Gentile Stefania, può essere utile il suo manuale anche per chi volesse cimentarsi nel mondo della narrativa per l'infanzia? Almeno come base iniziale prima di fiondarsi sulla narratologia applicata a questo campo nello specifico. La ringrazio e le auguro una buona giornata.
@EditorRomanzi5 ай бұрын
Gentile Rossella, il manuale è utile per tutti i generi e per impratichirsi delle strutture narrative di base.
@rossella50984 ай бұрын
@@EditorRomanziBuongiorno Stefania, dove posso reperire il tuo manuale di progettazione narrativa? Su amazon attualmente non è disponibile. Grazie mille.
@EditorRomanzi4 ай бұрын
@@rossella5098 Buongiorno a lei, Rossella. :) Deve scrivere a info@editorromanzi.it o acquistarlo presso il sito www.progettazionenarrativa.it Grazie!
@malcolmrossi38586 ай бұрын
E se invece uno non seguisse nessun progetto? "Due di due", "Il giovane Holden" "La macchia umana" "Infinite jest". Ma anche Kafka, Calvino, Hemingway, Fante...Brizzi😊 Cioè se uno volesse diventare uno scrittore vero e non un artigiano dei best seller?
@EditorRomanzi5 ай бұрын
Questa dualità della letteratura tra quella che conta e quella che è spazzatura, ha francamente rotto le scatole. Soprattutto la vena polemica di fondo e di giudizio in cui, se non sei dalla parte "giusta" della barricata, allora sei un fallito, un artigiano del best seller. Trovo questi commenti sterili, pieni di pregiudizi e viziati da una ignoranza abissale su come siano stati effettivamente scritti (e con quante persone siano stati effettivamente lavorati e rilavorati e rilavorati) i romanzi sopra citati, che hanno la stessa dignità di esistere dell'ultimo romanzo di Ken Follett. La STESSA.
@malcolmrossi38585 ай бұрын
@@EditorRomanzi Dire che Fabio Volo non è Faulkner è voler fare polemica? E dire che quelli citati (e molti altri) non hanno seguito le regole dei corsi di scrittura, anzi semmai le hanno infrante, è forse polemica? Certo che anche loro hanno lavorato sui loro romanzi, è ovvio, ma se avessero 'seguito le regole' non avrebbero mai scritto i loro capolavori..
@EditorRomanzi4 ай бұрын
@@malcolmrossi3858 è evidente che lei non conosce la filiera (e le persone) che stanno dietro la lavorazione di un libro. Nessuno degli utenti finali conosce il grado zero, cioè come un file arriva da una professionista o da un editore. Se la progettazione non è stata fatta prima, viene comunque seguita una logica molto precisa in fase di revisione per rendere fruibile il prodotto e a volte decretarne il successo di pubblico. E per disattendere le regole, occorre conoscerle. Se chi scrive non le conosce, stia sicuro che chi revisiona invece le sa a menadito.
@malcolmrossi38584 ай бұрын
@@EditorRomanzi non riesco proprio a capire cosa c'entri la sua risposta con quello che le ho chiesto, ma ad ogni modo, mi sembra di capire che lei si focalizzi su come insegnare ad avere 'successo di pubblico' e non su come diventare degli scrittori. Beh se è di questo che parliamo allora perché scrivere romanzi? I libri di ricette di cucina vendono a volte molto di più.. Essere uno scrittore non ha niente a che fare col conoscere le regole dell'editoria perché se così fosse gli editori potrebbero scriverseli da soli i romanzi, seguendo pedissequamente le regolette che 'decretano il successo di pubblico' saltando i fastidiosi e capricciosi scrittori che non hanno idea (poveracci) del 'grado zero' nè degli altri gradi che rendono 'fruibile il prodotto'. Fruibile? Prodotto? Ma stiamo ancora parlando di letteratura?!?
@EditorRomanzi4 ай бұрын
La letteratura esiste solo e solamente grazie a una comunicazione narrativa, quindi a uno scambio tra mittente e ricevente. Il successo di un romanzo si calcola sulla base di quanti lettori è riuscito a convincere. Senza lettori la letteratura non esiste. Il concetto di successo è molto personale. Non è di certo solo riferito ai soldi che uno guadagna.