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Incontri quotidiani di Filippo Cucina, oggi con il Dr. Alfonso Giordano (presidente onorario Cassazione). Presidente della prima corte di Assise di Palermo, è stato chiamato a presiedere il primo maxiprocesso alla mafia iniziato a Palermo il 10 febbraio 1986, che si concluse il 16 dicembre 1987 con 19 ergastoli, 2665 anni di reclusione e 11 miliardi di lire di pene pecuniarie inflitte ai vertici di Cosa nostra.
Il giorno in cui la corte si ritirò in camera di consiglio per emettere la sentenza, il capo della cupola di Cosa Nostra Michele Greco si avvicinò al microfono e pronunciò a Giordano un augurio ambiguo, auspicando la «pace» al Presidente e alla sua famiglia, nonché la «serenità dello spirito e della coscienza, [...] base fondamentale per giudicare». Affermò inoltre: «Non sono parole mie, sono parole di Nostro Signore» rivolte a Mosè. È stato quindi presidente della Corte d'Appello di Lecce, poi della Corte d'Appello di Palermo, dove ha terminato la sua carriera di magistrato.