Self-Publishing: Serve aprire la partita iva? Come si pagano le tasse con Amazon KDP?

[@meritabiz]

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[@Caseinlegnosmart]

credo che il 90 % almeno di chi fa selfpublish su amazon non ha partita iva. E' ridicolo dover aprire una partita iva per percepire utili amatoriali di qualche centinaio di euro

[@meritabiz]

Che sia folle è ovvio. Come tante cose in Italia. Ma quello che bisognerebbe fare è esattamente quello che dico nel video.

[@ataru-music]

In realtà Amazon KDP richiede un codice TIN per il discorso tasse, in Italia il TIN è rappresentato dal codice fiscale.

[@Claudio967]

Con la forfettaria paghi poche decine di euro sulle poche centinaia che guadagni, ti conviene sempre aprirla.

[@CuriosityHub360]

​@@ataru-musicE quindi?

[@cassiaraad]

​@@Claudio967 e quanto si paga per l'imps con il regime forfettario?

[@GM10__01]

Se il libro viene pubblicato su KDP, non serve nessuna Partita Iva, senza ovviamente sponsorizzare il libro o l-ebook quello che sia, in Italia già c’è confusione e voi contribuite a farla. Chiedetevi perché Amazon Business (per vendere prodotti) chiede il n° di Partita Iva, mentre KDP chiede il TIN (in Italia il CF) . L’ISBN, che è la carta d'identità del libro, indica Amazon come editore (peraltro come società estera, se non erro), taglia la testa al toro. Noi siamo semplici autori che incassano royalties. Del resto, non ci occupiamo del magazzino, né delle spedizioni, né di pagare le tipografie. Come può esistere un editore che non paga fatture provenienti dalle tipografie incaricate di stampare i suoi libri?

[@meritabiz]

Facciamo così: ci racconti se vendi corsi sul SelfPublishing? Ci dici come ti chiami di nome e cognome? Sai qui ho offerto una consulenza gratuita di Fiscozen e loro rispondono. Tu annoti tante inesattezze, non è che vendi i corsi?

[@IlRagnoDelLimbara]

Sinceramente la tua spiegazione non ha fugato i dubbi che già avevo; KDP parla solamente di royalties ma: -il file impaginato, (in formato docx) lo fornisco io; -la copertina la realizzo comunque io, o caricandone una prodotta con strumenti personali, o realizzandola con lo strumento fornito da KDP. -KDP si occupa di stampa, pubblicazione sulla piattaforma, distribuzione. Pertanto utilizzando amazon KDP ti trovi sempre in una via di mezzo tra un titolare di diritto d'autore e un self publisher.

[@meritabiz]

È una attività continuativa. Non consegni un libro e poi te ne dimentichi. Magari fai pure adv...

[@lucapassani1129]

Per tre euro che uno guadagna su KDP se va bene serve la partita IVA? Scusa, ma mi sembra una puttanata. Allora meglio regalarlo il proprio libro e risparmiare tempo, soldi e fatica. Non sarà che stai pompando un pò troppo lo sponsor?

[@meritabiz]

Se uno fa il self-publishing per guadagnare 3 euro, meglio che si dedichi ad altro. Ad ogni modo le regole non le faccio io. Le fa lo Stato. È ovvio che a me sembrino vessatorie, ma non le ho fatte io né posso io cambiarle. Poi guardate non credo che nessuno vi chiederà tasse se guadagnate così poco, quindi per tre euro fate come volete.

[@lucapassani1129]

@@meritabiz scusa, non vorrei sembrare pignolo, ma mi fai notare dove nel video appare ovvio che a te le regole che hai citato sembrano vessatorie? Perché io invece capisco che uno deve aprirsi per forza partita IVA invece, dopo averti ascoltato. La realtà è che il 99% di chi pubblica su KDP un guadagno tale da giustificare una partita IVA manco se lo sogna. Mi fai vedere una pagina di Amazon in cui Amazon stessa, come minimo, "consiglia" di aprirsi partita IVA? Avrei da eccepire anche sul "regole dello stato" che non fai tu. Lo stato non fa regole per KDP. Sono i commercialisti che hai interpellato che le interpretano e provano a fare entrare un mattone cilindrico in un buco quadrato a martellate parandosi in primo luogo le proprie terga senza fare l'interesse di chi pubblica. Voglio vederla l'agenzia delle entrate dirmi qualcosa perché non ho aperto partita iva per 320 euro di guadagno in un anno (parlo astrattamente).

[@adrianaparisi7256]

​@@meritabiz Buonasera Da come ragiona si vede lontano un chilometro che non è un autore Lei si riferisce a quei personaggi che commisionano obbrobri Ci vuole molta fantasia chiamarli libri Lo sa quanto tempo ed energie ci vogliono per scrivere un libro A volte è un lavoro di anni Poi bisogna revisionarlo correggerlo Ore e ore di lavoro spesso fatto di sera a volte anche di notte Aggiustarlo infinite volte affinché il lettore si trovi di fronte un testo scorrevole e privo di errori tanto che lo conosci quasi a memoria Per pochi soldi non si fa self publishing E chi l'ha detto Gli autori scrivono principalmente per diffondere le proprie idee Il guadagno sempre che ci sia è solo una conseguenza Gli autori vogliono pubblicare per farsi conoscere e leggere È ovvio che vogliono pure guadagnare Ma non è questo il motivo principale che li spinge a scrivere È la soddisfazione che il proprio lavoro possa piacere alle persone

[@Claudio967]

​@@lucapassani1129dipendente pubblico ? 😂 E tu mi fai vedere dove sarebbe scritto il guadagno minimo lecito oltre il quale sarebbe necessaria la partita iva seguendo il tuo ragionamento ?

[@TheMathylda]

grazie per le informazionie utlissime!

[@laraceroni4653]

Un video completo e chiaro.

[@meritabiz]

Grazie. Fa piacere che ci sia chi apprezza.

[@gattafuffa4354]

Stronzate. Anche certi editori tradizionali chiedono all'autore il file del manoscritto già impaginato e perfino la copertina già fatta. Inoltre gli autori "puri" tradizionali, percettori di royalties, fanno eventi di promozione del proprio libro, pubblicità online ecc. tanto quanto i self publishers. I discrimini sono altri, primo fra tutti la proprietà dei codici ISBN (se forniti da kdp in quanto società di Amazon che opera come editore, oppure no) ed il fatto che i libri non vengono inviati ai magazzini di Amazon già prodotti dall'autore (che in questo caso sarebbe anche editore). Kdp è una società di amazon che opera come editore (infatti fornisce anche i propri codici ISBN, questo è un particolare importantissimo) e nel contratto in inglese (che è quello validamente sottoscritto) è chiaro che si cede il diritto di pubblicazione in cambio di royalties. Purtroppo i commercialisti italiani sono una categoria infame perché - in assenza di una normativa specifica per quest'attività - tendono a complicare le cose per fornire servizi di apertura e gestione di partite iva e società, istigando così il fisco italiano già predatorio per sua natura. Il problema del sistema italiano è che - in mancanza di una normativa specifica - il fisco "presume", interpreta a modo suo, apre procedimenti e poi tocca al malcapitato dimostrare la propria posizione in diversi gradi di giudizio, a costi esorbitanti. Come in unione sovietica ai tempi che furono.

[@massystaro1140]

Sono daccordo...

[@pippi8592]

Concordo. E Amazon è piuttosto ligia, richiederebbe la p.i. come requisito indispensabile per la pubblicazione, se così fosse. Figuriamoci se correrebbe il rischio di dover rispondere in solido.

[@meritabiz]

Ognuno deve essere libero di fare come vuole. Anche di non fare nulla in Italia e poi di aprire una Ltd in UK per caricare gli audiolibri. Uno deve fare quello che si sente, poi deve essere pronto a pagare le conseguenze. È chiaro che vendendo 8 euro al mese di libri che accertamento vuoi che ti facciano?

[@user-ji2ne1pw6j]

@@meritabiz però vorrei avere un commento specifico su quello che dice @gattafuffa4354 ; sono tutte informazioni che vanno contro quanto detto in video quindi serve una risposta da parte sua che confuta eventualmente l'appunto fatto

[@meritabiz]

@@user-ji2ne1pw6j guarda il mondo del self-publishing è pieno di fuffaguru che sparano balle colossali e le difendono con fake account nei commenti. Poi, dietro le quinte ti chiedono pure di intervistarli. Quindi perché perdere tempo. Chi è interessato senta un commercialista.

[@federicastabile669]

Salve, sono una docente assunta a TI. Vorrei pubblicare con Youcanprint, sul cui contratto c'è scritto che, se vengono utilizzati i loro codici ISBN (cosa che farò), la piattaforma fungerá da editore. A livello fiscale guadagnerò delle royalties e quindi non ho alcun problema perché il mio contratto da docente prevede la remunerazioni da opere di ingegno, ma se volessi promuovere il libro con un account Instagram (quindi c è lo scopo di lucro), potrei farlo? Secondo YCP si, ma un docente può fare promozione del testo tramite i social?

[@meritabiz]

Il consiglio che posso darti è quello di prenotare una call con Fiscozen per valutare la tua situazione specifica: www.fiscozen.it/invitoGIORGIOMINGUZZI50 è gratis. Le piattaforme dicono spesso cose che a loro sono molto comode. Chiedere una second opinion per me è la cosa migliore.

[@gabrielemendolia9232]

Ciao Federica, scusa se chiedo. Mi sto informando anche io su questa situazione essendo anche io insegnante, ma come avrai visto anche tu, le notizie sono molto contraddittorie sul web. Hai per caso trovato notizie certe?

[@cassiaraad]

Ottimo video. Una domanda: anche la pubblicazione di un blocco note, un'agenda, calendari o prodotti grafici simili hanno sempre l'esigenza della maledettissima partita iva?

[@meritabiz]

Ovvio, fatturi--> paghie le tasse. Comunque non farti rispondere da me, ma da un commercialista.

[@PiccoloMichelaChannel]

Mi è passata la voglia 😢

[@meritabiz]

Ma no, dai!

[@peacefulmind483]

è molto meno complicato di come te l'hanno venduta!!!

[@xdag3240]

Una domanda, ma si possono pubblicare su Amazon self publishing libri con immagini, della serie pay per back?

[@meritabiz]

Paperback?

[@rossanapagano1947]

Insomma se non è zuppa è pan bagnato! Son d'accordo con Luca......A sto' punto.....andiamo in piazza ..e regaliamo il nostro libro bypassando Amazon ed editori vari.....assieme alla partita IVA ! Tutto complicato in Italia.....ti fanno scendere il latte alle ginocchia! Mica si ricorda la grande fatica energetica che si fa' per scrivare un libro , e si da' rispetto allo scrittore! Si pensa solo ai denari......solo a quello! E ...... se volessi, invece... semplicemente raccontare una storia solo per farla conoscere alle gente?!

[@meritabiz]

Se fai soldi lo stato vuole la sua parte. Ad ogni modo tranquillo, in Italia basta un calippo tour a far passare i mal di pancia. Non protesta nessuno.

[@AndreaMego-ud8fg]

Io sono dipendente e vorrei cominciare l'attività di self publishing. A quanto ho capito, non posso aprire partita iva in regime forfettario perché eccedo già con il mio lavoro (circa 42mila euro di RAL) i limiti di reddito: dovrei aprire una partita iva in regime ordinario. Quindi sono un po' bloccato, perché temo che i costi fissi, almeno nella fase iniziale, siano molto superiori ai guadagni che posso sperare di ottenere. Ma vedo che è proprio difficile avere risposte univoche su questo fronte: c'è chi dice che non è necessario aprire partita iva perché KDP fa da editore, chi (come in questo video) dice invece che è assolutamente necessario anche per piccoli guadagni. In tutta questa confusione non trovo nessuno che parli di break even point: se apro una partita iva ordinaria, quanto devo fatturare per superare il limite che mi fa effettivamente guadagnare, tenendo conto anche del fatto che un reddito aggiuntivo mi toglie probabilmente tutte le detrazioni a cui ho diritto? La mia impressione è che neanche i commercialisti diano una risposta univoca, comunque proverò ad accedere alla consulenza gratuita che proponete. Grazie.

[@meritabiz]

Chiedi a Fiscozen. Approfitta della consulenza gratuita. Più di così non posso aiutare.

[@GAME-kh5wr]

Chi consiglia di non aprire partita iva lo fa per convincere le persone. Vendi libri? Fai commercio. O apri una posizione fiscale o ti affidi a un editore. Smettetela di ascoltare i vari fuffaguru e documentatevi!!!

[@LangolodegliArcani]

Ciao, sei sicuro? Perchè in realtà credo che la regola della partita iva valga soltanto se non sei tu l'autore dei libri che pubblichi. Quindi se te li fai scrivere da qualcun altro. Ma la condizione principale per pubblicare in self-publishing è che chi pubblica l’opera sia autore della stessa e proprietario naturale dei suoi diritti. Al contrario quando si commissiona la produzione di un’opera a terzi (ad esempio usando Fiver) allora serve partita iva perchè si sta agendo da editori. Si commissiona la produzione di un’opera da parte di un autore terzo che ne cede i diritti in cambio di un compenso economico.

[@meritabiz]

Chiedi alla commercialista e spiegale bene che poi per promuovere il tuo libro faresti anche dei post sui social, magari pubblicità...poi senti cosa ti dice. Io più di darvi un consulto gratuito con Fiscozen non è che posso fare di più. La decisione è personale.

[@mauxf8379]

Salve, serve p.iva se si pubblico agende/notebook low content?

[@maurizioorlando97531]

ciao grazie del video! nel caso optassi per le royalties, in questa situazione devo comunque ottenere un'autorizzazione del datore di lavoro?

[@CuriosityHub360]

Se invece fai scrivere all'IA dei libretti, manuali, guide e ricettari e non metti le ads vendi poco e non lo fai in maniera continuata? La mia paura è se poi non guadagno abbastanza e ci vado a perdere aprendo la partita iva

[@meritabiz]

Nessuno è obbligato a fare questa attività.

[@fabiuspocus1430]

Ciao. Ma alla fine mi sembra un SI perché la vendita su AMAZON è vista come continuativa e quindi una attività da vero commerciante. Ma perché tutti questi online ti dicono che esistono mezzi legali per non aprirla? Io mi sono rotto gli zebedei che la legge la interpreta chi la legge. Mi invitano a contattare il loro studio legale senza sapere davvero a chi sto dando il mio numero, non mi va bene. Conosco già un commercialista che mi risponde, la legge non è uguale per tutti? Ma perché è così complicato un sì o un no definitivo? Io sono con te, sono convinto che ci voglia, mi sembra strano che uno possa fare quello che gli pare....

[@meritabiz]

A prescindere dallo Stato, che è apertamente contro i cittadini. Quelli che vendono i corsi , se sono onesti te lo dicono. Ma a loro non conviene, perché tu potresti spaventarti e non voler comprare il loro corso. Di bravi in Italia ne conto 3-4 di formatori sul Self-p.

[@mauxf8379]

Salve, serve p.iva per pubblicare agende/notebook low content su kdp?

[@meritabiz]

Hai visto il video?

[@fredxmario2413]

Ciao, io e un mia amica volevamo pubblicare 1 o 2 libri su Amazon, tuttavia abbiamo chiuso il progetto. Guardando il video ho più informazioni ma non ho capito se comque dobbiamo aprire una partita iva.

[@meritabiz]

Se il libro lo scrivete e poi lo date ad un agente/editore potreste percepire dei compensi in royalties. Se invece fate voi copertina, impaginazione, etc... allora dovrete aprire la partita iva. Ad ogni modo se vuoi dei chiarimenti approfitta della consulenza gratuita: www.fiscozen.it/invitoGIORGIOMINGUZZI50

[@fredxmario2413]

@@meritabiz Ti ringrazio per il tuo aiuto 😊✌️

[@meritabiz]

Prego. Di nulla!

[@massymgl1050]

Quindi ​@@meritabiz in tal caso è Amazon l'editore ergo non si apre la p.iva?

[@meritabiz]

Se fai self publishing la partita iva la devi aprire. Se usi un agente letterario puoi non aprirla, a patto che faccia tutto lui e che tu gli giri solo il manoscritto. Ti se fai la copertina, se fai la sales page su Amazon, se fai promozione, etc... stai facendo commercio e quindi devi aprire la partita iva. Poi se avete dubbi, chiedete a Fiscozen. Ho fatto la partnership apposta.

[@80mrcharlie]

E quindi niente,manco questo si puo fare

[@meritabiz]

Invece si può fare. Ma seriamente e non a caso. Come fosse un business vero e non la ruota della fortuna.

[@giampierog.3326]

Ciao, avrei una domanda specifica a cui non ho trovato ancora risposta. In caso di self publishing con ATECO 47.91.10, i proventi sono soggetti al coefficiente di redditività del forfettario (40%) oppure a quello delle Royalty (60% / 75%). In più, se il distributore mi richiede di emettere fattura per l'incasso delle commissioni, cosa indicare in fattura: Royalty (anche se improprio, o altro)?

[@meritabiz]

Non so risponderti, ma nelle note trovi il link di Fiscozen. Puoi usare la call gratuita per chiederlo a loro.

[@marcopallotto]

Una domanda, io sono un grafico freelance con regime forfettario ma su amazon kdp non mi sono registrato come partita iva visto le basse royalty, amazon mi fa regolare fattura con codice fiscale, non basta in fase di dichiarazione presentare queste fatture o devo cambiare da privato a azienda per evitare problemi? Su Fiveer i ha segnalato un mio collega è un casotto. Ti chiedo scusa se non sono stato chiaro, grazie

[@meritabiz]

Sei stato molto chiaro, ma non ho la risposta. Prova con la consulenza gratuita con Fiscozen. Io non sono un commercialista. Sono un utente che ha fatto lo stesso percorso. Tutto qui.

[@marcopallotto]

@@meritabiz Grazie 🙏

[@CarmineDiNucci-ik1wt]

bella pubblicità tempo perso

[@Claudio967]

Se ti avesse detto che non serviva sarebbe stato tempo speso bene ? 😂

[@aleksandrnovakov2578]

Dio, 'sta partita IVA, che piaga... È paralizzante.

[@meritabiz]

Non è paralizzante. Capisco che possa intimorire, ma se fare self-pub si riduce ad una lotteria per tentare la fortuna, allora è meglio non procedere. Puoi fare in due modi: o sei un autore reale, oppure lo fai per business. E se lo fai così, allora la partita iva non è un problema, ma è uno strumento.