RECENSIONI : ADDIO CREDIBILITA' ◆ DRAGON AGE VEILGUARD

[@NiCrower]

Non ho la verità in tasca e caratterialmente sono contro questa velocità costante con cui si vive ogni cosa, tra cultura dell'hype e questo senso di voler tutto subito, per non parlare della crescente sindrome della FOMO (Fear of missing out). Sono un amante della riflessione, dell'apprezzare i brevi istanti di calma tra un momento frenetico e l'altro della vita e credo che il gaming dovrebbe essere vissuto con più pacatezza e trasparenza da parte di tutti, "recensori" in primis. Questo però è il mio pensiero, opinabile e sempre aperto alla discussione, se pacifica e costruttiva, quindi, nel caso vogliate dire la vostra, il box commenti è qui per voi.

[@STELLEK-o5s]

Oracolo "Io sono l'oracolo" Rook: "Incredibile!" NPC: "Sì, lei lo è" DIALOGONI !!!!

[@PASCA_TV]

bel video e belle osservazioni Nic

[@NiCrower]

@@PASCA_TV grazie Pasca!

[@ZirmaniTV]

La prima cosa che ho pensato dopo aver visto ed ascoltato questo video è stata: "Nic dovrebbe fare recensioni di giochi, col suo modo e le sue opinioni, su YT e concentrarsi invece su dei Podcast ambito videoludico sulla piattaforma viola". Penso si aprirebbero porte per svariati argomenti di discussione e moltissime ramificazioni inerenti a questi ultimi, sia per il fatto che l'industria del Gaming è cambiata molto da un paio di decenni fa (in quanto è anche cambiato il tipo di richiesta dei videogiocatori) e sia perché l'ambiente di Live Sreaming / Content Creation è divenuto sempre più saturo andando a servire sul piatto le differenti opinioni di tantissime persone, molte delle quali mai considerate per mancanza di tempo. Da li le tendenze dei videogiocatori da un lato (alcuni restano fedeli, altri trovano un ripiego non avendo un gioco a cui giocare) e le scelte di contenuto da parte dei CC e degli Influencer dall'altro (ponderate soggettivamente), e tutte le recensioni che ne conseguiranno da parte di eventuali critici (ognuno con la propria impronta). Secondo me sarebbe interessante andare a scavare a fondo in questi discorsi Nic, e tu potresti fare un ottimo lavoro dal mio umilissimo punto di vista.

[@NiCrower]

Intanto grazie. Per il resto, beh..credo ci sia gente molto più esperta e preparata di me per poter fare cose simili. Sicuramente non ho una visione affine alla maggioranza della gente e questo potrebbe dare un buon punto di vista differente, ma continuo a non vedere Twitch come un luogo di adulta e sana discussione. Sarebbe comunque interessante tentare. Valuterò. Grazie ancora per i feedback

[@tonastro]

Grandissimo Nic, video pieno di spunti interessanti che potrebbe aprire mille tipo discorsi. Purtroppo (o per fortuna) oggi viviamo in un mondo super veloce quindi il voto di una recensione può tornare utile. Personalmente cerco sempre di farmi un idea sulla qualità di un gioco ascoltando più fonti. Da quello che ho capito Dragon Age Vanguard è semplicemente un gioco brutto, sviluppato sul engine di un GaaS e che punta ad un pubblico quasi “poco maturo”

[@NiCrower]

Forse il mio problema è la mia naturale repulsione verso questa velocità costante, verso questa frettolosità che richiede la società moderna e che ci ha privato del piacere del gustarsi un momento di calma. Trovo comunque che sia indispensabile la costruzione di un proprio spirito critico, come hai ben detto anche te e che, si, il numerino è utile, ma solo nel caso si sia capaci di contestualizzarlo. D.A. è stata l'ottima scusa per fare questo video dal momento che sono mesi, se non anni che mi trovo in totale disaccordo col mondo delle recensioni "standardizzate". Spero abbia scoperchiato il vaso di pandora, ma ne dubito, come dici te, mondo veloce...ed aggiungo io "memoria corta".

[@shadowrogueilreoscuro]

C’è un problema di fondo da anni. Bisogna essere sbrigativi e non godersi il momento del video gioco ma come la musica e cinema che ormai è solo cagate senza anima. Twich sicuramente c’è la cosa che bisogna portare sempre quello che esce nuovo giocarlo senza capirlo e buttarlo via e la cosa non è per niente buono. E da quindici anni che ormai siamo all’usa e getta e non si gode più nulla. Recensioni perché bisogna pompare il gioco, disco o film che poi ci metti naso e belin fa cagare. A me non mi interessa se la gente ha trenta milioni di iscritti o dieci iscritti bisogna essere obbiettivi e onesti e questo si è perso da anni. Il mio delirio lo detto

[@NiCrower]

Non è delirio, è un pensiero di rigetto nato da una via completamente NON trasparente e sincera. La deriva del dover parlare di tutto e subito, preferendo la quantità alla qualità. Pensiero condivisibilissimo Shadow!

[@ONDANOTA]

le cose vanno cercate. Di musica moderna ti consiglio Ryan Celsius e Lil Peep. La serie "Trappin in Japan" è da Emmy secondo me . Nei film R.o.p. è penoso? Guarda "L'onore dei ladri"

[@shadowrogueilreoscuro]

@ Ma io la cerco ma me vedo poca qualità e anima non so se capisci. Comunque grazie della tua nota andrò a vedere.

[@dearossi2327]

Le recesioni si sono sfanculate da un pezzo! Dico solo From! Giochi stra pieni di diffetti ! Stra pieni di premi! 🤘🤬🤘

[@NiCrower]

La storia delle recensioni da "due pesi due misure" è lunghissima purtroppo

[@oni76ddr]

Infatti, la mia filosofia (a parte rare eccezioni), consiste nel non comprare più un gioco al Day One, ma attendere almeno un mese, seguendo video e recensioni da fonti multiple nel mentre.

[@NiCrower]

@@oni76ddr un modus operandi davvero pregevole e purtroppo, stando ai numeri, raro!

[@pierom993]

immagina se Baldur's Gate 3 fosse TOTALMENTE trasformato in un action-game. Proveresti indignazione? Pensa che Dragon Age è un brand storico e BG3 no... Pensa al miglior RPG mutato in qualcosa dove non puoi parlare LETTERALMENTE CON NESSUNO, neppure ai tuoi compagni se non quando la storyline te lo permette. E la stampa... tutto ok.

[@unkkkle]

Baldur's Gate è un videogioco di ruolo del 1998, pubblicato inizialmente dalla Interplay per Windows, il capostipite della serie di Baldur's Gate. Così come tutti i capitoli successivi della serie, è ambientato nell'universo narrativo dei Forgotten Realms del gioco di ruolo fantasy Dungeons & Dragons, quindi BG3 è un brand iperstorico, poi per il resto sono d'accordo.

[@NiCrower]

Su Baldur's concordo con chi ti ha risposto. È un brand dall'enorme storia. Sul resto però hai pienamente ragione. La stampa di settore ha in vis definitiva dimostrato di essere totalmente inattendibile, così come (a mio avviso) chi critica tutto a prescindere per ergersi sempre a voce indipendente fuori dal coro, anche quando così non è. Ci vuole moderazione e trasparenza, ma lì, filtrare tutto questo bombardamento di informazioni, diventa opera nostra, quindi è giusto prepararsi sempre al meglio per evitare fregature 😁

[@anonimo6603]

...stranamente, non condivido assolutamente niente di questo video. Dico stranamente in quanto, è proprio il contesto da cui dovrebbe emergere questo discorso che non riesco a condividere. Con Dragon Age abbiamo delle recensioni politicizzate, queste non hanno un'utilità se non dal punto di vista politico che esula dal discorso sulla critica ai videogiochi. Chi fa delle critiche non li vedo con delle pretese di oggettività, vedo punti di vista supportati da delle argomentazioni che giustificano la loro critica. A volte astiosa, altre volte, seppur molto più rare, positiva. Da come ti sei posto ho l'impressione che la critica al videogioco venga trattata come una guida all'acquisto, quindi come può non essere utile il voto? Ovviamente il voto viene associato al genere, mi pare quindi che si stia facendo una critica su un problema che... banalmente non c'è. Piuttosto si può fare una critica sui generi, magari non ci sono abbastanza etichette per poter incasellare un videogioco. O ancora, si può fare una critica al metacritic. (Che poi paradossalmente, invece, questo video sempre più appoggiare. Il prendere tanti voti per poi avere un quadro d'insieme.) In quanto decontestualizza quelle votazioni. O ancora, si può far una critica sull'avere delle testate generiche e non focalizzate su specifici generi, che finiscono quindi per valutare con parametri simili videogiochi che in comune hanno poco. Mentre avere testate specializzare in RPG, che attirano quindi persone anche con dei gusti simili, può portare a una critica più interessante per un pubblico più di nicchia.

[@NiCrower]

Ciao, intato grazie per il commento che, pur nel suo essere avverso a ciò che ho detto nel video, è risultato educato ed intelligente. Di questi tempi, per quanto possa sembrare assurdo, è bene ringraziare quando ciò accade. Tornando al commento: I critici videoludici si pongono, in quanto "esperti sopra la media", autorevoli a tal punto da poter estrapolare un'analisi oggettiva da un qualcosa di soggettivo come può essere un'esperienza ludo-narrativa come quella del videogioco. L'oggettività pura non esiste, ma nel video non ho criticato ciò, quanto piuttosto l'inutilità di prendere ogni cosa detta come se fosse oro colato dal momento che, in ogni recensione, una persona con un proprio spirito critico e consapevole di ciò che è, dovrebbe cercare l'oggettività per portarla alla propria soggettività. Questo rende indispensabile dunque sentire più pareri possibili ed avere la solidità morale/critica da poter filtrare qualsivoglia fine, sia esso divulgativo o commerciale. La critica al videogioco è SEMPRE stata una guida all'acquisto in questo paese a mio modo di vedere ed il voto diventa inutile quando tale guida e quel tale voto vengono influenzati dal fine ultimo di accaparrarsi un certo pubblico o una certa casa produttrice. La mia critica non è tanto verso i critici videoludici che, essendo su un social dove la credibilità te la fai raggiungendo numeri sempre maggiori di pubblico, diventano una cosa unica con la figura dell'influencer, quanto più verso il pubblico che sembra costantemente alla ricerca del santone da seguire, di colui che ha la verità assoluta in tasca, capace di analizzare con oggettività massima un videogioco che, tolto il lato tecnico, è un'opera che verte tutto sulla soggettività dell'utilizzatore. La moltitudine di pareri non è mai stata e mai sarà un problema. Il problema è far finta di non vedere fini commerciali in recensioni o analisi quando, laddove non vi è accordo economico con la casa di sviluppo, vi è un fine di self branding, rendendo dunque ugualmente poco attendibile il tutto. Possono esserci influencers più o meno attendibili, io in primis sento spesso le recensioni di alcuni content creators che stimo, ma negli anni ho costruito un mio spirito critico ed una consapevolezza di ciò che sono tale da saper filtrare ciò che vien detto e rapportarlo a ciò che sono. Questo è il fulcro della mia critica, l'assenza di capacità critica di chi ascolta che spesso segue solo chi recensisce bene ciò che gli piace, finchè non dà un bel voto ad un gioco che non gli è piaciuto. Viviamo in tempo di enorme egocentrismo dove ciò che ci piace è GOTY e ciò che non ci piace è SCAFFALEH, senza saper riconoscere quando un'opera è qualitativamente di livello assoluto, pur non rispecchiando i nostri gusti. Probabilmente il messaggio non son stato molto bravo a trasmetterlo all'interno del video, ma appunto, lo faccio per pura voglia di condivisione e discussione, senza scrivermi nulla e senza la pretesa di aver la verità in tasca, quindi ancora una volta ti ringrazio per aver risposto in maniera così garbata ed intelligente esponendo le tue idee differenti dalla mia, creando un momento di discussione sana, mio fine ultimo di ogni video mai fatto qui o live fatta su twitch.