grazie
@MauroCattaruzza5 жыл бұрын
Concordo con te che sia preferibile sempre mantenere separati i singoli elementi. Come sottolineato all'inizio del filmato, ci sono esiti parodontali evidenti, che riguardano una pregressa situazione clinica, alquanto compromessa, e una successiva riabilitazione qui non documentata. Si, si tratta di un caso perIo-protesico, per cui ho preferito solidarizzare tutti i pilastri in un unico ponte. Non eseguo mai delle monofusioni. La soluzione di unire più elementi in un unica travata non proviene da una semplificazione della procedura protesica, ma piuttosto da una valutazione della mobilità parodontale, dall'entità del carico occlusale, dalla presenza di parafunzioni in latero-protrusione, dalla resistenza strutturale del moncone protesico, dalla ritenzione di ogni singolo moncone nei confronti dell'elemento protesico. Come avrai potuto osservare dall'immagine finale del ponte, l'impiego di saldature secondarie non penalizza l'estetica interprossimale vestibolare, poiché non vi è la necessità di mascherare la saldatura (primaria) con la ceramica.
@cicilluzzo76735 жыл бұрын
@@MauroCattaruzzaceramiche bellissime, complimenti a lei e al suo odontotecnico
@cicilluzzo76733 жыл бұрын
per il controllo delle frizioni interne va bene il fit checker blu della GC? Lo ritiene un passaggio indispensabile su qualsiasi tipo di restauro protesico, cioè anche sulla corona singola? Da fare sempre anche se la corona calza perfettamente a fine corsa senza basculamenti o altri problemi? Grazie
@MauroCattaruzza3 жыл бұрын
Il materiale che utilizzo per verificare l'adattamento delle strutture protesiche è lo Xantopren L, o se preferisci anche la versione VL, ancora più fluida. Meglio il catalizzatore liquido, piuttosto che quello in pasta. Lo xantopren, o un silicone analogo, è indispensabile sempre, non solo per valutare i punti di frizione, ma anche per determinare il gap di chiusura. Il fine corsa o il basculamento non è sufficiente per quantificare eventuali gap marginali. Se in una preparazione verticale il gap marginale ha qualche leggera attenuante, nelle preparazioni orizzontali un difetto di chiusura marginale è molto più critico. Una prova di adattamento con lo xantopren la faccio sempre, anche nelle corone singole. Spesso, piccoli precontatti non altrimenti percepibili, quando rimossi, migliorano sensibilmente la chiusura marginale. Una verifica dell'adattamento marginale di ponti e corone ti da anche un utile riscontro sull'intensità del punto di contatto interprossimale. Se il punto di contatto interprossimale è troppo stretto, tende a rialzare l'elemento verso il punto di contatto stesso, anche nelle corone singole, con una apparente frizione sulla parete assiale corrispondente. Spesso, correggo il punto di contatto interprossimale fino a quando vedo con lo xantopren che la corona scende marginalmente tanto da annullare lo stesso gap, sempre garantendomi un punto di contatto efficace, ovviamente. Un silicone è utile per valutare punti di frizione e gap. Se ti interessa rilevare solo la frizione, come è nelle preparazioni verticali, dal momento che la chiusura marginale, in questo caso, è data in realtà da una "frizione", la pasta Kelly's, o altra pasta all'ossido di Zinco-eugenolo, va più che bene. Trovo comunque che il silicone sia più pratico. La pasta Kelly's è un materiale molto opaco. Non ti da indicazioni utili sullo spessore del gap. Per i punti di frizione assiali anche una lacca, come l'Arti-Spot 1 White è sufficiente. Grazie per il tuo interesse.
@domenico1410802 жыл бұрын
Grande tecnica Dell vera metallo ceramica.. Con lo ZIRCONIO si è perso tutto ciò.
@freewoman288 Жыл бұрын
Dottore buongiorno volevo fare una domanda volevo sapere se una protesi di un arcata completa inferiore di metallo e ceramica già cementata può essere staccata modificata completamente dato che le misure sono eccessive è troppo voluminosa e attualmente mi è stata modificata all'interno della bocca limando tutte le superfici dei denti lasciandole completamente piane? Grazie dottore
@MauroCattaruzza Жыл бұрын
Cara Silvana, se la protesi è stata cementata con un cemento cosiddetto "definitivo" è molto improbabile che possa essere decementata. E' da valutare se il problema riguarda l'estetica, l'occlusione o l'ingombro linguale. Modeste variazioni di forma si possono fare direttamente in bocca, come è già stato fatto. Se il collega non ritiene di dover rifare tutto il lavoro, da un punto di vista teorico, è possibile pensare di rimuovere il tutto sezionando ciascuna singola corona, così da poter decementare l'intero ponte; sciogliere in acido la ceramica; fare delle saldature primarie degli elementi sezionati e poi riceramizzare il tutto. Ma dovrebbero essere valutati gli spessori del metallo, quanto e come sono stati limati i monconi...Se il ponte ha un volume eccessivo, questo può dipendere dalla ceramizzazione, ma anche dallo spessore del metallo e, magari, da quanto poco sono stati limati i monconi. In questo caso bisogna ripartire da zero. Mi dispiace...Non so quale fosse la tua situazione prima e da quanto tempo ti è stato fatto questo nuovo lavoro. A volte ad una nuova forma bisogna anche un po' abiituarsi...più o meno...ma non è quello che io credo si debba fare.
@sandrodigiuseppe8536 ай бұрын
@pereiralima76564 ай бұрын
Io sono Braziliano, voglio lavora in Itália , faccio estratificação. Metalo, protocollo dente gengivale. non só scrivere corretamente, mi dispiaci.