Supporto scolastico a bambini e bambine della Kalsa nella sede di Addiopizzo

Dal mese di ottobre Addiopizzo ha avviato presso la sua sede l’attività di supporto scolastico rivolta a bambini e bambine del quartiere Kalsa. Nel tempo, l’immobile confiscato di via Lincoln, dove si trova la sede dell’Associazione, oltre a essere un luogo di ascolto e supporto per commercianti e imprenditori vittime di estorsione, è diventato anche un polo educativo che accoglie, durante la settimana, venticinque bambini e bambine del centro storico di Palermo che vivono in condizioni di marginalità sociale e di povertà economico-educativa.
Il percorso di supporto scolastico, realizzato dalle educatrici e dai volontari dell’Associazione, è finalizzato a facilitare l’apprendimento e l’esecuzione autonoma del lavoro scolastico, oltre che al recupero delle conoscenze di base per molti dei giovani coinvolti, data la frequente presenza di carenze e lacune che non si possono sottovalutare.
Nell’ambito di tale attività, che si svolge grazie al sostegno dei fondi dell’8×1000 della Tavola Valdese e alla proficua collaborazione con la preside e i docenti dell’istituto comprensivo Rita Borsellino, è prevista anche la realizzazione di percorsi di alfabetizzazione per ragazzi stranieri.
Da tempo, le famiglie e i bambini con cui operiamo alla Kalsa nell’ambito di diverse attività di inclusione sociale esprimevano il bisogno di avere un sostegno scolastico strutturato. Da quest’anno Addiopizzo ha deciso di farsi carico di questa esigenza, assicurando gratuitamente continuità e professionalità a molti di coloro che vivono in contesti di povertà educativa.
In un periodo storico in cui la dispersione scolastica e il tasso di analfabetismo funzionale crescono in diverse parti del Paese, siamo convinti che mettere lo studio al primo posto, stimolare l’interesse e valorizzare le abilità personali possa allontanare ragazzi e ragazze dalla possibile attrazione verso fenomeni di devianza.
Non è infatti più sufficiente accompagnare e sostenere commercianti e imprenditori a denunciare le estorsioni se non ci facciamo carico di rimuovere le condizioni di povertà e degrado che contribuiscono ad alimentare fenomeni di illegalità diffusa e di criminalità organizzata.