RECENSIONE : IL SABBA

"Il Sabba" è un dramma psicologico, a tinte horror, approdato su Netflix nei giorni scorsi, diretto da Pablo Agüero.
Il film, ben diretto e scritto con cura, è capace di catturare l'attenzione dello spettatore, e di farlo immedesimare nel periodo in cui è svolto, il 1609, periodo dove l'Inquisizione per scacciare le streghe, uccise tante giovani donne innocenti, solo per un'assurda credenza dettata dall'ignoranza.
Con delle ottime interpretazioni da parte del cast, e un'influenza Eggersiana che si denota seguendo l'opera, questo film spagnolo saprà colpirvi, appassionarvi, e farvi stare male, con un finale assolutamente d'impatto, intelligente nella sua prevedibilità, e molto suggestivo.
Un vero dispiacere che un gioiellino del genere non si possa esser visto in sala.
#IlSabba #PabloAgüero #Netflix
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[@PaoloInnocentiBBY]

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[@criziacoluzzi5125]

Io lo trovo bellissimo. Le ragazze unite, continuano a cantare a sperare...il 5 non è nemmeno un numero a caso: aria, acqua, terra e fuoco e akasha= lo spirito. Lo spirito unico della natura. Il tempo scandito con le lunazioni e le maree. La luna è il femminile. Erano donne connesse alla natura non al maligno. Erano Streghe. I canti ancestrali delle "streghe" erano molto simili ai loro. Ovviamente parlo di era precristiana. Ti consiglio di andarli ad ascoltare e capisci ancora di più il senso del film. Non lascia veramente nulla al caso.

[@cosmicalpha2541]

Il sabba l'ho visto ma non mi è piaciuto molto, è una parodia ridicola. Un'ora e mezza di ragazze che cantano, urlano ed emulano i demoni, dialoghi a doppio senso e il giudice si eccita nel vedere tutto ciò, i loro canti e le loro urla mi hanno devastato i timpani, per non parlare della scena finale. Guardatevi the reckoning che è un ottimo film per sensibilizzare

[@gcampigli]

Allora secondo me il finale è diverso e si sono gettate perché Ana capisce dalla canzone che cantavano le altre donne che è il periodo dell alta marea la canzone lo dice in maniera perfetta il volo dei gabbiani per cui si vede anche che guarda verso il basso e fa un cenno di aver capito quello che volevano trasmetterle e li che decide che ha una possibilità con la narra alta e decide di saltare.

[@PaoloInnocentiBBY]

A 4:31 volevo dire “descrivendo cose che non sono mai state esistenti” e non “esistite”’. Lapsus

[@micheleficarazzo630]

La penso come te Paolo

[@danilotersigni8516]

Recensiona wrong turn

[@simonettamusolesi8456]

Condivido bel film lo consiglio

[@robertob.400]

Il film e buono ma mi ha un po deluso perché poteva dare molto di piu e diventare un piccolo capolavoro. E mancato il coraggio di osare di piu, peccato perche gli attori e la regia erano di buon livello. Le attrici brave ma con una sceneggiatura piu coraggiosa avrebbero potuto essere eccezionali. La nenia mi é piaciuta , il sabba parte bene ma si spegne subito , avrebbe dovuto essere una lunga danza allucinante ma si trasforma presto in una banale caciara. In questo film la componente erotica avrebbe dovuto essere piu marcata per aumentare ancor di piu il disagio degli inquisitori e di noi spettatori. Una occasione sprecata anche se resta un discreto film, avercene qui in patria. Ana molto brava e bella.

[@gretacadeienjoytolife6981]

Secondo me è stato fatto apposta. Siamo comunque nel '600 e si suppone che le ragazze siano vergini (anche mentalmente, oltre che fisicamente). Osare di più sarebbe stato un ridicolizzare le intenzioni della Chiesa (nel senso che i preti di campagna ci credevano proprio alle stregonerie e non sarebbe giusto "accusare" tutto il mondo cattolico per le azioni terribili che l'Inquisizione ha compiuto). Lasciare quel senso di "incompiuto" è stata la strategia del regista e degli sceneggiatori per mettere in ridicolo il fanatismo dell'Inquisizione (lo stesso Inquisitore sostiene di essere diventato un porcello 😅), rimanendo comunque fedeli al contesto storico (difficilmente le ragazze e l'inquisitore avrebbero avuto rapporti sessuali veri e propri davanti ad un pubblico del genere). Se ci fosse stata la consumazione, l'inquisitore sarebbe passato per "stregato" e le ragazze condannate per atteggiamenti lascivi (con testimoni tra l'altro), oltre che per stregoneria. Invece così le uniche "prove" contro di loro sono gli atteggiamenti ambigui attorno al fuoco (dove comunque non è accaduto nulla di demoniaco) e ciò incide ancor più nel finale, giacché comunque l'ottusità degli Inquisitori non cambia nemmeno davanti all'evidenza. Il finale è poetico a mio parere, anche se non mi aspettavo una fine così "di botto".