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Serie A, Stagione 2009/2010, 34-a Giornata, 16 Aprile 2010. Derby d'Italia, Stadio Giuseppe Meazza - Inter vs. Juventus (2:0).
Marcatori: 75' Maicon, 92' Eto'o.
Inter (4-2-3-1): Julio Cesar, Maicon, Lucio, Samuel, Zanetti, Thiago Motta (46′ Stankovic), Cambiasso, Etò'o , Snejder (89′ Muntari), Pandev (55′ Balotelli), Milito.
A disposizione: Orlandoni, Cordoba, Materazzi, Arnautovic.
Allenatore: Jose Mourinho .
Juventus (4-3-1-2): Buffon, Zebina, Cannavaro, Chiellini, Grosso, Sissokò, Felipe Melo, Marchisio (77′ Salihamidzic), Diego, Del Piero (42′ Poulsen), Iaquinta (72′ Amauri).
A disposizione: Manninger, De Ceglie, Legrottaglie, Camoranesi.
Allenatore: Alberto Zaccheroni.
Arbitro: Damato di Barletta.
Dopo oltre un'ora di faticoso calcio, l'Inter batte senza troppi problemi una Juventus alla continua ricerca di se stessa e torna in testa alla classifica, a +2 sulla Roma, in attesa del derby della Capitale.
La pressione passa tutta sulla squadra di Ranieri ed era questo il primo obiettivo di Josè Mourinho, oltre a evitare infortuni in vista della partita di martedì contro il Barcellona. Troppa la differenza tra le due squadre e, anche in una serata poco brillante di alcuni giocatori chiave come Milito e Sneijder, il talento, la fiducia e la qualità del gioco dell'Inter è al momento inarrivabile per una Juventus che è entrato in campo ben disposta reggendo botta, poi però si è trovata in dieci dal 37′ del primo tempo per l'espulsione di uno sciagurato Sissoko. La difesa ordinata 10 contro 11 nel secondo tempo ha retto, fino però alla prodezza personale di Maicon alla mezz'ora della ripresa e la rete facile di Etòo nel recupero. Due gol che danno quindi non solo i tre punti ma anche la vendetta calcistica alla società di Massimo Moratti al termine di una settimana di polemiche assortite su Calciopoli e dintorni. Per buona parte della gara, però, lo spettacolo in campo è come lo stadio che lo ospita: desolante. Ci sono tanti spazi vuoti sugli spalti del Meazza a causa delle limitazioni imposte dal Casms alla vendita dei biglietti e così una delle partite più importanti della stagione viene giocata in un'atmosfera tutt'altro che esaltante. E lontano dall'esaltante è anche la prestazione di due squadre che per motivi diversi non si fanno certo rimpiangere da chi allo stadio non ci è potuto venire. La Juve ha i soliti problemi a portare la palla oltre la sua metà campo e i due tiri parati da Julio Cesar nei primi 90« vengono solo gentilmente concessi da un'Inter scesa in campo senza la giusta intensità. È ovvio che la partita di martedì contro il Barcellona non può non influenzare la testa di giocatori che lo scudetto lo vincono sul campo da tre anni consecutivi mentre una semifinale di Champions non la giocano minimo da sette anni, Samuel Etòo escluso. E così la squadra di Mourinho comanda sì la gara, ma a parte un bel sinistro al 16′ di Thiago Motta, combina poco dalle parti di Buffon. Nel mischione di centrocampo, si gioca soprattutto a tirar calci e Damato fischia tanto ma anche bene ed è costretto a tirar fuori sei cartellini gialli nel solo primo tempo. Due se li prende Sissoko che prima litiga con Thiago Motta e poi al 37′ stende inutilmente Zanetti lungo la fascia e viene giustamente espulso. Del Piero chiude di conseguenza molto in fretta la sua anonima partita lasciando il posto a Poulsen e l'Inter ha ancora più campo. Ma Mourinho non riesce a trovare il modo di far male alla difesa bianconera: Sneijder sembra stanco, Milito vive ai margini della gara e Maicon spinge molto meno di quanto potrebbe nonostante davanti abbia un Marchisio tutt'altro che in serata.
Nella ripresa entrano Stankovic e poi Balotelli e l'Inter cambia un pò marcia, anche perchè davanti ha una Juve che già faticava a fare gioco in 11 e che in dieci semplicemente lascia che Diego provi a superare la metà campo per infrangersi poi contro qualche avversario. Cannavaro e Chiellini fanno il possibile e, quando sbagliano, ci pensa la scarsa mira di Etòo e Milito a salvarli. Ci vuole quindi una grande invenzione di Maicon per sbloccare il risultato al 30′ della ripresa: il brasiliano dal limite dell'area, supera in palleggio Amauri e poi fa partire un gran destro al volo sul quale Buffon non può arrivare. È il vantaggio meritato che mette fine alla serata di poca vena di una squadra che dovrà fare di più e meglio contro il Barcellona. La Juventus prende il gol e non ha più nulla da dire anche perchè perde anche Marchisio per l'ennesimo infortunio e può ringraziare l'incrocio dei pali che respinge una splendida punizione di Balotelli. Nulla può invece contro Etòo che segna il 2-0 al 92′ e manda forse definitivamente in soffitta i sogni bianconeri di quarto posto.