Рет қаралды 2,670
In questi giorni, dopo decenni di attesa (l’ultimo concorso simile fu bandito nel 1990), sono usciti i primi bandi dei nuovi concorsi per selezionare i futuri professori dei Conservatori italiani.
Questi concorsi prevedono, come è giusto, esami in presenza in cui i candidati selezionati potranno suonare al cospetto della commissione giudicatrice. Il problema è che, a quanto si evince dai primi bandi pubblicati per i concorsi di pianoforte, si richiede loro di suonare un repertorio vastissimo, che quasi nessun concertista è in grado di eseguire in un solo giorno.
Ma, soprattutto, questi concorsi non includono, nella prova pratica, alcun esame che possa comprovare le qualità didattiche degli aspiranti professori: non sono previsti (come invece accade sempre nei concorsi delle Musikhochschule tedesche o delle Università americane) esempi di lezione a studenti di diverso livello e su diversi repertori, e non è contemplato, per i nuovi docenti, un periodo di prova, in cui possano dimostrare di avere le qualità umane e relazionali altrettanto importanti per fare di lui un vero insegnante capace di formare giovani musicisti.
Le commissioni, infine, non comprendono una rappresentanza degli studenti, che, invece, sono i primi diretti interessati ad avere insegnanti con cui instaurare un proficuo rapporto di fiducia e arricchimento reciproco.
#robertoprosseda #conservatorio #divulgazionemusicale
=========================================
* Iscriviti al mio Canale qui / robertoprossedapianist
* Visita il mio sito www.robertopros...
* Seguimi anche su Facebook / prossedaroberto
* Seguimi su X / robertoprosseda
* Mi trovi anche su Instagram / robertoprosseda