Stiamo celebrando un grande che andava celebrato prima quando Era in vita... scoprire dopo e sempre sbagliato bisogna dire le cose sempre in vita questo vale per tutti e tutto Grande Califano uomo che ho sempre stimato e amato come artista e poeta
@OlT22RE6 ай бұрын
l'ultima cantata da Patty io so amare così.. è senza pietà pe quanto è bella!
@PLAYaudioTheSmoothJazzChannel6 ай бұрын
Grazie per il commento!🙏
@DeliaUrsini3 ай бұрын
😢Bravi Minghi ,Pravo,Nuti,Tiromancino e altri, ma i testi sono di FRANCO!!! .LA sua presenza e ' in ogni verso,con il suo vissuto, la sua filosofia di vita, con la sua malinconia,.Grande Poeta!!! CON QUESTO INEDITO ci ha regalato il suo testamento umano epoetico... GRAZIE per questo dono!!! E grazie agli interpreti che si sono calati nel mondo del Maestro con bravura e rispetto!! IL RITORNO AUSPICATO E ' AVVENUTO ALLA GRANDE!!!! MAESTRO SARAI SEMPRE CON NOI !!!❤❤❤❤❤❤
Il CALIFFO sempre e comunque una garanzia di VERA MUSICA . Suonata acusticamente live , è vera emozione !
@sebastianomontanari53978 ай бұрын
Grazie Maestro
@elsamorganti262811 ай бұрын
Bellissimo brano grande Amedeo Minghi
@antoniocerfeda5665 Жыл бұрын
Grandi Artisti uniti per celebrare Califano. Ottimo disco, il Califano che non ti aspetti!
@PLAYaudioTheSmoothJazzChannel Жыл бұрын
Grazie Antonio!
@antoniomartino9067 Жыл бұрын
Stampo Califano orgoglio italiano
@LucianoAlighieri18 ай бұрын
Cadeva il sole dentro la fontana quasi le sei, una poesia lontana teneva appesa a un filo la sua esca come in un sogno ero io Francesca. Amor, ch’a nullo amato amar perdona, mi prese del costui piacer sì forte, che, come vedi, ancor non mi abbandona. Amor condusse noi ad una morte. In certi amori chiusi tra le mura [...] tra politica ed architettura amori con memoria d'elefante vissuti a scuola tra Virgilio e Dante. Amori a volte frutto della mente amori soli pure tra la gente amori che in mancanza forse muori amori da considerare errori Girava attorno a me il suo sorriso sentivo un vento caldo all'improvviso la mia onestà sottile e travagliata crudele e dolce andava declamata. Siede la terra dove nata fui su la marina dove ’l Po discende per aver pace co’ seguaci sui. Così cantava lui le mie vicende Ci conoscemmo ai tempi della scuola io non sapevo dirgli una parola e mi esprimevo a colpi di Commedia ma lui s'alzava sempre dalla sedia. Amori che ti hanno fatto a pezzi amori che non hai, perciò disprezzi amori raccontati a chi ha taciuto amori che nessuno ha mai voluto Non impedir lo suo fatale andare: vuolsi così colà dove si puote ciò che si vuole, e più non dimandare cantavo ed era la mia sola dote amor, ch’a nullo amato amar perdona, mi prese del costui piacer sì forte, che, come vedi, ancor non m’abbandona amor cortese ma bizzarra corte soffrivo in me le pene dell'inferno ma ora ora sto meglio
@elsamorganti262811 ай бұрын
❤❤❤❤
@danielenicastrini773012 күн бұрын
Meritano note di stima per quanto riguarda la canzone.
@antoniomartino9067 Жыл бұрын
Stampo Califano orgoglio italiano
@PLAYaudioTheSmoothJazzChannel Жыл бұрын
Grazie per il tuo commento Antonio!🙏
@LucianoAlighieri18 ай бұрын
Dove si può trovare il testo di Amor ch'a nullo amato amor perdona?
@albertozeppieri31565 ай бұрын
AMOR CH'A NULLO AMATO AMAR PERDONA (Franco Califano - Frank Del Giudice - Alberto Zeppieri) Cadeva il sole dentro (al)la fontana, quasi le sei, una poesia lontana teneva appesa a un filo la sua esca: come in un sogno, ero io Francesca. «Amor, ch'a nullo amato amar perdona, mi prese del costui piacer sì forte che, come vedi, ancor non m'abbandona. Amor condusse noi ad una morte». In certi amori chiusi tra le mura di geopolitica e architettura, amori con memoria d'elefante vissuti a scuola, tra Virgilio e Dante. Amori a volte frutto della mente, amori soli pure tra la gente, amori che in mancanza forse muori, amori da considerare errori. Girava attorno a me il suo sorriso, sentivo un vento caldo all’improvviso, la mia onestà, sottile e travagliata, crudele e dolce, andava declamata: «Siede la terra dove nata fui su la marina dove ’l Po discende per aver pace co’ seguaci sui»... Così cantavo a lui le mie vicende. Ci conoscemmo ai tempi della scuola io non sapevo dirgli una parola e mi esprimevo a colpi di Commedia ma lui si alzava sempre dalla sedia. Amori che ti hanno fatto a pezzi, amori che non hai perciò disprezzi, amori raccontati a chi ha taciuto, amori che nessuno ha mai voluto. «Non impedir lo suo fatale andare: vuolsi così colà dove si puote ciò che si vuole, e più non dimandare»... Cantavo ed era la mia sola dote. «Amor, ch'a nullo amato amar perdona, mi prese del costui piacer sì forte che, come vedi, ancor non m'abbandona». Amor cortese, ma... bizzarra corte! Soffrivo in me le pene dell'inferno. Ora sto meglio!
@LucianoAlighieri15 ай бұрын
@@albertozeppieri3156 Grazie mille! Ah, sei uno degli autori! Allora sappi che ti voglio bene! :)
@albertozeppieri31564 ай бұрын
@@LucianoAlighieri1 Grazie mille... se l'affetto arriva da te, poi.... che hai un cognome così importante! ;-)
@LucianoAlighieri14 ай бұрын
@@albertozeppieri3156 Eh, sarebbe bello ma è solo un nome d'arte 😅
@robertocetoli8794Ай бұрын
te lo mando io...AMOR CHE A NULLO AMATO AMAR PERDONA (AMOR CH'A NULLO AMATO AMAR PERDONA) Cadeva il sole dentro (al)la fontana, quasi le sei, una poesia lontana teneva appesa a un filo la sua esca: come in un sogno, ero io Francesca. «Amor, ch'a nullo amato amar perdona, mi prese del costui piacer sì forte che, come vedi, ancor non m'abbandona. Amor condusse noi ad una morte». In certi amori chiusi tra le mura di geopolitica e architettura, amori con memoria d'elefante vissuti a scuola, tra Virgilio e Dante. Amori a volte frutto della mente, amori soli pure tra la gente, amori che in mancanza forse muori, amori da considerare errori. Girava attorno a me il suo sorriso, sentivo un vento caldo all’improvviso, la mia onestà, sottile e travagliata, crudele e dolce, andava declamata: «Siede la terra dove nata fui su la marina dove ’l Po discende per aver pace co’ seguaci sui»... Così cantavo a lui le mie vicende. Ci conoscemmo ai tempi della scuola io non sapevo dirgli una parola e mi esprimevo a colpi di Commedia ma lui si alzava sempre dalla sedia. Amori che ti hanno fatto a pezzi, amori che non hai perciò disprezzi, amori raccontati a chi ha taciuto, amori che nessuno ha mai voluto. «Non impedir lo suo fatale andare: vuolsi così colà dove si puote ciò che si vuole, e più non dimandare»... Cantavo ed era la mia sola dote. «Amor, ch'a nullo amato amar perdona, mi prese del costui piacer sì forte che, come vedi, ancor non m'abbandona». Amor cortese, ma... bizzarra corte! Soffrivo in me le pene dell'inferno. Ora sto meglio!