Riina, Gian Carlo Caselli sulla mancata perquisizione del covo.

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Күн бұрын

Gian Carlo Caselli, intervistato da Rebecca Pecori, sulla mancata perquisizione del covo di Riina dopo l'arresto: "qualcosa non funziona tra Ros e Procura".
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Пікірлер: 26

@stefanorei 8 ай бұрын

La mia opinione è che Provenzano ha consegnato Riina, ritenendolo fuori controllo con le sue pratiche stragiste, e Mori gli ha lasciato ripulire il Covo. Con questa trattativa Mori è diventato eroe nazionale ma resta un personaggio molto ambiguo.

@zoltec009 5 ай бұрын

Opinione sbagliatissima e smentita dagli atti, sia l'una, che l'altra. Questi sono fatti dimostrati, che non possono essere smentiti da "opinioni". Su Mori poi c'è l'espressa testimonianza in atti di magistrati testimoni oculari, che confermano che la mattina del 15 gennaio lui si pronunciò per l'immediata perquisizione senza riserve. Nella circostanza che invece tale perquisizione non si fece, Mori c'entra nulla. Mori resta "ambiguo" soltanto a valle di fabbricazioni, come le 2 qui citate di cui lei è vittima, altrimenti non lo è per niente.

@domenicoantonio5288 Жыл бұрын

Ma chi lo ha detto che non e' stata perquisita? Solo perche' i documenti non sono arrivati sulla scrivania del magistrato? L' hanno perquisita..l' hanno perquisita e adesso i documenti importanti stanno in qualche tramezzo.

@andreinapozzi7698 Жыл бұрын

La perquisizione molto spesso, viene elusa da dettami di poteri dello stato per non compromettersi

@donatocalsolaro322 Жыл бұрын

Ma nessuno, come è trapelato, chiede dove fosse diretto? e per fare che?, nel momento in cui uscì da complesso di Via Bernini per poi essere intercettato ed arrestato?

@vince8658 Жыл бұрын

Lo ha detto Brusca in un interrogatorio: Riina stava andando a una riunione della cupola dove erano presenti altri boss mafiosi...se i carabinieri lo avessero seguito li avrebbero arrestati tutti.

@zoltec009 5 ай бұрын

Ma è arcinoto dove fosse diretto: a casa del suo autista dove ci sarebbe stata una riunione con i mafiosi della sua cosca. Ultimo e Mori, appena fu visto, si consultarono al telefono, chiedendosi se non fosse opportuno soltanto pedinarlo per vedere dove andasse, ma poi decisero che era troppo rischioso, dopo tutti quegli anni di latitanza, e la rilevanza assoluta del soggetto, non si poteva rischiare di perderlo, e fu deciso di fermarlo subito. Non dimentichiamo che l'intercettazione di Riina, non era prevista: gli uomini del Crimor erano appostati per pedinare la moglie (su mandato ed in accordo con il magistrato), non pensavano che dal cancello quella mattina sbucasse fuori proprio lui. Quello non era il suo "covo", ma l'abitazione dei famigliari. E' in atti che nello stesso periodo Riina avesse un covo operativo in Borgo Molara.