Grande professore, rende i grandi pensatori molto interessanti, come le hanno già scritto è un piacere ascoltarla. Shelling nell affermazione il tutto è io, l io secondo me rischia una dissoluzione nella vastità dell infinito. Invece dovrebbe cercare di determinarsi e affermarsi il più possibile, senza precludere le possibilità offerte dal divenire, la coerenza fine a se stessa è follia. Però poi per fortuna da una definizione di assoluto come identità.
@carmelocaruso45503 жыл бұрын
In attesa del secondo video, grazie per la lezione 🙂
@andreamelpignano7307 Жыл бұрын
lettura chiara ed approfondita,grazie
@Pepito_Sbazzeguti878 ай бұрын
Interessantissima la visione di Schelling. Che abbia anticipato il darwinismo forse è una forzatura, ma ciò non toglie che abbia colto aspetti interessanti della natura e delal vita.
@Giunga2174 Жыл бұрын
Bellissima lezione Prof. ❤Mi chiedo se per errore al minuto 16:21 e 25:35 avete nominato Fichte al posto di Schelling... Grazie ancora! 😊
@scrip79 Жыл бұрын
Sì sì, era Schelling
@Giunga2174 Жыл бұрын
@@scrip79 grazie Prof.! ❤️😉
@danielemalaponte33152 жыл бұрын
Grazie mille
@ariannapinto31702 жыл бұрын
Sbaglio nel collegare l’attrazione e la repulsione all’azione di amore/odio di Empedocle? Quelle forze attive che muovono le radici e che determinano il ciclo cosmico?
@scrip792 жыл бұрын
No, non sbagli: c'è un'influenza. Empedocle tra l'altro venne riscoperto durante il romanticismo grazie anche a Hölderlin.
@ariannapinto31702 жыл бұрын
@@scrip79 grazie! 😊
@IdropeTV Жыл бұрын
Magari sarà solo mia opinione personale ma nell'intero percorso che dalla scuola di Mileto mi porta all'idealismo (e non ho sufficienti conoscenze su filosofi successivi) vedo una netta distinzione tra filosofi puramente teoretici ovvero la cui filosofia è strettamente fine a se stessa e molto spesso del tutto inutile dal punto di vista pratico e filosofi del metodo che più che puntare solo sui contenuti (anche se poi quasi tutti scivolano nel vizio di affermare quel che è secondo loro come certezza) mirano a lasciare qualcosa che abbia una senso e una utilità pratica. Prendiamo ad esempio Aristotele. Avrà anche detto tante cose sbagliate e superate ma ha impostato quasi tutto verso una finalità pratica di immediato utilizzo. Alla fine con i suoi limiti infatti il sillogismo mantiene validità. Lo stesso Platone pur se molto poco condivisibile per tante sue presunte certezze (con poca memoria del "so di non sapere" del suo adorato Maestro che sin troppi hanno tradito nella Storia del Pensiero) una sua morale e una sua idea politica le aveva. Pascal, con la sua "scommessa" alla fine ha fatto un ragionamento molto sensato non dicendo "è" ma sottolineando la necessità di pensare "e se fosse?". I filosofi della scienza moderna come Galileo o Newton hanno puntato tutto sulla scienza e non reso la scienza "ancilla theologiae aut philosophiae". Kant, andando molto più avanti, alla fine salvo qualche presupposto gnoseologico sull'innatismo che non condivido, ha di fatto spinto tutto verso l'evidenziare i limiti del sapere e del conoscere ma senza perdere di vista poi l'utilità della Ragion Pratica dandoci un metodo etico che alla fine è difficilmente criticabile proprio per il suo non scendere nello specifico. Ma in mezzo a questi filosofi "pratici" (molti altri di sicuro oltre quelli citati) l'intera Storia della Filosofia è piena di presunti pensatori che non scoprono nulla ma inventano di sana pianta, spesso ponendosi sopratutto in posizione critica nei confronti di chi li ha preceduti, e che partono da quel che vogliono sostenere per piegare tutto a quel che vogliono sostenere con veri e propri cortocircuiti illogici (basti pensare a Cartesio per citarne uno o a tutta la filosofia cristiana patristica o scolastica), in cui le conclusioni sono già stabilite e rese per loro inattaccabili a priori contro ogni evidenza. Speravo di scoprire (le mie reminiscenze di filosofia sono sempre minori mano a mano che andiamo avanti cronologicamente nella Storia della Filosofia) con l'atteso allontanamento della filosofia dalla religione, un sempre maggior indirizzamento verso la praticità, ma vedo che il "lupo filosofo non perde il vizio" e che poi si finisce sempre per tornare a parlare di cose campate in aria che possono essere tutto e nulla e alla presunzione del filosofo di affermare quel che non potrebbe mai affermare. Già con Fichte qualcosa mi stonava. Ok la finalità etica ma serviva davvero tutto quanto "inventato" sull'Io infinito che pone se stesso ecc ecc per giungere a quella finalità etica? Qui... con Schelling, però mi sembra di tornare a pura metafisica e filosofia fine a sé stessa dogmaticamente pre-determinata con tanto di "scientia ancilla philosophiae". Ma ho altri due video su Schelling da vedere. Magari mi faranno cambiare idea. Ma se il buongiorno si vede dal mattino....
@IdropeTV Жыл бұрын
In pratica ventiquattro secoli dopo Talete i filosofi, con nobili eccezioni, ancora si dilettavano sostanzialmente a parlare di cosa fosse l'Arché, ovviamente dicendo ognuno la sua e inventandosi ciascuno il proprio nome distintivo per distinguersi. Annamo bene! Vediamo come prosegue questa fiction metafisica... Sono curioso..
@CamataEmanuele3 жыл бұрын
2021.07.10 S
@Pepito_Sbazzeguti87Ай бұрын
Un po' stronzo Hegel col suo amico.... 😂 Meno male erano amici...
@matteobozzolime3 жыл бұрын
Schelling è superiore ad Hegel. Quest'ultimo è forse tra i filosofi più sopravvalutati mai esisti. Non perché non sia stato un pensatore valido, ma appunto perché la sua fama è eccessiva rispetto al valore effettivo della sua filosofia. Fortunatamente un cinico Schopenhauer lo rimetterà al suo posto...
@erre60463 жыл бұрын
Hegel è il filosofo più influente della storia insieme ad Aristotele. Anche io non sono un suo stimatore, ma la sua fortissima influenza è innegabile
@matteobozzolime3 жыл бұрын
@@erre6046 Certo, concordo.
@Pepito_Sbazzeguti87Ай бұрын
Hegel secondo me ha due difetti: 1 ha voluto spiegare veramente tutto e ricercare la perfetta coerenza, forzando la mano con le sue triadi. Nel senso: lui immagina delle triadi ma queste triadi potrebbero essere fatte in maniera diversa. Secondo punto di debolezza di Hegel è indubbiamente la natura. Detto questo l'opera di Hegel è mastodontica. Non è stato sicuramente facile realizzarla.