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La coreografa brasiliana Michelle Moura, già a Santarcangelo nel 2018, costruisce un’arena macabra con pezzi di orrore quotidiano, riuscendo ancora una volta a cogliere tracce di umorismo e ridicola assurdità nella terrificante condizione umana. Tre performer si muovono sul palco tra panico e stupore, violenza e fragilità, sospinti di forze esterne.
Abbiamo incontrato Moura a Santarcangelo, ecco cosa ci ha raccontato: