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Gli inibitori SGTL2 sono nati come antidiabetici, ma hanno dimostrato di essere in grado di ridurre la mortalità e le ospedalizzazioni per insufficienza cardiaca a ridotta frazione di eiezione, al punto tale che le nuove linee guida ESC 2021 li indicano tra i nuovi pilastri della terapia dello scompenso cardiaco.
Ce ne parla il Prof. Marco Metra, Ordinario di Cardiologia all’Università degli Studi di Brescia, Co-coordinatore delle linee guida sullo scompenso cardiaco ESC 2021