Perfettamente d'accordo, purtroppo è un concetto applicabile anche ad altri ambiti ma nei mobili secondo me c'è l'aggravante che spesso i materiali e le finiture sono perfettamente equiparabili tra loro e non richiedono un design particolare (per esempio l'anta di un armadio o di una cucina). Vogliamo anche parlare della lampada Arco originale a 2000€ scontata e la versione "imitazione" a 300€ con qualità simile? Sto facendo casa e purtroppo girando vari mobilifici mi accorgo che spesso ci sono prodotti di marca che vengono venduti a prezzi oggettivamente altissimi con qualità simile ad altri prodotti che costano molto meno. Se posso dare un consiglio, ed eventualmente mi rendo disponibile per lavorare insieme a te, esperti come te dovrebbero sapere consigliare ai clienti finali i brand o gli artigiani migliori, quindi fornire proprio dei suggerimenti come fanno i vari recensori che ci sono online (es smartphone, auto, moto, ecc.), perché sennò si parla sempre per teorie che lasciano il tempo che trovano e non aiutano concretamente il consumatore.
@stefanopasotti2 ай бұрын
Grazie per il tuo commento, hai centrato un tema cruciale! Anch'io vedo spesso come sia difficile, per chi cerca di arredare casa, orientarsi tra prodotti simili in apparenza ma con prezzi che possono variare enormemente. La trasparenza sui materiali e il valore aggiunto del design sono fondamentali, ma non sempre facilmente riconoscibili, e hai ragione a dire che servirebbe un supporto concreto e affidabile per aiutare i consumatori a fare scelte consapevoli. Proprio per rispondere a questa esigenza, ho creato un gruppo Telegram chiamato "Stefano Pasotti Design News" dove appassionati e progettisti si confrontano sui temi del design, condividendo esperienze e consigli. L’idea è proprio quella di offrire uno spazio di dialogo e confronto per chi, come te, vuole valutare qualità e prezzo senza farsi condizionare solo dal brand. Se ti va di unirti, sarebbe davvero interessante sentire il tuo punto di vista e costruire insieme uno spazio utile per chi cerca qualità a prezzi giusti!
@matteobianchi37452 ай бұрын
La lampada Arco originale dei fratelli Castiglioni, non ha nulla a cui spartire con le imitazioni, è vero che rappresenta un investimento di circa 2000 euro, giustificato da materiali di alta qualità come il marmo di Carrara e acciaio inossidabile, oltre che da un processo di produzione rigoroso e da un’assistenza post-vendita completa, che include pezzi di ricambio disponibili per anni. Questo rende l’Arco un prodotto eterno, capace di mantenere il suo valore nel tempo. Le imitazioni, in particolare quelle economiche da 300 euro, usano invece materiali e tecniche di lavorazione inferiori, risultando più fragili e soggette a usura. Anche le repliche più costose, dai 500 ai 1000 euro, pur migliorando in qualità, non raggiungono la resistenza e il valore simbolico dell’originale, destinato a restare un’icona senza tempo, mentre le imitazioni sono spesso destinate a finire in discarica. Se poi parliamo delle sedie cantilever (Breuer, Van der Rhoe, Stam) l'occhio viene ingannato facilmente ma il discorso è il medesimo.
@NicolaDelBen2 ай бұрын
A mio modo di vedere molte aziende hanno smesso da qualche decennio di creare secondo "logiche di prodotto" e derivando il prezzo di conseguenza. Fanno l'esatto opposto: sviluppano il prodotto secondo logiche di mercato e destinano il budget su pubblicità, distribuzione e sales, limando proprio sul prodotto. In pratica si regolano in base a cosa fanno gli altri. Questo lo vedo ormai in tantissimi settori, soprattutto nella moda, nella cosmetica, in diversi tipi di macchinari industriali, nelle attrezzature professionali e nell'informatica. Nel 2024, come web designer, mi capita, neanche così raramente, di dover ancora illustrare pazientemente la differenza tra estetica e funzionalità per far capire che sono due aspetti inscindibili del web design, proprio per questioni di ergonomia cognitiva ed usabilità. Questo vuoto concettuale, tra l'altro, può essere colmato solo dopo aver scardinato una convinzione molto radicata e diffusa, ovvero l'equazione "design = bello (secondo me)" . Nel video parli di "valore percepito". Questo è il terzo problema: se la differenza tra conoscenza/consapevolezza del valore reale e valore percepito è troppo grande le aziende preferiscono investire in conversioni (logica push orientata alla massimizzazione del profitto nel minimo tempo) invece di trasferire significati ai clienti al fine di renderli consapevoli. Siamo proprio in un periodo storico dove questi due mondi, queste due visioni di fare impresa, si stanno ormai scontrando.
@stefanopasotti2 ай бұрын
Ciao! Direi che hai centrato il punto: molte aziende oggi seguono logiche di mercato anziché di prodotto, puntando su pubblicità e distribuzione più che su innovazione e qualità. Il problema è che si perde proprio di qualità, e nel tempo i prodotti di questo periodo semplicemente non valgono più nulla. Pensa che ci sono miriadi di interviste ai maestri del design del passato, in cui vengono fatte domande relative a com'è nato quel determinato prodotto: e TUTTI parlano dal punto di vista tecnico e non di ispirazione, come avviene oggi. E' una differenza abissale! La qualità era veramente al centro. Dal tuo punto di vista di web designer e, se posso chiedere, dal punto di vista dell'intelligenza artificiale, che tipo di domande emergono dai tuoi clienti su questi temi? Se ti va, ti invito nel nostro gruppo Telegram "Stefano Pasotti design news," dove potrai confrontarti con appassionati e professionisti del settore. E' molto semplice ed informale. C'è dal designer di prodotto, a quello che si occupa di sicurezza informatica, ,maaaa anche della sicura Maria... è veramente interessante.
@ChiccAngel2 ай бұрын
Sta succedendo una cosa molto simile nel mondo della moda
@stefanopasotti2 ай бұрын
Dici a livello di materiali e qualità??? E come si sta evolvendo?
@marco_stsm2 ай бұрын
@@ChiccAngel sono d’accordo. Brand famosi che vendono prodotti di qualità discutibile grazie alla potenza del brand
@ChiccAngel2 ай бұрын
@@stefanopasotti un filone ha cercato di puntare ai super ricchi a super prezzi ma non investendo più nè in qualità dei materiali e del design, adesso il giochino si è rotto e per la prima volta si parla di crisi del lusso. L'altro filone sostanzialmente punta sul bulimizzare i consumatori, con gente che si compra pacchi e pacchi di roba che non gli serve e che gli fa pure male magari (stando i tessuti molte ore a contatto con la pelle). Il medio che cercava l'equilibrio sta purtroppo lentamente soffocando, anche perchè il consumatore non è neanche più formato per riconoscerla la qualità di base. L'evoluzione al momento è difficile da definire, sostanzialmente nemmeno fra addetti ai lavori si sta capendo dove si andrà a parare