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È una delle novità dell'edizione 2024 del festival Le Vie dei Tesori a Termini Imerese. Apre l’antica bottega di don Totò Sperandeo, abile artigiano con una passione smisurata per il carretto siciliano. Con la guida del nipote Fabrizio Russello, che raccolto l’eredità del nonno scomparso quattro anni fa a 85 anni, si scoprono i colorati carretti di don Totò e le alte opere in legno che ha realizzato nell’arco della sua lunga carriera.
Una storia che inizia nel 1942, quando Salvatore insieme al suo papà si reca in una falegnameria. Da quel giorno l’amore per il legno non è più svanito. I primi anni sono quelli di “pile e maiddi” (lavatoi e madie), ma Salvatore fa presto a diventare mastro di bottega e iniziare la sua carriera di ebanista. Dopo aver lavorato per i migliori ebanisti della città, apprende il mestiere, che arricchisce del suo estro e della sua creatività. Tornato dalla leva militare, apre la sua bottega. Sono gli anni del boom economico e produce mobili su mobili. Affascinato dal carretto siciliano da quando ancora i carretti erano utilizzati come mezzi di trasporto, li guarda, li studia, fino a trasformare questa passione in mestiere.
(Video Giulio Giallombardo)