REPORT (Rai 3), ACCUSE SHOCK: I GIGANTI DEL CHIANTI E DI BOLGHERI TRA FRODI E BUGIE? (22.12.24)

[@marcellocogi3047]

Sicuramente va fatta chiarezza soprattutto a livello legislativo. Trovo comunque aberrante che cantine così blasonate che producono vini di altissima qualità, scelgano di tagliare i loro prodotti con vini da supermercato!!! Poi se vai a leggere le loro storytelling sui siti istituzionali e sulle brochure ti raccontano la storia dell’Orso…. Mamma mia che delusione… Viva Report e Viva la libertà di conoscere la verità! Grazie Maurizio per il coraggio dimostrato in questo video. Prosit 🍷

[@Cesch4]

Se fossero solo le cantine....

[@massimognoli3370]

Giusto! Anche perché quanta è la percentuale di taglio? Si conosce? Potrebbero essere anche pochi millilitri poiché da quanto ho capito la legge non indica la quantità del vino tagliato e del vino della cantina! Una follia...

[@danieloltean2759]

Beh quasi tutti i prodotti italiani 😀, olio , mozzarella , pomodori , pane , pasta 😀😀 vado ancora ?

[@robertogrossige67]

Se non ricordo abbiamo un ministero per il merito e uno per i prodotti italiani ( blasonati per autentici ) dai su mozzarelle di bufala campana fatte con latte che arriva da ogni dove ! ( Forse intendono di bufala che sta in campana) ​@@danieloltean2759

[@toroloy]

Guarda che report é fuffa totale, e non é la prima volta che sensazionalizzano solo a scopo di fare ascolti e giocare con le paure della gente che non sa….quindi occhio a credere a tutto

[@francoiltosco]

Da oggi voglio leggere soltanto "imbottigliato integralmente" sulle bottiglie che compro. Per Report, grazie ancora per avere evidenziato l'equivoco e possibilmente anche una frode.

[@andreadan-ty7cv]

se sei colui che apprezza la qualita' di un vino strapagandolo, significa che ti accorgerai se il vino e' tagliato, in caso negativo, comprati un bel vinetto da 3 euro, tanto non ti cambia nulla

[@francoiltosco]

@andreadan-ty7cv La fiducia in Italia è ormai scomparsa in tutto e per tutto. Qualsiasi cosa si tocca c'è un atto disonesto che l'accompagna. Ringrazio ancora Ranucci che si merita una medaglia d'oro al valore civile.

[@widepica]

@@andreadan-ty7cv Chi strapaga il vino, mediamente, è uno che non ne capisce. Non stupirti di ciò.

[@michelangelo713]

@@francoiltosco preferisci bere una vino mediocre con dicitura"integralmente prodotto da" (l ' Eurospin ne e' pieno) o un buon vino non necessariamente prodotto integralmente da? Bel dilemma 😅

[@francoiltosco]

@michelangelo713 Caro Michelangelo, grazie per l'attenzione ma non so cosa sia l'Eurospin. Vivo in Australia da 34 anni però all' Italia ci tengo tanto tanto e mi dispiace vedere che anche il vino ora è corrotto.

[@RuoteinMovimento]

Se stiamo andando verso un crollo economico generale è perche siamo una banda di ladri in tutti i settori. Io mi reputo un appassionato bevitore, ma anche ignorante, e da ignorante ogni tanto mi co cedo una bottiglia costosa (per me dai 40 euro in su è gia costosa per intenderci) e pensare di togliermi uno sfizio di assaggiare una bottiglia da 70 euro e non essere certo di bere buon vino mi fa girare abba stanze le p.... io non so voi ma la presa in giro è la cosa peggiore che possa esistere, e se neanche piu del buon vino ci si può fidare la cosa è grave. Il pensiero che tutti si faranno è: tanto vale spendere 20 euro se tanto in quelle da 70 ce vino di bassa qualità. Un dispiacere enorme, sarebbe bello che tutti si mettessero una mano sulla coscienza al posto che prendere in giro i consumatori, prima o poi tutti si stuferanno. (Ammesso che sia tutto vero) però fa molta rabbia essere presi in giro e spendere magari dei soldi sudati lavorando duramente per uno sfizio che poi si rivela essere un fiasco!!

[@fabios8412]

Tanto vale bere un vino da 2 euro e mezzo, di sicuro sai che non verrai fregato. Forse godrai meno ma se non ti piace hai perso il costo di due caffè

[@RuoteinMovimento]

@fabios8412 però è davvero un peccato considerando le eccellenze che siamo in grado di produrre in Italia... con tutto quello che produciamo potremmo vivere tutti "di rendita" invece riusciamo a essere dei ladri anche nel vino. Il mio è un dispiacere da appassionato che vorrebbe che questo mondo aumentare di interesse e invece, succede proprio il contrario. Spero che dopo questo polverone (reale o meno) tutti i produttori cerchino di mettersi una mano sul cuore ed essere il più leali e onesti possibile.

[@fabios8412]

@@RuoteinMovimento condivido pienamente il tuo pensiero, poi aggiungo anche che quando bevi certi vini anche "solo" da 30/40 euro, la differenza la senti rispetto ad un vino da 2 euro pertanto l'eccellenza ce la trovi dentro il bicchiere, che probabilmente è dovuta anche alla capacità di trasformare in cantina, ad avere i migliori professionisti ed i migliori materiali e attrezzature ecc, che a pensarci bene non è niente di diverso da tutti gli altri settori del lusso. Però resta il fatto che leggi una cosa nella scheda tecnica, sei convinto di comprare quella cosa, con quelle qualità espresse anche dal tipo di suolo e vitigno e poi invece.....vediamo cosa ne esce da questo vaso di Pandora...

[@enzobroggi5288]

Fosse almeno un "fiasco" di quello buono! Comunque ennesima prova della furberia italica. Che mierda!!

[@RuoteinMovimento]

@@fabios8412 hai ragionissima!

[@paolocolombi3437]

Che delusione...eticamente è una porcheria tagliare una bottiglia da 70 euro con del vino sfuso dozzinale...anche se la legge lo permette. Se lo tengano pure...

[@stefanoR4327]

Purtroppo in questo paese, sul vino si son fatte frequentemente frodi. Ricordo da bambino una pubblicità che recitava “sorbole che vino, é Folonari”. Poi ricordo si scoprì che non era vino. Magari ricordo male. Poi ci fu lo scandalo dell’etanolo. Forse sarebbe più sicuro comprare vino non italiano. Ricordo che, per quanto ne capisco di vino, quando vivevo in US gli ottimi vini cileni ed argentini che avevo acquistato da Total Wine. Ricordo anche, quando vivevo in UK, quante bottiglie di vino italiano finite nel lavandino, tanto il contenuto era pessimo. Poi capivo perché i mie colleghi inglesi andavano in Francia a comprare il vino.

[@montigiano]

Dozzinale? Certi vini in partita da certe zone vocate spaccano. Prendi un vino come Tignanello. Quando era fatto con Nero d'Avola Settesoli, Carignano, Santadi, Cannonau Argiolas, lievi tracce di Sangiovese era buonissimo. Niente a che vedere con quell fatto adesso (entrambi a norma di legge nei loro tempi). Il problema sta in chi compra certi vini. I produttori vanno dietro al mercato ed al gusto, giustamente. Mica sono enti di beneficenza.

[@paolocolombi3437]

Dozzinale rispetto al prezzo/litro dei vini pregiati citati nella puntata. Nient'altro...

[@rupro523]

​@@stefanoR4327 Non era Folonari ma Ferrari (pubblicizzato come "il buon vino Ferrari"), fu lo scandalo del vino al metanolo.

[@stefanoR4327]

@ parlo degli anni 60’.

[@EmilioSpider]

Si critica sempre lo stile quando non si può criticare la sostanza perché fa paura. Ti dico la mia; il vino adesso è molta moda, e come è moda pagare 3000 euro un borsetta fatta con 40 euro di materiali e 3 ore di cucitura (quando va bene) c'è chi si pregia di pagare tanto per ostentare. Se sapesse quante ore di lavoro ci vogliono a guadagnare 3000 euro per un dipendente! I risultati di molte degustazioni alla cieca dovrebbero far riflettere. E poi, oltre 40 anni fa, lavoravo per un'azienda agricola al limite occidentale della provincia di Firenze; il nostro rosso toscano da tavola non lo voleva nessuno perché faceva solo 10,5-11°. Allora mosto dalla Puglia oppure zucchero per portarlo almeno a 12°, ma idem con patate, solo qualche pensioncina a 2-3 stelle ce ne prendeva 20 damigiane a stagione. L'invenduto lo prendeva invece a cisterne (a prezzi da fame) un grossista di zona che lo imbottigliava e così partiva come Chianti per la Svizzera. Adesso mi servo direttamente presso un produttore in provincia di Pisa che fa ottimi vini ma vende al pubblico al massimo a 8-9 Euro a bottiglia. Prosit.

[@giuseppecattaneo4369]

fatta da una persona che guadagna 5 € al giorno

[@Alan25849]

Da fiorentino con radici chiantigiane, amante del buon bere, sottoscrivo in pieno.

[@AG_396]

Ma che difesa sarebbe? Se le cantine si comportano così, vendendo a prezzi altissimi, con una comunicazione "ingannevole", prodotti realizzati con materie di scarso valore, metterle in cattiva luce è il minimo che si possa fare. Senza Report la gran parte delle persone che acquistano il prodotto e anche quelli che non lo comprano, ma lo percepiscono come prestigioso, non saprebbero nulla di queste truffe. W Report e abbasso le scuse all'italiana del "sì, ma, però...".

[@lucabarea1655]

I disciplinari sono scritti, basta andare a leggerli

[@AG_396]

@lucabarea1655 Questo mi sembra uno di quei "però" ai quali mi riferivo. Il senso del servizio di Report ne resta intonso e valido. Buon proseguimento.

[@enricotronville7406]

@@lucabarea1655 scritti da quelli che devono tagliare il vino. Se la cantano e se la suonano.

[@lucabarea1655]

@@enricotronville7406 cosa c'entra con l'onestà di Tenuta San Guido? Perché fin'ora tutto quello che ha fatto è previsto, nero su bianco.

[@lucabarea1655]

@@AG_396 quali "però"? Se è scritto ma non lo sai, che colpa hanno gli altri?

[@claudioravaglia8581]

Sarà anche legale ma è innegabilmente scorretto nei confronti dei consumatori

[@anarres1400]

Sassicaia è stato costretto a fare una doc perché fino a pochi anni fa lo vendeva come vino da tavola per pagare meno tasse me lo ricordo bene. Forse lei era troppo giovane. Ho lavorato in cantine oltre a essere sommelier e la frase più sentita è c'è anche uva nel vino. Riguardo ai giri che fanno le autobotti col vino i primi a farlo sono i francesi con uve e vino pugliesi. O i barricati fatti in acciaio con le chips che non hanno mai visto una barrique anticamente frode oggi legale. Report ha ragione da vendere.

[@montigiano]

La DOC Sassicaia, che è una DOC specifica diversa da Bolgheri, è stata un premio ed un vanto per la cantina, di certo non sono "stati costretti". Riguardo alle tasse la spesa per la DOC è minima, il suo discorso non regge. Uscivano come vino da tavola perché non potevano fare altrimenti. Il vino Sassicaia è sempre uscito solo ed esclusivamente dalle vigne di proprietà che adesso sono tutte nella DOC Sassicaia. Di questo sono certo per motivi professionali che non sto a dire. Guidalberto e Difese vengono imbottigliati in una cantina diversa fuori dalla DOC e sono fati con uve e vini acquistati ed etichettati a norma di legge. Gran parte dei vini arrivano da Gavorrano. Questi due vini, a mio avviso, non valgono nemmeno lontanamente il loro prezzo perché mancano completamente di personalità e connessione con il territorio (non potrebbe essere altrimenti). Sono comunque vini ben fatti e tecnicamente ineccepibili. Vogliamo farne una colpa alla cantina? Loro puntano al profitto come tutti gli altri. Certo questi due vini se li potevano anche evitare, ma l'appetito vien mangiando. Se il mondo è pieno di bischeri che si comprano a caro prezzo un cappello Luis Vuitton e si beano nel bere Le Difese cosa ci vogliamo fare?

[@michelangelo713]

Tra l'altro il Sassicaia non riporta la dicitura "integralmente prodotto da..." ma " imbottigliato all'origine". O no?

[@widepica]

@@michelangelo713 Già. Ornellaia e Masseto riportano invece "integralmente prodotto ed imbottigliato..."

[@dvviazzi5300]

Se Report, ad oggi, non ha perso una causa... un perché ci sarà

[@rickymarketz2933]

Perché se la giocano sempre sul filo della legalità. Nel servizio non si dice chiaramente che il Sassicaia si fa con il vino di Vedovato ma insinuano il dubbio (per sillogismo aggiungo io) nel pubblico. "Sei tu, dunque, il figlio di Dio?" "Voi stessi dite che io lo sono." 😂

[@giuseppesellitto1124]

Report quando si mette in testa di denigrare un'azienda lo fa scientemente, distruggendone senza possibilità di replica, l'immagine, ma borderline, stando attenti a non oltrepassare i limiti legali. Con il rammarico che, quando la giustizia ne dimostra la totale innocenza, ovviamente non chiede mai scusa in diretta di fronte agli spettatori davanti ai quali l'ha sputtanata. E lo dico per esperienza diretta personale.

[@simonesegalini4001]

Sei convinto? Qualcuno dall'altra parte ha vinto le cause.....

[@crisforyoga-top]

​@@simonesegalini4001nomi e cognomi altrimenti stai dicendo il falso

[@crisforyoga-top]

​@@giuseppesellitto1124tagliare il vino di bottiglie che ti fanno poi pagare 70/80 € anche se legale per me è una truffa al consumatore

[@gladio205]

Ma perchè ? 20€ a bottiglia (750 ml) sono pochi soldi ? E quindi non si può avere certezza di provenienza ? E bravi italioti !!

[@Claudio_Pistolesi]

Era da tanto che non seguivo un tuo video. Non per disistima ma perché le mie analisi del sangue non mi permettono di “sbevazzare” e quindi i tuoi bei video mi mettono “gran nostalgia”. Che dire: come al solito gran video, bellissimo approfondimento, grandissima classe.

[@Claudio_Pistolesi]

ho riletto il mio post, e potrebbe sembrare una situazione grave, ho solo dato una svolta salutista sulla base di valori ematici di colesterolo e trigliceridi 😅 buona sbevazzata di fine anno a tutti !

[@JijiGigio]

Ottima analisi maestro,da appassionato sbevazzone oggi compro solo vino da piccoli produttori che vado personalmente a trovare, piccole realtà che lavorano pochi ettari in maniera "naturale"recuperando varietà locali quasi perse, provo molto più piacere a bere questo genere di cose

[@giovanniblasina7174]

Ora capisco perché la bottiglia Le Difese che ho bevuto a Natale non mi ha detto proprio niente,...e non avevo neanche visto il servizio (avevo visto benissimo "imbottigliato da", ma il consumatore medio guarda solo le figure e si eccita alla vista di una bella etichetta). In compenso il Bolgheri Doc artigianale "integralmente prodotto e imbottigliato da" di una cantina di 20mila bocce ha spiazzato la tavolata. Niente di strano. Se potete cercate e bevete piccoli produttori, che si spaccano la schiena per raccontare un territorio e racchiuderlo in una bottiglia, a discapito di Igt doc e compagnia. Purtroppo le fregature sono dietro l'angolo.....se poi il vino vi piace, bevetelo e non fatevi troppe domande. Grande Maurizio! Prosit.

[@SensiInMovimento]

Grazieeee 🥂

[@crisgandi5559]

L' industria alimentare permette di macellare suini in Polonia, impacchettarli a Bologna e scrivere sulle confezioni PRODOTTO IN ITALIA. Grazie al cazzo! Stessa solfa con l'olio. Il vino non fa eccezione. I sommelier alimentano tutto questo circo, spesso non capendo una mazza. È un business enorme e conviene a tutti tacere.

[@mirkobeehive7449]

Conviene a tutti esattamente

[@WNR-x5v]

Esattamente la stessa cosa, con l'eccezione del prezzo altissimo al quale quei vini sono venduti spacciandoli per eccellenze! E' una differenza fondamentale. La maggior parte dei sommelier nascono in quell'ambiente la... lavaggio del cervello! ...e solo se sei curioso, viaggi, studi e assaggi per conto tuo, ti puoi creare un'opinione critica e imparziale. La vera conoscenza.

[@albertofalteri6142]

......non ci smentiamo mai..e poi critichiamo... ma se non c'è più nulla di originale e genuino.

[@user-pl6hk6qp6r]

Alla fine bisogna dar ragione a chi diceva che l‘Italia è formata anche sulla truffa o frode e non solo sul lavoro, oggi é il vino, ieri era l‘olio lampante proveniente dall’estero e trasformato in extra vergine, poi i pelati cinesi ecc, ecc, tutto questo crea un business colossale ed automaticamente una speculazione colossale ma l‘importante è che se ne parli poco e quando queste cose vengono a galla sembra che tutti gli addetti ai lavori cadono dal pero per non rovinare il giochino…poi ci lamentiamo se troviamo all‘estero prodotti contraffatti che richiamano al made in Italy 🇮🇹, quando noi stessi siamo i primi a marciare con un sistema che se non è del tutto illegale è perlopiù truffaldino…

[@ale95mtb]

Questo mi sembra, tra tutti, il commento più realistico e appropriato

[@luisameroni9209]

Aggiungo qualche riflessione: un vino da taglio venduto in grandi quantità (in cisterna) a 3 euro + IVA non è affatto un vino dozzinale. Si tratta di un prodotto destinato a bottiglie che vengono vendute al dettaglio a prezzi sopra i 20 euro. Questi vini non provengono solo dall’Italia ma anche dalla Francia, e a volte sono realizzati con tecniche particolari (ad esempio, l’uso di concentratori) per avere una funzione correttiva. Dal mio punto di vista, il mondo del vino è ancora troppo intriso di miti e appesantito dalla burocrazia. I piccoli produttori sono soffocati da registri e documenti inutili mentre poi cisterne con vini "costruiti" entrano in cantine famosissime come se nulla fosse. Servirebbe, una volta per tutte, fare una netta distinzione tra chi produce direttamente e chi si occupa solo di assemblare, almeno all’interno delle denominazioni. Sarebbe una vera rivoluzione. Quanto alla tenuta San Guido, alcuni prezzi sono più legati al marketing che alla qualità effettiva del prodotto. Il Sassicaia sarà certamente all’altezza del suo valore, ma per i prodotti minori ... beh, la questione è più complessa.

[@stefanobiggini6526]

Hai perfettamente ragione 3 euro da me prendi un vino fatto da cantine da piccoli produttori di qualità ottima ok io parlo del Piacentino comunque non sono un sommelier ma ti assicuro che sono produttori (sempre più rari perchè assorbiti da grandi cantinoni ) di grande esperienza di solito molto anziani ahimè

[@paolomaggi8188]

Sono perfettamente d'accordo. Vivo nell' oltrepo pavese....Non sono vignaiolo...Per poco più di 3 euro compri al supermercato del bonarda o del gutturnio che sono di ottima qualità ...Se i raffinati vogliono farsi prendere in giro dalle grandi e rinomate cantine, lo facciano pure: Pagano 20 euro un vino delle stessa qualità...Il resto è puro marketing: perché pagano la firma....l produttori mi vendono a 2, 50 euro questi vini e io li trovo al supermercato a 3,5 euro. Del resto lo si evince, non solo da quanto dicono a report, ma anche da questo esperto (che reputo di una onestà intellettuale non comune) che usa termini politicamente corretti che potrebbero essere riassunti in un italiano più volgare: "ovvero la "presa per il c."delle cantine che....mancano di etica...Ma com' è bello sentire un amico che torna da una cena dicendo: "Ho bevuto un vino da 20 euro!" ....e se ne vanta pure...

[@max1971mo]

Hai ragione, ma un vino passato dalla cantina, lavorato e trasportato varie volte, non contiene 3€ di valore dell’uva, purtroppo

[@Blaine-85]

grazie per il video. sinceramente, ora non so più quanto fidarmi negli acquisti. di certo, ai miei occhi, alcuni produttori hanno perso la faccia.

[@massimo]

Quindi quando lo faceva Rudy Kurniawan (tra l'altro almeno con vini di qualita') galera per 10 anni. Se lo fanno le cantine ufficiali, e' fatto per la gioia del consumatore. Come dire che un vestito di Valentino e' fatto con tessuti di Shein. Questa e' frode, se non fiscale, certamente commerciale, e sicuramente al 100% etica.

[@SensiInMovimento]

Concordo 🍷

[@rickymarketz2933]

Ehmm... esempio non calzante... molti grandi stilisti fanno produrre o lavorare le stoffe nel terzo mondo...

[@massimo]

@@rickymarketz2933 Rileggere prego. Ho scritto SHEIN (CHINA.... il paese che sta gia' facendo volare due [non uno] caccia di sesta generazione. E prima di USA e compagnia cantante).... non terzo mondo!

[@giacomopiccioli760]

​@@massimoLa Cina è terzo mondo e futuro contemporaneamente, economia capitalista e diritti umani da dittatura comunista !!!

[@florincristea8607]

Stiamo vivendo un periodo di oscurantismo in tutti i settori della vita. Non va bene ma l'unica cosa che possiamo fare è lottare per l'autenticità di tutto e di tutti a condizione che si parta da noi stessi.

[@Thegreatgatsby_]

complimenti, come al solito, alla tua competenza, chiarezza e, soprattutto, equilibrio

[@angelolamarca3224]

Sempre puntuali e precise le notizie che dai nei tuoi video ..... Oramai la Bibbia degli Sbevazzoni cosi' come amichevolmente li chiami. E' stato interessante il servizio di Report che come da loro abitudine e' sempre teso ad impressionare lo spettatore e ad indirizzare la linea editoriale cosi' come hai specificato nel prologo. grazie ancora e auguri per il nuovo anno e che sia ricco di contenuti.

[@Renato61-18]

è INUTILE ARRAMPICARSI SUGLI SPECCHI O CERCARE DI METTERE UNA PEZZA QUESTA è UNA TRUFFA PER I CONSUMATORI E STOP QUESTA GENTE VA MESSA IN GALERA, GRANDE REPORT !

[@widepica]

Non è una truffa. Farà pure incazzare, pensando solo al fiorfiore dei produttori in questione, ma è legale.

[@lucabarea1655]

Macché dici

[@kaiman075]

Il modo con cui racconti le cose è impeccabile complimenti 👏🏻👏🏻

[@sundaygrillerswine5967]

Complimenti spiegazione assolutamente perfetta , grazie per questo video . Sei un grande 🔝

[@XyZ-ug5iu]

Sempre corretto ed equilibrato. Bravo!! 👏🏼👏🏼👏🏼👏🏼 E comunque Sassicaia e Masseto non valgono il loro prezzo.

[@storiedivinoeviticoltori]

No, scusa... il Solaia e il Tignanello si fanno a Bolgheri??? il Masseto è un Supertuscan??? Permettimi di correggerti: Bolgheri è Bolgheri, ovvero una zona liminare alla costa che si sviluppa lungo il viale di Castagneto Carducci. Una zona che, a parte il Sassicaia (che ha la specifica Bolgheri doc Sassicaia) è nata ad inizio anni '90. Supertuscan è un aggettivo coniato da Hugh Johnson, una decina abbondante di anni prima, con cui indicò i vini come il Tignanello: vini prodotti nel Chianti Classico (siamo 100km a est di Bolgheri in linea d'aria) che rifiutavano il disciplinare allora vigente, utilizzando soltanto uve a bacca nera, con alcuni piccoli saldi di uve bordolesi. Questo è il motivo per cui questi vini vennero conosciuti come Supertuscan, anche se forse, col senno di poi, avrebbe avuto molto più senso chiamarli Superchianti. E la differenza è enorme non solo per il fatto che son due tipologie di vini (Bologheri e Supertuscans) che provengono da due areali distinti e diversi, ma anche perché c'è una colossale differenza di vitigni: a Bolgheri i vitigni sono principalmente i cosiddetti vitigni bordolesi con il sangiovese che può essere utilizzato solo come saldo, in una percentuale che da pochissimo è arrivata ad un massimo del 50%. Nel Chianti Classico il Sangiovese è il vitigno principe a cui si aggiungono vitigni, anche internazionali, in una percentuale massima del 20%. Tra l'altro, molto spesso, i Supertuscans si producono con Sangiovese in purezza, come nel caso del Pergole Torte

[@paolonocentini9692]

Sottoscrivo, video lacunoso è dire poco

[@lucabarea1655]

Xké non tieni conto del periodo storico della nascita del termine, quando ad esempio Sassicaia ancora non vendeva fuori dalla zona di produzione. Proprio x l'idea internazionale di "fuori dalla tradizione-disciplinare", erano accomunati al termine Supertuscan utilizzato ancge da Luigi Veronelli. Quindi sì, Masseto, Solaia,Sassicaia etc. vengono considerati Supertuscan

[@storiedivinoeviticoltori]

@lucabarea1655 che vuoi che ti dica? Tieniti stretta la tua erronea versione. L'unico vino di Bolgheri ad essere definito Supertuscan fu proprio il Sassicaia, per l'esattezza l'annata '78 degustata da Johnson nel 1982. Per il resto, quando si parla di Supertuscan si parla di Tignanello, Solaia, Flaccianello, Cepparello, L'Apparita, Siepi, Bruno di Rocca e Anfiteatro, Baron Ugo etc. etc.

[@lucabarea1655]

@@storiedivinoeviticoltorimie convinzioni? Fai una ricerca e vedi, Masseto rientra nei Supertuscan.

[@storiedivinoeviticoltori]

@lucabarea1655 fai una cosa tu chiedilo direttamente a Giovanni Geddes da Filicaja

[@mariavisan4310]

Se un vino docg con prezzi da 60-90 € a bottiglia deve essere prodotto con uve autoctone e non mischiato con altri vini anche se proveniente nel vicino territorio, per me non è più un vino docg, anche se si può fare. Poi non capisco su vini doc (esempio un Chianti) venduti a 5€ circa altri venduti a 25-30€, troppa differenza di prezzo. Dove sta l’inghippo? O è possibile che vi sia una supervalutazione del vino più costoso?

[@RemoWilliams-hy4vc]

Il punto è che qualcuno non ha avuto la sua fetta di torta e ha fatto il buscetta, altrimenti pubblicamente non sarebbe mai emerso, inoltre per soddisfare il mercato interno e di esportazione tutta l'Italia dovrebbe essere una vigna...non serve Montalbano per capire che qualcosa non torna...

[@vincenzoa1918]

Evviva report sempre

[@luigidesimone2351]

Ma lei, che è così colto e competente in materia, perché non ha mai parlato di questa prassi adottata dai prestigiosi marchi di vino italiani? Non ne sapeva nulla, prima del servizio di Report, o ha preferito sorvolare? In entrambi i casi mi sembra un duro colpo alla sua autorevolezza di esperto in vini.

[@SensiInMovimento]

Per parlare seriamente bisogna avere le prove... E Io non ho accesso alla contabilità delle più grande cantine del mondo 😉🍷

[@luigidesimone2351]

@@SensiInMovimento Ma lei stesso dice nel video che questi acquisti di vino presso terzi era cosa risaputa! E poi, un esperto sommelier dovrebbe accorgersi se in una bottiglia da 60/70 euro c'è una percentuale di vino mediocre.

[@pietrocorsi6736]

Formidabile intortare...

[@SensiInMovimento]

@@luigidesimone2351 Ho detto e ribadisco che da decenni si vocifera questo giro delle carte (peraltro ci si è sempre riferiti al mercato dei vini industriali e non delle eccellenze); pero, come capirà bene, un altra cosa è dire che quella specifica cantina, per quello specifico vino, in quella specifica annata ha "subito" un taglio (peraltro lecito). Anche perche dal punto di sensoriale... siamo arrivati al punto in cui gli enologi (e la tecnologia enologica) fa realmente miracoli. Anche per un sommelier esperto... ;-) PROSIT!

[@donatolaviola4341]

Tra un sommelier e un detective mi sembra ci sia una notevole differenza.

[@vsalvato53]

Grande servizio! Complimenti per la chiarezza

[@otellotagliaferri2103]

Carissimo Maurizio, sei un grande commentatore. Bravura che sicuramente proviene dalla tua grande esperienza vinicola, ti vedrei tranquillamente ministro dell’agricoltura con qualsiasi colore di governo. Detto questo ti do ragione, meglio una voce stonata che una voce finta. Quello che non comprendo, e che hai sottolineato, il motivo di essere preso in giro dalle grandi cantine nominate. A questo punto - però - devi fare un ulteriore lezione su come difenderci in qualità di utenti finali o sbevazzoni come dici tu. Intanto una cosa fa faccio: premesso di non essere nelle condizioni di acquistare una bottiglia di Sassicaia da adesso in poi non acquisterò più le etichette minori che potevo permettermi (Le Volte e con dispiacere Le Serre). Prosit. (Con l’occasione ti invio i migliori auguri di buon anno)

[@faustocavallini859]

Innanzitutto grazie per i chiarimenti. Ho visto tutto il servizio di report e concordo con quanti hanno commentato che è uno schifo. Mettere del vino da 3 euro il libro in una bottiglia venduta tra 60 e 80 euro non può passare LEGALMENTE CONSENTITO PER LEGGE .e l'intervista al presidente del consorzio delle case produttrici ha evidenziato eticamente la truffa .poverino non sapeva più a che vetro arrampicarsi 😂

[@lucabarea1655]

Veramente è legale

[@cristianorossetti2183]

Grazie vecchio mio, c'era assolutamente bisogno di un po' di chiarezza ed apprezzo moltissimo anche la tua presa di posizione chiarissima su alcune pratiche assolutamente IMBARAZZANTI. Prosit!

[@riccardo.facchi1709]

Ci vogliono coraggio e onestà intellettuale per confezionare un video così scomodo per qualche potentato, e tu li hai dimostrati entrambi…dimostrando anche che di te ci si può sempre assolutamente fidare, ma su questo nn ho mai avuto alcun dubbio, complimenti Maurizio, sei sempre il numero UNO. Prosit 🥂🍷

[@francescobagutti6052]

Complimenti e grazie per l’analisi. Equilibrata e non codarda!

[@achilleprz2325]

Va tutto bene, tipo vendere a 70€ una bottiglia di vino prodotto con uno sfuso da pochi euri, approfittando del proprio nome? Lasciamo perdere, che è meglio!

[@simonem93]

Bravissimo Maurizio: mi congratulo per il video equilibrato, intelligente e chiarificatore. Ancora una volta hai dimostrato di saper fare divulgazione enologica senza peli sulla lingua e senza cedere a ruffianerie nei confronti degli operatori del settore enologico.

[@SensiInMovimento]

È un complimento davvero apprezzato perché l'intento del canale è proprio questo 🍷🍷🍷

[@danieledelvecchio8748]

Ciao Maurizio E grazie per questo video. E grazie anche alla trasmissione Report che spesso non guardo per non andare a letto puntualmente incazzato... Qui tutti cascano dalle nuvole gridando allo scandalo ... È assolutamente risaputo che i vini a costi estremamente bassi o estremamente alti sono assai lavorativi con chimica travasi aggiunte etc... Quelli dal costo basso vengono lavorati chimicamente per essere decenti al palato per 2 euro, mentre quelli di fascia alta vengono puntualmente o contraffatti illegalmente a causa dell'alto costo , oppure legalmente aggiungendo un bicchiere di altro vino a bottiglia , guadagnando in modo del tutto legale milioni di euro su milioni di bottiglie vendute. Poi sta alla bravura di enologi e produttori riuscire a rendere un buon vino con aggiunta di vino inferiore ,decisamente buono anche al palato di grandi intenditori... Forse i vini più onesti e sani sono quelli di media fascia dai 20 ai 40 euro... Come dicevano gli antichi "In medio stat virtus"🍷

[@20thcenturyrider82]

Ciao Mauri, grazie z questo video di approfondimento sulla questione creport. Anche io vedendo il video mi ero accorto di queste approssimazioni in fase descrittiva, ma la sostanza resta ed è abbastanza grave. Prendio atto che la stampa di settore, tra cui il gambero rosso, reagisce stigmatizzando le imprecisioni della redazione, e di ciò mi dispiaccio. Della serie la volpe che non arriva all uva... Dice che questa non gli piace... ( Perché tagliata male)😂😂😂

[@guidomaggi8217]

Bè......se Sassicaia viene prodotto in 200 mila bottiglie all'anno ed esce dalla cantina con 3 anni , così viene comunicato dalla stessa azienda, e chi lo produce insieme ad altri 2 marchi cioè tenuta San Guido a Bolgheri vende 1 milione di bottiglie all'anno , partendo dal presupposto che mediamente da un ettaro di vigna si producono piu o meno 5000 bottiglie..... basterebbe sapere quanti sono gli ettari di proprietà della tenuta San Guido.....se sono meno di 200.....il conto è presto fatto......devono comprare uva o vino da altri.....

[@massimoponti9013]

Ottimo servizio. Bravo!

[@bato77]

Esitono Cantine meno conosciute che fanno grandi vini a prezzi abbastanza agevoli 50 /60 euro a bottiglia Se mi devo togliere lo sfizio, essendo toscano scelgo queste. Ho smesso di comprare Ornellaia Sassicaia etc etc quando il prezzo è diventato ridicolo ricordo che nel 2003 trovavo il Sassicaia anche intorno ai 120euro oggi invece ci vuole un Mutuo e dopo questa puntata di Report non ho certo intenzione di chiederlo Poiché' il "Taglio" sara anche legale ma la caduta di immagine è pesantissima per chi si fa pagare in dobloni la tanto declamata eccellenza del prodotto e lo Status che ne deriva..

[@paolomaggi8188]

Un mio amico assaggiatore dice che in Italia abbiamo dei grandissimi vini, (non so in che modo sono ottenuti e non voglio entrare nel merito). Ma, un vino anche definito eccezionale,al massimo potrebbe costare 5 euro...Ma il marketing ha saputo, con pubblicità e parole, far lievitare (grazie ai consumatori che pagano la "firma" e non la qualità) il prezzo dai 5 ai 50 euro. Non commento, anche se la cosa mi sembra reale....

[@robertocaramello1935]

Bravo e complimenti per la chiarezza espositiva! La chicca del suo filmato é il frame sull' etichetta del Sassicaia (14.47) che ho pure io in cantina; col senno di poi capisco perché Le difese mi faceva schifo; il Guidalberto invece mi sembrava un buon prodotto (son bravi questi piccoli chimici, eh!). Certo Meregalli che ti obbliga a prendere nelle assegnazioni il secondo ed il terzo vino fa pensare... Mi vien voglia di regalare le bottiglie di Serre Nuove e Volte che con ignominia conservo. E poi compatiamo con sorrisetti di superiorità chi dice di aver preso un Barolo a 12 euro! Già, noi compriamo solo in enoteca o in cantina e solo sopra i 50! Come dice lei, ci sentiamo presi per il c***. Ben vengano, con tutti i suoi distinguo che condivido, altre inchieste di Report sul vino. Io ritornerei sul tema dei lieviti à la carte che mi diede tanto da pensare...

[@enri.ser86]

Però bisogna scindere la delusione a livello etico dalla qualità del vino, cioè io qualche anno fa l'ho bevuto le serre nuove (costava sui 45 euro), e l'ho trovato un buon vino che era anche invecchiato bene perchè aveva 7 anni dalla vendemmia, d'altronde se sono vini che ricevono punteggi da 90+ di esperti di fama mondiale, non è che stiamo parlando di vini da supermercato...probabilmente il taglio che viene fatto non altera la qualità che si cerca, perciò bevilo tranquillamente.

[@stefanovedovini]

Grazie Maurizio, che il buon senso ti accompagni sempre!🤝🤝🤝

[@Ciccio-f1o]

Grazie Report

[@giorgiosavegnago202]

Vorrei solo dire una cosa: sei proprio bravo! 👏👏👏

[@saveriodebartolo8368]

...vi siete mai chiesti da dove spunta quel mare di prosecco che ogni anno produce l'Italia???

[@alessandrobertodo4352]

sarà come il pistacchio di Bronte che dovrebbere essere esteso come l'intera Africa per produrne così tanto🤣

[@saveriodebartolo8368]

@alessandrobertodo4352 esattamente! 🤣

[@alessandrobertodo4352]

@@saveriodebartolo8368 🤣

[@lucabarea1655]

Ma tu hai idea di quanti ettari compongano la DOCG/DOC Prosecco?

[@saveriodebartolo8368]

@@lucabarea1655 ...e tu hai idea di quanto prosecco si produce per il mercato italiano e estero???

[@Iutub0ne_Genzore]

x quanto stra fan di Report, preziosa trasmissione che in genere urta soprattutto chi è in mala fede, concordo con TUTTO il tuo ragionamento. PS Non ho interessi wine related, non sono politicizzato pur avendo idee e qualche competenza in proposito ( parlo di politica ).. Sono toscano.

[@francosei1]

Sono un normale "sbevazzone" da sempre. Mi sono sempre fornito con piena fiducia per tutto l'anno da condadini della mia zona (Colli Euganei) Cabernet, Merlot, Pinot B. e Grigio e altro. Con piena soddisfazione per il buon rapporto qualità/prezzo. (di poco sotto i 2 Euro a Lt). Tempo fa mi è venuto il prurito di acquistare on line visto la pubblicità (igannevole) 6 bottiglie Ribolla Gialla. Solo dopo averlo ricevuto leggo sull'etichetta prodotto in Puglia, imbottigliato a Pordenone... Truffa! ... Me lo sono bevuto e son rimasto fregato. Ben ti stà! W REPORT! Sempre!

[@davicoco174]

Bravissimo, ottimo video veramente. Non avevo visto Report, ma garantisco personalmente che una bottiglia di LE VOLTE DELL'ORNELLAIA 2021 bevuta qualche settimana fa, non mi aveva detto proprio nulla. Non che fosse cattivo per carità, vino sicuramente corretto ma banale e non emozionante. Ora scopro che probabilmente era un bel taglio con un vinazzo sfuso di un'altra ditta. Magari vinazzo sfuso toscano così anche l'IGT è salva e tutta la pratica corretta...vabbè intanto per reazione domani sera mi faccio un bel piatto di pizzoccheri con un Sassella Nino Negri che ho in cantina e che non credo proprio che sia tagliato...e male che vada sarà tagliato con altra Chiavennasca Valtellinese e quindi al va ben li stess 😁 🍷

[@crisgandi5559]

Nino Negri appartiene al Gruppo Italiano Vini, per intenderci possiedono Bolla che trovi in tutti gli scaffali dei supermercati . Poi possiede almeno una dozzina di altre aziende. Qualche dubbio fossi in te ce l'avrei 😉

[@alesignore80]

…25 minuti per dire che report ha grandemente ragione, ma che le cantine possono vendere liquido nero non identificabile per legge spacciandolo per nettare degli dei. Grazie del chiarimento, sei un grande.

[@SensiInMovimento]

sei cosi certo che lo sapessero proprio tutti? 🤔

[@pietrobonaiti9147]

Il prosciutto la bresaola il vino vari tipi di formaggio e tante altre eccellenze italiane che non si capisce bene dove vengano prodotte all'origine

[@francescofrontera3030]

Maurizio sono completamente d’accordo con te. Sei sempre chiaro, coerente, imparziale e incisivo. Proprio come ti vogliamo. Ma alla fine, oltre che cercare le realtà vinicole un po’ più di nicchia, sperando che queste possano essere esenti da questi imbrogli, come possiamo muoverci nella giungla dell’E-commerce? Grazie e buon lavoro. Francesco

[@flylife6044]

La produzione di Champagne ha insegnato e insegna: il ratio tra il venduto mondiale e il prodotto ( quello che dovrebbe essere) è impossibile. Sono più di 20 anni ( almeno) che le grandi cantine che hanno avuto successo , specialmente in U.S. “farebbe” lo stesso. Chi lo raccontava è lo racconta non aveva bisogno di andare da Report…. Purtroppo molte bottiglie vendute a 60/70 euro ne valgono solo 8.

[@giuseppecattaneo4369]

in questo casino ci dobbiamo mettere i sommelier al soldo dei marchi piu' rinomati e costosi. con i loro gesti e paroloni incantano i grulli. Cose legali ma che non giustificano i prezzi oltre i 50 €

[@SensiInMovimento]

A volte purtroppo sì, E io non credo proprio di essere uno di questi. Credo che i miei oltre 200 video lo dimostrino ampiamente...😉🍷

[@giuseppecattaneo4369]

@@SensiInMovimento certo, la sua imparzialità è fuori discussione. Concordo con lei sulla spettacolarità di rai3

[@giuseppecattaneo4369]

@@SensiInMovimento certo la sua imparzialità è fuori discussione

[@FabrizioCarletti-fr9sc]

Mi scuso sin d'ora per il lungo commento. Faccio i complimenti per aver cercato di dare una spiegazione di taglio giuridico. Temo però sia inutile. Per forma mentis (sono avvocato) anche quando sviluppo una passione, lo faccio informandomi e quindi cercando di capire quali situazioni sono nelle "zone grigie" (o borderline, come dicono quelli bravi) del diritto. Mi spiego: ho tanta passione, ma scarsa competenza. Ergo, posso capire se un vino è buono o una m...; ma non riuscirei a "capire" una bottiglia di 300€ o più. Quindi, ho iniziato a leggere e quindi la distinzione "imbottigliato da" o "prodotto da" la conoscevo. Ed ecco il punto: da un lato (Report) si fa sensazionalismo e non si spiega; dall'altro (produttori e riviste di settore) fanno quadrato e...non spiegano. Quindi chiedo: l'appassionato che può spendere dai 50 ai 100€ per una bottiglia capisce cosa sta bevendo? Io non capirei se lì in mezzo c'è un taglio da 3€; buono o cattivo si. Per il resto chiedo ad altri palati (o a mia moglie che, allergica alla qualunque, becca qualsiasi "nota stonata" nei vini). Perciò, credo che le etichette dovrebbero per spirito deontologico (lascio da parte l'etica, fanno commercio) darsi un codice laddove non ci sono disciplinari. Sarebbe una forma di rispetto a chi compra.

[@luisameroni9209]

Non c'è distinzione netta tra cantine che producono e imbottigliano il loro prodotto e cantine che assemblano, in toto o in parte. solo in etichetta un indicazione che pochi conoscono fa la differenza. Poi da ciò che ho potuto vedere in una breve esperienza ci sono controlli sulla parte cartacea e pochissimi o nulli su cio che finisce veramente in bottiglia. Quando una cisterna entra in una cantina legalmente poi nessuno all'esterno può capire che uso avrà quel vino. Soprattutto se è un vino da taglio, cioè "fatto" per compensare o completare altri vini. ( struttura, alcool, acidita etc).

[@rargoth3197]

@luisameroni9209 è vero che in cantina non ho mai visto controlli, però per ogni linea produttiva(ogni etichetta) il produttore deve inviare delle bottiglie alla camera di commercio dove una giuria stabilisce se la bottiglia rispecchia le caratteristiche organolettiche tipiche del prodotto. Questo non garantisce assolutamente nulla, ma va beh

[@luisameroni9209]

@@rargoth3197 sono spesso campioni prelevati dal tino prima dell'imbottigliamento, conosco solo produttori onesti e sono certa la stragrande maggioranza lo è ma la modalità si presta a semplicissime "truffe" basta far campionare un tino e poi imbottigliare quello a fianco.

[@robertoleoni5538]

Complimenti, bellissima disamina.

[@SensiInMovimento]

Grazieeee 🍷🍷🍷

[@Chan-Lin-Tao]

Il gioco delle tre carte praticato a livelli industriali. Per evitare di commettere illeciti basta farsi emanare una legge . Tuttavia sarebbe il caso di evitare queste inchieste, non solo per il vino, per tutto il resto dei prodotti, il piú pulito ha la r...a. D'altronde qual é l'obiettivo di chi investe denaro in una attivitá? E riprodurre altro denaro! Poi chissene.. se al posto dell'uva del marchese di Sassofresco vien dal Monte si usa l'uva del Beppe.

[@paolomassi7687]

Purtroppo anche questo è un segno dei tempi. L'ambiguità di quanto e soprattutto come è dichiarato in etichetta è da molto tempo sotto gli occhi di tutti. Le dimensioni delle aziende coinvolte nell'inchiesta non permetterebbero mai di inondare il mondo, e sottolineo il mondo, di vini "supertuscan". Non è possibile che tutti i locali mondiali abbiano in carta questi vini. Ed un tanto vale anche per diverse bottiglie francesi. Il profitto prima di tutto, ma anche la superbia e la vanagloria la fanno da padroni.

[@stefano4394]

Buonasera, una domanda che non riguarda direttamente l’argomento del servizio. Com’e possibile che ci siano ancora in giro così tante bottiglie di un vino (quello che lei pubblicizza all’inizio) di 65 anni fa?

[@anoressico]

Perché ha trovato la fonte miracolosa del Solera Jonica. Glielo chiesto anch'io un paio di volte tempo fa, ma evidentemente il miracolo si ripete...

[@SensiInMovimento]

Lo spiego nel video dedicato alla Solaria: il produttore Antonio Ferrari nel 1959 ma anche nel 1954, acquistò uve di eccelsa qualità secondo il suo giudizio, le trasporto nella sua cantina in Piemonte, le vinifico E mise il vino in alcune vasche di cemento da alcune migliaia di litri cadauna con il proposito di lasciarle lì un tempo indefinito finché il vino non fosse Pronto. Quel tempo è arrivato nei primi anni 2000, ma lui muore poco dopo e la figlia, inesperta, dopo il parere di molti addetti ai lavori inizia a imbottigliare la Solaria, fortunatamente poche bottiglie alla volta. Il vino è un nettare straordinario e unico per le sue condizioni di conservazione irripetibili trova successo nei ristoranti di alto livello. Purtroppo viene a mancare anche la sorella e suo marito circa 10 anni fa. Qui si ferma tutto e non sia ha più La misura di quanto vino sia rimasto. Da poco tempo il secondo figlio di Antonio Ferrari, ottantenne, ha ripreso a gestire le bottiglie ma non comunica le quantità rimaste e ne cede pochissime alla volta. Questa è la situazione. 🍷

[@dazo666]

Secondo me dovresti concentrarti sui vini naturali e lasciare perdere ste porcherie. Ho assaggiato vini naturali incredibili. Non ho mai capito perché tu li snobbi così.

[@grifter25]

Sempre interessante!

[@AntonioCariati]

A questo punto farei una domanda aperta un pò a tutti oltre che al titolare del canale che porta con sè tanti appassionati... Come possiamo orientarci negli acquisti in futuro? Dovremmo acquistare solo "Prodotto e imbottigliato integralmente" sia che si tratti di IGT che di cantine appartenenti ad una DOC-DOCG? L'Imbottigliato all'origine potrebbe andar bene solo per i prodotti DOC-DOCG visto che il disciplinare obbliga ad usare solo uve della zona e non così allargata come una IGT regionale? Spero di essere stato chiaro e ringrazio in anticipo per un chiarimento! Buon fine d'anno "Integrale" a tutti!

[@Blaine-85]

una volta scoperto l'inganno, la fiducia crolla. da quasi collezionista temo che non comprerò vino per un bel po'.

[@filibertolonghin1204]

Andrebbe secondo me anche sottolineata la metodologia di comportamento e cioè: la cantina blasonata non va da Vedovato a farsi produrre il "vino su misura" ma ci manda Borghi che glielo rivende a 3 Euro al litro, chissà a quanto l'avrà comprato Borghi! Così frazionano il rischio e cioè tutti a modo loro rispettano leggi e regolamenti e poi i consumatori pagano il conto finale. Questo dovrebbe però aiutarci a capire cosa ne facessero i francesi di tutto il vino italiano che compravano nei decenni scorsi, bisognerebbe che questa pratica venisse portata meglio in luce e debitamente regolamentata, altrimenti ci facciamo male da soli, come al solito

[@gianluca_graz]

3:22 una domanda: ma il Tignanello non è prodotto nel Chianti?

[@montigiano]

Tignanello adesso è un vino di territorio, la cantina e la vigna sono dentro i confini del Chianti Classico. Ma nasce come vino da tavola: un assemblaggio di Sangiovese con poderose aggiunte di vini sardi e siciliani. Giacomo Tachis grandissimo palato e grandissimo assemblatore. Si può dire che è nato prima il vino che la vigna, in questo caso. Tutto a norma di legge, sia ben inteso.

[@gianluca_graz]

@montigiano ergo non è un vino di Bolgheri...

[@NicolaBrizzi]

Complimenti bel video fatto bene. Ma....quello di report e tutta verita!!! I grossi marchi che smettano di produrre vini " in laboratorio" e tutte le annate uguali. Le produzioni pur provenendo dallo stesso vigneto sono simili ma mai uguali. Cambia il clima le piogge cambia la maturazione il grado zuccherino il colore. In italia....x soldi i grossi gruppi ne combinano di ogni.

[@gabriandre2673]

Caro signore! Report non ha mai perso la causa si ricordi

[@Alberto-nu8ou]

Report dovrebbe fare il medesimo servizio su olio, farina e chissà quanto altri prodotti, ne sentiremmo delle belle

[@riccardovannucci6249]

Sull'olio già fatto mi pare, e ne abbiamo sentite come dici, delle belle! Purtroppo...

[@anarres1400]

R

[@pierluigipassoni6231]

Ricordiamoci di gianfranco soldera. Quando gli proposero di fare vino con uve altrui...ma era una persona seria

[@jcv7203]

Buongiorno e ancora una volta complimenti per il canale e per l’esposizione, nonché la scelta dei temi. Credo che la legislazione alimentare, attualmente vigente, debba coprire qualsiasi tipologia di alimento al fine di tutelare l’informazione rivolta al consumatore, senza deroghe o sconti per nessuna tipologia, ancorché fortemente rappresentata come quella dei prodotti enologici. La questione, a mio avviso ovviamente, è semplice: tu, produttore, hai l’obbligo di dirmi dove produci e qual è l’origine delle tue materie prime

[@athosbadii]

Maurizio, fantastico! Forse il più bel video che hai mai fatto! Intenso, puntuale, imparziale, partecipato e professionale. 👏👏👏

[@hug185]

Secondo lei nei vini tagliati in questo modo come sono a livello sensoriale? Io essendo alle prime armi per farmi il gusto sto prendendo dei vini di piccole cantine Easy livel che comunque hanno una buona recensione cosa mi dice

[@MrAlessioio]

Mi trovi d’accordo, bravissimo!!!

[@pietropapis1174]

Purtroppo i dubbi rimangono,dopotutto siamo in Italia e le leggi sono frutto di accordi di parte e come dice un detto "quando entra in vigore la legge questa è già vecchia".

[@andyfly1972]

Lucido, intelligente, bilanciato. Bastone e Carota, verso tutti, indistintamente. Grazie

[@simoneleonardi6104]

Chiaro, limpido...Recoaro..bravissimo.

[@achillepersia6060]

...un tantino ma solo un tantino preso x il culo 👏👏👏👏👏👏👏👏👏 Sei la voce del popolo Grazie x i tuoi video

[@giuseppemuci2885]

Chissà come mai ma mi aspettavo questo tuo video dí chiarimenti e quello che spieghi è tutto vero. Dov’è il senso etico? Non certamente sulle etichette dei vini. E poi: quando berrò un vino toscano o Supertuscan come non potrò pensare al vino comprato per 250000 bottiglie?

[@associazionecovacontro6597]

Grande report

[@abbidubbi]

Grazie per questo puntuale chiarificatore commento. La seguo sempre con piacere. E' un peccato che al minuto 10 del servizio venga affermato che in etichetta deve apparire la scritta "prodotto integralmente da" mentre nella fascia sottostante vengano evidenziate in rosso le scritte "prodotto da" e "prodotto all'origine da" senza specificare se le tre diciture si equivalgano o solo la prima sia quella che garantisce veramente il prodotto. La ringrazio anticipatamente per la sua eventuale precisazione. cordiali saluti

[@FabrizioNicolini-o8o]

Se non sbaglio 3 o 4 anni fa ci fu lo scandalo del Brunello di Montalcino,alcuni produttor,i anche importanti non seguirono il disciplinare ....lì non li scoprì report ma i Nas...cosa accadde? Non accadde nulla un paio di giorni sui TG nazionali e poi il nulla....tutto come prima....il vino è un'industria che non si può toccare.....

[@a.d.4684]

Forse ho capito male ma il servizio sostiene che i vini venissero tagliato con vini sfusi prodotti fuori regione, quindi non sarebbe un illecito comunque non essendo della stessa zona d’origine?

[@fabharlock4208]

hanno ingannato per anni i sommelier figuriamoci i consumatori normali,perche' qui si parla di un'azienda che su ordine compone vini su misura in modo artificioso che poi non si sa come vengono utilizzati dalle grandi cantine....e i fatturati volano....

[@piolo764]

Aldilà del dato normativo e aldilà del sensazionalismo di Report, ritengo che il problema sia molto grave. Infatti vi è una sostanziale presa in giro del consumatore medio il quale, da cantine blasonate e con ettari e ettari di terra vitata, mai si aspetterebbe di comprare un vino con una certa etichetta e poi conoscere solo a posteriori, perché magari glielo dice l'amico sommelier, che quel vino non rappresenta appieno l'identità di quel territorio e di quel produttore. Se compro un Le Volte dell'Ornellaia (all'incirca 20 euro di bottiglia, non il top di gamma ma pur sempre proveniente da una cantina blasonata) e scopro che è stato tagliato con uve provenienti da un altro territorio e di forse qualità infima, per me è una truffa, è inutile girarci intorno. Allora cambiamo la legge e facciamo prima: tutti i vini esistenti e che ormai fanno parte della cultura italiana e che provengono da un certo territorio DEVONO essere integralmente prodotti e imbottigliati da quella cantina specifica. Certo non si dovrebbe arrivare a tanto. Non c'è niente da fare: aveva ragione Gianfranco Soldera!!!

[@gianfrancopaisbrizzo68]

Premetto che vivo tra le vigne e sono testimone di partenze di uva e di mosto di cannonau per essere utilizzato come taglio di vino più leggeri,premetto che il cannonau della mia zona varia tra i 14 e 16 gradi .

[@SQLDiD]

Premesso quanto detto poi che altro c’è?

[@robertomazzucco2343]

una precisazione andava fatta.... non ho sentito parlare di "disciplinare" IGT il quale dice che 85% delle uve possono provenire da qualsiasi parte d'Italia, quindi nel caso dell IGT Toscana come giustamente tu hai detto, i produttori citati potevano tranquillamente tagliare il loro vino con uno sfuso proveniente da altre regioni, ma secondo me questo dettaglio (della percentuale) andava enfatizzato. Complimenti comunque !

[@lucabarea1655]

Ma perdi il clamore così facendo

[@ludovicofusco1404]

Considerando quello che ho speso per alcuni SuperTuscan a me sta rodendo parecchio il...ci vuole chiarezza e trasparenza...

[@Blaine-85]

idem, nel corso di questi anni ho speso circa 4000 euro e ora mi sento pure preso in giro dagli stessi produttori. fallissero tutti.

[@salvo95240]

Quindi in una bottiglia da 70 euro come detto c'è comunque del "vinaccio sfuso"? .....credo sia comunque una presa per il fondello

[@robertomora115]

Una volta si beveva il vino che difficilmente era dolce, oggi personalmente non riesco più a berne più di un bicchiere perché mi stomaca dal troppo grado zuccherino, parlo di vini medi che si bevono alle feste e comunque mia impressione che il mercato ormai si è orientato a fornire vini più dolci apposta x vendere di più e ampliare la platea di clienti visto che sappiamo che sostanze più dolci creano una certa dipendenza

[@sergiod.1098]

Bel video cone al solito equilibrato... Oltre al tuo appunto, mi chiedo se ha senso pagare 60/70 euro un vino tagliato con prodotto da 3 euro??? Cosa sta pagando???

[@alec-s]

Vabbè dai risulta chiaro che il quantitativo di vino venduto è esorbitante rispetto al terreno

[@AutomaticontrollerWW]

17:43 standing ovation ! ✌ vini tagliati a 70€ a bottiglia per i boccaloni!

[@giulianoparisi3947]

I concetti che esprimi sono semplici e importanti.

[@enricomastrocinque651]

Grazie per le delucidazioni....da consumatore però sono veramente deluso

[@gerardodandrea1166]

Grande Maurizio! Tanto deludono le grandi cantine, quanto guadagna la tua reputazione di oggettività. Bravo!

[@danielelcolombo]

"Legale" e "corretto" sono due termini che non sono sinonimi e questa storia lo dimostra: fare qualcosa di legale non significa fare qualcosa di corretto, soprattutto verso i consumatori. Ottimo servizio informativo

[@SensiInMovimento]

Grazieeee 🍷

[@lucabarea1655]

Una cosa legale è sempre corretta, cosa avrebbero fatto di "non corretto"?

[@SensiInMovimento]

@@lucabarea1655 tagliare un vino da €70 con del vino da €3,40, questo è scorretto seppur legale

[@lucabarea1655]

@SensiInMovimento scorretto e legale sono un ossimoro. Tra l'altro vorreste criticare Tenuta San Guido x una bolla del 2015 di 30000 LT di sfuso? Sfuso che dati i volumi di vendita potrebbe coprire senza problemi solo una delle 2 linee IGT? Vi sembra scorretto xké un vino costa 70€ , invece è corretto venderli a 1000€ 😂? Dai x cortesia, meno ipocrisia, impariamo piuttosto a capire cosa stiamo bevendo

[@SensiInMovimento]

@@lucabarea1655per essere precisi sulle date, sei in errore: la o le fatture del 2015 sono di tenute dell'ornellaia. Report cita per tenuta San Guido fatture Di vino sfuso del 2023 per un equivalente di 250.000 bottiglie, una quantità enorme soprattutto in relazione al totale prodotto dalla cantina stessa. Abbiamo ripetuto mille volte che tutto ciò è legale, trovo invece molto scorretto dichiarare nella propria comunicazione istituzionale, compreso il sito web, l le schede tecniche dei vini, etc che appunto il guidalberto e le difese siano frutto dell'uva prodotta all'interno della tenuta, nonché eccelsa produzione del territorio. Vini che per stessa ammissione della cantina vengono tagliati con questo vino sfuso, peraltro di dubbia provenienza. Anzi probabilmente non è solo scorretto, è pure un reato: vedi codice del consumo dagli articoli 18 all articolo 27, inclusi decreto legislativo 145-146 del 2007.

[@ruedigerenricocevales2808]

Complimenti

[@steoric3355]

Seguo molto report, una trasmissione che sicuramente rende teatrale parte dei servizi, ma la TV ormai è così, rimane una trasmissione che fa molti servizi con varie argomentazioni e che fa aprire gli occhi su molte cose. Seguo anche il suo canale, lei sicuramente è sul pezzo e un esperto di vini e sa fare molto bene il suo lavoro. Ma quando parla di "Aspetto etico", a volte quello non c'è neppure più sulla salute delle persone, figuriamoci sul resto. Poi ovvio non si deve fare di tutta l'erba un fascio

[@lucianocrimi]

Mi fido di report che non fa di tutta l erba un fascio come dici te. Ha fatto nomi e cognomi mi pare.

[@giovannimoretti7956]

Dove girano tanti soldi c è sempre la truffa o il raggiro dietro l angolo. Questo vale per i vini ma anche in qualsiasi altro campo. Per quanto è possibile bisogna documentarsi imparando a distinguere senza farsi trascinare dalle mode.