Non penso si possa escludere completamente l'idea che persone provenienti da contesti culturali con certi valori (ad esempio, visioni sulla donna o sulla religione) possano essere più inclini a questo tipo di reati. Il dato secondo cui l'8% di stranieri sarebbe responsabile del 42% delle violenze sessuali è sicuramente preoccupante e merita di essere indagato. Forse i tempi e i modi in cui il ministro ha deciso di affrontare questi argomenti non sono stati adeguati, ma credo che sia importante iniziare a discuterne in modo serio e costruttivo, evitando generalizzazioni o discorsi che possano sfociare in razzismo o intolleranza.
@alessandrodeconcini-adc8 күн бұрын
Su questo sono d'accordo eh, la cultura è di sicuro importante su queste tematiche. E va considerato tutto. Ma il discorso che fai è ben più raffinato di quello del ministro.
@simonemariani86638 күн бұрын
@@alessandrodeconcini-adc Capisco il fastidio e comprendo anche che l'arrabbiatura derivi dal fatto che sia abbastanza evidente dove il ministro volesse arrivare con le sue affermazioni. Penso solo che sia importante evitare di prendere per sbagliate le posizioni altrui solo perché vengono percepite come appartenenti al "team dei cattivi".
@chiararossetti7308 күн бұрын
"Sembrerebbe quindi, a una lettura superficiale, che il 40% degli autori di violenza sessuale siano non-italiani. Ma le cose stanno diversamente. I numeri vanno letti con maggiore attenzione. In audizione in Parlamento presso la Commissione d’indagine sul femminicidio, nel 2017, l’allora presidente dell’Istat Giorgio Alleva precisò: «Gli stupri subiti dalle donne italiane sono stati commessi da italiani in oltre l’80% dei casi (81,6%), da autori stranieri in circa il 15 per cento dei casi (15,1%). Per le vittime straniere, l’autore delle violenze è un connazionale una volta su due, esclusi i casi meno gravi di violenza e molestie dove l’autore è prevalentemente italiano. Gli stupri subiti dalle donne straniere sono stati commessi da connazionali in circa 3 casi su 4 (73,2%)»." La Stampa.
@ilfausto8 күн бұрын
Attenzione: l'8% di stranieri sarebbe responsabile del 42% delle violenze sessuali DENUNCIATE. Lo stesso articolo, poco dopo, analizza la tendenza della vittima a denunciare e afferma che "in pratica, se una donna subisce uno stupro o un tentato stupro da uno straniero è circa sei volte più probabile che lo denunci rispetto al caso in cui l’abbia subìto da un italiano". Assumendo che quindi il numero di violenze perpetrate da un italiano sia 6 volte tanto, ecco che il 42% di violenze sessuali DENUNCIATE diventa circa un 12% di violenze sessuali effettivamente compiute da stranieri. Ovviamente questa è più una stima che una statistica, ma di certo rende il fenomeno "violenze sessuali" meno probabilmente, o comunque meno allarmisticamente, correlato al fenomeno "immigrazione". A proposito di ciò consiglio di visionare i dati dei centri antiviolenza, raccolti dal D.i.Re in questo report: www.direcontrolaviolenza.it/wp-content/uploads/2024/06/REPORT-Dati-D.i.Re-2024.pdf In particolare a pagina 27 si afferma che il 74% delle violenze subite dalle donne che si rivolgono a un centro antiviolenza (che racchiudono sia le violenze denunciate, che non) sono commesse da soggetti italiani.
@FabrizioF6308 күн бұрын
“cattivo” no, ma fuori luogo e fuori contesto si. È un’affermazione che non porta elementi al dibattito, ma rischia di alimentare rabbia sociale, come ha detto Alessandro.
@federicogrande46318 күн бұрын
Sono uno di quelli a cui non piace la parola patriarcato per come viene usata. Infatti, se la sua accezione più comune fosse "sistema sociale basato sulla dominazione maschile in ambito politico-famigliare e sulla netta divisione di compiti e aspettative a seconda del genere di appartenenza" non avrei obiezioni, ma la verità è che viene spesso utilizzata per attribuire responsabilità di azioni dei singoli all'intera categoria maschile, deresponsabilizzando quella femminile anche quando compartecipa alla cultura patriarcale. Questo perché non si vuole riconoscere lo svantaggio maschile in molti ambiti o, quando lo si fa, ne si vuole attribuire la responsabilità agli uomini stessi. Insomma, è una parola che rispecchia il doppiopesismo e il sensazionalismo di una frangia femminista molto popolare ad oggi, che promuove una narrazione sminuente dei gravi problemi maschili e allarmista su quelli femminili, con lo scopo di cavalcare l'onda dell'indignazione alimentando la famosa "guerra dei sessi".
@alessandrodeconcini-adc8 күн бұрын
Anche a me non piace come termine, perché porta con sé una sfumatura come di "complotto" o di "associazione", come se gli uomini fossero tutti d'accordo nel mettere all'angolo le donne. Mentre invece il problema ora da noi è culturale, sociale, non è che ci sia una cabala di uomini che si mette apposta ad escludere le donne. Tuttavia, pur non piacendomi il termine, non si può negare che i fenomeni che vengono attributi a questa etichetta esistono e vanno affrontati.
@leonardomeloni6778 күн бұрын
Eh d'accordo, ovviamente esistono, ma usare questa etichetta contribuisce a fare il gioco di chi invece vuole usarla a scopi più disonesti. Come chi voleva il mea culpa generale di tutti gli uomini cona sola colpa di essere nati uomini@@alessandrodeconcini-adc
@federicogrande46318 күн бұрын
@@alessandrodeconcini-adc certo, ci sono dei fenomeni che vanno affrontati, ma a volte lo si fa parlando alla pancia. Un esempio: la frase "un femminicidio ogni 3 giorni" per me è una frase che parla alla pancia e fa sembrare una strage qualcosa che non lo è (pur rimanendo in problema, attenzione). Roba che una ragazza che il giorno dopo riceve un commento molesto arriva ad aver paura di essere ammazzata da un momento all'altro. Inoltre, è controproducente ad esempio dire che "il femminicidio è omicidio di Stato", perché crea sfiducia anche in quelle donne che potrebbero chiedere aiuto, ma non lo fanno perché condizionate da questa narrazione secondo cui lo Stato non sarebbe dalla loro parte. Purtroppo per Giulia Cecchettin lo Stato non poteva fare nulla, doveva accorgersi Turetta stesso o chi gli stava intorno che stava prendendo una brutta deriva. E, purtroppo, il caso estremo esiste ed esisterà sempre, non si può pensare di azzerarlo. Si deve studiare il fenomeno e cercare di limitarlo, ma nel dibattito pubblico non mi sembra che si analizzino bene tute le dinamiche, appunto perché tutto viene banalizzato con il "patriarcato", quando si potrebbe parlare di relazioni tossiche, dipendenza affettiva, pressioni sociali e tanti altri temi correlati all'""omicidio passionale"". Però non si fa perché altrimenti non si creerebbe lo stesso engagement che si crea aizzando un genere contro l'altro.
@FantasyandScienceFiction8 күн бұрын
Non scherziamo, Valditara sull'inesistenza del patriarcato ha detto un dato di fatto.
@alessandrodeconcini-adc8 күн бұрын
Il punto è che no, non lo è. Non ci sono dati che confermino le idee del ministro.
@FantasyandScienceFiction8 күн бұрын
@alessandrodeconcini-adc Alessandro, da laureato in storia, il patriarcato non esiste più da decenni, forse anche di più.
@andreadurante83248 күн бұрын
E invece sì. Seguendo la definizione di patriarcato e guardando l'effettiva organizzazione della nostra società con supporto di dati e non, il patriarcato nella società occidentale non c'è più. @@alessandrodeconcini-adc
@Al_008 күн бұрын
Infatti consiglio il video pubblicato sul tema due mesi fa da Yasmina Pani. Son stato (e non per piacere) in zone del mondo (a connotazione fortemente religiosa) in cui ho visto sul serio il patriarcato, dove ad esempio una donna coperta (nonostante facessero 40°C) si è fermata ad una certa distanza da me ed un mio collega perché stavamo bloccando lo stretto marciapiede. La donna si è fermata per far passare avanti il suo uomo (ovviamente vestito in maniera molto più leggera e col volto scoperto) che ha chiesto cortesemente a me a al collega di far passare lui e la sua signora. In Italia, questi comportamenti si potevano forse osservare diversi decenni fa in qualche paesino del sud (non me ne vogliano i meridionali), ma ora è decisamente anacronistico parlare di patriarcato, tanto quanto lo è schierarsi in guelfi e ghibellini. Il patriarcato lo potrebbero importare, al limite, alcuni immigrati, che ad esempio costituiscono il 100% di chi commette reato secondo l'art. 558-bis c.p. (costrizione o induzione al matrimonio), fonte: Ministero dell'Interno, "I giovani e la violenza di genere", 31 maggio 2024. Lo stesso report su questi tristi dati giovanili, tra l'altro, riporta come la percentuale di giovani stranieri che commettono violenza sessuale in Italia sia il 59%. Facendo semplici calcoli (probabilità condizionata, tenendo conto delle proporzioni stranieri/totale popolazione) emerge che la propensione a commettere violenza sessuale da parte di un giovane straniero risulta essere oltre 10 volte maggiore di quella di un giovane italiano, che si può anche tradurre in: se sono una ragazza in giro di notte in periferia e vedo due strade, una con un presunto italiano ed una con un presunto straniero, è più sicuro - a parità di contesto - scegliere la strada in cui incontro il presunto italiano. Per dirla in terminologia cara agli amanti del pensiero critico: l'euristica del sistema 1 (pensieri veloci) può avere un senso per la propria incolumità. Il fenomeno ovviamente non è così semplice, ma la preponderanza statisticamente esiste. Utile comunque ricordare che, come nel caso specifico commemorato, spesso la violenza viene perpetrata da parte di persone "care". Qui ci sarebbero da fare discorsi per ore, se si vuole davvero analizzare il complesso fenomeno sociale, che non si può ridurre nè a slogan neofemministi nè a interventi di due minuti. In entrambi i casi, purtroppo, ottengono quello che probabilmente desiderano: polarizzazione e visibilità, non un'attenta analisi nè riflessioni utili a comprendere meglio il fenomeno e cercare soluzioni, per quanto ricordiamo che non si può parlare, in senso stretto, di "emergenza", in quanto non solo il numero di omicidi negli ultimi decenni è drasticamente diminuito e non solo l'Italia è in tal senso tra le nazioni più sicure, ma perché simili situazioni possono al limite tendere asintoticamente ad un numero molto basso, ma raggiungere lo zero è davvero difficile, a meno di ricorrere a forti restrizioni della libertà personale da film distopico. Negli ultimi 5 anni, i casi di "femminicidio" (definizione su cui tra l'altro non c'è neppure una definizione unica accettata da tutti gli organismi statali) in Italia son stati inferiori a 40/anno (vedere i puntuali debunking sul sito de La Fionda); per avere un termine di paragone: negli ultimi 30 anni, i fulmini hanno causato approssimativamente 600 vittime, quindi circa 20/anno. Come non è "emergenza infanticidi" se si tratta di 39 infanti morti nell'arco di 11 anni (fonte Agi che riporta Eures), che comunque non viene amplificata forse anche perché 36 casi su 39, quindi la quasi totalità, è per mano di una donna, striderebbe con la narrativa corrente. I "fenomeni sistemici", che hanno impatto molto più grande, sono quelli di cui si parla poco, come la violenza sugli anziani. Non è "benaltrismo", ma considerazioni da fare nel mondo reale, quando si tratta di gestione di risorse limitate. Il resto è, appunto, materiale per ideologie e ricerca di risposte emozionali. Il punto qui è: era davvero necessario sentire un ministro dell'istruzione che, mentre dice di cercare di stare attenti alle ideologie (che tendono a riportare a un "maschi contro femmine" che neppure all'asilo), cerca di innescarne altre? Le dichiarazioni non dicono falsità, ma sono quanto meno un po' fuori luogo considerato il contesto, ma da politici che vivono (per qualunque colore politico) in perenne campagna elettorale, non credo ci possiamo aspettare altro. Ciò che possiamo fare è cercare di utilizzare pensiero critico, ricordando che spesso i numeri vengono torturati abbastanza a lungo (cit.) per essere strumentalizzati a proprio piacimento e cercare di vedere i fenomeni sociali con una certa dose di distacco: consiglio di rimuovere etichette "maschio, femmina", "italiano, straniero", "destra, sinistra" e così via e di non fare un continuo "cherry picking" nè a favore di un gruppo, nè a favore di un altro, perché non è una gara a chi ha più ragione, a chi è più assassino, a chi è più vittima. Perché quando avvengono violenze, di qualunque tipo e da/a qualunque individio, a poco giova l'avere ragione.
@andreadurante83248 күн бұрын
@Al_00 complimenti per l'analisi
@TheKeyboardistVG8 күн бұрын
Mi spiace, ma Valditara ha pienamente ragione sul patriarcato. I problemi vanno presi uno per uno, gli va dato il giusto peso e anche le misure atte a risolverli devono essere valutate razionalmente. Racchiudere ogni offesa al genere femminile dallo sguardo indesiderato, alla discriminazione sul lavoro, fino ad arrivare al femminicidio sotto l'ombrello del "patriarcato" è pura ideologia, e passa il messaggio che ci sia una guerra degli uomini contro le donne, quando non è così. Per esempio, questo discorso che i femminicidi sarebbero da imputare alla "cultura patriarcale" è indimostrato e, anzi, i dati sembrerebbero quasi suggerire il contrario: l'Italia, che sicuramente è uno tra i Paesi più tradizionalisti in Europa, è allo stesso tempo agli ultimi posti per tasso di femminicidi.
@alessandrodeconcini-adc8 күн бұрын
Anche a me non piace questo termine ombrello sotto cui etichettare tutto. Tuttavia, spesso, chi si scaglia contro questo termine non lo fa in maniere raffinata perché preferirebbe affrontare i fenomeni in modo più profondo e singolarmente, ma semplicemente perché rifiuta le istanze della lotta contro le discriminazioni di genere.
@gm-123-08 күн бұрын
I dati sui femminicidi e il gender equality index per i vari paesi europei mostrano chiaramente una non correlazione tra i due valori. Volendo parlare di pensiero critico mi sembra che questo sia il punto da cui partire. L'idea che il "patriarcato" (concetto a cui il ministro fa riferimento da dizionario, ma in questa accezione moderna a cui fa riferimento ADC rimane fumoso e non ben definito) sia in qualche modo una causa dei femminicidi è in realtà tutta da dimostrare. Il discorso pubblico invece ignora il dato e parte dall'assioma che questa causalità esista. Inutile dire che la fallacia logica al fondo del ragionamento è evidente e qualsiasi considerazione (logica o meno) che poggia su di essa sarà necessariamente invalidata dalla falsità delle premesse.
@matmax68348 күн бұрын
@@gm-123-0chiaro, limpido, cristallino. Complimenti da parte mia.
@MarcoGerace17 күн бұрын
quando una persona intelligente come ADC, che sa usare l'italiano e il cervello, che ragiona, usa dati a supporto, ma che è riempito da pregiudizi, non riesce a essere oggettivo su un discorso che può essere giusto o sbagliato, ma che per Lui proviene semplicemente dalla parte ideologicamente opposta
@artax50053 күн бұрын
@@gm-123-0 Anche il tuo discorso è in parte fallace in quanto non potresti in nessun modo dimostrare empiricamente che ne esista una causalità, come lo faresti tecnicamente, laddove definisci il "patriarcato moderno" fumoso e non ben definito (quello descritto da ADC)? Quindi saresti in grado di dare una definizione più concreta e di stilare dei dati analizzabili, per dimostrare che no ci sia una causalità? Se intendiamo un patriarcato formale, beh oggi non lo ritroviamo di certo, ma esistono ancora i comportamenti che io definisco "simil-patriarcali", esempio banale: il ragazzo impedisce alla fidanzata di andare da sola in disco con le amiche e lei gi dà ragione. Nonostante questo comportamento abbia probabilmente anche altre cause, è documentato che esiste ed è diffuso in Italia e alla base è effettivamente comportamente di imposizione di potere sulla donna da parte dell'uomo, come nel pratriarcato. Dobbiamo evitare di ragionare in bianco/nero, esiste/non esiste, ma andare a vedere le dinamiche sociali nella pratica e poi trarne una conclusione, mentre io vedo una polarizzazione dove si è già deciso a priori che esista, o che non esista.
@Cletus_tv8 күн бұрын
Aspettiamo la tua candidatura in politica per salvarci tutti
@alessandrodeconcini-adc7 күн бұрын
Ma anche no, ci sono poche persone meno adatte di me alla politica 😅
@ricuz17 күн бұрын
Il patriarcato c'è in Italia, tra le comunità di immigrati che provengono da culture e realtà ancora Patriarcali
@JohnChristianShadow4 күн бұрын
Alessandro, ti voglio bene. Non perdere mai il tuo meraviglioso senso critico.
@rosarioconfessore76998 күн бұрын
Bravissimo. Grazie molte per chiarezza e fermezza.
@flaviogiavarini14884 күн бұрын
Grazie per il preciso e chiaro commento a questi fatti; le notizie lette il giorno successivo non mi avevano restituito con la stessa chiarezza l'accaduto. Ottimo lavoro grazie. Siamo sempre alle prese con dei personaggi che credono di più alla pancia che alla ragione.....
@paindeva28868 күн бұрын
Ora ho visto il video completamente. Posso dire che la bufala sugli immigrati era davvero di cattivo gusto in quella circostanza. So che ti tieni a distanza dalle dichiarazioni dei politici ecc ma apprezzo moltissimo questi tuoi strappi alle regole perchè sono importanti. Grazie per questo e per gli altri contenuti che porti❤️
@alessandrodeconcini-adc8 күн бұрын
❤️
@alcibiade55428 күн бұрын
Su una cosa do ragione a Valditara. Il patriarcato, come dice Cacciari, in Occidente non esiste, se non in casi e contesti eccezionali.
@alessandrodeconcini-adc8 күн бұрын
Nell'accezione giuridica certo che no. Il punto è che a quel termine si da ormai un significato diverso.
@alcibiade55428 күн бұрын
@@alessandrodeconcini-adc Se Cacciari e altri intellettuali affermano la fine del patriarcato, lo fanno a ragion veduta, sulla base di studi sociali scientificamente provati. Le discriminazioni di genere derivano dal sistema economico neo-capitalista, non dal sistema sociale patriarcale, che è progressivamente finito a partire dal '68 e che è diventato ormai la bandierina di un certo femminismo di cui si serve strumentalmente la sinistra fucsia. Visto il tuo approccio scientifico, se mi permetti ti consiglio la lettura del saggio, di alto livello scientifico, di Sandro Bellassai, L' invenzione della virilità.
@gabrieleproni52148 күн бұрын
@@alcibiade5542Non per darti contro, non ho la possibilità di leggere il saggio da de citato e quindi mi fiderò. Però è una bestemmia vedere scritto "perché tizio è un luminare in quel campo allora lo fa a ragion veduta". Perché so cade nel bias del " è un luminare e dice solo la verità ". E con questo non dico che è errato ciò che dice, ma occhio
@alcibiade55428 күн бұрын
Non si trova il commento alla tua risposta con il saggio che ho proposto di leggere. Hai cancellato ?
@alessandrodeconcini-adc8 күн бұрын
Nono non cancello niente se non gli insulti. Capita piuttosto spesso che su youtube si perdano i commenti, a volte dipende dalla selezione di vedere i commenti "top" Io lo vedo ancora il tuo commento!
@eris.jane.fontanella8 күн бұрын
Grazie per il lavoro che fai.
@Ornella-xg2gt2 күн бұрын
Ringrazio
@franzd99775 күн бұрын
Top video come sempre❤
@andreinapozzi76984 күн бұрын
Non è istruito e non merita Valditara. È un inadeguato che percepisce soldi pubblici non guadagnati
@michelesantospirito22318 күн бұрын
Splendido discorso, complimenti.
@nicogalla178 күн бұрын
Ciao Ale, una piccolezza sul citato "buon padre di famiglia". Premetto dicendo che é la prima volta che ne sento parlare e sono andato ad informarmi al volo, ma se non ho capito male esso é solo un modo per indicare una persona "per bene", cito l'articolo di Edizioni Simone: " È la persona di normale avvedutezza, formazione e scolarità". Penso quindi che non vada considerato che un normale modo di dire. Se ho capito male il significato o qualcuno non é d'accordo con me sono felice di avere altri pareri. P.S. Sul tema del patriarcato molto discusso qui nei commenti devo dire che mi ritrovo sotto molti aspetti d'accordo con te, ma sono comunque dell'idea forse un po' piu decisa della tua che é necessario smettere di utilizzare il termine patriarcato perché troppe volte usato a sproposito.
@alessandrodeconcini-adc7 күн бұрын
Certo che è un modo di dire, ma converrai che è un modo di dire quantomeno curioso 😉 frutto di altri tempi. Sul patriarcato son abbastanza d'accordo: io la smetterei di usarlo quel termine, ma non è una cosa che possiamo decidere. Queste parole sono un meme nel senso scientifico del termine, delle idee che si diffondono e si moltiplicano, nessuno può fermarle. Una volta appurato che è un termine che non ci piace possiamo fare due cose: piantare tutto perché una parola che non ci piace è diventata centrale o concentrarci sulle questioni rilevanti e andare oltre.
@LalibreriadellaIrma8 күн бұрын
Dare la colpa al patriarcato è una merdata. Equivale a dire che tutti gli uomini sono colpevoli , anche tu Alessandro. E ovviamente se tutti gli uomini sono colpevoli non lo è nessuno La verità è che è colpa di un solo uomo e lui deve essere giudicato. Punto. Gli immigrati devono essere tutti regolari. Tutti con una casa e un lavoro. Punto
@chiararossetti7308 күн бұрын
Quando si parla di una persona latitante associata alla mafia, si insiste sempre sull’importanza di denunciare. Non farlo significa, implicitamente, diventare sostenitori di quel sistema o persino collaboratori. Sono molte le iniziative create per allontanare i giovani da certi ambienti, per timore che possano essere attratti dalla criminalità organizzata. Ma questo vuol forse dire che tutti i giovani siano potenziali mafiosi? Certo che no. Tuttavia, si educano e si formano le nuove generazioni affinché imparino a stare lontane da certi contesti e a contrastare l’anti-Stato con piccoli gesti quotidiani. Perché lo stesso principio non dovrebbe valere nella lotta contro il patriarcato? È essenziale educare i giovani a non essere indifferenti davanti alla violenza, sia essa fisica o psicologica; a non tollerare stereotipi di genere; a essere capaci di chiedere aiuto e di offrirlo. Uomini e donne che ignorano questo messaggio diventano complici di un sistema tossico che, ogni anno, causa sofferenze enormi a milioni di persone. Ieri, durante la Giornata Mondiale dell’Uomo, non ho sentito parlare di modelli maschili positivi, di diritti riproduttivi e giuridici degli uomini riguardo alla famiglia. Non si è discusso di uguaglianza di genere né della piaga dilagante dei suicidi maschili. È stata un’occasione mancata. Tutti gli uomini che ieri, invece di affrontare i loro problemi in una giornata dedicata a loro, hanno scelto ancora una volta di perpetuare comportamenti tossici, sono complici. Il patriarcato non si riduce solo alla violenza sessuale, ai femminicidi o al suicidio maschile: questi sono solo la punta dell’iceberg. Per affrontarlo davvero, serve un cambiamento culturale profondo, radicato nell’educazione e nella consapevolezza quotidiana.
@Master_0f_Shadow8 күн бұрын
Ma perché parlare di immigrati se Turetta è più italiano di te e di me messi insieme?
@mindruttino88438 күн бұрын
cosa c'entrano gli immigrati?
@eris.jane.fontanella8 күн бұрын
La colpa è solo del singolo. La responsabilità culturale è collettiva. Non stiamo parlando di una fatalità, ma di un omicidio volontario con un chiaro movente che ha radici nel retaggio patriarcale di cui purtroppo la nostra società è ancora pregna sotto molti aspetti. Negare la matrice culturale di certi tipi di violenza di cui possono essere vittime sia uomini che donne equivale a negare la propria responsabilità, che è di tutti e tutte. È arrivato il momento di prendersi le proprie responsabilità.
@raimondonocco66238 күн бұрын
Il patriarcato è un substrato culturale che non contempla la violenza sulle donne
@lallabilla8 күн бұрын
La rabbia sociale mi viene contro un nostro ministro che prima distingue l'ideologia dagli atti concreti e poi...spara cazzate (concrete). Se non ci fosse da piangere mi scapperebbe da ridere
@alessandrodeconcini-adc8 күн бұрын
😢
@francesco37566 күн бұрын
Grazie adc per averci insegnato a poter rigirare il significato di una parola a proprio piacimento... se il significato di una parola è quello non è un problema di chi lo usa in modo idoneo ma di chi lo usa in modo scorretto, ergo non puoi fare supposizioni su cosa intendesse il ministro sul fatto che te o tutta la cultura woke date un significato alla parola "patriarcato" non corretto.
@uniguanachehascopertoyoutu33144 күн бұрын
Non funziona così; Valditara stava parlando consapevolmente in un contesto dove quel termine ha un suo significato, e volontariamente ha deciso di fare lo gnorri per schivare la discussione alla radice; il significato da dizionario non c'entra nulla con l'utilizzo che se ne fa, qui non si parla di annullare un fatto chiamandolo con un termine sbagliato, ma al contrario definire un fatto e specificarlo utilizzando un termine che, per quanto da dizionario significhi altro, è piu che idoneo a prenderne un altro in questo contesto
@lucamartorana4716 күн бұрын
Ministro dell'istruzione e del merito? No, Ministro del tapiro d'oro
@franzsmn79408 күн бұрын
Stavolta non sono d accordo con te
@Al_008 күн бұрын
Sarebbe interessante aggiungere un paio di righe per motivare questo disappunto, argomentando :)
@alessandrodeconcini-adc8 күн бұрын
Ci sta benissimo non essere d'accordo, figuriamoci
@paindeva28868 күн бұрын
Ma perchè questi ministri (in modo particolare Valditara) riescono ad essere così insensibili e inadeguati con le loro uscite? Bo...
@alessandrodeconcini-adc8 күн бұрын
Ma poi di fronte a queste persone e a quel che hanno vissuto.
@hurricane144408 күн бұрын
Io però non capisco una cosa: come mai uno youtuber come Alessandro, che si occupa soprattutto di divulgare notizie scientificamente attendibili sui metodi di studio, deve per forza di cose dire la sua in merito alla polemica del momento? Naturalmente questo canale è suo e ci fa quello che vuole; ma per me è fastidioso vedere un creatore di contenuti che seguo per una ragione, parlare di cose che, con quella ragione, c'entrano molto marginalmente.
@alessandrodeconcini-adc8 күн бұрын
Basta vedere il video e rispondo alla domanda. In breve: si parla di un'iniziativa di istruzione e del rappresentante della scuola in italia. Tra l'altro, io non tratto solo metodo di studio, faccio su questo canale video di mille tipi diversi da anni e anni.
@Thejollyjujube8 күн бұрын
guarda che anche attori, artisti, scienziati, dipendenti, tutti facciamo parte della società. La politica fa parte della quotidianità di tutti. Non è un servizio privato, anzi, è pure gratis, anche cicciogamer può parlare di attualità, ti pare? Cioè lo stessi pagando ti direi ok
@leonardoferrari48527 күн бұрын
Tradotto: "Non ha la mia stessa opinione ergo merda". Come sei infantile
@mariapalazzolo14287 күн бұрын
La cultura patriarcale esiste ancora e molto spesso è agita in modo non del tutto consapevole (anche da parte delle donne). Per eradicarla completamente si dovrà lavorare ancora molto e un Ministro dell'Istruzione non può esprimersi in questi termini. Valditara, peraltro, parte da un dato giuridico errato, considerato che per abrogare il delitto d'onore, il matrimonio riparatore sono passati anni dalla riforma del 1975. Aggiungo che solo nel 1996 la violenza sessuale è stata inquadrata come reato contro la persona e non più contro la morale pubblica. Potete usare anche altri termini, ma la sostanza quella è!
@frederickperon4658 күн бұрын
Io sono molto d'accordo con quello che hai detto, ma posso chiederti perché non ti piace tanto la parola patriarcato? Dal mio punto di vista, non é tanto una parola da un punto di vista ideologico, bensì nel contesto sociale, antropologico, sociologico e di genere é ciò che descrive il prodotto di un vecchio sistema in cui pregiudizi, stereotipi, concezioni e vecchoe norme convivono e lo regolano e che danneggiano entrambe le realtà ( femminili e maschili) e che si supera con il tempo e l'investimento sulla cultura e su un progresso sano e costante. L'argomento è molto ampio e penso che molti antropologi culturali, sociologi o chi si occupa di genere lo spiegherebbero meglio di me. Capisco che l'influenza esterna purtroppo possa distruggere, modificare in negativo una parola per via dell'ignoranza o dell'appello al populismo ( basti pensare all'uso della parola woke usata molto dai repubblicani o dell'estrema destra, che la storpiano, ne fanno perdere il significato e la trasformano in una parola generalizzante in senso negativo oppure la parola gender, che purtroppo viene decontestualizzata con la supposta teoria gender che non ha alcun fondamento). A parte questa mia considerazione, bel video e provo lo stesso tuo ribrezzo sopratutto per la presunta e falsa correlazione fra stupri e immigrati come maggioritaria quando i dati dicono altro
@alessandrodeconcini-adc8 күн бұрын
Non mi piace come termine perché porta con sé una sfumatura come di "complotto" o di "associazione", come se gli uomini fossero tutti d'accordo nel mettere all'angolo le donne. Mentre invece il problema ora da noi è culturale, sociale, non è che ci sia una cabala di uomini che si mette apposta ad escludere le donne. Ci sono semmai singolo uomini pessimi e una cultura generalizzata da cambiare. Tuttavia, pur non piacendomi il termine, non si può negare che i fenomeni che vengono attributi a questa etichetta esistono e vanno affrontati.
@frederickperon4658 күн бұрын
@@alessandrodeconcini-adcMah, in realtà paragonarlo al complottismo è inesatto. Fra l'altro, la questione dell'esistenza del patriarcato in realtà, per quanto spesso i media trasmettono una sola via, in realtà è divisiva nel dibattito accademico filosofico femminista. Alcune, per esempio pensano che esista ma non pensano sia l'unico fattore, altre ( le radicali) pensano sia invece universale ( e secondo me sbagliando perché si rischia di sminuire molte tematiche) e così via per varie correnti. E inoltre nessuno davvero penserebbe che gli uomini l'abbiano messo a posta. Semplicemente è un sistema nato per necessità, spontaneamente in altri tempi e col tempo sta sparendo, ovviamente con i dovuti tempi e con i dovuti cambiamenti sociali, economici e culturali. Non c'è niente di complottista, però capisco che purtroppo questo termine venga stra usato in maniera impropria e ne cambia la percezione, spesso dai fuffari che queste cose non le studiano o non le capiscono. Bisognerebbe cercare di adattare la parola al contesto corretto, per me. Semplicemente come una mentalità obsoleta che nel corso del tempo sparisce o si indebolisce, inoltre nessuno ( a parte casi estremi di femminismo estremista, radicale, secessionista) dà la colpa agli uomini, semplicemente si chiede all'altro sesso di responsabilizzarsi e di riconoscere un cambiamento e un aiuto per migliorare il sistema e la cultura. Grazie per la risposta, caro Ale. Vai alla grande!❤
@alessandrodeconcini-adc8 күн бұрын
Ci sta, capisco il tuo discorso. Ma poi che mi piaccia o meno la parola è questione di ben poco conto. La sostanza è che bisogna lavorare per cambiare la società.
@frederickperon4658 күн бұрын
@alessandrodeconcini-adc E direi che siamo assolutamente d'accordo, anzi perdonami se mi sono soffermato su quel punto. Sono un po' pignolo e volevo fare un po' di chiarezza.
@giuseppe28598 күн бұрын
Ciao Alessandro, ci fai degli esempi concreti di discriminazione verso le donne da parte degli uomini in Italia?
@eris.jane.fontanella8 күн бұрын
@@giuseppe2859 Le donne sono considerate inferiori dalla maggior parte degli uomini per il loro ruolo ricettivo all'interno di un rapporto sessuale. Sono considerate amorali per la loro sempre maggiore selettività (giustificata) nella scelta del partner. Ci sono fin troppe pagine, gruppi e forum che fanno circolare contenuti sessisti che prendono di mira le donne e alimentano gli stereotipi di genere. Se vuoi continuo, ma ciò non toglie che anche gli uomini siano vittime di discriminazioni, anzi, queste sono fin troppo sottovalutate, tante volte dagli uomini stessi.
@andrea3u3u8 күн бұрын
@@eris.jane.fontanellasiamo arrivati al punto in cui ci sono tante pagine che fanno le stesse cose contro gli uomini tanto quante quelle contro le donne. Semplicemente le cose prese di mira sono diverse a seconda del target.
@giuseppe28598 күн бұрын
@@eris.jane.fontanella ammesso che sia vero che la maggior parte degli uomini considerino le donne inferiori in un rapporto sessuale e le considerino amorali, quali sono le conseguenze nella vita reale?
@gabrieleproni52148 күн бұрын
Con quel "giustificata" cosa intendi?@@eris.jane.fontanella
@eris.jane.fontanella8 күн бұрын
@andrea3u3u Su questo siamo daccordo. Da una parte possiamo trovare pagine che si prendono gioco degli uomini facendo body shaming (per l'altezza, per la mancanza di capelli, per le dimensioni del pene) o attraverso stereotipi (scarsa attenzione e organizzazione, scarsa capacita di cura e intelligenza emotiva). Dall'altra parte invece troviamo tutto questo, ma in più troviamo parole di potere usate appositamente per scopi di controllo che definiscono negativamente le donne con una vita sessualmente attiva (troia, puttana, disonesta), e queste sono ormai talmente comuni nell'intercalare che sono per lo più accettate nella sfera maschile (ma spesso anche in quella femminile). Ancora, troviamo l'ironia usata come arma quando si parla di temi come le molestie sessuali e lo stupro, che è una violenza usata appositamente contro le donne e in parte minore contro quegli uomini che non si ritiene tali. La cosiddetta cultura dello stupro, che io preferisco chiamare cultura della violenza, è continuamente alimentata nella nostra società a partire da cose che possono sembrare sciocchezze, e le vittime, anche se in proporzioni diverse, sono individui di entrambi i sessi. Quando ci si oppone a questo discorso che trova fondamento guardando agli schemi sociali con i quali siamo cresciuti e che continuano ad essere reiterati sotto i nostri occhi, non facciamo altro che negare le nostre responsabilità. Allora non venitemi più a dire frasi-slogan del tipo "stop al bullismo" o "la violenza non ha genere", perchè poi arrivano persone che la violenza sistemica l'hanno subita e vi fanno notare che seppur non siete colpevoli, comunque non state contribuendo a debellarla, e si può e su deve debellare, perchè chi commette queste violenze lo fa intenzionalmente, non stiamo parlando di un albero che ti cade in testa, di un fulmine a ciel sereno o di un macchinario che ti uccide.
@MarcoGerace17 күн бұрын
"residuo ideologico del patriarcato nel diritto di famiglia". Questa è presa dai Monty Phyton, giusto? Mi sa proprio che ADC non abbia figli o non sia implicato in separazioni. Beato lui
@alessandrodeconcini-adc7 күн бұрын
Ti sorprenderà, ma possono esistere allo stesso tempo discriminazioni femminili e maschili. Pensa un po'.
@Al_006 күн бұрын
Purtroppo (e come ha detto ADC, a lui non piace) differenze esistono ancora oggi, creando disparità anche sul tema che hai citato, i figli, partendo proprio dall'evento che riguarda la loro nascita. Cito dal sito del governo: - Il congedo di maternità è il periodo di astensione obbligatoria dal lavoro riconosciuto alle lavoratrici dipendenti durante la gravidanza e il puerperio. (continua con le casistiche, ma si tratta di 5 MESI, ad esempio ultimi 2 mesi di gravidanza più 3 mesi dopo il parto, oppure direttamente 5 mesi dopo il parto); - Il congedo di paternità obbligatorio è un periodo di astensione dal lavoro riconosciuto ai padri lavoratori della durata di 10 GIORNI, fruibili nell'arco temporale che va dai 2 mesi precedenti alla data presunta del parto ai 5 successivi ad esso, sia in caso di nascita che di morte perinatale del bambino. Questa differenza (in cui tra l'altro non compaiono altre casistiche oltre a quella più diffusa), per quanto derivi da motivazioni pratiche/biologiche, non è assolutamente equa e potenzialmente danneggia tanto la madre che potrebbe voler andare a lavoro, se è in condizioni (immagina stia seguendo un progetto e deve assolutamente interrompere anche se è in grado di andare a lavorare, con potenziali ripercussioni per la sua carriera e per l'azienda), quanto il padre che vorrebbe godersi il nascituro. E questo è solo un esempio. E anche lo squilibrio esagerato di molte sentenze di separazione e divorzio è dovuto a motivazioni storiche per le quali generalmente l'uomo manteneva la donna, ma che non solo non si adegua ai tempi, ma addirittura peggiora a causa della risonanza mediatica dovuta a movimenti neofemministi che spesso vanno in cortocircuito logico, ma la logica non interessa all'opinione pubblica. Un mondo ideale non dovrebbe prevedere lo stereotipo per il quale è tendenzialmente quasi sempre meglio affidare i figli alle mamme perché "le donne sono migliori ad accudire" come se fosse un assunto sempre vero. Quando ci si libererà dagli stereotipi, forse si inizierà finalmente a valutare caso per caso, ma la strada è lunga.
@massimilianomilotti41038 күн бұрын
Assolutamente d'accordo con te Ale
@Xynork8 күн бұрын
Che belli questi video! Da Valditara non si sa mai che cosa aspettarsi, quindi è sempre una grande sorpresa!
@federicomelana42578 күн бұрын
Si ma non possiamo modificare le parole come vi pare. Il patriarcato significa quello e non esiste più. Infine i fenomeni come questo non si combattono con le ideologie (che ricordiamo essere un termine negativo)
@FantasyandScienceFiction7 күн бұрын
Esatto, antropologia e sociologia danno un significato, non so quanto preciso, del termine, ma comunque abbastanza da dire che nelle società occidentali non esista più questa antica "istituzione". Peccato, è un ragazzo intelligente ma qua ha preso un granchio clamoroso. Tra l'altro prendendo le parti di persone che sostengono che tutti gli uomini sono responsabili delle uccisioni di donne.
@federicomelana42577 күн бұрын
@FantasyandScienceFiction senza contare che questa sua associazione vorrebbe dare borse di studio solo alle donne... Il padre ha persino detto che la parola patriarcato fa più paura di "guerra", la quale è una castroneria ancora più assurda rispetto a quella di valditara (che non sostengo per nulla). Senza contare che queste persone portano avanti una "ideologia", la quale, come la storia insegna, non porta mai nulla di positivo. Un esempio? Nazismo è fascismo sono entrambe ideologie. Ti ringrazio per aver ampliato il dibattito e avermi dato man forte. Oggi risulta difficile trovare persone con cui confrontarsi
@alessandrodeconcini-adc6 күн бұрын
Raga, io son anche d'accordo, ma non lo decidiamo noi quali parole si diffondono e che significati prendono. Il significato delle parole cambia continuamente per convenzione sociale, non ha senso combattere i mulini a vento. Non vi sembra che sia meglio concentrarci sulle questioni concrete invece di inalberarci perché usano una parola che non ci piace? Alle donne che devono scappare dalle violenze o che ricevono pressioni contro la maternità dai datori di lavoro o che ricevono avances moleste fregasega di che parola usi. Il punto è che tutto questo deve finire. E allo stesso tempo devono finire anche le questioni di genere maschili, come il tema degli affidi nei divorzi ad esempio. È ora di superare discriminazioni e stereotipi di genere, sono un retaggio tossico.
@federicomelana42576 күн бұрын
@@alessandrodeconcini-adc Certo ma la parte importante del mio commento è che hai utilizzato il termine ideologia per tutto il video e ci tengo a risottolineare che non è una cosa positiva. Sottolineo anche che l'associazione cecchettin fornisce borse di studio alle ragazze (e non hai ragazzi). Ci sarebbe ancora molto smdi cui parlare ma adesso mi piacerebbe comunque affermare che le parole si evolvono ma in base a dei criteri di senso. Il patriarcato indica la struttura sociale, non lo puoi far diventare sinonimo di "violenza perpetrata dagli uomini e normalizzata". Uno: perché non è vero che è normalizzata e due: perché non ha nulla a che fare con il suo significato originale. Valditara ha fatto sicuramente un intervento fuori luogo, ma non si può di certo dire che abbia torto, come non si può dire ci sia un'emergenza femminicidi e come non si può dire che le donne non siano tutelate, soprattutto considerando che per il loro caso la giustizia ci ha messo appena un anno a prendere e processare il colpevole. Roba da tempi record...
@damianosheriff9528 күн бұрын
Probabilmente sei fuori dai dati reali e sicuramente ti sei confuso. Parla di violenza sensuale...è chiaro , sei schierato, ma ti stai arrampicando in una dialettica prolissa che dice tutto e niente...la tua posizione è chiara, sei di parte e ciliegia sulla torta proprio tu, chiudi con il riferimento ad una fondazione. Sinceramente poi, la polarizzazione è stata creata da loro stessi, vedi il libro che è stato pubblicato dalla nonna di Giulia dopo breve tempo dal suo omicidio. Un padre poi, che sapendo cosa stava succedendo a sua figlia, cosa stava passando ( anche la sorella in realtà lo sapeva benissimo) ,non ha saputo difenderla, né sono intervenuti i genitori di turetta per cercare di risolvere questa grave situazione. Io contesto in maniera totale l'atteggiamento di questo padre a mio avviso solo debole ed incapace di tutelare una figlia vittima di stalking ed altro.
@alessandrodeconcini-adc7 күн бұрын
Ma hai ascoltato il video?
@damianosheriff9527 күн бұрын
@alessandrodeconcini-adc certo, certo, ma la mia opinione è la medesima...come il mio giudizio su di te.. Poi i video sulle piattaforme...non mi ispirano fiducia, per niente.
@raffaeleb-cm2bt8 күн бұрын
Sono d'accordo con te Cecchettin è un signor galantuomo.
@raimondonocco66238 күн бұрын
E questo sarebbe il ministro dell'istruzione... Poi ci domandiamo perché la scuola italiana faccia così schifo
@Gigio498 күн бұрын
Sono d'accordo su quello che dici, per me il problema principale e' linguaggio poco preciso sono d'accordo che esiste ancora la disparità. Ma usare parole che inglobano troppi concetti, meglio usare parole maggiormente precise.
@alessandrodeconcini-adc8 күн бұрын
Sono d'accordo. È curioso però che le persone si accapiglino sulla semantica di una parola invece che parlare del fatto che abbiamo un ministro che era a un centimetro dal dire che i ne*ri vengono qua a stuprare le nostre donne. Guarda i commenti qui sotto. Tutti parlano del termine patriarcato. Che è NETTAMENTE la cosa meno importante di questo discorso.
@Gigio497 күн бұрын
@@alessandrodeconcini-adc si poi ci chiediamo per che la destra rimane al potere, perr che ci fossilizziamo sul'ettichete. nè parla anche imanuel casto che puoi cambiare le parole mai il concetto rimane negativo nella mente alcuni soggetti, usano quelle parole che vengono modificate per poi denigarare una certa categoria rimane in tata si cambia semplicmente termine per insultare.
@semeyazailchaos13057 күн бұрын
Scandalo Valditara. Fa già ridere così. Voi comunisti però fate piangere
@alessandrodeconcini-adc6 күн бұрын
E se ti dicessi che non sono comunista affatto? Conosci il significato di questo termine che usi?
@semeyazailchaos13056 күн бұрын
@alessandrodeconcini-adc Certo, non puoi essere comunista visto che ti sei arricchito con i più beceri metodi del capitalismo. Fare cassa sugli studenti che dovrebbero imparare a studiare a scuola o in università, non da te. Ma ciò che non fa andare avanti questo paese non è ciò che fai, ma la mentalità che hai. Questo è un paese con un'elite che ha una forte mentalità comunista e anarchica. Comunisti e liberali sono nello stesso partito dai tempi Reagan ormai. Perché oggi nazionalizzare la produttività è diventato di estrema destra.
@semeyazailchaos13056 күн бұрын
@@alessandrodeconcini-adc Certo, non puoi essere comunista visto che ti sei arricchito con i più beceri metodi del capitalismo. Fare cassa sugli studenti che dovrebbero imparare a studiare a scuola o in università, non da te. Ma ciò che non fa andare avanti questo paese non è ciò che fai, ma la mentalità che hai. Questo è un paese con un'elite che ha una forte mentalità comunista e anarchica. Comunisti e liberali sono nello stesso partito dai tempi Reagan ormai. Perché oggi nazionalizzare la produttività è diventato di estrema destra.
@Alba-l1e3 күн бұрын
Sono iscritta perché mi interessa quello che dici. Io credo però che il fulcro di tutte le discussioni fatte in questi giorni sia il fatto che questo governo non abbia firmato la convenzione di Istambul. Anche la Turchia ha firmato. Ha sempre firmato anche l' Italia, ma questo governo no. Credo che sia una strategia elettorale, alla destra piace il patriarcato ,dunque la Meloni ha approvato questo scempio non firmando la convenzione. Quindi al di là di tutte le disquisizioni , questa è la dimostrazione di cosa sono. I dati vanno cercati negli uffici dei tribunali. 98 femminicidi nel 2024, 97 compiuti da italiani. Ci sono nomi e cognomi , non so dove abbiano preso i dati, lui e la Meloni. Complimenti per il video
@_deant7 күн бұрын
Ci siamo quasi per gli occhi laser 😉
@manuhell92377 күн бұрын
La parola "patriarcato" attualmente viene interpretata come una forza centrale della società che porterebbe tutti gli uomini (chi più e chi meno), in modo automatico e inconscio, a collaborare per normalizzare la misoginia, la violenza contro le donne, e presunte discriminazioni socio-economiche. Questa lettura è molto problematica, perchè offre una visione della realtà falsata, mistificatoria e tossica, in cui ogni evento negativo vissuto da una donna sarebbe attribuibile a un'onnipresente forza invisibile che le opprime. Questa narrazione assolutamente sensazionalistica, si basa su una selezione parziale e strumentale dei fatti, ignorando situazioni in cui la stessa logica collettiva potrebbe essere applicata a ruoli invertiti (ad esempio, crimini di donne contro uomini, manipolazioni familiari o altri comportamenti negativi femminili); mentre vengono raccolti e decontestualizzati episodi specifici per creare un quadro distorto, in cui la società sarebbe sistematicamente contro le donne. Questa idea tragicamente diffusa e condivisa del patriarcato, non solo non riduce le discriminazioni, ma crea una atmosfera di conflitto e diffidenza tra i due generi, e adesso, è In atto la strumentalizzazione di una tragedia da parte della famiglia della vittima e dei ''giornalisti'', per fare facile sensazionalismo misandrico con slogan tipo ''bruciate tutto'', ''tutti gli uomini dovrebbero fare mea culpa'' ''i maschi devono essere rieducati'' ed altre affermazioni fuori dal mondo, come se niente fosse. Poi c'è il ministro, che cerca giustamente di condannare questa mentalità, facendo un ragionamento anche giusto in astratto, ma intenzionalmente espresso in una maniera travisabile, che sposta il discorso sulla fenomeno dell'immigrazione, strizzando l'occhio al classico elettore di destra, per prendere consenso. Insomma, qui il problema alla radice come sempre, è che ognuno cerca l'occasione per tirare acqua al proprio mulino.
@alessandrodeconcini-adc7 күн бұрын
Complessivamente sono d'accordo con la tua analisi. Ho sempre la sensazione però che tutto questo sia poco importante. Nel senso: questo termine è il migliore da usare? Probabilmente no. Riteniamo sia valido come costrutto? Io non molto. Ma anche chissenefrega. A me interessano le questioni di sostanza, le discriminazioni, gli stereotipi di genere ecc. Se poi l'attivismo si fissa sull'usare una parola che non mi piace ok, pazienza, se me lo chiedono dico la mia, ma penso sia il caso di fregarsene e continuare a lottare per la parità di genere.
@valepap7 күн бұрын
@@alessandrodeconcini-adctu parli di sostanza. Posso io andare a passeggiare alle una di notte tranquillamente? No! Se sei do? Meno che meno. Punto.
@valepap7 күн бұрын
Non me lo fa modificare 😊
@valepap7 күн бұрын
Insomma se sei donna hai più paura?
@valepap7 күн бұрын
Sì perché non ti sai difendere. È questo il busillis😊
@italia_empire12408 күн бұрын
ADC ministro alla cultura
@LucaDeLuigi7 күн бұрын
si continua a confondere il patriarcato con il maschilismo ....
@matmax68348 күн бұрын
Valditara è li per fare propaganda,a questo giro è propaganda di destra.
@maorizeroalpha8358 күн бұрын
l'ideologia del patriarcato è una gran stupidaggine, ma perché ci dovremmo aspettare dal ministro un atteggiamento non politico?
@alessandrodeconcini-adc8 күн бұрын
Questa è una domanda interessante. La risposta è che non siamo in campagna elettorale e il ministro non è lì per prendere voti ma per partecipare a un'iniziativa culturale e sociale nell'esercizio delle sue funzioni di rappresentante dello stato e del suo ministero. Ma ormai questo non esiste più. I politici fanno solo campagna elettorale, svolgere le loro funzioni non è nemmeno previsto.
@burakturtos8 күн бұрын
Adc bel video... però no ti sembra che non parlare di un genocidio in corso a Gaza di cui il NOSTRO governo e i NOSTRI ministri hanno le mani sporche di sangue e di cui fanno attivamente parte con sostegno militare, economico e politico, e parlare invece di violenza domestica e di genere, un problema grave eh e importante da affrontare ma MOLTO meno importante di un genocidio in corso, soprattutto considerando la storia di questo paese neanche 100 anni fa e il ruolo che ha avuto in un altro genocidio, non ti sembra che sia un po' ipocrita? Nb non so se ne hai parlato in altri video ma non penso e comunque sarebbe importante parlarne di più.
@alessandrodeconcini-adc7 күн бұрын
Io al momento sono scioccato da quello che sta accadendo a Gaza. Non so se la definizione tecnica di genocidio si applica in questo contesto (non è retorica, proprio non lo so, penso che i termini giuridici vadano usati in modo preciso) ma quel che so è che ci sono crimini di guerra e una situazione inaccettabile. Detto questo, i video sul ministro dell'istruzione hanno attinenza col mio canale, i video sulla geopolitica internazionale no. In più, sono questioni iper complesse in cui non mi sento sufficientemente preparato per espormi pubblicamente. Ho la mia opinione ma vale come quella di chiunque al bar, quindi preferisco tenermela per il privato.
@T_om_my5 сағат бұрын
-E IL MERITO...
@Pazzainternelcuore6 күн бұрын
Scommetto che sostieni che Elena Cecchettin abbia fatto bene a dare la colpa a tutti gli uomini😂caro il femminismo lo vedi come un bene ma rivalutalo fidati, soprattutto per cio che rappressenta ora
@alessandrodeconcini-adc6 күн бұрын
Hai perso la scommessa.
@Pazzainternelcuore6 күн бұрын
@alessandrodeconcini-adc sarebbe interessante allora un tuo video che argomenti tutto l'odio creato da tale soggetto verso gli uomini nei mesi successivi all'evento per essere un minimo più imparziale e non fare passare sempre il femminismo come un bene,un saluto
@francescoserio7818 күн бұрын
Io direi che prima o poi un bel video reaction alla ministra dell'università ci starebbe. Come sempre video top!
@alessandrodeconcini-adc8 күн бұрын
Eh, ci starebbe si...
@emrys30704 күн бұрын
Il fenomeno del "lavaggio del cervello" stile WOKE all'americana, ha preso piede anche in Italia, con una tendenza a istruzioni unilaterali che riguardano esclusivamente i giovani uomini, riguardo al modo in cui dovrebbero interagire con le giovani donne. Tuttavia, l'opposto non viene preso in considerazione; anzi, chi osasse fare tale osservazione risulterebbe spesso accusato di misoginia. Inoltre, in merito ai recenti eventi che hanno visto gruppi di adolescenti coinvolti in violenti scontri e accoltellamenti, i mezzi di comunicazione pongono deliberatamente e in modo strumentale l’accento sul fatto che siano principalmente i ragazzi ad agire in modo violento, omettendo di menzionare come le giovani donne fossero vestite, il che potrebbe aver attirato l’attenzione, forse anche cercata ma mai ammessa, da parte di altri giovani. In tali contesti - e non solo - è facile che si inneschino tensioni che sfociano nelle violenze riportate dai giornali e dai telegiornali. Successivamente, ci si interroga su come affrontare la questione, ma risulta fondamentale iniziare responsabilizzando entrambi i sessi, piuttosto che limitarsi a fare propaganda, trascurando deliberatamente le molteplici cause, comprese le condotte delle ragazze e le loro scelte di abbigliamento, che hanno contribuito a provocarle o favorirle.
@Ornella-xg2gt2 күн бұрын
E* una risposta fascista
@Thecannibal-y5y8 күн бұрын
Ciao
@micinomax818 күн бұрын
sul patriarcato sono perfettamente d'accordo. Non solo perchè a livello giuridico e sociale non esiste più, ma perchè anche inteso "nell'altro senso" conta effettivamente molto poco. Turetta non ha ucciso Giulia perchè pensava che essendo maschio fosse un suo diritto possedere la donna, ma solo perchè era ossessionato da lei, come si può essere ossessionati da mille altre cose. E ci sono anche donne che uccidono per la stessa ragione. Il problema fondamentale è la solitudine, la vuotezza della vita e il mancato controllo sulle proprie emozioni. E gli uomini sono più isolati socialmente, e hanno meno abilità di comunicazione, per questo è più facile che cadano in ossessioni (ma anche in dipendenze come droga, alcolismo o gioco d'azzardo), perchè quando sei totalmente solo parli con te stesso, e nessuno può farti notare che stai sbagliando. Poi ci sono delitti che sono legati al patriarcato. Quello di Saman è il più esemplificativo: la famiglia l'ha voluta uccidere perchè si vergognava di quello che la famiglia e i conoscenti in Pakistan avrebbero detto se non si fosse sposata come volevano loro. Quello è chiaramente un omicidio che deriva da regole culturali e sociali che impongono che una donna che cerca di essere libera debba essere uccisa per l'onore della famiglia. La parte sugli immigrati, invece, è così ridicola che è incommentabile. Oltre a quello che hai detto, è anche normale che a livello statistico le violenze degli immigrati siano sovradimensionate, perchè è molto più facile denunciare un immigrato rispetto a un padre, uno zio, un amico di famiglia, o il proprio ragazzo o ex ragazzo. Ci sono anche parecchi casi di ragazze che per paura di dire chi fosse il vero stupratore si inventano che era un nero, un albanese o un rumeno. Per fenomeni simili i dati statistici non contano tanto, perchè si basano solo sui dati visibili e denunciati.
@alessandrodeconcini-adc6 күн бұрын
Sono abbastanza d'accordo con te. Con una postilla però. Il tema del "possesso" e del non accettare la fine della relazione è davvero un tema di genere. Ovviamente esistono eccezioni, ci mancherebbe, ma quel tipo di gelosia e di senso di proprietà è radicalmente maschile e spesso è persino celebrato.
@micinomax816 күн бұрын
@@alessandrodeconcini-adc sì, è tendenzialmente maschile, anche se per citare un esempio mi viene in mennte il processo di Mioara che si può trovare su un giorno in pretura, una ragazza rumena che ha ucciso per gelosia il padre delle sue figlie. Io direi che l'ossessione, soprattutto fino alla morte, è tipicamente maschile. è la stessa che porta ad andare in guerra o fare il terrorista. Se guardi gli estremisti politici e religiosi sono anch'essi in gran parte uomini, perchè l'uomo più facilmente sa fissarsi su una cosa sola (che è anche la ragione per cui ha più successo nel lavoro, fa più carriera, sopporta più stress e muore prima), ed è molto più portato a vivere per un ideale, e ad arrivare a uccidere, suicidarsi o farsi ammazzare per esso. Il possesso, invece, credo che sia più in secondo piano, perchè l'idea di possesso è effettivamente parecchio culturale. In passato nella cerimonia matrimoniale si leggeva san Paolo che scriveva "mogli siate sottomesse ai vostri mariti". Il fatto che anche a livello giuridico e religioso le donne fossero quasi degli oggetti, spingeva gli uomini a vederle come tali. Questo era in effetti il "patriarcato". Oggi non c'è più quell'educazione, ma c'è molta meno indipendenza. La disperazione degli uomini che uccidono non è, di solito, perchè hanno "perso una loro proprietà", ma perchè non sanno come andare avanti da soli. Non ci sono i dati, ma credo che siano parecchi di più quelli che si suicidano (o si lasciano morire nella droga o nell'alcol) rispetto a quelli che uccidono. Gli incel sono una buona rappresentazione di quello che dico: sì, c'è uno 0,01% di loro che fa delle stragi, ma per la maggior parte se ne stanno tra loro a parlare e deprimersi, per sentirsi meno soli. Il problema, dunque, è a monte del possesso, e anche dell'ossessione, è che molte persone non hanno una vita degna di essere vissuta, non hanno passioni, non hanno distrazioni, e così quando hanno trovato una persona che li rende felici e poi la perdono impazziscono, perchè temono di aver perso l'ultima speranza per essere felici. Dire agli uomini di non essere maschilisti in questo caso non funziona, perchè non è quello il problema. Il maschilismo, se c'è, è una reazione rabbiosa alla solitudine e al vuoto della vita, non una reale convinzione ideologica. Sono come quei figli o nipoti di immigrati che decidono di fare i terroristi, non perchè ci credano davvero, ma perchè sono poveri, ignoranti e ignorati da tutti, e fare un attentato è almeno un modo per dire al mondo che loro esistono, che stavano male e nessuno se n'è accorto. è lo stesso che uccidere Giulia o tante altre ragazze.
@giovannisardisco45418 күн бұрын
Aaaaaaah 🍿🍿🍿
@AlessandroChiarelli8 күн бұрын
"Cara" gente di destra, se pure Ale de Concini, che è "super partes", vi dice delicatamente e indirettamente che state sbagliando, ASCOLTATELO! Capisco non ascoltare me, ma quantomeno ascoltate lui.
@mbareduelist8 күн бұрын
Per favore, almeno in questo canale non iniziamo a fare tifoseria da stadio e bollare tutto come "destra vs sinistra" e limitiamoci ad analizzare ed argomentare. 🙏
@AlessandroChiarelli8 күн бұрын
@@mbareduelist L'ha già fatto Ale Concini.
@italia_empire12408 күн бұрын
@@mbareduelistbeh attenzione, chi ha votato sta gente sicuramente non è di centro/sinistra
@andrea3u3u8 күн бұрын
La gente è in grado di pensare e formulare la propria opinione. Non è che se fai appello a qualche sorta di autorità allora ha per forza ragione. La gente l'ha ascoltato, e tanti non sono d'accordo