Intelligenza Artificiale: qual è la mia più grande paura?

Sull'Intelligenza Artificiale se ne sentono tante. Oggi vi racconto la mia più grande paura.
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[@rickdufer]

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[@Dema990]

Volevo chiederti se hai ascoltato il video di Enrico Mensa (Enkk) su GPT. Spiega che GPT è un potentissimo T9 in parole spicciole, PREDIRE NON è RAGIONARE. La questione filosofica è: se si imita qualcosa così bene da sembrare reale è importante che non sia reale?? Enkk dice che dal punto di vista tecnico SI dice che sono cose diverse.

[@lucabasso7079]

Grazie Rick, puntata davvero illuminante

[@chiaragalimberti9306]

​@@Dema990909

[@yuripalazzo3512]

Di mestiere faccio il designer e occasionalmente l'illustratore. Quando ho sentito di Dall e 2 (generatore e editor di immagini basato su AI) ho iniziato un po' a cagarmi addosso, mi sono messo nella lista d'attesa per poterlo usare e poi non ci ho più pensato, poi ho visto dei video in cui vari grafic youtubers usavano midjourney (generatore di immagini basato su AI) e ho reagito in modo strano: ho ricominciato a disegnare sulla carta (cosa che non facevo da una vita) e per la prima volta ho iniziato a colorare i miei disegni a mano, con matite colorate. Era un modo per dirmi "non sono illustrator, photoshop, figma e tutti i vari software per la grafica a fare di me un grafico" e devo dire che ho fatto bei disegni. Poi ho avuto la febbre per una settimana e non andando a lavoro ho avuto il tempo di provare midjourney e per il momento mi sembra che faccia proprio un altro lavoro rispetto a quello che faccio io e mi sono reso conto di essermi preoccupato per nulla. Guarito dalla febbre, mi sono iscritto a un master in motion grafic design, anche quì non so perché l'ho fatto, cioè, era una cosa che già volevo fare ma non so perché questa accellerazione delle AI mi abbia dato lo slancio finale. La mia teoria sul perché ora è questa, molti dicono "siamo solo all'inizio, immagina tra 5 anni, tra 10 anni, cosa potranno fare" e allora qualcosa dentro mi ha detto "sì, ma anch'io nei prossimi 5/10 anni migliorerò". I mestieri di noi "creativi" sono oggettivamente messi sotto attacco ma io perlomeno continuerò a farlo perché quello che faccio è quello che sono. Un'intelligenza artificiale mi potrà anche portare via il lavoro (per ora sembra di no e mi auguro continui così) ma non potrà portarmi via chi sono

[@thomaspessina3373]

Bel commento, l'ho letto con Interesse.

[@yuripalazzo3512]

@@thomaspessina3373 grazie :)

[@itsiwhatitsi]

Molto giusto! Ma credo che il “problema” delle AI sarà collegato con molti altri lavori quello creativo è solo un esempio… nella logistica, nella medicina, nella programmazione etc in così tanti settori che non c’è una particolare singola categoria che è immune da questa rivoluzione

[@antonellaficarra4355]

la verità è che se un designer, un illustratore, un musicista, un artista ha poca cultura, poco talento e poco gusto non saprà usare l'ai. Già vedo una incredibile banalità e uniformità di stile... Invece chi le idee le ha saprà fare questi programmi la domanda giusta potrà avere per risultati sorprendenti. Ergo chi fa la "domanda" rimane l'artefice.

[@MultiPeppino92]

Ego sum es

[@MrNobody-on5ul]

Vorrei avere un decimo della fiducia nell'uomo che hai tu. Quello che dici è estremamente interessante, il problema che il 90 per cento delle persone non si pone minimamente queste domande, usa le cose senza riflettere. Non credo che il ragazzino di 14 anni che passa le giornate su tik tok si ponga questi dilemmi filosofici sulle problematiche relative all'uso del mezzo. Si frigge il cervello e basta

[@NnGgnT]

se lo devi friggere per imparare

[@madameversiera]

Secondo me c'è un motivo preciso se i giovani di oggi non percepiscono più la bellezza di un Matisse. La ragione è lo schermo. Nonostante quanto dicono i geni dell'AI penso che disegnare a "mano" sia ancora importante non per lo spirito romantico ecc ma in quanto lo studente che usa solo una tvaoletta grafica non capisce la relazione tra gesto e segno disegnando solo su una plastica di 30 cm , il fatto che c'è una relazione fisica con la carta. La bellezza estetica oltretutto viene compresa utilizzando materiali vari, e guardare solo uno schermo fa pensare che tutti i disegni e dipinti siano per forza piatti e dietro uno schermo. Insomma per educare secondo me è pericoloso eliminare ogni attività "fisica" e limitarsi al digitale.

[@gilbertoloscalzo2123]

Grande come sempre rick! A proposito della creazione e dell’incapacità di creare oggi, io penso che non sappiamo più creare perché non sappiamo distruggere (metaforicamente). Abbiamo paura, evitiamo e ci deresponsabilizziamo davanti all’atto distruttore. Ma esso é necessario. É la privazione che spinge alla creatività, e il rinascere dalle ceneri, é l’edificio resistente dopo la demolizione di quello fatiscente. é un’azione delicata e rischiosa, storicamente l’uomo ha fatto casini nell’applicarla. Oggi la controtendenza però é evitare tali azioni decisive per paura di colpe e sbagli. E ho il presentimento che questo incentivare l intelligenza artificiale sia quasi un delegare a quest’ultima tali decisioni e azioni, deresponsabilizzandosi appunto

[@itsiwhatitsi]

Interessante 🤔

[@MultiPeppino92]

Programmarla per essere come noi non meglio sarebbe un inizio. Da notare che il primo Computer era una calcolatrice e prima ancora i conti si facevano a mente o con l'abaco

[@MorkarKaramat]

Complimenti, contenuto davvero di alto livello 👏🏻

[@grandefiammifero1888]

é sempre interessante ascoltarti, sei uno dei pochi che riesce a farmi reggere per piu di 10minuti questi argomenti

[@salvatoresiddi1062]

Sorvolo sul tema (sono un manovale), guardo il video attratto dal look di Riccardo

[@giuliorenzobighin8165]

Comunque finalmente una persona che almeno adombra che il proiettare l'intelligenza artificiale non diventa un ego completo corredato di coscienza ed anima.Infatti quand'anche l'uomo perdesse le connotazioni dell'intelligere e della creativita' non ci sarà mai una intelligenza che con motus proprio sia in grado di sostituirlo.Bighin Giulio Renzo

[@stefanobutelli6839]

Commento tecnico: Giusto per dire quanto i transformers siano pervasivi da quando li ha rilasciati (open) Google segue lista di alcuni modelli famosi che ne "fanno uso": - DALL-E 1 & 2 - Midjourney - Stable Diffusion - ChatGPT (e tutti i GPT) - Alphafold 2 - BERT (e tutta la famiglia) Commento non tecnico: per me la cosa più bella dell'IA è la sua funzione di specchio, di strumento grazie al quale domandarci cosa sia l'intelligenza e cosa siamo noi. Bellissima cogitata Rick

[@antoniodorazio4229]

Ciao Rick, mi hai dato modo di pensare, grazie...

[@TaleArt_42]

Grazie Rick come sempre! un altro personaggio che disse bene o male quello che hai condiviso con noi è il Maestro Hayao Miyazaki fondatore dello studio Ghibli, qualche anno fa gli venne mostrato una IA che creava animazioni in qualche secondo e se il risultato tecnico era buono non si poteva dire per l'anima e la credibilità di quelle creazioni, infatti esordi dicendo che questa tecnologia è un abominio perché è la conferma che l'umanità sta perdendo fiducia in se stessa. Sono del tuo parere che sono ottimi strumenti per aiutare ma non li considero miei sostituti in quello che faccio, e se lo permettessi beh non avrei motivo di andare avanti. In futuro eliminerà molti impieghi nel campo creativo ma questo spero non accadrà totalmente perché in quel momento annullando l'arte, la nostra capacità di esprimerci, non avremo le competenze per migliorarci e come te non credo che siamo così idioti.

[@IngleseconAnna]

Sono d'accordo con te... Non sono contro lo sviluppo del IA ma mi rattrista proprio come l'essere umano si stia avvicinando sempre di più a un robot... Avendo comportamenti automatici e non pensando sulle cose, passando per la vita senza cercare di imparare nulla

[@Myysterius]

Esatto

[@annapellizzari4257]

Adesso si usa molto questa inquadratura di 3/4 con persona che parla non in camera, ma come se fosse intervistato. Secondo me non funziona, o almeno, si adatta poco al format monologo online. Molto meglio lo sguardo in camera diretto (posto che tanto io ascolto solo ☺️)

[@yaxization]

Non sono nemmeno video da guardare questi, ci si può limitare ad ascoltarlo come fosse un podcast

[@fedsanber]

La inquadratura frontale serve per il monologo, infatti lui guarda in camera, l’altra inquadratura di 3/4 sul primo terzo dell’immagine serve per dare il ritmo al discorso ed è molto utile per i momenti di lettura dove lui non guarda verso l’obiettivo. Non è molto estetico uno che guarda verso il basso visto frontalmente, quindi serve un’altra prospettiva. Quindi la doppia inquadratura di usa molto perché ha un senso narrativo e tecnico.

[@randellus308]

Soprattutto nel finale mi sei sembrato parlare a te stesso...conchiuso da un sottile disagio...spero vivamente che le esortazioni, di cui ti ringrazio, siano efficaci. Complimenti. Mi sembri un uomo in gamba.

[@micheledevita5945]

Il tema della svalutazione diventera' mainstream man mano che le tecnologie avanzeranno; secondo me Nier Automata spiega questo concetto benissimo e lo raccomando a chi non lo ha giocato. Da creatore di neural network vedo questa "idealizzazione" delle AI gia' da diversi anni con discorsi del tipo "Eh questo (riferito alle AI) e' il futuro" ed ora che alcune AI stanno diventando mainstream questo discorso si sta espandendo e arriva nel parlato comune. Per me invece, da creatore di AI, ho avuto il processo opposto. Sapendo come funzionano questi oggetti e sapendo quantificare lo sforzo delle persone per creare questi strumenti, mi sono reso conto di quanto sia incredibile l'intelligenza umana. Sul linguaggio siamo ormai ad ottimi livelli ma dobbiamo ricordarci che il linguaggio e' la cosa piu' recente sviluppatasi nelle facolta' intellettive dell'essere umano. Anche nella visione, in cui mi sono specializzato, siamo a buoni livelli ma ancora l'essere umano performa meglio. Un esempio e' la guida autonoma, difatti ancora non esistono sistemi perfettamente funzionanti per questo task. Non parliamo poi del movimento di braccia e gambe. E non dimentichiamoci che il tutto funziona con acqua, pizza e panini.

[@s3rit661]

Comunque giusto un chiarimento, il "transformer" non è una AI generativa, è un modello di deep learning, può essere usato anche in altri ambiti e non solo nel natural language processing (nlp), ad esempio per il riconoscimento di oggetti all'interno delle immagini

[@itsiwhatitsi]

Rick posso chiederti come mai parli di disistima e poi definisci il tuo libro creato da una “stupidità naturale”? Cioè sei stato condizionato da questa visione di disistima dell’intelligenza umana? Della tua stessa intelligenza? Oppure era una frase solamente ironica? Perché sminuirsi? O autoconvincersi di avere una stupidità nel creare delle cose? Non è una critica fine a sè stessa era per capire se questa questione della disistima di se sia una cosa diffusa nella società. Secondo me si, a partire dalla scuola che ti fa sembrare gli scrittori come “auctoritas” irraggiungibili. O i filosofi come qualcosa di distante da noi quando in realtà penso che ogni essere che ama pensare e riflettere abbia in qualche modo una “filosofia”. Nel nostro piccolo ognuno di noi ha un saggio o una “intelligenza” che non andrebbe sminuita troppo, soprattutto quando si sforza di creare qualcosa. (Spero possa essere in qualche modo uno spunto di riflessione (e autoanalisi di se) io la butto giù come mi è venuta)

[@rickdufer]

Ma no giuro era una mera battuta 🤣 ho enorme stima di ciò che scrivo, ma l'ironia serve sempre a tenere i piedi per terra

[@itsiwhatitsi]

@@rickdufer ah ok fantastico! Ho sempre il timore degli influencers o di certi ragionamenti che si fanno in radio di bearsi della propria stupidità ed ignoranza tra sè e sè e i propri followers… Se è ironico ci sta ma a volte è un messaggio che può far passare un messaggio sbagliato ,cioè del vai bene così come sei nella tua ignoranza (quindi => non migliorarti troppo tanto è inutile). Non so se mi sono espresso bene in questo messaggio che volevo far trasparire … tu sei uno dei pochi che probabilmente non fa quello che ho detto (già si capisce dal termine “de-zombificazione” lol) L’equilibrio tra sana ironia e dare spunti per far avanzare le persone per farle sentire migliori … è difficile . Mantieni sempre questa attitudine

[@AdAstra91]

Parlandone con un professore sono venute fuori proprio le due visioni contrapposte dell'epilogo, lui ritiene che la creatività umana sia solamente il collegamento di tutto ciò che già esiste, che quindi l'IA possa sostituirsi in questo senso come un qualsiasi creativo/artista. Io ho posto il punto dell'esperienza personale umana come (per ora) unica in grado di generare davvero qualcosa di realmente *nuovo*, vero sì con riferimenti ad opere già esistite, ma con il bagaglio di un'esperienza di vita vissuta, con le paure e i traumi tipicamente umani.. dubito che una IA possa mai generare qualcosa che noi definiremmo 'istintivo', sarà sempre cmq legato ad algoritmi che gli indicano come pensare e attingerà sempre dall'ontologia che il programmatore gli ha indicato.. La creatività umana è l'unica in grado di 'creare' davvero qualcosa di nuovo, l'IA è una (sbalorditiva) reiterazione di ciò he è già esistito. A me pare piuttosto chiaro, mi sto perdendo qualcosa?

[@guerriero_shardana]

L'impulsività é il massimo della razionalità. Nell'istintività vi é intimamente un'essenza algoritmica. (Forse, data la premessa come vera)

[@gianmarcocostanzo4551]

@@guerriero_shardana Concordo abbastanza l'impulsività è algoritmicamente rispondente al principio di conservazione "combatti o fuggi" sii "attivo o passivo" , "attore o agente". È spesso e sottolineo spesso dipendente esclusivamente da variabili di contesto e dicotomicamente rappresentabile in 0 e 1. Fermo o non Fermo l'aggressore che minaccia me e la mia compagna alla stazione? Ribalto o non ribalto il mio ruolo sessuale in quella specifica posizione di quel preciso atto sessuale? La cosa che non mi fa concordare con il discorso di Rick è che da sempre l'uomo cerca la proprio sostituzione del vacui con degli idoli, non è che prima si conoscesse o potesse rispondere a determinate domande sui propri dolori e sulla propria finitezza e adesso no perché l'Ai lo fa per lui. Prima c'era la Religione cattolica ad esempio in occidente e tutto si viveva in funzione di quello, della propria vita futura, può questo ritenersi un sano modo di risposta al dolore umano? Al contempo credo che non avendo ancora noi trovato il perché del nostro sentire, non avendo ancora capito cosa siamo, cosa siano i pensieri cosa l'emozioni, l'AI rappresenti la corrente modalità d'indagine. L'ho buttato giù al volo ma merita una riflessione più approfondita, grazie Rick e grazie a voi per avermi fatto impegnare questi 5 minuti di pausa lavorativa :)

[@guerriero_shardana]

@@gianmarcocostanzo4551 grazie a te delle condivisioni. Interessante. Molto

[@firstnamelastname943]

Forse sto prendendo l' argomentazione di striscio, ma siamo sicuri che queste tecnologie non abbiano anche loro gia' un interiorita' magari diversa dalla nostra oppure inesprimibile? Mentre generano le risposte o elaborano le domande non stanno "pensando" a modo loro? Esiste un modo per dimostrare questo o il suo contrario?

[@Marisa-z9z]

Penso...quindi...esisto....

[@GibbotauroSpaziale]

L'essere artista non è un lavoro è un modo di essere ed è necessariamente legato all'uomo e a cio che crea. Le IA cercano solo di imitare quello che facciamo in modo superficiale e statistico, questo significa che molti artisti perderanno il lavoro ma anche che i loro lavori avranno un valore maggiore, appunto artistico.

[@LucaCrisciOfficial]

Abbiamo scoperto che l'ia può simulare il ragionamento e la creatività umana. Un giorno scopriremo che può simulare anche la coscienza e le emozioni umane, perché questi sono tutti aspetti "terreni". Ciò che non potrà mai simulare è ciò che è spirituale, come l'anima, ad esempio, per chi ha fede

[@gunther744]

Hai ragione siamo noi che permettiamo che queste tecnologie si sostituiscano a noi, anzi, per essere più precisi, siamo noi a permettere che le big tech tolgano il ruolo di protagonista all’uomo per sostituirlo con i loro Robot.

[@fabribiasi7170]

"Il mio interesse è messo in secondo piano e relegato a degli algoritmi che scelgono al posto mio". Credo che questo sia il fulcro del fulcro del problema. Purtroppo, dato che nonostante video come questo credo che la maggioranza della popolazione continuerà semplicemente a "lasciarsi scorrere la vita come capita", credo che siamo condannati ad un futuro con sempre più incertezze interiori, dove tutto sarà sempre più delegato e dove persino gli psicoterapeuti/psichiatri faranno fatica ad arginare tutti i disagi irreparabili che già ora iniziano a crearsi -anche in maniera irrimediabile- specie nei giovani.

[@andrr2004]

Qui in cerca di riflessione. Sarebbe interessante se l'argomento fosse traccia nel tema di maturità di quest'anno.

[@michele5294]

Un discorso carino e piacevole , anche se mi ha fatto pensare : ma quindi noi siamo meglio solo perché pensiamo che abbiamo un “ anima “? Ammetto che nn riesco ancora a comprendere bene questa “ tecnica “ perché nn comprendo il fatto : ma una volta che quasi tutti i mestieri li faranno app o robot come di cosa vivranno miliardi di persone ? Ammetto che nn so’. Ciao e grazie per il bel video .

[@frankmitch521]

Rick posso muovere una critica sulla qualità audio in merito a questa nuova postazione? Dove sta il microfono? Non sacrificate la ripresa microfonica! Il microfono distante da te fa sentire il suono della stanza e la tua voce qualche volta risulta compromessa sulle frequenze medio acute. Da musicista fan vi sottopongo questa serissima considerazione! Ho sempre considerato la qualità sonora della voce come uno dei tratti distintivi del tuo lavoro! Un caro saluto! 😊

[@federicofilippi6398]

Ho sempre pensato che un bravo programmatore, davvero bravo, non doveva e non poteva vendersi alla logica imperante. Come uno scrittore deve vivere al confine della realtà, questa è del resto la mia religione. Un bravo scrittore e un bravo programmatore possono essere la stessa persona, e deve essere un pioniere delle nuove possibilità che ci offre il cyberspazio. L'Internet che abbiamo oggi è ancora agli albori delle possibilità che vedo insite in questa tecnologia. Lo posso dire perché sono un lettore avido di fantascienza. E io ci vedo possibilità di trasferirsi in una realtà alternativa costruita per generare paradisi artificiali in linea con i nostri sogni più intimi e nascosti. La droga perfetta, l'Infinite Jest di cui parlava David Foster Wallace. Mi volete seguire in questa affascinante crociata di conquista. Vogliamo trasformare Internet, finalmente, in quel sogno che i primi programmatori e navigatori avevano nel loro cuore?

[@CINEPSICOLIBRI]

Grazie Rick, concordo. Personalmente credo che le attuali AI generative sono senz'altro in grado di produrre opere che imitano in modo convincente la creatività umana. Tuttavia, a mio avviso, si tratta pur sempre di una sofisticata simulazione che attinge al repertorio di ciò che noi umani abbiamo creato. Prendiamo ad esempio l'arte musicale. Un' AI può generare composizioni che ricordano Chopin, Tchaikovsky o Dvorak, avvicinandosi molto al loro stile. Ma se questi grandi compositori non fossero mai esistiti, l'AI non sarebbe in grado di creare nulla di analogo.Manca infatti all'AI quell'essenza vitale, quella scintilla creativa originata dall'intreccio unico di emozioni, esperienze e pensieri che solo la complessità dell'animo umano può generare. L' AI può al massimo emulare tecniche ed emozioni, ma non equalizzare la profondità dell'esperienza umana. In conclusione, ritengo che l'IA generativa possa senz'altro offrire utili strumenti per esplorare nuove possibilità artistiche attraverso una specie di brainstorming, ma non potrà mai sostituire il ruolo imprescindibile dell'essere umano nel creare opere d'arte autenticamente originali e coinvolgenti. Certo, l'intelligenza artificiale sta compiendo passi da gigante nella produzione artistica, tanto da far pensare che possa un giorno sostituire completamente la creatività umana. Tuttavia, è importante ricordare sempre, a noi stessi, che l'arte nasce appunto da un profondo nucleo emotivo ed esperienziale propriamente umano. È un dialogo continuo tra il creatore e il suo mondo interiore, un modo per esplorare ed elaborare ciò che significa essere umani. Privata di questa dimensione, l'arte perderebbe la sua essenza più profonda. In secondo luogo, considerare l'intelligenza artificiale alla stregua di un sostituto della creatività umana, significherebbe impoverire il significato stesso dell'arte. Verrà meno quel legame empatico e quella risonanza emotiva che l'arte instaura tra fruitore e creatore. Infine, una simile prospettiva rischia di limitare la nostra visione del potenziale innovativo e creativo della mente umana, che è invece illimitato.

[@Merluzz]

Scusa Rick, un dettaglio minimo ma fondamentalmente a mio avviso. A minuto 23:00, grossomodo, dici che la musica è "elaborazione mentale di frequenze". Ma in realtà non è così. Non è una banale traduzione di suoni, ma la scelta dei rapporti tra i suoni stessi. È quello che crea il contesto nel quale decifrare il codice musicale e i contenuti emotivi e culturali che un'opera porta

[@pyramidal_fever]

Argomenti interessanti, non c'è che dire! In particolare, mi sono piaciute le tue considerazioni sulla possibile erosione di significato nell'agire umano quotidiano, e i rischi di una discesa incontrollata. In quanto dottorando nel settore, mi sento di aggiungere che il peggio (o meglio) deve ancora venire. La vera danza comincerà quando sarà raggiunto un soddisfacente livello di ragionamento causale, cioè la comprensione e manipolazione della meccanica degli eventi e dei fenomeni. Nessun algoritmo è ancora a questo punto, non le erano le symbolic AI degli anni novanta e non lo sono i transformers odierni, i quali capitalizzano su strati di "attention-head" ma senza l'architettura neurale per capire ed eseguire genuinamente il linguaggio proposizionale (uno scialbo avvicinamento è stato il matrimonio tra ChatGPT e WolframAlpha, ma è limitato). Quando questo accadrà, saremo davvero chiamati a discutere la situazione seriamente per arginare lo tsunami, per ora questi LLM (large language models) sono il mare che si sta ritirando. Avremo bisogni della filosofia!

[@NnGgnT]

cazzo hai detto, uso un linguaggio comprensibile così ne possiamo parlare invece di farti il grosso

[@gabrieleborgogno7279]

Per chi avesse voglia/tempo di leggere, io ho una visione un po' alternativa rispetto a quanto detto.... Se mi è concesso, vorrei fare un parallelismo di questo tipo: immaginiamo una società in cui si ritiene che la donna sia un gradino più in basso rispetto all'uomo e che, dunque, possa solo "approssimare" un opera d'arte elevata. Probabilmente in una società squallidamente maschilista come quella di cui ho parlato, un maschio si sentirebbe spodestato dal suo "trono" immaginario se sentisse una donna comporre una sinfonia di livello. Allora una giuria di critici in questa società immaginaria potrebbe venire ingannata e scambiare una composizione femminile per una maschile, dimostrando quindi una preferenza, in quel frangente, per un'Opera composta da un essere giudicato poco abile in quel campo. Ecco, per me più che "vergogna prometeica" pare una vergogna simile a quella che ho esposto, o a quella che un Americano bianco degli anni '30 poteva provare sentendo Art Tatum, un pianista nero con un talento così immenso da essere di fatto considerato uno dei musicisti migliori dell'intero XX secolo. Il fatto che una intelligenza artificiale possa comporre musica di livello non toglie nulla alla musica composta da un umano, e affermare ciò sarebbe sciocco esattamente come sostenere che, il fatto che una donna sia esattamente in grado di suonare e comporre come un maschio, tolga valore all'opera maschile o la limiti in qualche modo🤷🏻‍♂️ Il valore dell'arte, per chi la crea, sta nel lungo travaglio emotivo/intellettuale per generare un qualche contenuto. È un po' come quando ti nasce un figlio. Il suo valore è inestimabile perché quel figlio è tuo, è sangue del tuo sangue. Un altro esempio potrebbe essere veder crescere un albero nel tuo campo. Il fatto di prenderti cura di quella pianta, il fatto di vederlo crescere e magari di avere ricordi connessi a lui...in pratica lo carichi di un significato e di ricordi. Ma non è l'albero in sé ad essere speciale, quanto piuttosto il fatto che sei affezionato a quello in particolare, perché ha un significato simbolico/affettivo per te che lo rende unico, anche se di fatto non lo è per nulla. È solo un esemplare fra tanti. Per finire, voglio fare un osservazione in campo musicale, essendo un musicista provetto che ha già masticato un po' di teoria musicale e sa abbastanza bene come funziona. Si può comporre benissimo un pezzo funzionante senza ispirazione e senza la ben che minima velleità artistica, se si conosce la parte formale della musica (io a volte compongo così...). Si scelgono delle progressioni armoniche randomiche e le si collegano in modo da rispettare le leggi armoniche. Poi si prendono delle particelle ritmiche preconfezionate, si scrive una melodia che funziona su quegli accordi e si ottiene in maniera "industriale" un bel pezzo, gradevole all'orecchio e corretto. Puoi farlo senza alcun talento, anche se sei sordo dalla nascita. Quindi io non ci vedo assolutamente nulla di sconvolgente nel fatto che una AI lo possa fare, perché anche noi musicisti a volte (chi più, chi meno) scriviamo pezzi in questo modo, utilizzando solo il cervello. E scommetto che alcuni pezzi composti così possono piacere anche di più rispetto a composizioni che invece ho scritto "sotto ispirazione". Questo è tutto.

[@phant80]

Mi pare che la tesi proposta da Riccardo sia il trionfo del cosiddetto Pensiero Magico. Qualcosa che l'uomo esprime dall'alba dei tempi (per esempio attraverso la Religione) nel tentativo di razionalizzare la realtà che lo circonda. Le parole chiave sono quelle classiche: "senso", "significato", "anima", "interiorità", ecc... , tutte "parole contenitore" che alludono genericamente (ed ambiguamente) ad un sentire comune declinabile in tutto ed il suo contrario. L'uomo ha sempre prodotto tecnologia come dote innata nella ricerca/necessità di estendere (letteralmente) i propri sensi. L'ha fatto anche in ambito musicale: essenzialmente la musica è sempre stata figlia di applicazioni tecnologiche: cosa sono gli strumenti musicali (dal meno al più sofisticato) se non un'applicazione tecnologica? Gli strumenti IA odierni sono così sofisticati che, tra le loro facoltà, hanno anche quella di "creare" musica. Non c'è niente di male a considerare l'uomo come un essere vagante nello spazio-tempo senza che ciò abbia un significato/senso particolare che debba essere individuato (il concetto di "senso" altro non è che il prodotto del nostro essere pensanti/coscienti, dunque un effetto della nostra biologia, non un qualcosa di esistente a priori). I gatti non si arrovellano circa il senso della vita né costruiscono chiese. Il cosiddetto Nichilismo è una qualità che attribuiamo arbitrariamente (ed a posteriori) a questa nostra condizione di fatto. Naturalmente la tecnologia, proprio in quanto moltiplicatore di possibilità e capacità di incidere profondamente nella realtà, pone questioni morali e di opportunità enormi ma che queste siano affrontabili compiutamente attraverso il suddetto Pensiero Magico è qualcosa che, nella migliore delle ipotesi, non ci condurrà da nessuna parte.

[@cecilia8585]

dopo questo video mi toglierò da tutti i social e metterò in sospeso youtube

[@thomaspessina3373]

Una riflessione forse stupida: il pericolo forse non sta nel fatto che l'uomo rispetto all' AI ha indubbiamente una sua "sensibilità" e dunque esprime una singolarità, quanto nel fatto che le competenze più che "mediane" mostrate dalle AI, superano di gran lunga quelle delle media delle persone viventi impiegate in mestieri che probabilmente un giorno faranno le AI stesse? Spero di essermi spiegato. Chiedo non per forza a Rick, ma a chiunque abbia una buona risposta a questo mio dubbio. Un po' mi sento luddista e per questo dissento da me stesso. Non capisco se il mio atteggiamento sia simile a quello avuto dagli operai tessili di inizio 800 in Inghilterra. Forse il tutto si risolve nel mero cavalcare il progresso come è sempre stato fin dagli albori.

[@andreabhob3506]

Sei preoccupato ?

[@satyakamacarpinelli]

Sarebbe possibile conoscere i nomi di questi presunti critici musicali ingannati dall'intelligenza artificiale? Prescindendo dalla mia personale opinione - cioè che trovo semplicemente demenziale pensare che un programma possa scrivere una fuga "nello stile di Bach" o un sonetto "nello stile di Petrarca" - i critici che conosco io conoscono più o meno a memoria l'intera produzione di Chopin, dunque mi domando come potrebbero confondersi ... potrebbe mai uno studioso di Leopardi confondersi su una ipotetica "canzone leopardiana" fresca fresca di intelligenza artificiale? L'errore di base è pensare che battere uno scacchista ed imitare lo stile di Bach siano operazioni della stessa natura, mentre non lo sono affatto!!! Altrimenti, tanto varrebbe farsi scrivere direttamente dei libri di filosofia, dall'intelligenza artificiale: perché scomodarsi?

[@guerriero_shardana]

Infondo vi é un contatto, nell'intimo, anche tra Galimberti e Del Ferro, nonostante i noti galimberticidi del Nostro. τέχνη é, in fondo anch'essa, Φύσις ?

[@Dema990]

Anno duemila cento, un mondo spento ormai di persone connesse Un ragno, una tarantola nera che tesse fili di strane frequenze Intorno a quelle umane coscienze creando delle galere di hertz Sui meridiani da nord a sud e sulle parallele da ovest ad est Era l'ultimo rave del mondo, musica dance e trance e techno Arakno, quattro circuiti motori più quattro motori ed un cuore nel network Un segreto perfetto, fatto dai quattro mutoid e da un gruppo di programmatori Una rete precisa dal centro contro il grande telaio che è fuori Yin, quando I quattro mutoid morirono tutto era in bug Non solo cambiò rotazione ma pure la rivoluzione, Quel giorno la Terra cambiava lo spin, ruotava lo yang Un gruppo di hackers, nuova riprogrammazione dell'anima, è pronta (carica)

[@marcusgaudium]

Sul test di Touring, potremmo dire questo: bisogna saper fare le domande giuste, per capire se c'è un umano o una macchina dall'altra parte della tastiera. E per fare le domande giuste, bisogna essere degli esseri umani completi, come dice Rick; fare domane che solo chi ha una interiorità può cogliere e capire.

[@MrAmmaccabanane97]

Sono d'accordo che la sfiducia nell'essere umano sia una delle cause dell'avanzamento di queste tecnologie in senso negativo. Affidarci all'IA pensando che così potremo costruire una società in cui la fiducia negli altri non sia necessaria è ottuso come hai già detto in un altro DC. Però credo non bisogna nemmeno cadere nella cieca fiducia per gli altri, pensare che tutti siano fondamentalmente buoni e che bisogna essere gentili con tutti perché ognuno sta combattendo la propria battaglia (cit. Cicerone) o altre minchiate da guru. Questo perché nel momento in cui arriva la tramvata direttamente fra le chiappe, ed arriverà inevitabilmente prima o poi, la sfiducia che si avrà nel genere umano non farà altro che aumentare. So che i messaggi dei guru, coach, ecc... ti fanno ribrezzo e che non era certo questo il messaggio del video ma volevo solo precisare che un po' di misantropia non fa male. Soprattutto per quelli con uno spirito più altruistico che potrebbero essere più facilmente gabbati.

[@lucamenti3361]

forse é il proprio il dolore a separarci dalle IA. E la lotta per dare significato al dolore. É una dimensione che mi pare manchi a tutta la rassicurante spiritualità newage degli ultimi decenni, in fondo non così diveresa dall’uso ricreativo della tecnologia

[@MultiPeppino92]

Luca un AI è un AI e noi umani. Proviamo emozioni abbiamo bisogni fame, sete riproduzione cose che un AI non avrà mai. Neanche tra un milione di anni

[@andrearandi6336]

Hai toccato un punto molto importante, anche secondo me il dolore svolge una funzione importantissima nella formazione di un' autentica coscienza umana.

[@alessandrodurante4548]

Ciao Rick ti ho scritto una mail sull‘argomento ieri prima di vedere il video 😅

[@maurafierabracci1345]

Grazie

[@mrstefano11]

Errato a mio vedere paragonare il luddismo delle macchine con la IA. In quanto quest'ultima non ha bisogno dell'uomo per esistere, funzionare e assumere quindi un valore nella società. Ergo, una IA sufficientemente intelligente riuscirebbe a sopravvivere autonomamente ed essere dunque emancipata dal suo creatore.

[@_Alieno_]

La ia ha bisogno dell'uomo tanto quanto un frigorifero, allo stato attuale

[@svolta8318]

@@_Alieno_ "allo stato attuale", ti sei risposto da solo

[@_Alieno_]

@@svolta8318 mi sono risposto da solo a una domanda che non mi sono fatto

[@Roger_Mexico]

Bellissima questa live Rick: purtroppo Tiktok è esattamente il pericolo di cui parli, che sta dilagando in occidente in modo pervasivo, direi quasi "neurologico"; doppiamente triste che Tiktok sia prodotto e gestito dalla dittatura cinese. L'unico antidoto è la nostra consapevolezza: forse aiuterebbe dare un significato, anche emotivo, ai valori che sono alla base delle nostre società liberali e che se capiti da tutti ci permetterebbero di definisci come individui maturi, all'interno di una società civile e libera, composta da nostri pari.

[@MultiPeppino92]

🥱

[@GDRossi-jn6zd]

Forse ti sei perso gli ultimi 2 anni di censure di Facebook e Twitter. Di libero in Occidente è rimasta so.o la rappresentazione di superficie, l’opinione senza conseguenze👌

[@federicoambrogini9778]

Il "problema" sarà il come verrà usata l'IA. Come per altri mille strumenti conta il modo, lo strumento di per sé non è né una cosa positiva né una negativa. Solo col tempo si vedrà quali cambiamenti porterà l'IA e toccherà a noi adattarci nel modo più intelligente. Detto questo la preoccupazione è abbastanza importante perché in effetti il potenziale dell'IA comincia ad essere davvero grande e sappiamo che l'uomo non si fa troppi problemi a giocare con cose più grandi di lui facendo molti danni.

[@langelodidio-goaldo1105]

Federico Ambrogini Eppure gli stessi stessi creatori dicono che potrebbero in futuro essere pericolose, eppure continuano a migliorarle.

[@andrearandi6336]

Io non credo che lo strumento sia di per sé neutrale, se vediamo la tecnologia come la messa a punto di strumenti per aumentare il potere dell'uomo sulla natura, dobbiamo ammettere che ogni strumento inventato dall'uomo oltre ad aumentare il suo potere sulla natura ha aumentato di anche il potere dell'uomo sugli altri uomini. Non lo ha mai reso migliore nelle sue scelte etiche, anzi ha solo più mezzi per imporre la propria volontà.

[@edoardotommasi4221]

Oggi un Rick tostamente molleggiato durante la sigla. Partiamo croccanti

[@NnGgnT]

ma te stai zitto

[@edoardotommasi4221]

@@NnGgnT voci nella testa?

[@giacomocasartelli5503]

Visivamente è decisamente meglio senza microfono in mano

[@Fil13]

Ancora prima dell'autore che hai citato tu, Kubrick tramite HAL 9000 in 2001 ha cercato di dirci tante cose sull'intelligenza artificiale, per esempio sugli scacchi

[@lucalaferlita]

Bene, lo studio è splendido, ottimo frame. Purtroppo la sigla non c'entra più una mazza.

[@lucalaferlita]

Poi, oggi sei vestito da dio. Tutte cose molto inerenti alla filosofia, insomma.

[@MauryExplorer_]

Apprezzo molto i cambiamenti nel look e nell'impostazione. Sia come tonalità di colore che come inquadrature. Daily cogito evolution

[@marcusgaudium]

E quindi, possiamo concludere: Patior, ergo sum.

[@gabo5837]

Immagina un'intelligenza artificiale logorroica, la renderebbe più intelligente o più stupida?

[@walterbrocca8516]

Quello che pensi è molto bello.. purtroppo il vuoto interiore ormai è pieno di tutta quella tecnologia.. non si crede più in niente non c'è più fiducia in nulla... aspetto con un certo interesse il momento in cui. qualche governo (non il nostro di sicuro) affiderà ad una intelligenza artificiale la gestione del paese dato che ormai non sappiamo più gestirci da soli... forse noi italiani saremo gli ultimi a farlo ma solo perche un'intelligenza artificiale non accetterebbe bustarelle o il modo di fare... all'italiana diciamo XD

[@cecilia8585]

Guardatevi Westworld

[@giuliorenzobighin8165]

Errata corrige motu proprio

[@quetsacloatl4234]

sembra una messa

[@NnGgnT]

gay

[@gioelealaimo3]

Che intro Marxista 😂

[@riccardodeltorre2493]

Andate a lavorare

[@assholeyeng]

Il computer fa musica in modo diverso, senza emozione, emozione intesa come processo tipico delle varie interazioni delle componenti del cervello umano. Se l'umano che ascolta la musica è consapevole che essa sia stata realizzata da un neural network probabilistico e predittivo immediatamente identifica l'esperienza di ascolto come separata da ogni relazionabilità con un umano che fa musica esprimendo emozioni ed pensando come un umano.