Tenore ANGELO MORI - Simon Boccanegra "O inferno!... Cielo pietoso rendila..." (Live)

Giuseppe Verdi - SIMON BOCCANEGRA "O Inferno!... Cielo pietoso rendila..." -
Tenore ANGELO MORI
Nasce nella prima metà degli anni trenta a Tolosa (Francia) da genitori Italiani emigrati.
Giovanissimo ritorna con i genitori al loro paese d'origine, Col San Martino in provincia di Treviso.
Studia canto con Arturo Merlino e Marcello Del Monaco.
Vince un concorso per giovani cantanti al Teatro La Fenice di Venezia che comprende uno stage per i vincitori.
A questo concorso partecipa anche un altro tenore trevigiano di Villorba Amedeo Zambon.
Debutta alla RAI come Des Grieux in Manon di Massenet nel 1961 (In lingua italiana) al fianco di Nicoletta Panni.
Il 23 giugno del 1962 al teatro alla Fenice di Venezia subentra per una recita ad Alfredo Kraus, debuttando il Duca di Mantova in Rigoletto al fianco di Cornel McNeil e Renata Scotto con la direzione di Gavazzeni.
Comincia una carriera molto rapida in molti teatri italiani e in seguito anche all'estero.
Dopo aver iniziato la carriera con ruoli di tenore lirico, con il passare del tempo pur mantenendone lo smalto, indirizza la sua vocalità verso il repertorio del tenore lirico-spinto, affronta così ruoli come Radames (Fenice 1964), Favorita (Fenice 1965) con Fiorenza Cossotto e Giuseppe Taddei, Manon Lescaut (RAI 1965) con Gianna Galli e Renato Bruson, ecc.
Nel 1966 canta a New York in Giovanna d'Arco di Verdi (Carlo) al fianco di Sherrill Milnes e Teresa Stratas.
Alla fine degli anni sessanta canta alla radio Svizzera in Mosè di Rossini (Osiride)
Artista versatile in possesso di una vocalità importante aveva un repertorio vastissimo, oltre alle opere finora elencate, cantò anche in: Luisa Miller, Simon Boccanegra, Marin Faliero, Fedora, Lucrezia Borgia, Carmen, Macbeth, Andrea Chénier, Tosca, Ballo in maschera, Tabarro, Turandot, Fanciulla del West, Faust, Forza del destino, Parisina, Trovatore, ecc.

[@bodiloto]

magnifico,altro che Domingo e la compagnia. un Tenore Vero. sublime.

[@giampierone010]

L'interpretazione dell'aria è da grande interprete...grazie

[@josemsrisdasilveirs49]

Bravo. O cantato la voce piena anche com cuore

[@lucianopreite3232]

Grandioso

[@oscarmarin4292]

El Tenor Angelo Mori, en esta interpretación está más allá del bien y del mal, es una interpretación extraordinaria, una auténtica maravilla!!!

[@alessandrodelmagno9125]

Grande .

[@wanderleyreis7233]

STUPENDO !!!!!! BRAVO !!!!!!!!!

[@yaelpalombo4093]

❤️🎼

[@FABIANROBLESTenor]

Bravissima voce!

[@germanquintero10121946]

ESPLENDIDO

[@jackbigbug]

ceerto che marcello del monaco aveva una fabbrica di tenori...

[@gaddovarzi6980]

Un'altra bella voce guastata dalla mania di delmonacheggiare, rendendo tutto aspro, duro, tirato, superficiale. Ascoltatevi il Bergonzi del MET 1960 e conoscerete un altro pianeta.

[@nicolaluporini5121]

Affermare che la voce di Mori è una voce guastata è una bestemmia. La voce di Mori è infinitamente più bella di quella di Bergonzi, e in più ha gli acuti intonati e sempre a fuoco al contrario di bergonzi che quando si trattava di salire c’era da farsi il segno della croce

[@gaddovarzi6980]

@@nicolaluporini5121 ma lasci perdere... per voialtri il tenore deve soltanto urlare per far vedere quanto ce l'ha lungo. Ma l'arte lirica è un'altra cosa, è capacità di rendere i sentimenti di un personaggio. Le pare che Mori qui sia un giovane innamorato che ha appena saputo che la sua amata è stata disonorata? ... Ma figurarsi, è il solito tenorazzo che spara tutto forte, scandito, sguaiato, con le rrrr digrignanti e tutto il solito repertorio squallido che piace a voialtri sedicenti amanti dell'opera. Bergonzi negli anni '60 aveva una voce non meno bella, ma soprattutto sapeva interpretare l'anima dei personaggi. Nella sua interpretazione non ascolti solo decibel, ma anche il sentimento, la passione, il dolore. Ma d'altra parte che lo dico a fare... Fareste prima ad andare allo zoo, la ci sono delle corde vocali formidabili.

[@nicolaluporini5121]

Per prima cosa ci vuole la voce, è la bellezza del timbro e la tecnica che rendono sublime l’arte del canto. Ma vede, è il tempo stesso a rendere giustizia. Le brutte voci o carenti di tecnica, nonostante al loro tempo qualcuno le osannasse, stanno scomparendo. I Corelli, i Del Monaco, i Mori, i Gedda, i Giacomini, i Masini (soprattutto) e molti altri rimarranno in eterno. Un celeste Aida di Masini è imparagonabile con un Bergonzi perché è il timbro di Masini che è pura bellezza. Non è la potenza a cui mi riferisco ma la bellezza del timbro in tutti i registri. Bergonzi era, da questo punto di vista, limitato. Non si può giocare a pallacanestro quando si è alti uno e sessanta.

[@nicolaluporini5121]

Inoltre basta leggere i commenti, chi critica Mori è solo lei.

[@LaraGiulia]

​@@nicolaluporini5121👏👏