Leggiamo insieme LEOPARDI - "A Silvia"

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"A Silvia" è una delle poesie più famose di Leopardi e di tutta la letteratura italiana.
Questa poesia, che leggiamo insieme, parte da una vicenda personale, quella di Teresa Fattorini, per arrivare a riflessioni di tipo universale: cos'è la morte? Cosa facciamo noi qui? Che senso ha la nostra esistenza?
Leopardi dopotutto è il poeta delle domande, e qui ce ne pone alcune che ci lasciano, alla fine della lettura, una voglia incredibile di risposte.
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#leopardi #asilvia #letteraturaitaliana
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[@adgc37]

E tu, lieta e pensosa, il limitare Di gioventù salivi? Adoro. Descrizione della soglia. Sembra la siepe oltre al quale non possiamo vedere ma solo immaginare. ❤

[@alessiopetti263]

Bravissimo, mi hai aiutato un sacco. Continua così😊

[@mariarosariapomarico2229]

La tua lettura è davvero stupefacente 👏

[@coluzzidaniele]

Grazie!

[@marcellocoluzzi284]

L' illusione è l'unico modo per non soffrire di questa ineluttabilità

[@LaynDeys]

Amo Leopardi. Sin da adolescente ho sempre pensato a quello che Leopardi scrive in questa poesia, e forse è anche per questo che mi piace tanto. Il mio professore ci ha sempre detto che gli autori, così come la poesia, sono in grado di riportarci indietro nel tempo. Nel caso di A Silvia, Leopardi ha fatto in modo che questa ragazza potesse vivere per sempre nei nostri ricordi, anche se non l'abbiamo mai vista ne conosciuta. E proprio con questa poesia sappiamo che è esistita.

[@coluzzidaniele]

Verissimo ❤️🥹

[@Stefano-tf1sz]

A SILVIA : Leopardi compone questa poesia a Pisa nel 1828. Leopardi stesso comprende la grandezza di questa poesia , infatti lui afferma che di esser riuscito a. scrivere dei versi come quelli antichi, qui si riferisce alle sue poesie giovanili . Tale non è una poesia d'amore , infatti grazie a tale poesia Leopardi riesce a ragionare sullo scopo della vita. In particolare il vero nome di Silvia è Teresa Fattorini , ovvero la figlia del cocchiere di casa Leopardi . Leopardi ha deciso di usare il nome "Silvia" per fare un omaggio a Tasso , infatti nell'opera " l'Aminta" è presente una ninfa che si chiama proprio Silvia . Teresa Fattorini era morta di Tisi 10 anni prima del compimento dell'opera di Leopardi , e da ciò si evince che questa non è una poesia d'amore e inoltre che Leopardi non ragiona subito sulla morte di Teresa in quanto aspetta 10 anni . In particolare Teresa muore da giovane e inoltre il personaggio di Teresa è paragonabile a quello di Leopardi in quanto come la speranza e la vita di Teresa sono state negate dalla natura , così la speranza di Leopardi è stata negata dalle sue vicissitudini ( da piccolo non poteva uscire da casa sua e da Recanati )

[@Stefano-tf1sz]

Parafrasi prima strofa : Silvia ti ricordi ancora il tempo della tua vita mortale ? Quando la bellezza splendeva ancora nei tuoi occhi , i quali erano insieme ridenti e sfuggenti , nel mentre che tu raggiungevi il limite della gioventù ( diventavi grande) . ANALISI PRIMA STROFA : Nella prima strofa Leopardi si rivolge direttamente a Silvia chiedendole se si ricordasse di quando era in vita . In particolare Leopardi descrive il momento dell'adolescenza di Teresa Fattorini , in quanto l'autore afferma che lei si stava avvicinando ai confini della gioventù . Inoltre Leopardi descrive le caratteristiche più evidenti come quelle di avere degli occhi sfuggenti e felici

[@Stefano-tf1sz]

Parafrasi seconda strofa : risuonavano le stanze di casa tua per il tuo canto , mentre tu eri affaccendata nelle azioni femminili , mentre eri lì seduta , ed eri molto contenta di quel vago futuro che pensavi di poter avere. Era il maggio odoroso e tu trascorrevi le tue giornate così . ANALISI SECONDA STROFA : Nella seconda strofa Leopardi cita un ricordo , ovvero di una giornata qualcunque di Teresa mentre lei era impegnata nelle sue faccende . Nella seconda strofa Leopardi pone l'attenzione sulla speranza che è presente nell'animo di Teresa , poiché lei come tutti i giovani danno per scontato di avere un futuro e per questo i giovani sono pieni di energie e speranze .

[@Stefano-tf1sz]

Parafrasi terza strofa : e io nel frattempo lasciando gli studi leggiadri e le carte sudate , mettendo da parte queste cose per le quali io ho passato bel tempo con queste cose , dai balconi del castello di mio padre io avevo piacere a udire il suono della tua voce , addirittura è come se riuscissi a sentire il suono della tua mano veloce che tesseva. Intanto io guardavo il ciel sereno , le vie illuminate e gli orti , da una parte vi è il mare e dall'altra le montagne e parole umane non posso esprimere quello che io provavo dentro

[@Stefano-tf1sz]

Nella terza strofa Leopardi fa riferimento allo studio matto e disperatissimo che ha compiuto durante la sua giovinezza . Inoltre qui Leopardi descrive che lui poteva udire il canto di Teresa e lui mentre lo udiva guardava Recanati

[@Stefano-tf1sz]

Parafrasi quarta strofa : che pensieri dolci , che speranze , che cuori o Silvia mia . Quale allora ci appariva , la vita e il destino umano . Quando mi ricordo di questa grande speranza , mi sovviene un sentimento malinconico e ritorno dispiacermi della mia sventura. O natura , o natura , perché non fai ciò che prometti , perché spesso inganni i tuoi figli ? ANALISI : nel secondo verso della quarta strofa Leopardi inserisce l'aggettivo possessivo "Mia" , il quale sta ad indicare il collegamento che c'è tra Teresa e Leopardi , in quanto entrambi in giovane età erano pieni di speranze . In questo verso inoltre Leopardi inserisce una domanda direttamente alla natura , la quale è molto diretta e ci permette di comprendere il senso di frustrazione dell' animo dell' autore