Рет қаралды 3,087
Il tema della maternità in un'opera incentrata sulla realtà e aperta alla complessità. Vibra di ciò che rimane invisibile.
★★★ CONSIGLIATO SÌ ★★★
Recensione di Marzia Gandolfi: www.mymovies.i...
Dai suoi incontri con mondi che ignoriamo, Alice Diop deriva i suoi documentari, le sue immagini, i suoi protagonisti. Uomini e donne che rifiutano come lei di essere ridotti all’ambiente in cui sono nati e con cui non sembrano mai finire. Al cuore di Saint Omer c’è la maternità, al centro del tribunale un’imputata che ci confronta con l’ambiguità della maternità. Senza la presunzione di voler far luce sull’abisso dove si muove la figura mostruosa della madre criminale, il film è un’opera coerente con la filmografia della registra, incentrata sulla realtà e aperta alla complessità. Soprattutto, non è un ritratto, perché un ritratto è piatto e ha una cornice intorno. Attraverso la sua protagonista, l’autrice va oltre il segno troppo evidente, immediatamente associato a conoscenze precostituite e a pregiudizi, anche benevoli. Il film vibra di ciò che rimane invisibile, persone e luoghi che non guardiamo mai. Alice Diop filma le immagini mancanti di una mamma e della sua bambina che conserva una sorta di esistenza nel limbo della sua mente.
Regia di Alice Diop. Un film con Kayije Kagame, Guslagie Malanga, Fatih Sahin, Berkay Akinci, Salih Sigirci, Atillahan Karagedik. Genere Drammatico - Francia, 2022, durata 122 minuti. Uscita cinema giovedì 8 dicembre 2022 distribuito da Medusa.