🌊 Reading Vlog "LA CASA SUL MARE CELESTE" di TJ Klune - Un cozy fantasy con un lato oscuro 😱

[@bookslara]

Ciao Letizia, io l'ho letto e mi è piaciuto. Sono incappata anche io nelle recensioni che dici tu e sono andata a leggermi l'intervista. Sono un po' dubbiosa, perché l'autore sembrava avere già in mente l'imbastitura della storia e poi leggendo di questo fatto brutale ha forse voluto rendere una giustizia positiva a quella che poi era la casa sul mare celeste? Non l'ho vista come un essersi ispirato pari pari all'evento e averla solo inzuccherata e abbellita per farci un cozy Fantasy. È chiaro che i fatti in questione sono tragici ma forse leggo ingenuamente un voler creare una storia che possa avere una svolta positiva e non brutale come è stato invece nella realtà.. spero di essermi spiegata 😅 Mi turba molto di piu ad esempio pensare di leggere Marion Zimmer Bradley alla luce di ciò che ha fatto/coperto ecc. Grazie della tua recensione e buone letture! 😊

[@adeleverso7977]

Ciao, Letizia! Secondo me, la definizione di "fantasy" applicata a "La casa sul mare celeste" è puramente commerciale. Trattasi in realtà di una fiaba contemporanea e, iscritto il libro in questa categoria, credo che possa essere apprezzato meglio. L'idea di opporre il grigiore dell'ufficio di Baker alle tinte pastello dell'isola, ad esempio, mi fa pensare a un film di Tim Burton. Personalmente ho amato molto questo romanzo, ma non sono molto obiettiva, perché anch'io lavoro in una "casa sul mare celeste", cioè in una scuola di periferia con ragazzi molto complicati e, procedendo nella lettura, paragonavo le situazioni reali a quelle immaginate nel libro e trovavo tante conferme. Avrei tolto l'ultimo capitolo, perché è ridondante; la storia poteva terminare con il classico happy end e, secondo me, sarebbe stato più efficace. Di Klune ho letto altri libri che però non mi sono piaciuti. Secondo me, il suo punto debole sono i dialoghi poco naturali, che a volte suonano proprio falsi. Ne "La casa" questo difetto non si nota molto; in altri romanzi ci sono scene davvero ai limiti del trash.

[@chiara6142]

La mia onesta e umile opinione in poche parole: il romanzo va preso per quello che è, i messaggi che manda sono dei messaggi di inclusività e comprensione. Gli autori di Fantasy da sempre si ispirano ad eventi storici anche terribili per scrivere libri (le guerre per dirne una) e giustamente direi! Perché anche i libri di genere sono fatti per affrontare le grandi tematiche del nostro mondo. Il punto è che non si poteva "chiedere" a Klune un libro che affrontasse in modo intricato e complesso quell'evento tragico perché non è quel tipo di scrittore, io penso che lui abbia voluto immaginare un mondo dove le cose sono andate diversamente a quei bambini, trasmettendo i messaggi che è capace di trasmettere e non fare qualcosa di offensivo o approfittatore.

[@giorgiaplease]

Ciao Letizia, questo libro è stata la mia prima lettura del 2024 e arrivata alla fine non me la sono sentita di dare più di 3 stelle su 5. Tralasciando per un momento la fonte di ispirazione dell'autore, mi sento di dire che comprendo l'intento del romanzo, alla fine è una sorta di favola contemporanea con tanto di bussola morale sempre al centro dell'attenzione, però secondo me ha tante criticità. In primis ho trovato la trama molto piatta, senza picchi che abbiano attirato particolarmente la mia attenzione, il mistero che c'è è pochissimo, lo spettro della Suprema Dirigenza non incute abbastanza timore, cavolo vogliono chiudere per sempre l'orfanotrofio e separarli, perché nessuno dei bambini reagisce come un bambino? Detto questo per me la quantità di zucchero contenuta in questo libro è stata davvero stucchevole ai limiti del diabete. Credimi quando ti dico che io piango davvero per qualsiasi cosa, le emozioni mi salgono in superficie con estrema facilità, ma qui è davvero tutto troppo: tutti troppo buoni, tutti troppo perfetti, ho letto certe frasi che sembravano uscite da un incarto dei Baci Perugina e non ce l'ho fatta a farmi trasportare. Ultimo punto critico per me è il dover metterci per forza almeno un insegnamento morale in ogni episodio che accade nello sviluppo della trama, mi ha reso tutto molto finto e poco spontaneo. Di buono ho trovato la costruzione del personaggio di Linus Baker, che secondo me è l'unico che davvero evolve e con cui si può simpatizzare, perché tutti gli altri semplicemente non sono plausibili, non hanno tratti realistici, sono solo un'idea. Si fa leggere, indubbiamente in un modo o nell'altro si arriva alla fine e non lo si abbandona, ma da qui ad esserne entusiasta per me passa davvero tantissima acqua sotto i ponti. Grazie come sempre per i tuoi video e buona lettura ❤

[@francescaasta446]

Letto tutto, troppo noioso e scontato il finale. Poi mi aspettavo tanto perche ne ho sentito parlare tanto, anche questo ha influito