E supportare in modo programmatico sempre di più la Scuola e la ricerca scientifica pubblica? Mettere in Costituzione un articolo che chiarisce l'importanza strategica di un programma pubblico di ricerca scientifica? Che fissi al 5% del PIL gli investimenti pubblici in ricerca e sviluppo scientifici?
@titogiliberto99510 ай бұрын
La teoria del valore-lavoro è stata confutata, al punto che Sraffa ne avrebbe elaborato una versione rinnovata per salvare l'intera impostazione marxiana, se non ricordo male. Questo presunto "punto debole" nella teoria marxiana merita approfondimento.
@metastasio2469 ай бұрын
Non è stata confutata, se non a partire da alcune interpretazioni riduttive. Consiglio di leggere "Le avventure delle socializzazione" di Riccardo Bellofiore e soprattutto "Che cos'è il plusvalore?" di Christian Marazzi per avere un primo quadro del dibattito attuale e della sua valenza euristica e politica.
@titogiliberto9959 ай бұрын
@@metastasio246 grazie per le indicazioni. Da profano, tuttavia, mi par di ricordare che la teoria del plus valore sia stata proprio confutata. Da scuole economiche non marxiste, ovviamente. Ma proprio da queste confutazioni bisognerebbe ripartire. Senza minimizzarle, cioè senza definirle "alcune interpretazioni riduttive". Mettere Marx al riparo dalle critiche, non lo rafforza. Al contrario, lo chiude in una "comfort zone" di volta in volta consolatoria, assertiva o nostalgica. Questa interessante conferenza avrà di certo ulteriori approfondimenti.
@metastasio2469 ай бұрын
@@titogiliberto995 Ripeto, non è stata confutata. Il discorso sarebbe complicato da svolgere qui. Si tratta di interpretazioni riduttive da Bohm Bawerk in poi perché riducono la teoria di Marx a quella di Ricardo. E' appena stato pubblicato un libro di Michael Heinrich, economista e matematico tedesco, "La scienza del valore" che ricostruisce il dibattito e mostra la validità della teoria marxiana del valore, oltre che le ragioni storiche delle interpretazioni riduttive che ne sono state fatte. Se proprio volessimo andare al succo potremmo dire che Marx sosteneva che la specificità del capitalismo consiste nel riprodurre sistematicamente rapporti di dipendenza materiale tra capitale e lavoro. La maggioranza produce più di quanto consuma, e una minoranza si appropria di più di quanto produce. Questa disparità di distribuzione non è solo disuguaglianza economica, ma la condizione attraverso cui si genera dipendenza materiale; cioè la condizione che rende possibile l'obbedienza di una maggioranza povera, o potenzialmente povera, nei confronti di una minoranza. La teoria del plusvalore di Marx sostiene questo elemento "politico" atto a spiegare come mai tra soggetti formalmente "liberi" ed "eguali" ci siano e si riproducano rapporti di comando. Quindi quali sono le condizioni per superare questo rapporto. Le famose "confutazioni" non colgono questo aspetto perchè considerano la sua teoria come una teoria puramente economica (come quella di un Ricardo, appunto), quindi pensano di confutarla perchè i conti tra valori e prezzi non tornano, oppure rivendicando l'utilità come criterio di misura per i consumatori. In entrambi i casi si tratta di riduzioni, perché non colgono la dimensione politica dell'operazione di Marx. Il quale scrisse la "critica dell'economia politica" proprio per mostrare che le categorie economiche si presentano come questioni "tecniche" ma in realtà istituzionalizzano politicamente rapporti di produzione storici.
@fabiorocchi905210 ай бұрын
Io la vedo così : il lavoro non ha nessun fondamento se non quello politico. La conoscenza non è la fonte della valorizzazione, ciò che definisce il valore economico è sempre un rapporto di potere, le lotte di classe,.. Sono queste, che determinano il valore il lavoro il salario etc.. Nel capitalismo contemporaneo la legge dello sfruttamento deve essere riconsiderata.
@andreacantagallo51079 ай бұрын
..anch'io non mi sento tanto bene.
@albertolanzetta4739 ай бұрын
Guardi... le propongo un 18 o forse è meglio se ci vediamo al prossimo appello.
@hand1r9079 ай бұрын
Quando leggo certi commenti mi vengono sempre in mente le legioni di cui parlava Umberto Eco