Roosevelt e il New Deal

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Nel 1932 il presidente degli Stati Uniti, Hoover, perse le elezioni contro Franklin Delano Roosevelt, che appena entrato alla Casa Bianca diede una decisa sterzata alla politica economica, varando il New Deal. Ecco in cosa consisteva.
Sommario dei contenuti:
00:00 Intro
01:45 Chi sono (e cosa faccio qui)
03:02 Hoover e Roosevelt
10:16 Il pensiero di Keynes
17:45 Sostenere la domanda
23:37 Il varo del New Deal
27:29 I primi cento giorni
31:08 AAA e NIRA
37:42 Le riforme sociali
42:51 Da Roosevelt all'Europa
49:18 Conclusione
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[@carmelocaruso4550]

"L''unica paura che possiamo avere è la paura stessa".....meglio i portatori di speranza che i nichilisti, grazie per la lezione 🙂

[@paolabusacchi5179]

Complimenti la sua cultura risulta essere completa ed efficace capace di dare risposte a tutte le domande grazie

[@CarloLimonta-sf3wp]

Grazie.

[@martinarappazzo6578]

il migliore che abbia incontrato nel mio percorsi di studi fino ad adesso. grazie

[@fabiobianchetti3129]

Molto completo e interessante grazie. Sarebbe interessante un video su Beverdige e sul sistema sociale proposto.

[@antonellarunfola7487]

Bravo continua così

[@micheleercolano3393]

Prof hai un alunno in più!!!!!

[@katiamaci4670]

Due in più!!😊😊😊😍😍😍🥰🥰🥰

[@RobertaBertin1984]

Seguo, ho scoperto un tesoro!

[@odradekdp8453]

Strano che non abbia fatto cenno, tra le misure anti-crisi, al Glass-Steagall Act, o Banking Act (1933) che è stata una legge di fondamentale importanza

[@graziamisano2216]

si' Lei ha ragione perche' quella legge divideva le banche fra quelle che potevano speculare in maniera selvaggia e quelle che servivano famiglie ed imprese. Legge abrogata nel 1999 da Clinton. Fu allora forse che si perse la fiducia nella democraticita' dei democratici americani0

[@marcodeantoni6531]

Grazie dell'utile videolezione. I Discorsi al caminetto del presidente Roosevelt (massone di 33° grado, archive.is/wip/Ea40L) furono appunto ispirati dalle idee economiche di Keynes, che presero campo soprattutto grazie alle semplicità e linearità della sua teorie del moltiplicatore economico. Si tratta di semplici equazioni lineari, composte da somme, prodotti e quozienti. Nessuno, tuttavia, dimostrò che alcuni settori dell'economia fossero destinati a generare più degli altri un moltiplicatore del PIL sulla spesa pubblica. Il pensiero keynesiano fu interpretato "Sopra le righe" e in senso militarista, ma nessuno dimostrò a livello matematico o econometrico il fatto che il settore della manifattura e dell'industria pesante (difesa, acciaio, carbone, automotive) fossero capaci di creare la piena occupazione e di aumentare la ricchezza delle nazioni. Due guerre mondiali hanno semmai dimostrato il contrario. In parole povere, Keynes dimostrò che agli Stati può essere conveniente indebitarsi per spendere e investire nella propria economia. Non riuscì, però, a qualificare la spesa pubblica ottimale, cioè a indicare in quali settori i fondi pubblici dovessero essere spesi in via prioritaria.

[@micheleercolano3393]

😎🤙

[@carloniola1470]

Ecco cio che si dovrebbe adottare oggi . Soprattutto a riguardo dell agricoltura e zootecnia. esempio qui da noi in sardegna una grande parte della produzione del pomodore viene buttata . Ma anche il latte olio vino .

[@CamataEmanuele]

2020.11.17 A

[@Ilpagno]

Keynes fenomeno

[@FlackBlag_34]

Furore di Steinbeck

[@giuliabellezza]

Se il Prof. parlasse un po' + lentamente si seguirebbe meglio, invece è una valanga di parole che disturba la concentrazione

[@chrmschrmschr3954]

È talmente funzionale il canale del professore che il tuo commento mi fa pensare che abbia bisogno di un supporto speciale e differente.

[@christianvitali902]

su youtube si può ridurre la velocità. io l aumento a 1,25 che se no mi distraggo

[@zaramazzone2253]

1. C'è il tasto per ridurre o aumentare la velocità 2. Esistono i sottotitoli automatici. 3. Metti pausa.

[@suntorytimes1]

Molto soggettivo, per me invece è il contrario e ascolto tutto almeno ad 1.5x

[@chiaracollu9932]

Per chi ha problemi di concentrazione invece come video è strutturato benissimo perché ti porta ad ascoltare senza distrazioni! Non annoia per nulla ed è tutto coinciso e spiegato benissimo