Anche nella nostra realtà parrocchiale di Albano Laziale (Parrocchia di S.Pietro Ap., ma anche in Cattedrale e nelle altre 3-4 Chiese parrocchiali), abbiamo e abbiamo avuto diversi arabi/musulmani o anche gente dell'est (rumeni, albanesi ortodossi) o rom, diciamo poveti e bisognosi in generale. Però in effetti li assistiamo nelle necessità degli indumenti e, prima, degli alimenti. Per quanto riguarda la fede ci si rispetta ma non se ne parla. Anche se noi cattolici testimoniamo comunque loro la Carità, e per questo ci ringraziano e ci ammirano. Sinceramente io non ho mai visto in pubblico pregare un musulmano (soltanto una volta in casa di una famiglia araba: alle 17,00 in punto la mamma ha preso un piccolo tappeto, si è inginocchiata mormorando in arabo una preghiera). Ma spesso ho visto gente nostra italiana fare almeno il segno della croce al risuonare delle campane all'Angelus, o segnarsi al passaggio davanti ad una Chiesa. E che dire di noi di S.Pietro Apostolo che facciamo l'Adorazione tutti i giorni, da più di 20 anni, dalle 7,00 alle 22,00? Quindi penso che non sono tanto da ammirare i musulmani che pregano (facendo bene certamente) ma piuttosto da ammirare e lodare i nostri cattolici volenterosi che animano le Parrocchie, di concerto con i Sacerdoti, come catechisti, adoratori, volontari nelle visite di ammalati e anziani soli, intrattenitori di bambini e gruppi giovanili. Forse ci manca la capacità di evangelizzare, e questo certamente è da apprendere. Grazie! Claudia
@raffaelereppucci31263 ай бұрын
Non siamo noi che "convertiamo", ma lo Spirito Santo. Non è che parlando o ragionando con loro li possiamo convincere, anzi a volte si puó ottenere l'effetto opposto. Pertanto ritengo che dare l'esempio in questi casi, è la miglior forma di testimonianza della verità. Così faceva madre Teresa di Calcutta. Il resto poi lo fa la preghiera e quindi il Signore
@BlackPraedicator3 ай бұрын
grazie per la tua testimonianza
@BlackPraedicator3 ай бұрын
@@raffaelereppucci3126 è anche vero che il Vangelo è un messaggio e il messaggio deve essere detto. Fermo restando che non siamo noi a convertire alcuno
@gabrielladallera86863 ай бұрын
@@BlackPraedicator grazie per questo video. Vivo in una ricca città del Nord Italia, abito di fronte alla moschea, in un quartiere nel quale la scuola ha la maggioranza di alunni stranieri, in particolare musulmani. La questione della testimonianza non sembra essere un problema perché non ci sono cristiani che lo siano effettivamente: se si capisce chi è musulmano, non si capisce chi sia cristiano. Tra i battezzati ci sono un sacco di brave persone, ma basta questo per essere cristiani che portano il messaggio di Cristo? Chi conosce il Vangelo, chi frequenta i Sacramenti, chi prega regolarmente, chi si occupa dei poveri, ma, soprattutto, chi ha incontrato Cristo? Il Cristianesimo non fa più cultura. In consiglio comunale, il capogruppo del partito di maggioranza era molto impegnato in parrocchia ma ha dato il patrocinio al gay pride e alla giornata per l'aborto sicuro. Che cultura passa?
@BlackPraedicator3 ай бұрын
@@gabrielladallera8686 purtroppo hai pienamente ragione. In questi ultimi 100 anni, c'è qualcosa nell'aria di diabolico e non so fino a quando il Signore lo permetterà